Salve a tutti
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sono Filippo.
Non sono mai stato testimone di Geova.
Purtroppo mi tocca di dovere avere comunque a che fare “indirettamente” con la Torre di Guardia, in quanto la famiglia della mia ragazza ha al suo interno diversi testimoni di Geova.
La stessa mia ragazza lo è stata.
Non ne so bene il motivo ma, prima di conoscere la mia ragazza nutrivo una sincera stima dei testimoni di Geova, che mi parevano estremamente coerenti e religiosi, quasi un po’ fuori dal tempo.
Anche per questo non mi era ben chiaro il perché la mia ragazza, nel momento in cui eravamo ancora amici, non mi volesse dire la sua appartenenza religiosa, e perché, una volta spiegatami la situazione della sua famiglia, fosse piacevolmente sorpresa che non mi allarmassi.
Questo suo atteggiamento mi è risultato in breve estremamente comprensibile.
A dispetto della sua dissociazione, avvenuta per motivi “abbietti” come potere vivere liberamente la propria vita e la sensazione che all’interno della congregazione fosse considerata spiritualmente carente in quanto non studiava e predicava a sufficienza, la mia ragazza è ancora fortemente ancorata con la testa agli insegnamenti della Torre di Guardia.
Ha spesso sensi di colpa, soffre per avere deluso i suoi genitori, ed è convinta che dovrà vedersela con Geova per quello che ha fatto.
All’inizio del nostro rapporto avevamo conversazioni di religione quasi piacevoli.
Queste conversazioni però sono scivolate progressivamente verso una dimensione quasi ossessiva.
Sono stato coinvolto in estenuanti polemiche sulla trinità, sulla forma della croce, sui 144.000 dell’Apocalisse e la grande folla, l’immortalità dell’anima, talvolta protratte sino a notte fonda.
All’invadenza della cosa si accompagnano anche altri aspetti.
Rimane per Lei perfettamente naturale e legittimo che si metta in discussione la dottrina cattolica (anche se nella fattispecie sarebbe meglio dire cristiana) ma se ci si azzarda a fare lo stesso con quella dei testimoni di Geova, si diventa immediatamente irrispettosi .E ‘ estremamente abile ritorcersi di 180°C da picconatrice di false religioni a vittima di persecuzione altrui.
Questo atteggiamento passa sopra a qualunque argomento. Non importa quale sia il merito degli argomenti portati. Se si criticano i testimoni di Geova non ascolta nemmeno, la sua posizione diventa:”Cosa vuoi da me? Perché mi dici queste cose ? Perché sei così aggressivo ? Lo capisci che la mia famiglia fa parte dei testimoni di Geova ?”
L’atteggiamento della famiglia non so francamente come interpretarlo.
Ho l’impressione che si tenti con molta pazienza di sondare la mia malleabilità con conversazioni opportunamente dirette…
Talvolta ne è scaturita qualche scintilla…perché si pretendeva di impormi di essere d’accordo con conclusioni od osservazioni che non condividevo assolutamente.
Per il resto l’atteggiamento sembrerebbe molto cordiale. E tuttavia ho avuto avvisaglie che qualcosa di diverso covi alle mie spalle. So che mi hanno accusato di non amare la mia ragazza quanto lei merita. So che hanno tentato di sponsorizzarle bravi ragazzi zelanti, e più non voglio dire perché potrebbe rendermi riconoscibile.
Mi sono iscritto a questo forum in primo luogo per un bisogno di parlare ma soprattutto di sentirmi parte di una comunità che può capire ciò che vivo e di cui penso di potere a mia volta capire le esperienze e sentirmi vicino a chi le vive. E’ bello trovarsi tutti insieme in questa comunità virtuale di resistenti.
Un energico abbraccio a voi tutti.
Pippo