TdG e islamici

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Achille Lorenzi
00venerdì 12 agosto 2005 08:03
Parziale traduzione di una pagina (in francese) dove si parla anche dei TdG, e si paragona il loro atteggiamento nei confronti del sistema sociale e politico con quello di alcuni musulmani.

Ogni società umana moderna include persone che, in nome di convinzioni ideologiche o religiose, rifiutano l'integrazione totale o la partecipazione ai processi politici (elezioni, ecc.). Non si tratta soltanto di musulmani: i testimoni di Geova sono stati (e restano in parte) per molto tempo un sorprendente esempio di tale atteggiamento, pur avendo di norma un comportamento esemplare e non riprovevole nella vita quotidiana. Il semplice fatto di rifiutare l'integrazione totale nel sistema dominante e di invitare i membri o i futuri membri a seguire questa via può irritare le autorità ed i concittadini di questi "dissidenti", ma una società libera e forte sceglie di accettare l'esistenza di tali atteggiamenti fin tanto che non sfociano in contestazioni violente. Ciò che vale per "sette" cristiane o Comunità utopistiche marginali vale anche per movimenti politici musulmani.

È tuttavia vero che quest'osservazione richiede di essere inserita in un contesto.
Quando una setta cristiana dichiara che il presente sistema di cose è il regno di Satana e che i rappresentanti del regno di Dio non vi devono prendere alcuna parte, proclama un messaggio teologico che non conduce - in genere - a dei comportamenti violenti. Quando un predicatore musulmano prende in considerazione l'ordine politico attuale e lo denuncia, l'attuale contesto internazionale può dare a questo messaggio altre conseguenze, che ne non rimangono solo sul piano dei principi dottrinali...

Link: http://www.terrorisme.net/p/article_175.shtml
nemorino60
00venerdì 12 agosto 2005 08:36
Re:

Scritto da: Achille Lorenzi 12/08/2005 8.03
Parziale traduzione di una pagina (in francese) dove si parla anche dei TdG, e si paragona il loro atteggiamento nei confronti del sistema sociale e politico con quello di alcuni musulmani.

Ogni società umana moderna include persone che, in nome di convinzioni ideologiche o religiose, rifiutano l'integrazione totale o la partecipazione ai processi politici (elezioni, ecc.). Non si tratta soltanto di musulmani: i testimoni di Geova sono stati (e restano in parte) per molto tempo un sorprendente esempio di tale atteggiamento, pur avendo di norma un comportamento esemplare e non riprovevole nella vita quotidiana. Il semplice fatto di rifiutare l'integrazione totale nel sistema dominante e di invitare i membri o i futuri membri a seguire questa via può irritare le autorità ed i concittadini di questi "dissidenti", ma una società libera e forte sceglie di accettare l'esistenza di tali atteggiamenti fin tanto che non sfociano in contestazioni violente. Ciò che vale per "sette" cristiane o Comunità utopistiche marginali vale anche per movimenti politici musulmani.

È tuttavia vero che quest'osservazione richiede di essere inserita in un contesto.
Quando una setta cristiana dichiara che il presente sistema di cose è il regno di Satana e che i rappresentanti del regno di Dio non vi devono prendere alcuna parte, proclama un messaggio teologico che non conduce - in genere - a dei comportamenti violenti. Quando un predicatore musulmano prende in considerazione l'ordine politico attuale e lo denuncia, l'attuale contesto internazionale può dare a questo messaggio altre conseguenze, che ne non rimangono solo sul piano dei principi dottrinali...

Link: http://www.terrorisme.net/p/article_175.shtml



Molto interessanti queste osservazioni!
In effetti, a quanto ho capito, i TdG, considerati come setta cristiana, sono usati come esempio di "estremismo", in termini di NON integrazione nella società civile (quindi di rifiuto), ma innoquo, semplicemente perchè l'astensione all'impegno civile garantisce che l'ideologia non sfoci in fatti violenti interpretabili come terrorismo e quindi da reprimere. Ho capito bene?
Se così è, questo conferma ulteriormente che alla base c'è sempre una forma di fondamentalismo. Per ora quello cristiano si salva! [SM=g27825]
Nemorino60

[Modificato da nemorino60 12/08/2005 8.37]

Gocciazzurra
00venerdì 12 agosto 2005 16:12
Certamente i Tdg non costituiscono un pericolo per la collettività: si limitano ad esserlo a livello individuale... [SM=g27819]
Achille Lorenzi
00venerdì 12 agosto 2005 16:14
nemorino60 ha scritto:

In effetti, a quanto ho capito, i TdG, considerati come setta cristiana, sono usati come esempio di "estremismo", in termini di NON integrazione nella società civile (quindi di rifiuto), ma innoquo, semplicemente perchè l'astensione all'impegno civile garantisce che l'ideologia non sfoci in fatti violenti interpretabili come terrorismo e quindi da reprimere. Ho capito bene?

Sì, questo è quello che ho compreso anch'io dalla lettura dell'articolo.

Ciao
Achille
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