Tnm fatta con un traduttore elettronico? Allora tutto si spiega!

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Sonnyp
00venerdì 3 agosto 2007 21:41
Non perdetevi la prossima puntata!
Sono ormai innumerevoli i versetti contestati alla WTS per il modo quanto meno non professionale, e c'è veramente da chiedersi, come si espresse un forista, se gli esperti traduttori ANONIMI (mi domando se per la vergogna o altro) abbiano usato un traduttore elettronico di pochi soldi che si trovano ormai anche nelle cartolerie per fare la loro tanto decantata TNM!!!

Per chi non avesse potuto seguire la trasmissione di Radio Maria di Mercoledi sera, vengo in aiuto io con questi versetti esaminati dal famosissimo gruppo Pi-Greco:

Salmo 24:3,4 TNM
3 Chi può ascendere al monte di Geova,
E chi può levarsi nel suo luogo santo?
4 Chiunque è innocente di mani e mondo di cuore,
Che non ha portato la Mia anima all'assoluta indegnità,

Cosa vuol dire quest'ultima frase? L'anima di chi è portata e quale indegnità?

Notate la CEI:
Sal 23:3 Chi salirà il monte del Signore,
chi starà nel suo luogo santo?

4 Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non pronunzia menzogna,
chi non giura a danno del suo prossimo.

Trovo che sia semplice, scorrevolissima e.... comprensibilissima, non vi pare?

Alla faccia dell'italiano moderno e comprensibile!

Ma andiamo avanti, che viene il bello:

Salmo 35:16 TNM:
16 Fra gli apostati beffeggiatori per una focaccia
Ci fu un digrignar dei loro denti anche contro di me.

Da dove l'hanno presa la parola "apostati" i geovisti che non esiste proprio nel testo ebraico? E da dove spunta la "focaccia" miracolosa che non è menzionata negli scritti originali?
Avevano forse bisogno di un movente per la contesa i nostri amici tdg? Da notare come ce l'abbiano a morte contro gli apostati che li menzionano anche quando NON esistono!!!

Leggiamo nella CEI che è meglio:
16 mi mettono alla prova, scherno su scherno,
contro di me digrignano i denti.

Io non vedo ne "apostati" ne tanto meno focacce in giro, che sia la fame che fa brutti scerzi come dice una nota pubblicità?

Continuiamo l'esilarante confronto....

salmo 41:3:
3 Geova stesso lo sosterrà su un divano di malattia;
Certamente cambierai tutto il suo letto durante la sua infermità.

C'è da chiedersi se geova sia diventato una infermiera ospedaliera che va a rifare i letti cambiando le lenzuola degli infermi!

Notiamo sempre la CEI in confronto:
4 Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore;
gli darai sollievo nella sua malattia.

Messa cosi, la traduzione è molto più seria e accettevole, oltre che per nulla esilarante, ma anzi, misericordiosa!

E continuiamo:
salmo 42:10:
10 Con assassinio contro le mie ossa mi hanno biasimato quelli che mi mostrano ostilità,
Mentre mi dicono tutto il giorno: "Dov'è il tuo Dio?"

Ora gli "assassini uccidono le ossa delle loro vittime, non i loro corpi! Meno male, dico io, vuol dire che c'è ancora una speranza per i loro poveri corpi! Ma la domanda sorge spontanea:
come faranno a stare in piedi questi corpi se hanno le ossa "uccise"?

Il confronto con la CEI è d'obbligo:
11 Per l'insulto dei miei avversari
sono infrante le mie ossa;
essi dicono a me tutto il giorno: «Dov'è il tuo Dio?».

Bhe.... da infrante le mie ossa a..... uccise le mie ossa.... ce ne passa di acqua sotto i ponti, non è vero amici?

Ultimi versetti:
salmo 44:22
22 Ma per amor tuo siamo stati uccisi tutto il giorno;
Siamo stati considerati come pecore da scannare.

Non sapevo che i corpi potessero essere uccisi continuamente per tutto il giorno! Evidentemente erano dei coriacei costoro a cui occorreva un'intero giorno per essere uccisi!

Vediamo il confronto:
23 Per te ogni giorno siamo messi a morte,
stimati come pecore da macello.

Mi pare che i commenti sian osuperflui, non è vero?

E ora, come suggeriscono i nostri amici geovisti, una domanda da lasciare in sospeso per la prossima visita ulteriore:
salmo 49:1
49 Udite questo, popoli tutti.
Prestate orecchio, voi tutti abitanti del sistema di cose,

Sapete che non sapevo di abitare in un sistema di cose?
Ma chi sa spiegarmi se è un sistema a due o più piani?

E' una villa o un condominio sto "sistema di cose"?

Troverò in comune la planimetria di sto "coso di cose" per poter fare bene i conti per pagare le tasse?

Leggiamo ora in una traduzione di Babilonia la Grande:
2 Ascoltate, popoli tutti,
porgete orecchio abitanti del mondo,

Ha ecco! Cosi è molto più chiara! E.... avete notato?

Ecco da dove hanno preso la terminologia i nostri fratelli geovisti per descrivere quelli che non fanno parte del loro "coso di cose".... infatti la scrittura termina dicendo: abiatanti "del mondo"! Ovviamente NON il loro nuovo mondo!

Quelli del gruppo Pi-Greco, si domandavano cosa significasse la terminologia "coso di cose" o "sistema di cose" e ci hanno promesso che il prossimo mese, ci risponderanno!

Vi consiglio di non perdere la prossima puntata anche perchè, oltre questi esilaranti illuminamenti e colpi di luce, il Dr. Sandro Leoni ci leggerà un carteggio su Le Monier e la WTS!!!

Meglio sorridere , anche se a denti stretti, altrimenti ci sarebbe da piangere per i decenni che abbiamo vissuto dentro questo sistema di cose da pazzi! Shalom fratelli.
mancagraziella
00sabato 4 agosto 2007 08:57
RE e non solo questo!
e che dire del versetto della Genesi capit 31 vers,48-49.Come se volessero dimostrare ai loro seguaci che la Torre di Guardia esisteva gia' ai tempi di Giacobbe! Altro che traduzione, e proprio un vero falso! Diffatti nessun tdg mi ha mai dato una risposta? Io considero la tdn un sacrilegio alla parola di Dio!
un saluto caloroso - Grazia [SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892]
mauro.68
00sabato 4 agosto 2007 10:33
Secondo me lo fanno per confondere le menti, ci sono dei passi insignificanti, sembra davvero fatta con un traduttore elettronico.
Polymetis
00venerdì 10 agosto 2007 12:59
Non ho sentito la trasmissione di Radio Maria ma di questo argomento ho discusso lungamente anche con altri TdG.


sembra davvero fatta con un traduttore elettronico.



In effetti è successo proprio qualcosa di questo genere. Hanno usato dei traduttori elettronici con corrispondenze vernacolari per scegliere che parole utilizzare. Tempo fa Nicolotti aveva scoperto questo numero della WT:


Una traduzione, molte lingue

Per realizzare la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture in inglese fu istituito un comitato di traduzione composto da esperti cristiani unti. Fu pubblicata in sei volumi, fra il 1950 e il 1960, cominciando con le Scritture Greche Cristiane. A partire dal 1963 è stata tradotta in altre 27 lingue, e altre ancora sono in via di traduzione. Sia in inglese che nelle altre lingue gli obiettivi sono stati gli stessi. Primo, la traduzione dev'essere accurata, il più possibile vicina al pensiero originale. Il senso non deve essere alterato per adeguarlo a un particolare intendimento dottrinale. Secondo, la traduzione dev'essere coerente: ogni parola importante dev'essere resa in modo uniforme, nei limiti di ciò che il contesto ragionevolmente consente. Seguendo questo criterio si permette ai lettori di capire in che modo gli scrittori biblici usavano determinate parole. Terzo, la traduzione dev'essere la più letterale possibile senza rendere oscuro il senso. Il carattere letterale permette al lettore di cogliere meglio il sapore delle lingue originali e il relativo modo di ragionare. E, quarto, la traduzione dev'essere facile da leggere e da capire per la gente comune.
Lo stile piuttosto letterale della Traduzione del Nuovo Mondo in inglese ne facilita la traduzione in altre lingue. Per velocizzare il lavoro e renderlo più accurato, le équipe di traduttori della Società si avvalgono attualmente di un sofisticato sistema computerizzato. Questo sistema aiuta i traduttori a compilare elenchi di termini vernacolari equivalenti per ciascuna parola principale. Inoltre permette loro di analizzare com'è stata resa in inglese ciascuna parola ebraica e greca della Bibbia.
Ci sono notevoli vantaggi a tradurre dall'inglese anziché direttamente dall'ebraico e dal greco. Oltre a ridurre i tempi di traduzione, rende possibile una maggiore uniformità in tutte le lingue. Perché? Perché è molto più facile tradurre con precisione da una lingua moderna all'altra che non tradurre da una lingua antica in varie lingue moderne. Dopo tutto nel caso delle lingue moderne i traduttori possono consultare persone di quella data madrelingua, ma non gente che si esprimeva in lingue parlate migliaia di anni fa.
(Torre di Guardia del 15/10/1997)



E così l’aveva commentata:


Qualsiasi lettore dotato di un po' di senno sa benissimo che il lavoro di traduzione è un lavoro prettamente umano, e che usare il computer per tradurre porta ad un sacco di problemi.
L'idea di stabilire delle equivalenze tra le parole nelle varie lingue è una cosa al di là di ogni sensatezza: ogni lingua dà un particolare significato alla parola, che spesso si differenzia poco o tanto dalla equivalente parola in un'altra lingua. e la stessa parola ha accezioni diverse a seconda del
contesto. Diversamente, capitano delle stupidaggini come dire che "le brocche vengono battezzate" solamente perché si usa lo stesso verbo baptizo. Verbo che in un contesto vuol dire "battezzare", ma ordinariamente vuole semplicemente dire "immergere"
Solo una persona che conosca veramente bene le due lingue (un traduttore bravo, appunto) sa scegliere l'espressione giusta... ed è sempre un lavoro difficile.
Te lo dico io che proprio in questi giorni mi sto occupando della traduzione dal greco di alcuni passi di autori cristiani del II secolo. Naturalmente, come viene insegnato a chiunque faccia il nostro lavoro, le traduzioni fatte da altri non possono essere utilizzate come base per il lavoro, ma lo studioso deve sempre verificare l'originale. E così mi sono ritrovato talora a confrontare il risultato della mia traduzione con altre traduzioni, anche in altre lingue. Mi sono reso conto che se mi fossi limitato a prendere una traduzione inglese e a ritradurre in italiano, per quanto più letteralmente possibile, mi sarei ingannato da solo, in quanto il traduttore inglese spesso ha utilizzato termini che hanno un certo significato, che il termine italiano corrispondente non ha. Se avessi dato ad un traduttore inglese-italiano i testi su cui sto lavorando, egli avrebbe fatto una traduzione che sarebbe stata abbastanza impropria rispetto all'originale, anche se vicina all'inglese.
Si parla poi di traduttori automatici e di concordanze elettroniche. Qui si raggiunge il massimo della scemenza. Invito chiunque a contattare qualcuno che faccia di mestiere di traduttore,
anche non di lingue morte. Ad andare da un qualsiasi esperto di traduzioni e domandare:

"E' vero che tradurre un'opera scritta in ebraico o in greco non dalla lingua originale, ma da un'altra lingua che è già una traduzione, può avere dei vantaggi?"

Naturalmente quella persona che conosce benissimo il suo mestiere vi risponderà che tradurre un'opera basandosi su una traduzione è l'operazione peggiore che un traduttore possa fare, ed è MATEMATICO che la traduzione così realizzata sarà poco fedele. Questo perché traducendo da una lingua all'altra, viva o morta che sia, SEMPRE si perde qualcosa dell'originale, perché ogni lingua ha un proprio modo di esprimersi che è irriproducibile in un'altra. Quando agli errori della prima traduzione si aggiungono altri errori che nascono dalla seconda traduzione, il risultato è una traduzione due volte più lontana dall'originale.
Queste cose le insegnano non ai professori universitari: queste cose io le ho imparate al primo anno di liceo. E lo sanno non solo i filologi ma anche gli storici.
Per chi assiste ogni tanto qualche sessione di laurea, sarà familiare ricordare questa frase che spesso viene ripetuta: "Ma lei conosce la lingua"?
Questo capita quando un candidato presenta ed esamina nella sua tesi di laurea un testo il cui originale è in un'altra lingua. Se si scopre che il candidato non conosce quella lingua, ma ha preso una traduzione, questo viene considerato un elemento negativo, perché si sa benissimo che non conoscendo la lingua l'analisi di un testo non è mai precisa. TANTOPIU' imprecisa sarà la traduzione che deriva da un'altra traduzione. Quando poi a tutto ciò si aggiunge che il traduttore dall'inglese all'italiano è incapace, la cosa diventa ridicola come in alcune frasi che si trovano sulla TNM.



Un altro utente definì quell’articolo della WTS “ignoranza condensata allo stato puro”. Quando anni fa lessi l’affermazione che tradurre dall’inglese comporta notevoli vantaggi rispetto al tradurre dal greco, e che per giunta ciò veniva fatta con concordanze vernacolari, capii per la prima volta che il geovismo non era una cosa seria, e che nessuno con un minimo di cultura pregressa avrebbe potuto scrivere uno scempio simile. Ciò spiega perché metà dei termini della WTS sembrino così “inadatti”, così stonati, così fuori posto, sebbene alla lontana conservino un senso. Si tratta della resa vernacolare del medesimo termine in contesti diversi, che non permette quell’operazione specificamente umana chiamata interpretazione.

Ad maiora


Xlsx
00venerdì 10 agosto 2007 13:12
e dire che si illudono di avere una traduzione moderna e corretta. [SM=g27825] [SM=g27825] [SM=g27825]


[SM=x570916]
mauro.68
00venerdì 10 agosto 2007 13:20
Su tdgonline, vendono molti libri di studiosi dove affermano che la Taduzione del nuovo mondo sia una traduzione giusta e non manipolata, boh forse avranno usato lo stesso metodo del CD.
Xlsx
00venerdì 10 agosto 2007 13:36
non forse, sicuramente.

I problemi sono essenzialmente 2:



1° - loro cercano una qualsiasi Bibbia che traduce come la loro e nulla gli interessa se la versione è vecchia e gli studiosi hanno capito che la traduzione è più corretta se fatta in un'altro modo.


2° - cercano tutti i significati che una parola può avere e fanno un saldo paradossale da "traduzione possibile" a "traduzione corretta"


io non conosco le lingue originali e qui c'è chi è ben più istruito di me e può intervenire. Comunque, è evidente che il loro modo di procedere non è per niente ragionevole ne scientifico. Loro in pratica partono da un'idea preconcetta e dicono: vediamo quali fatti possiamo tirare fuori per sostenere la nostra tesi. Se poi ci sono molti altri fattori da considerare, loro non ne tengono conto semplicemente perchè non servono per sostenere la loro "tesi".
Chiaramente però, nella ricerca della verità, bisogna tenere conto di tutti i fattori in questione e non solo di quelli che fanno comodo.


ricordiamoci poi che il tdG sempre e poi sempre diffenderà la sua società...

Polymetis
00venerdì 10 agosto 2007 13:54
Hai ragione. I tdG che difendono la TNM in rete non sanno leggere il greco ma solo sfogliere dizionari, nella loro mente c'è la balzana idea che tutti i significati elencati per un lemma vadano bene in tutti i contesti ed in tutti i costrutti. La loro idea è "attestato da qualche parte=possibile", annullando così l'idea di evoluzione della ricerca e ricorrendo a degli argumenta ex auctoritate di terza classe, visto che il 90% delle opere che citano sono ciofeche.

Ad maiora
Elrond di Gran Burrone
00venerdì 10 agosto 2007 23:20
Le Vs giuste considerazioni sull'inettitudine alla traduzione degli unticci componenti del comitato mi fanno tornare in mente un anneddoto dalle tonalità boccaccesche, ma spassose del liceo che dimostra a che parti (o aborti) possa portare l'ignoranza e la tendenza a "scartabellare" il vocabolario senza darsi la pena di lambiccarsi un po' il cervello su contesto e semantica, ma pescando dei vocaboli a caso, magari andando a rovistare tra i "numeri alti" delle accezioni nelle colonne del Rocci o del Calonghi. [SM=g27821]

Generazioni di studenti sono passate per una celebre frase delle "Noctes Atticae", al Libro Nono, che vedeva un "dux" (comandante) Gallo avanzare con arroganza verso i Romani "manu telum reciprocans" ossia... "agitando (reciprocans) in mano (manu) la lancia (telum)".

Tuttavia, puntualmente, non mancava chi, andando a raccattare l'ultimo e più lato tra i significati di "telum", traduceva, per la gioia degli annali scolastici, facendo avanzare un comandante che... "si agitava il membro con la mano"!!! [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27828]

Ricordo ancora la nota a margine della nostra grandissima prof. sul compito dello sventurato collega che si cimentò nella traduzione "pornografica": "i miei complimenti per le dimensioni"! [SM=g27824] [SM=g27824] [SM=g27824]

Questo, oltre che per riderci su, per rimarcare come "tradurre" non significhi fare una pesca miracolosa in un repertorio di parole.

Chiedo venia se ho abbassato il livello. [SM=g27824]

Felice serata! [SM=g27821]


Michele


camillo98
00sabato 11 agosto 2007 13:39
tnm albanese
nel 1990 sono andato in albania a portare aiuti umanitari ai fratelli
poi,se volete, vi racconterò.x stare in tema tnm vi racconto quello che ho visto e sentito personalmente:c'erano "fratelli"albanesi che parlavano male l'italiano e "fratelli" italiani che parlavano male l'albanese che si son messi insieme per tradurre in albanese la tnm in albanese!!!!!!!!
poi non sò come è andata a finire ma allora mi sembrava un disastro altro che guida dello spirito santo,andavano a tentoni!!!!!
ciao a tutti [SM=x570879]
Daniela:-)
00sabato 13 ottobre 2007 16:31

Ci sono notevoli vantaggi a tradurre dall'inglese anziché direttamente dall'ebraico e dal greco. Oltre a ridurre i tempi di traduzione, rende possibile una maggiore uniformità in tutte le lingue. Perché? Perché è molto più facile tradurre con precisione da una lingua moderna all'altra che non tradurre da una lingua antica in varie lingue moderne. Dopo tutto nel caso delle lingue moderne i traduttori possono consultare persone di quella data madrelingua, ma non gente che si esprimeva in lingue parlate migliaia di anni fa.
(Torre di Guardia del 15/10/1997)



Quando ho letto queste INCREDIBILI ammissioni mi è venuto in mente quel giochino che facevamo da piccoli, ricordate? Il telefono senza fili. E' facile, il primo bimbo pensa una parola che sussurra al secondo, il secondo al terzo e via di seguito. Alla fine tutti a ridere come matti perché escono fuori parole strane!!! [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867]

Forse hanno giocato poco da piccoli?!

Saluti
Daniela
Supremo Vindice
00giovedì 25 ottobre 2007 16:56
Re:
Daniela:-), 13/10/2007 16.31:


Ci sono notevoli vantaggi a tradurre dall'inglese anziché direttamente dall'ebraico e dal greco. Oltre a ridurre i tempi di traduzione, rende possibile una maggiore uniformità in tutte le lingue. Perché? Perché è molto più facile tradurre con precisione da una lingua moderna all'altra che non tradurre da una lingua antica in varie lingue moderne. Dopo tutto nel caso delle lingue moderne i traduttori possono consultare persone di quella data madrelingua, ma non gente che si esprimeva in lingue parlate migliaia di anni fa.
(Torre di Guardia del 15/10/1997)



Quando ho letto queste INCREDIBILI ammissioni mi è venuto in mente quel giochino che facevamo da piccoli, ricordate? Il telefono senza fili. E' facile, il primo bimbo pensa una parola che sussurra al secondo, il secondo al terzo e via di seguito. Alla fine tutti a ridere come matti perché escono fuori parole strane!!! [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867]

Forse hanno giocato poco da piccoli?!

Saluti
Daniela



Secondo me, cara Daniela, per quanto plausibile ed esilarante, oltre alla tua idea, la verità è solamente una. Come un caro presidente della wts del passato, loro non conoscono per nulla bene, nè l'ebraico, nè il greco. Cosa ne sanno loro di queste due lingue del passato quando i loro antenati con le corna in testa parlavano lingue sassoni e mangiavano pane e cipolla? La loro (intendo dire gli americani) scarsa conoscenza delle lingue classiche la si vede anche nei film prodotti da hollywood, tipo il gladiatore per intenderci, dove ci sono errori madornali che nemmeno uno studente al primo anno commetterebbe e se lo facesse sarebbe comprensibile, è uno studente, mica un insegnante o uno studioso. Personalmente ho studiato l'ebraico biblico e posso dirti che è una lingua assai complessa. Basta un punto vocalico sbagliato e anziché scrivere casa scrivi giara. E' un esempio il mio... non sto dicendo che sbagliando davvero un punto vocalico del termine casa in ebraico esso diventa giara. A tal proposito ricordo che una volta avevano tradotto erroneamente un termine con Geova, perché molto simile al tetragramma quando invece voleva dire un'altra cosa, mi pare assemblea.
Pertanto per loro è molto più facile tradurre dall'inglese (visto che è la lingua che parlano loro) in altre lingue. Ma anche qui... orrore!
mauro.68
00giovedì 25 ottobre 2007 17:38

Pertanto per loro è molto più facile tradurre dall'inglese (visto che è la lingua che parlano loro) in altre lingue. Ma anche qui... orrore!



Così facendo però traducono con gli errori fatti al momento della traduzione dal greco all'inglese, infatti vediamo gli errori esilaranti.

Daniela:-)
00giovedì 25 ottobre 2007 18:59

Secondo me, cara Daniela, per quanto plausibile ed esilarante, oltre alla tua idea, la verità è solamente una. Come un caro presidente della wts del passato, loro non conoscono per nulla bene, nè l'ebraico, nè il greco....

Personalmente ho studiato l'ebraico biblico e posso dirti che è una lingua assai complessa. Basta un punto vocalico sbagliato e anziché scrivere casa scrivi giara. E' un esempio il mio... non sto dicendo che sbagliando davvero un punto vocalico del termine casa in ebraico esso diventa giara. A tal proposito ricordo che una volta avevano tradotto erroneamente un termine con Geova, perché molto simile al tetragramma quando invece voleva dire un'altra cosa, mi pare assemblea.
Pertanto per loro è molto più facile tradurre dall'inglese (visto che è la lingua che parlano loro) in altre lingue. Ma anche qui... orrore!



Interessante argomentazione.

La cosa incredibile è aver impostato tutta la religione sull'antico testamento senza raccapezzarsi sull'ebraico ma utilizzando in prevalenza la traduzione in inglese di una vecchia versione in greco.

Una super americanata!!!

Saluti Daniela
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