Trasfusione rifiutata: morte di un testimone di Geova

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Achille Lorenzi
00venerdì 12 gennaio 2007 18:20
Venerdì 12 gennaio 2007

Trasfusione rifiutata: morte di un testimone di Geova
Stampa canadese Québec

Un giovane testimone di Geova del Québec, Jean-Claude Lavoie, è deceduto durante il periodo delle festività dopo avere rifiutato una trasfusione di sangue per ragioni religiose. Il Sig. Lavoie, che aveva 26 anni, soffriva d'une tumore all'intestino. Il suo tasso di emoglobina era rapidamente diminuito ma nonostante i consigli dei medici, avrebbe rifiutato trasfusioni di sangue che potevano essergli di beneficio.
Indignato, il suo fratello maggiore, un ex-testimone di Geova, ha confidato alla rete televisiva TQS che egli aveva lanciato una petizione sul web perché i governi rendano illegali i rifiuti di cure mediche per ragioni religiose.
I medici non possono legalmente obbligare un adulto a ricevere dei trattamenti sanitari.

Fonte: www.cyberpresse.ca/article/20070112/CPACTUALITES/70112066/5025/C...
PsYkoT|k
00sabato 13 gennaio 2007 04:01
Re
Se fossi nei suoi panni farei causa alla WTS.

Suicidio indotto... incredibile.

Saluti,
@nounou@
00sabato 13 gennaio 2007 11:51
spero almeno che la petizione del fratello vada avanti, se non altro in memoria di questo giovane [SM=x570888]
acc..che rabbia però! [SM=x570895]
Daniela47
00sabato 13 gennaio 2007 18:10
A volte in Italia bisognerebbe prendere esempio da altri paesi
per esempio, anche da noi non si dovrebbe aspettare di leggere nella cronaca la morte di qualche altro TDG per muoverci tutti assieme e fare petizioni su petizioni.

Speriamo che anche i duri d'orecchio, quì da noi, siano in procinto di ascoltarci, magari qualche politico dovrebbe leggere questo forum.

Daniela47
@irias@
00sabato 13 gennaio 2007 20:57
Non possiamo costringere nessuno a sottoporsi a delle cure contro la sua volontà ma, attraverso una corretta informazione, dobbiamo far cadere il castello di sabbia che racchiude l'assurdo divieto delle trasfusioni
ciao Siria [SM=g27821]
spirit62
00sabato 13 gennaio 2007 23:29
Re:

Scritto da: @irias@ 13/01/2007 20.57
Non possiamo costringere nessuno a sottoporsi a delle cure contro la sua volontà

--------------------
ce qualcosa che mi sfugge,come principio non ce che dire, ma perché non é stato applicato anche al caso di"Welby"?

Un uomo muore, per rispettare i suoi principi religiosi, e non usufruire delle terapie che lo avrebbero tenuto in vita,RIFIUTA una "terapia"medica(tdg)

All´altro estrremo ,un uomo che VOLEVA morire,tenuto in vita dalle "terapie" della medicina,ma che nessuno voleva staccare dai macchinari che lo tenevano in vita e che rigettava la "terapia"che gli era imposta. [SM=x570872] [SM=x570872] [SM=x570872]
aiutatemi a capire [SM=x570868]

[SM=x570901]
@irias@
00domenica 14 gennaio 2007 12:08
Giuridicamente non so dove stia la differenza ma nel caso di Welby chi ha staccato i macchinari che lo tenevano in vita ha compiuto una azione, un atto nei confronti di terzi, mentre nel caso della trasfusione non c'è l'intervento attivo nei confronti del soggetto deceduto.

Secondo te dove non è stato applicato questo principio nel caso di Welby?
ciao Siria [SM=x570892]
Achille Lorenzi
00lunedì 15 gennaio 2007 19:31
@nounou@ ha scritto:

spero almeno che la petizione del fratello vada avanti, se non altro in memoria di questo giovane

Dell'iniziativa di questo giovane stanno parlando i giornali.
Vedi qui:
www2.canoe.com/infos/societe/archives/2007/01/20070113-083...
e qui:
www.radio-canada.ca/regions/Quebec/2007/01/12/006-transfusion_jehov...

«Se almeno la morte di mio fratello può servire ad aiutare altre persone che possono essere state manipolate dai testimoni di Goeva o semplicemente a vietare il rifiuto delle trasfusioni di sangue, allora la sua morte sarà servita a qualcosa» ha detto questo ex TdG.

Saluti
Achille
spirit62
00lunedì 15 gennaio 2007 20:20
X siria, [SM=x570892]

ti rispondo solo oggi ,perché prima non ho potuto [SM=x570908] la linea che divide i due casi é molto sottile e secondo me la decisione finale l´hanno presa i medici e non i pazienti.
Nel caso del tdg canadese i medici "consigliano"una trasfusione,in Italia,non la consigliano la fanno anche con l´aiuto della giustizia(almeno le provano tutte).
Ti posso sembrare cinico,ma secondo me ,per i medici canadesi quel ragazzo (26 anni e t´ho detto tutto)serviva piú da morto che da vivo viste anche le condizioni in qui si trovava(tumore all´intestino)non sono certo io a dirti che negli ospedali, sono i luoghi dove procurarsi organi per i trapianti.
Ti ripeto,secondo me,hanno fatto,(i canadesi)ma non abbastanza.
ciao [SM=x570892]

giovanni(germany)
@nounou@
00lunedì 15 gennaio 2007 20:48

Dell'iniziativa di questo giovane stanno parlando i giornali.
Vedi qui:
www2.canoe.com/infos/societe/archives/2007/01/20070113-083...
e qui:
www.radio-canada.ca/regions/Quebec/2007/01/12/006-transfusion_jeh...



grazie delle info Achille, auguro a Jonathan che la sua battaglia possa evitare altre perdite inutili [SM=x570866]
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