Sette per i poveri, nuovi culti per i ricchi

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brunodb2
00domenica 9 novembre 2008 19:56
Sette per i poveri, nuovi culti per i ricchi
La distribuzione Nord-Sud delle imprese religiose non cattoliche

Per costruire la mappa qui sotto sono state prese in esame 174 imprese religiose attive in Italia, diverse dalla Chiesa cattolica. I Testimoni di Geova sono i più presenti su tutto il territorio nazionale, con una media di 29 insediamenti per milione di abitanti. Seguono i pentecostali. Ma sia gli uni che gli altri, più gli avventisti, hanno i loro punti di forza nel Mezzogiorno. All'opposto di tutte le altre imprese religiose che invece trovano più seguito nel Centronord. Comprese quelle più in espansione come Scientology.

La cartina mostra dunque un mercato religioso italiano a due facce. Nel Sud è ristretto a poche imprese concorrenti ed è più statico. Mentre nel Centronord è più affollato e competitivo. Anche la Chiesa cattolica riflette questa divisione. Nel Sud è poco attiva: registra alti tassi di appartenenza, attorno al 70 per cento, ma nello stesso tempo è povera di clero e di fedeli assidui. Nel Centronord, invece, è più vivace. In alcune regioni, come il Friuli e l'Emilia Romagna, è ormai minoranza: i suoi aderenti sono meno di un terzo della popolazione. In compenso conta più preti e i fedeli vanno di più a messa.

La distribuzione geografica è diversa anche tra le sette e i culti. Nelle classificazioni degli specialisti le prime sono formazioni religiose nate per separazione da Chiese preesistenti, mentre i secondi sono formazioni di nuovo conio. Nella nostra mappa, più si scende a Sud e più trovano spazio avventisti, Testimoni di Geova, pentecostali, tutte sette di matrice cristiana, mentre i culti trovano più seguito al Nord. Osserva Maurizio Pisati, autore della ricerca: Anche la classe sociale incide su questa diversa distribuzione. Nelle province a più basso reddito pro capite hanno successo le sette, mentre in quelle più ricche si affermano i nuovi culti. È una costante dell'economia religiosa che si ritrova in più paesi..

Tra le 174 imprese religiose esaminate mancano alcune firme importanti: Islam, ebraismo, Soka Gakkai, New Age. Quest'ultima è troppo fluida per essere sottoposta a censimento. Anch'essa però ha la sua maggiore audience nel Centronord. E così le altre tre. La Soka Gakkai, nuovo culto buddista d'importazione giapponese, si espande soprattutto da Roma in su. L'ebraismo triangola fra Roma, Venezia e Torino. E l'Islam ha nel Nord i suoi picchi di pratica religiosa collettiva e di spinta missionaria.

Una riprova che la competizione religiosa ha il suo epicentro nel Settentrione è data da ciò che accade dentro la Chiesa cattolica. Anche la Chiesa, infatti, mette sul mercato una gamma di sue offerte differenziate e tra loro concorrenziali, tutte con forte carica proselitistica: focolarini e Opus Dei, neocatecumenali e carismatici, fino al vescovo guaritore Emmanuel Milingo. Ebbene, quasi tutte queste sottoimprese cattoliche mietono i maggiori successi nel Centronord. I soli capaci d'insediarsi saldamente al Sud sono i carismatici. Che, puntualmente, tanto somigliano ai pentecostali, la più sudista delle sette extracattoliche.

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Bruno
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