Sebbene le vostre osservazioni siano corrette, le mie si basano comunque su delle "costanti".
Certo, non è possibile fare un discorso matematicamente corretto, però le "costanti" alle quali mi riferisco sono ricavate/pubblicate ogni anno, tanto che la stessa WTS le riporta ufficialmente.
Per esempio, nel rapporto del 2007 il dato della media dei proclamatori era di 236.113; lo stesso dato viene riportato, ripetuto, nel rapporto 2008 riferito allo stesso anno 2007.
Io non so come facciano i loro calcoli, ma se provate a controllare le "ratio", ovvero le percentuali di aumento o di diminuizione, tali percentuali combaciano con i valori riferiti al numero dei battezzati dichiarati, con un margine di scarto insignificante.
I dati riferiti all'Italia fanno eccezione, ma non da oggi. Questo sì che è un mistero!
Polymetis mi chiede se ho tenuto conto dei morti e dei disassociati. In quanto ai primi, anche in assenza di dati a riguardo, non è possibile pensare ad una mortalità tanto elevata! Il mio discorso verte appunto sul secondo aspetto, quello delle dissociazioni e delle disassociazioni, ovvero, penso che il grande divario che le cifre evidenziano, ben
3.494 unità su
5.119 battezzati, sia da accreditare in grande misura a questo secondo aspetto.
Ovvio che non si possa essere più precisi di così vista la genericità dei dati a disposizione. Ma penso che anche questo faccia parte della politica teocratica della WTS, per fare apparire come "strepitosi" degli aumenti che sono in realtà alquanto modesti.
Agabo.
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