Riassunto, a puntate, dell'assemblea "La Liberazione è vicina"

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
brunodb2
00venerdì 25 agosto 2006 14:54
Mi è stato recapitata [SM=g27816] la sintesi dell'Assemblea di distretto dal tema "La Liberazione è vicina".

Data la lunghezza del documento (circa 38 pagine) lo inserirò a più riprese così avremo modo anche di commentarlo; vi posso anticipare solo che terminerà con la RISOLUZIONE presa al termine della “tre giorni” e che spunti di riflessioni da fare ce ne sono davvero molti. [SM=g27825] [SM=g27834] [SM=x570869] [SM=g27831] [SM=g27829] [SM=g27828] [SM=g27819] [SM=g27813] [SM=x570871] [SM=x570873] [SM=x570876]


PRIMA PARTE

VENERDI'
TEMA DEL GIORNO: “ ‘IO SONO CON TE’, È L’ESPRESSIONE DI GEOVA, ‘PER LIBERARTI’” (Ger. 1:19)

Mattino

“Prestiamo attenzione alle promesse di liberazione di Geova”

Siamo qui per ascoltare e mettere in pratica:
(Luca 11:28) Ma egli disse: “No, piuttosto: Felici quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!”
La liberazione è sicura:
(Geremia 1:19) "E di sicuro combatteranno contro di te, ma non prevarranno contro di te, poiché ‘io sono con te’, è l’espressione di Geova, ‘per liberarti’".
La nostra fede sulla liberazione si basa sulle prove che chi ascolta Geova viene da Lui liberato, come Noè:
(Genesi 6:9) "Questa è la storia di Noè. Noè fu uomo giusto. Si mostrò senza difetto fra i suoi contemporanei. Noè camminò con il [vero] Dio."
Cosa vuol dire “senza difetto”:
*** it-2 p. 398 Noè *** "Poté essere definito “senza difetto” perché, a differenza di quel mondo empio, fu pienamente all’altezza di ciò che Dio richiedeva da lui."
(Genesi 6:22) "E Noè faceva secondo tutto ciò che Dio gli aveva comandato. Fece proprio così."
Con le sue opere Noè dimostrò la sua fede.
Israele fu liberato dall’Egitto perché seguì le istruzioni di Geova il 14 nisan del 1513 a.E.V.
Discostarsi di poco dalle sue direttive avrebbe compromesso la loro liberazione.
Oggi noi abbiamo ricevuto già per così dire un acconto della liberazione prodotta dalla verità. Si traduce in pace mentale.
(Giovanni 8:32) "e conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi."
(Filippesi 4:7) "e la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero custodirà i vostri cuori e le vostre facoltà mentali mediante Cristo Gesù."
Però, per rendere completa tale liberazione ed entrare nel Regno di Dio dobbiamo continuare ad ubbidire alle direttive di Geova:
(Giovanni 13:17) "Conoscendo queste cose, siete felici se le fate."
Se ascoltiamo, ubbidendo, mostriamo saggezza:
(Salmo 107:43) "Chi è saggio? Osserverà queste cose E si mostrerà attento verso gli atti di amorevole benignità di Geova."
Mostriamoci attenti alla volontà di Geova. Così rafforzeremo la nostra fede nella liberazione:
(Salmo 119:95) "Mi hanno atteso i malvagi, per distruggermi. Ai tuoi rammemoratori continuo a mostrarmi attento."

“Praticate ‘le cose che avete imparato’”
L’apostolo Paolo invitò i primi cristiani ad imitarlo.
(Filippesi 4:9) "Le cose che avete imparato come pure accettato e udito e visto riguardo a me, praticatele; e l’Iddio della pace sarà con voi."
Cosa videro essi in Paolo? Che esempio diede? Si spese per Geova e per la congregazione. Affrontò grandi prove nella sua vita e le superò con coraggio.
Diamo prova di ciò che siamo, praticando ciò che impariamo man mano. Così dimostriamo di accettare veramente i consigli di Geova. Facendolo sicuramente miglioreremo e ci eleveremo moralmente.
Costituiremo anche una forza trascinante per gli altri, affinché ci imitino.
(Filippesi 3:16-17) "In ogni modo, fin dove abbiamo fatto progresso, continuiamo a camminare ordinatamente in questa stessa condotta. Divenite unitamente miei imitatori, fratelli, e tenete lo sguardo rivolto a quelli che camminano in maniera conforme all’esempio che avete in noi."

“In che modo Geova libera ‘il povero che invoca soccorso’”
Il regno di Salomone era caratterizzato dalla pace.
(1 Re 4:24-25) "Poiché egli teneva sottoposto tutto ciò che era da questa parte del Fiume, da Tifsa a Gaza, sì, tutti i re da questa parte del Fiume; e la pace stessa fu sua in ogni sua regione tutt’intorno. E Giuda e Israele continuarono a dimorare al sicuro, ognuno sotto la sua propria vite e sotto il suo proprio fico, da Dan a Beer-Seba, per tutti i giorni di Salomone."
Anche oggi Geova non si dimentica dei poveri, degli afflitti che invocano il suo aiuto:
(Salmo 72:12-14) "Poiché libererà il povero che invoca soccorso, Anche l’afflitto e chiunque non ha soccorritore. Proverà commiserazione per il misero e per il povero, E salverà le anime dei poveri. Redimerà la loro anima dall’oppressione e dalla violenza, E il loro sangue sarà prezioso ai suoi occhi."
Noi dobbiamo solo aspettare il suo soccorso con fiducia:
(Salmo 42:11) "Perché ti disperi, o anima mia, E perché sei tumultuosa dentro di me? Aspetta Dio, Poiché ancora lo loderò come la grande salvezza della mia persona e come il mio Dio."
Interviste:
Pioniera dal 90. Vedova. Soffre di diabete da 38 anni. Questo la costringe a vivere con molte difficoltà. Quando inizia sentirsi male, non è più in grado di essere indipendente. Non ha mai smesso di confidare in Geova che è stato il suo rifugio in ogni momento difficile. Gli ha dato tutto il sostegno necessario per andare avanti e un provvedimento amorevole ricevuto è stato tramite la disponibilità dei cari fratelli.
Fratello che ha subito un dissesto economico. Il figlio non credente di una sorella, chiese tutta l'eredità al padre per investirla in un autosalone. Gli affari andarono male tanto da non riuscire più ad assolvere gli impegni assunti con le banche. Nella disperazione più totale decise di rivolgersi al Dio di sua madre confidando che avrebbe trovato una via d'uscita. Iniziò seriamente a studiare la Bibbia e fu molto incoraggiato da quello che lesse nel Salmo 55:22. Decise di gettare il peso su Geova impegnandosi a mettere in pratica i suoi insegnamenti, imparò la modestia e l'umiltà, da subito vide le benedizioni avendo acquistato pace mentale insieme ad una vita equilibrata.
Sorella che dopo 53 anni di matrimonio tre anni fa rimase vedova. All'inizio era confusa e abbattuta. Pregò Geova che gli desse il sostegno per andare avanti. E non tardò a venire. I fratelli gli sono sempre stati vicino e apprezzata per il suo zelo. Non potendo più andare alle adunanze con mio marito, si mostrano disponibile nell'accompagnarmi. Un grande aiuto inoltre, gli è stato dato tramite visitre pastorali. In paricolare l'ha colpita una scrittura, Ebrei 6:10,12 Ricorda che Geova non dimentica la nostra opera purchè non diveniamo pigri. Questo versetto l'ha aiutata a reagire e può dire che no mai stata lasciata sola.

“Ammirate ‘l’abbondante ricchezza dei mari’”
Il mare rappresenta una ricchezza immensa per la vita sulla terra: dà ossigeno, cibo, correnti che mitigano il clima, è il motore del ciclo dell’acqua, una pompa fantastica. Contribuisce per due terzi alla nostra sopravvivenza. Ecco perché si può definire “abbondante ricchezza” ciò che è nel mare:
(Deuteronomio 33:19) "Essi chiameranno popoli al monte. Là sacrificheranno i sacrifici di giustizia. Poiché succhieranno l’abbondante ricchezza dei mari E i tesori nascosti della sabbia."
La vita nei mari testimonia la fantasia di Geova. L’uomo ne trae spunti per le sue invenzioni. E da una stima che è stata fatta, sembra che l’uomo conosca solo il 5% di ciò che il mare contiene:
(Romani 1:20) "Poiché le sue invisibili [qualità], perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte, così che sono inescusabili"
Metaforicamente parlando, il “mare dell’umanità” ha prodotto una grande ricchezza di cose desiderabili:
(Isaia 60:4-5) “Alza gli occhi tutt’intorno e vedi! Sono stati tutti radunati; son venuti a te. Da lontano i tuoi propri figli continuano a venire, e le tue figlie che saranno portate sul fianco. In quel tempo vedrai e certamente diverrai raggiante, e il tuo cuore realmente palpiterà e si espanderà, perché verso di te si dirigerà la dovizia del mare; le medesime risorse delle nazioni verranno a te."
Questa profezia si è adempiuta soprattutto a partire dagli anni ’30, con il radunamento della grande folla.
L’uomo ha rovinato il mare letterale, inquinandolo e compromettendone la vita, e ha degradato anche la vita del “mare simbolico dell’umanità” moralmente.
E’ proposito di Geova di liberare il mare sia fisico che simbolico da tutto ciò che lo rovina. Il mare, con la sua potenza a volte devastante, verrà imbrigliato. L’ecosistema sarà liberato dalla rovina. E la società umana verrà liberata dalla degradazione sia fisica che morale e mentale.
(Romani 8:20-32) "Poiché la creazione fu sottoposta alla futilità, non di propria volontà, ma per mezzo di colui che la sottopose, in base alla speranza che la creazione stessa sarà pure resa libera dalla schiavitù della corruzione e avrà la gloriosa libertà dei figli di Dio".

DISCORSO CHIAVE
“I provvedimenti presi da Geova per la nostra ‘liberazione eterna’”
La libertà è un concetto che si riferisce non solo all’eliminazione delle sofferenze, del dolore, della schiavitù fisica e mentale, ma implica anche l’elevazione ad una condizione migliore.
Abbiamo bisogno di essere liberati indistintamente tutti da un potente nemico:
(Romani 5:12) "Ecco perché, come per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato"
Il peccato si è esteso a macchia d’olio come una pandemia. Nessuno se ne può liberare da solo, con le sue proprie forze. Esso ci tiene schiavi, prigionieri:
(Romani 7:21-25) "Trovo dunque nel mio caso questa legge: che quando desidero fare ciò che è giusto, ciò che è male è presente in me. Realmente mi diletto nella legge di Dio secondo l’uomo che sono interiormente, ma vedo nelle mie membra un’altra legge che combatte contro la legge della mia mente e mi conduce prigioniero alla legge del peccato che è nelle mie membra. Misero uomo che sono! Chi mi libererà dal corpo che subisce questa morte? Grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Così, dunque, con la [mia] mente io stesso sono schiavo della legge di Dio, ma con la [mia] carne della legge del peccato."
Per questo la liberazione è stata provveduta dall’esterno, da Geova, tramite il riscatto. Il termine “riscatto” viene da una radice greca che ha il senso di sciogliere o liberare. Il termine ebraico per “riscatto” ha il senso di coprire (corrispondere o equivalere).
Grazie al riscatto abbiamo ottenuto il riavvicinamento a Dio, abbiamo ritrovato il suo favore (propiziazione):
(1 Giovanni 2:2) "Ed egli è un sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non solo per i nostri ma anche per quelli di tutto il mondo."
Dall’inizio Dio ha ideato la liberazione dell’uomo:
(Genesi 3:15) "E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei. Egli ti schiaccerà la testa e tu gli schiaccerai il calcagno".
In modo prefigurativo stabilì un sistema di sacrifici che doveva indicare il mezzo futuro più grande per la liberazione definitiva dal peccato:
(Levitico 17:11) "Poiché l’anima della carne è nel sangue, e io stesso ve l’ho messo sull’altare per fare espiazione per le anime vostre, perché è il sangue che fa espiazione mediante l’anima [in esso]".
(Ebrei 9:11-12) "Comunque, quando Cristo venne come sommo sacerdote delle buone cose adempiute, attraverso la tenda più grande e più perfetta non fatta con mani, cioè non di questa creazione, entrò una volta per sempre nel luogo santo, no, non con sangue di capri e di giovani tori, ma col proprio sangue, e ottenne [per noi] una liberazione eterna".
L’imperfezione non è stata prodotta dall’inserimento di un difetto genetico da parte di Dio nel genoma umano, ma il risultato del distacco volontario dalla Fonte della vita. Nel corso del tempo, la degradazione prodotta da questa separazione è divenuta anche genetica.
Gesù rinunciò ad una sua progenie perfetta in favore della progenie imperfetta di Adamo, al fine di poterla ricomprare e diventarne Padre, regalandoci così la liberazione dal peccato e dalla morte:
(Romani 5:15-18) "Ma non è del dono come fu del fallo. Poiché se per il fallo di un solo uomo molti sono morti, molto di più l’immeritata benignità di Dio e il gratuito dono con l’immeritata benignità del solo uomo Gesù Cristo sono abbondati a molti. E non è del gratuito dono come del modo in cui le cose accaddero per mezzo del solo [uomo] che peccò. Poiché il giudizio portò da un solo fallo alla condanna, ma il dono portò da molti falli a una dichiarazione di giustizia. Poiché se per il fallo di un solo [uomo] la morte ha regnato per mezzo di quel solo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza dell’immeritata benignità e del gratuito dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di uno solo, Gesù Cristo. Così, dunque, come per mezzo di un solo fallo risultò a uomini di ogni sorta la condanna, similmente anche per mezzo di un solo atto di giustificazione è risultato a uomini di ogni sorta che sono dichiarati giusti per la vita."
Benefici che abbiamo fin d’ora:
1. il perdono dei peccati, ottenuto grazie al sangue di Gesù:
(1 Giovanni 1:7) "Comunque, se camminiamo nella luce come egli è nella luce, abbiamo partecipazione gli uni con gli altri e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato".
2. l’amicizia con Dio:
(Giacomo 2:23) "e si adempì la scrittura che dice: “Abraamo ripose fede in Geova e gli fu attribuito a giustizia”, e fu chiamato “amico di Geova”".
3. la liberazione dal timore della morte, di cui non siamo più schiavi:
(Ebrei 2:14-15) "Perciò, siccome i “fanciullini” sono partecipi del sangue e della carne, egli pure partecipò similmente delle stesse cose, affinché mediante la sua morte riducesse a nulla colui che ha i mezzi per causare la morte, cioè il Diavolo, ed emancipasse tutti quelli che per timore della morte erano per tutta la vita sottoposti a schiavitù.
Il riscatto, come il principale fra i provvedimenti per la liberazione, è raffigurato nelle acque di un fiume di vita che porta la salute e la perfezione:
(Rivelazione 22:1) "Ed egli mi mostrò un fiume d’acqua di vita, chiaro come cristallo, che usciva dal trono di Dio e dell’Agnello"
La liberazione dall’imperfezione non sarà immediata. Per guarire da questa disarmonia mentale e fisica bisognerà attingere costantemente a queste acque di vita volontariamente, fare quindi un’azione precisa.
Queste acque sono in parte già disponibili, come ad esempio il riscatto è già portatore di molti benefici liberatori. Se ascoltiamo Dio e agiamo in armonia con il suo volere iniziamo questo cammino verso la perfezione:
(Giovanni 5:24) "Verissimamente vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita".
Questo cammino lo compiamo frequentando le adunanze, studiando e meditando sulla Parola di Dio, avvalendoci del cibo spirituale provveduto dallo Schiavo.

continua ...

Ciao [SM=x570892]

Bruno

[Modificato da brunodb2 25/08/2006 15.05]

gabriele traggiai
00venerdì 25 agosto 2006 17:25
un commento solo...
Ciao Bruno

di commento me ne viene in mente uno su tutti.

Sul titolo:

"La Liberazione è vicina".

LUCA 21:8-TNM

Egli disse: “Badate che nessuno vi svii; poiché molti verranno in base al mio nome, dicendo: ‘Sono io’, e: ‘Il tempo stabilito si è avvicinato’. Non andate dietro a loro

Ehm..... [SM=x570872]

ciao
Gabry
stefanobarbapapa
00venerdì 25 agosto 2006 19:09
ciao bruno e Gabry,

a me viene un commento solo: LIBERI DA CHI? [SM=x570872]
RebellingPrincess
00venerdì 25 agosto 2006 20:04
Cosa videro essi in Paolo? Che esempio diede? Si spese per Geova e per la congregazione. Affrontò grandi prove nella sua vita e le superò con coraggio.
Diamo prova di ciò che siamo, praticando ciò che impariamo man mano. Così dimostriamo di accettare veramente i consigli di Geova. Facendolo sicuramente miglioreremo e ci eleveremo moralmente.
Costituiremo anche una forza trascinante per gli altri, affinché ci imitino.
(Filippesi 3:16-17) "In ogni modo, fin dove abbiamo fatto progresso, continuiamo a camminare ordinatamente in questa stessa condotta. Divenite unitamente miei imitatori, fratelli, e tenete lo sguardo rivolto a quelli che camminano in maniera conforme all’esempio che avete in noi."

_____________________________________________________________

Questa parte, in particolare, sembra finemente lavorata per sottolineare che l'esempio buono da seguire è unicamente quello dei TdG, ergo della WTS!

Atroce...

brunodb2
00sabato 26 agosto 2006 01:24
SECONDA PARTE

Pomeriggio
“Tenete caro il posto che avete nella congregazione”

Geova ci attira individualmente, ma non vuole che lo serviamo in associazione:
(Giovanni 6:44) "Nessuno può venire a me a meno che il Padre, che mi ha mandato, non lo attiri; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno."
Dimostrò questa volontà intrattenendo rapporti con l’unita congregazione di Israele.
Oggi Geova si comporta similmente con l’organizzazione terrena che ha come nucleo gli unti:
(Salmo 133:3) "È come la rugiada dell’Ermon Che scende sui monti di Sion. Poiché là Geova comandò [che fosse] la benedizione, [Anche] la vita a tempo indefinito".
Teniamo caro il nostro posto in questa organizzazione? Gli uomini ad esempio possono farlo offrendosi di pascere il gregge e accettando di aiutare altri, portando un maggior carico di responsabilità.
Questa disponibilità a servire è un metro per misurare il progresso, cosa che si dimostra sin dalle piccole responsabilità.
Le donne hanno una parte enorme in tutto ciò:
(Salmo 68:11) "Geova stesso dà la parola; Le donne che annunciano la buona notizia sono un grande esercito".
Esse furono equiparate, nei canti di vittoria a Geova, agli eserciti che erano andati in guerra. Oggi le donne compiono la maggior parte dell’opera di predicazione. Inoltre, se sono mature e mettono al servizio di altre la loro esperienza in modo positivo, hanno un ruolo importante nella congregazione:
(Tito 2:3-4) "Similmente le donne d’età avanzata siano di condotta riverente, non calunniatrici, né schiave di molto vino, maestre di ciò che è bene, affinché facciano tornare in sé le giovani per amare i loro mariti, per amare i loro figli,
I giovani possono offrire a Dio la loro freschezza e forza, coltivando una relazione personale ed individuale con Geova, non vivendo la verità come un’eredità culturale.
Come il lavoro plasma l’identità, così il servizio a Geova rende più profonda e netta la nostra posizione a favore dell’organizzazione di Dio, aiutandoci a schierarci con essa.
La congregazione è paragonata ad un corpo. Noi siamo perciò INTERDIPENDENTI, non indipendenti. Gli anziani, come “doni negli uomini”, tengono unito questo corpo e crescono insieme all'intero corpo:
(Efesini 4:8, 16) "Perciò egli dice: “Quando ascese in alto portò via prigionieri; diede doni [negli] uomini”.
Da lui tutto il corpo, essendo armoniosamente unito ed essendo fatto per cooperare mediante ogni giuntura che dà ciò che è necessario, secondo il funzionamento di ciascun rispettivo membro in dovuta misura, opera per la crescita del corpo alla propria edificazione nell’amore."
La responsabilità di tutti noi, il nostro “posto”, è di essere “arrendevoli”, ubbidienti e sottomessi con loro.Questo diventa più difficile quando sono coinvolti i nostri sentimenti.
(Ebrei 13:17) "Siate ubbidienti a quelli che prendono la direttiva fra voi e siate sottomessi, poiché essi vigilano sulle vostre anime come coloro che renderanno conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, poiché questo sarebbe dannoso per voi".
Monologo di un fratello che è stato consigliato a causa della sua attrazione per una persona del mondo sul lavoro. Dopo un’iniziale atto di ribellione, riflette e riconosce che dietro a quei consigli c’è l’interesse amorevole e l’aiuto di Geova, il quale usa i suoi “doni”, i suoi strumenti in forma di uomini, la sua organizzazione quindi, per salvarci dalla rovina spirituale.
Non ascoltare i loro consigli può significare la nostra morte spirituale! Consideriamo le loro parole come se venissero direttamente da Geova.
Tre cose ci possono aiutare:
1.La stretta relazione con Geova
2.Esercitare fede nel sacrificio di Cristo
3.La meravigliosa speranza del Regno.

“Geova ha tenera cura delle persone anziane”
Geova si presenta in una visione come una persona anziana, ad indicare la sua immensa esperienza.
(Daniele 7:9) "Continuai a guardare finché furono posti dei troni e l’Antico di Giorni si sedette. Il suo vestimento era bianco proprio come la neve, e i capelli della sua testa erano come lana pura. Il suo trono era fiamme di fuoco; le ruote d’esso erano un fuoco ardente."
La Bibbia associa l’anzianità a caratteristiche desiderabili nei servitori di Dio:
(Proverbi 16:31) "I capelli grigi sono una corona di bellezza quando si trovano nella via della giustizia".
Questo ci ricorda la necessità di esprimergli il dovuto rispetto.
(Daniele 9:23) "All’inizio delle tue suppliche è uscita una parola, e io stesso sono venuto a riferire, perché sei qualcuno molto desiderabile. Prendi dunque in considerazione la parola, e abbi intendimento della cosa vista".
E Geova ricorda a coloro che hanno speso la loro vita per lui che non si dimenticherà mai di loro:
(Ebrei 6:10) "Poiché Dio non è ingiusto da dimenticare la vostra opera e l’amore che avete mostrato per il suo nome, in quanto avete servito e continuate a servire i santi".
All’antico Israele Dio diede comandi che educassero al rispetto e all’amore per le persone anziane:
(Levitico 19:32) "‘Ti devi levare davanti ai capelli grigi, e devi mostrare considerazione per la persona del vecchio, e devi aver timore del tuo Dio. Io sono Geova".
Le persone d’età avanzata hanno qualità inestimabili. Le dobbiamo lodare per gli sforzi che fanno e la perseveranza che mostrano. Questo potrebbe aiutarli ad andare avanti. Dobbiamo avere tenera cura dei nostri anziani, esattamente come succede nelle filiali Betel.
Questa responsabilità è soprattutto dei familiari, che hanno l’obbligo spirituale e morale di occuparsi degli anziani sia in senso fisico che spirituale:
(1 Timoteo 5:3-5,8) "Onora le vedove che sono effettivamente vedove. Ma se qualche vedova ha figli o nipoti, questi imparino prima a praticare la santa devozione nella loro propria casa e a continuare a rendere dovuto compenso ai loro genitori e nonni, poiché questo è gradito dinanzi a Dio. 5 Ora la donna che è effettivamente vedova e lasciata senza mezzi ha riposto la sua speranza in Dio e persevera nelle supplicazioni e nelle preghiere notte e giorno. 8 Certo, se qualcuno non provvede ai suoi, e specialmente a quelli della sua casa, ha rinnegato la fede ed è peggiore di uno senza fede.
Questa cura aiuterà le persone d’età avanzata a mantenere un atteggiamento positivo nella vita".
Gli anziani devono essere sicuri che Geova non lascerà mai un suo leale nella vecchiaia:
(Salmo 71:9) "Non mi rigettare nel tempo della vecchiaia; Proprio quando la mia potenza viene meno, non mi lasciare".
(Salmo 71:18) "E anche fino alla vecchiaia e ai capelli grigi, o Dio, non mi lasciare, Finché io annunci il tuo braccio alla generazione, A tutti quelli che devono venire, la tua potenza".
La vecchiaia va accettata in senso fisico, ma ad essa si deve affiancare un rinnovamento interiore:
(2 Corinti 4:16) "Perciò non veniamo meno, ma anche se l’uomo che siamo di fuori deperisce, certamente l’uomo che siamo di dentro si rinnova di giorno in giorno".
Nelle congregazioni, le persone anziane sono per noi un grande esempio sia per la loro presenza alle adunanze che per l'impegno
Geova ama i fratelli anziani più di quando erano giovani:
(Isaia 46:4) "Pure fino alla [vostra] vecchiaia Io sono lo stesso; e fino ai [vostri] capelli grigi io stesso continuerò a sopportare. Io stesso certamente agirò, affinché io stesso porti e affinché io stesso sopporti e procuri scampo".
Noi dobbiamo da parte nostra imitare questa caratteristica di Geova!
Esperienza:
Sorella molto avanti negli anni che confida completamente in Geova nonostante i problemi. Ricevette forte persecuzione da parte del marito. Picchiata così violentemente da rischiare la morte. Ha subito molti lutti e non aveva più nessun familiare che si prendesse cura di lei. Solo Geova, tramite i fratelli, gli ha mostrato amore provvedendogli il necessario.
Sorella di 78 anni battezzata nel 1973. Ha subito 6 interventi. Gli è morto figlio e marito. A 73 anni inizia il servizio di pioniera regolare. Frequenta molto i giovani che l'apprezzano e stimano. La fanno sentire giovane spiritualmente e fisicamente. E' commossa per tutto quello che Geova ha fatto per lei. E' decisa a servirlo per tutta la vita.
Fratello di 87 anni. 1947 battezzato. Nel 50 ha avuto il privilegio di frequentare la scuola di Galaad e dal 64 serve nella famiglia Betel. Iniziano i problemi di salute: la vista, l'equilibro, e diversi dolori non gli hanno mai fatto perdere la gioia. Essere alla Betel lo considera un paradiso! Qualsiasi privilegio ha ricevuto lo ha sempre apprezzato. Vede in Geova un Padre Amorevole e non intende smettere di servirlo!

“Liberazione dall’angoscia”
Siamo quasi tutti aggravati da molti problemi e stressati da ciò che accade intorno a noi, e questo è un segno degli ultimi giorni:
(2 Timoteo 3:1) "Ma sappi questo, che negli ultimi giorni ci saranno tempi difficili".
(Marco 13:8) "Poiché sorgerà nazione contro nazione e regno contro regno, ci saranno terremoti in un luogo dopo l’altro, ci sarà penuria di viveri. Queste cose sono il principio dei dolori di afflizione".
I “dolori di afflizione” richiamano i dolori del parto, quindi una pena profonda.
Il Re Davide espresse chiaramente i suoi sentimenti negativi:
(Salmo 69:20) "Il biasimo stesso ha rotto il mio cuore, e [la ferita] è incurabile. E speravo che qualcuno mi mostrasse compassione, ma non c’era nessuno; E nei confortatori, ma non trovai nessuno".
A volte abbiamo la sensazione che nessuno possa capire la nostra situazione di angoscia. Davide aveva però fiducia che qualcuno nell'universo lo potesse comprendere.
Abbiamo una via d’uscita:
(Salmo 34:15) "Gli occhi di Geova sono verso i giusti, E i suoi orecchi sono verso la loro invocazione di soccorso".
Geova ci ascolta, ci capisce e ci sostiene:
(2 Cronache 6:30-31) "allora voglia tu stesso udire dai cieli, luogo della tua dimora, e devi perdonare e dare a ciascuno secondo tutte le sue vie, perché conosci il suo cuore (poiché solo tu stesso conosci bene il cuore dei figli del genere umano); affinché ti temano, camminando nelle tue vie per tutti i giorni che sono in vita sulla superficie del suolo che desti ai nostri antenati".
GEOVA CONDIVIDE CON NOI IL NOSTRO DOLORE. NON SIAMO SOLI NELLE NOSTRE ANGOSCE! Egli ha il potere di intervenire, e la preghiera potrebbe indurre Geova a fare qualcosa che altrimenti non avrebbe fatto.
(salmo 25:17)
Egli ci può liberare dall’angoscia in almeno due modi:
- può eliminare l’avversità che ci causa angoscia
- può aiutarci a sopportarla e a non esserne sopraffatti
Nel secondo caso dobbiamo fare la nostra parte e non permettere che le afflizioni di allontanino da Dio. Chiediamoci: lo prego? Gli apro il mio cuore perché mi aiuti a perseverare?
Benefici che si ottengono dall’appoggiarci a Geova:
- coltiviamo il giusto atteggiamento mentale di fronte alle difficoltà e siamo decisi a combatterle.
- diventiamo ricettivi alle istruzioni e alla guida di Geova, ricavandone saggezza.
- otteniamo pace mentale.
- siamo spinti ad agire in conformità alle nostre preghiere
- non ci lasciamo andare e non interrompiamo le nostre attività spirituali. Manifesteremo lo spirito mostrato dal salmista prima e da Gesù poi:
(Salmo 69:9) "Poiché l’assoluto zelo per la tua casa mi ha divorato"
- beneficiamo del meraviglioso provvedimento della fratellanza mondiale e ci concentriamo sul dare per primi ad altri.
Siamo convinti che Dio ci farà la via d’uscita in ogni situazione angosciosa:
(1 Corinti 10:13) "Nessuna tentazione vi ha colti eccetto ciò che è comune agli uomini. Ma Dio è fedele, e non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, ma con la tentazione farà anche la via d’uscita perché la possiate sopportare".
Così facendo saremo sempre di più determinati a rimanere fermi, convinti del sostegno di Geova:
(Salmo 55:16-17) "In quanto a me, chiamerò Dio; E Geova stesso mi salverà. La sera e la mattina e a mezzogiorno non posso che mostrare preoccupazione e gemere, Ed egli ode la mia voce".
(Salmo 55:22) "Getta su Geova stesso il tuo peso, Ed egli stesso ti sosterrà. Non permetterà mai che il giusto vacilli".
Esperienze:
Sposati da 18 anni e pionieri speciali per 10 anni. La morte del marito gli provocò un dolore lacerante che gli provocò attacchi di panico e depressione reattiva. Non è stato facile essere compresa dalle persone che mi circondano. Geova diventa il suo unico punto di riferimento stabile. Sente il bisogno di crearsi momenti da trascorrere intimamente con lui, proprio come faceva con il marito.
Fratello che nel 2002 subì un grave incidente stradale. Lottò fra la vita e la morte. Prima dell'incidente era un anziano di congregazione molto impegnato nelle attività teocratiche e aveva un lavoro molto soddisfacente. La sua vita cambiò radicalmente. Si appoggiò totalmente a Geova che lo sostenne come un padre amorevole. Ha concentrato la sua attenzione ai fratelli così da non pensare troppo a se stesso. Non sempre gli altri capivano cosa stava passando, il suo stato d'animo, le angoscie, le paure. Solo Geova poteva capire e agire. (Salmo 55:22)

“Il ruolo degli angeli nel rendere ‘servizio pubblico’”
Esistono numerosissimi angeli, con compiti diversi:
(Rivelazione 5:11) "E vidi, e udii la voce di molti angeli intorno al trono e alle creature viventi e agli anziani, e il loro numero era di miriadi di miriadi e di migliaia di migliaia"( Salmo 103:20,21)Sono dunque, creature potenti al servizio di Geova.La parola "Angelo" nella bibbia viene menzionato circa 400 volte.
Cristo è il capo degli angeli, o arcangelo (Significa "capo angelo"):
(1 Tessalonicesi 4:16) "perciò il Signore stesso scenderà dal cielo con una chiamata di comando, con voce di arcangelo e con tromba di Dio, e quelli che sono morti unitamente a Cristo sorgeranno per primi".E' quindi l'Arcangelo Michele.
(Giobbe 38:4-7) (g 22 giugno 99)I fedeli Angeli sono tutti schierati verso il nemico, Satana il Diavolo.
I Demoni sono coloro che si ribellarono a Geova e portando corruzione sulla terra.
Sotto Gesù vi sono serafini (Isaia 6:2), cherubini (Genesi 3:24) e angeli (Salmo 104:4). Fra i compiti degli angeli c’è il servire pubblicamente a favore dei leali servitori umani di Geova:
(Ebrei 1:14) "Non sono essi tutti spiriti per il servizio pubblico, mandati per servire a favore di quelli che erediteranno la salvezza?"
Ruoli degli angeli:
- essere messaggeri di Geova per notizie particolari
- guidare l’opera di predicazione
- eseguire i giudizi di Geova:
(Matteo 25:31-33) "Quando il Figlio dell’uomo sarà arrivato nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, sederà quindi sul suo glorioso trono. 32 E tutte le nazioni saranno radunate dinanzi a lui, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri. 33 E metterà le pecore alla sua destra, ma i capri alla sua sinistra".Per le persone simile a pecore questo significa salvezza!
(Genesi 19:15,16) Gli angeli salvarono Lot e i suoi familiari.
(2 Tessalonicesi 1:7-9) "ma, a voi che soffrite tribolazione, sollievo con noi alla rivelazione del Signore Gesù dal cielo con i suoi potenti angeli in un fuoco fiammeggiante, allorché recherà vendetta su quelli che non conoscono Dio e su quelli che non ubbidiscono alla buona notizia intorno al nostro Signore Gesù. Questi stessi subiranno la punizione giudiziaria della distruzione eterna dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua forza"
- proteggere e liberare i servitori di Dio (vedi Daniele liberato dai leoni, i tre ebrei nella fornace, gli apostoli liberati dalla prigione).
Ruolo degli angeli oggi:
(Salmo 34:7) "L’angelo di Geova si accampa tutt’intorno a quelli che lo temono, E li libera".Anche intorno a noi potrebbero esserci un angelo che ci protegge. Geova può aver radunato qualche legione di angeli per proteggere le nostre assemblee.
Se Satana e i demoni potessero ci annienterebbero, perciò dobbiamo la nostra sopravvivenza a loro.(Matteo 2:13; Atti 20:7)
Hanno una parte attiva per sostenere i servitori di Dio. Anche se questo non significa essere immuni dai problemi.
(Rivelazione 12:17) "E il dragone si adirò contro la donna, e se ne andò a far guerra contro i rimanenti del seme di lei, che osservano i comandamenti di Dio e hanno il compito di rendere testimonianza a Gesù".
Non è ancora giunto il tempo perché Geova ci liberi dai problemi, in quanto dobbiamo ancora fornire una risposta esauriente alla contesa sulla nostra lealtà di servitori di Geova. Ma egli pone dei limiti all’azione dei demoni nei nostri confronti:
(1 Corinti 10:13) "Nessuna tentazione vi ha colti eccetto ciò che è comune agli uomini. Ma Dio è fedele, e non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, ma con la tentazione farà anche la via d’uscita perché la possiate sopportare".
Continuiamo dunque a confidare in Geova e nella protezione angelica che non verrà mai meno se gli rimaniamo fedeli.
Ecco perché viene detto che dopo la prova Geova attuerà una forma di liberazione.
Ad esempio, mentre Pietro fu liberato in una circostanza, Stefano e Giacomo subirono il martirio. Ciò significa che Geova può permettere una prova estrema per risolvere la contesa o dare testimonianza. In questo caso interviene dando la forza oltre ciò che è normale:
(2 Corinti 4:7) "Comunque, abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché la potenza oltre ciò che è normale sia di Dio e non da noi".

Simposio: "Geova, 'Colui che provvede scampo'"
1. Nei tempi precristiani
La strada da percorrere per un servitore di Geova è angusta, ma porta alla salvezza. In questo cammino Geova ci soccorre, dandoci forza e sapienza:
Soprascritta: Al direttore. Di Davide, per far ricordare.(A Israele)Chiunque può invocarlo e ricevere soccorso.
(Salmo 70:1) "O Dio, per liberarmi, O Geova, affrettati in mio soccorso".
(Giacomo 1:5) "Quindi, se qualcuno di voi manca di sapienza, continui a chiederla a Dio, poiché egli dà generosamente a tutti e senza biasimare; ed essa gli sarà data".
Davide non perse la gioia nelle sue tribolazioni grazie all’aiuto di Geova.
(Salmo 70:4-5) "Esultino e si rallegrino in te tutti quelli che ti cercano, E dicano di continuo: “Dio sia magnificato!”, quelli che amano la tua salvezza. Ma io sono afflitto e povero. O Dio, agisci presto per me. Tu sei il mio aiuto e Colui che mi provvede scampo. O Geova, non tardare troppo".(2 Samuele 22:1,2) Geova lo liberò dalla mano di Saul, e lo sostenne sempre!
Era Colui che gli provvedeva scampo.
Ai giorni del fedele Noè le persone manifestavano un atteggiamento in netta contrapposizione al suo. (2 Pietro 2:5-9) Ma la lezione che ne traiamo oggi è che le persone devote saranno salvate e liberate, come lo fu Noè:
(Matteo 24:37-41) "Poiché come furono i giorni di Noè, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo. 38 Poiché come in quei giorni prima del diluvio mangiavano e bevevano, gli uomini si sposavano e le donne erano date in matrimonio, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si avvidero di nulla finché venne il diluvio e li spazzò via tutti, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l’altro abbandonato; due donne macineranno al mulino a mano: una sarà presa e l’altra abbandonata".
Un altro parallelismo tra Noè e i nostri giorni è il metodo di liberazione: Pietro paragona il battesimo alla circostanza in cui Noè passò attraverso le acque del Diluvio. Mentre da una parte quelle acque si dimostrarono fatali per gli abitanti malvagi della terra, si dimostrarono salvifiche per Noè portando in salvo lui e l’arca in cui stava. Similmente, il battesimo “salva” i cristiani da questo mondo malvagio. Quando qualcuno si battezza, sulla base della propria fede nei benefìci della morte e risurrezione di Gesù Cristo, si trova, in un certo senso, in una condizione ‘salvata’ dinanzi a Dio. Non è più considerato parte di questa generazione malvagia condannata alla distruzione:
(1 Pietro 3:20-21) "che una volta erano stati disubbidienti quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè, mentre era costruita l’arca, in cui alcune persone, cioè otto anime, furono salvate attraverso l’acqua. Ciò che corrisponde a questo salva ora anche voi, cioè il battesimo (non il togliere il sudiciume della carne, ma la richiesta fatta a Dio di una buona coscienza), per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo".
Un altro esempio di come Geova provvede scampo è il re Ezechia, che trovandosi in grave difficoltà pregò Geova perché lo salvasse da quella situazione:
(Isaia 37:20) "E ora, o Geova nostro Dio, salvaci dalla sua mano, affinché tutti i regni della terra conoscano che tu solo, o Geova, sei [Dio]".
Nel richiedere l’intervento di Dio, Ezechia si preoccupò più della rivendicazione della sovranità di Geova che della propria salvezza. Ed egli ottenne la liberazione richiesta:
(Isaia 36:18-20) "perché Ezechia non vi illuda, dicendo: ‘Geova stesso ci libererà’. Hanno gli dèi delle nazioni liberato ciascuno il suo proprio paese dalla mano del re d’Assiria? Dove sono gli dèi di Amat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvaim? E hanno essi liberato Samaria dalla mia mano? Chi fra tutti gli dèi di questi paesi ha liberato il proprio paese dalla mia mano così che Geova liberi Gerusalemme dalla mia mano?"
(Isaia 37:36) "E l’angelo di Geova usciva e abbatteva centottantacinquemila nel campo degli assiri. Quando il popolo si alzò la mattina di buon’ora, ebbene, ecco, erano tutti cadaveri, morti".
La stessa preoccupazione per la santificazione del nome di Geova dovrebbe accompagnare noi oggi. Questi esempi del passato, inoltre, ci devono aiutare a confidare in Geova e a tenere a mente l’immutata capacità di Geova di salvare:
(Abacuc 3:18) "tuttavia, in quanto a me, certamente esulterò in Geova stesso; di sicuro gioirò nell’Iddio della mia salvezza". Geova sa intervenire a nostro favore se noi continuiamo a confidare completamente in Lui.Presto ci libererà da questo malvagio sistema di cose!

2. Nel primo secolo
Il primo secolo fu un’epoca di cambiamento per il sistema giudaico. Il cristianesimo avrebbe scatenato persecuzione da parte degli ebrei non disposti a riconoscere il Messia:
(Matteo 10:16-18) "Ecco, vi mando come pecore in mezzo ai lupi; perciò mostratevi cauti come serpenti e innocenti come colombe. 17 Guardatevi dagli uomini; poiché vi consegneranno ai tribunali locali, e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe. 18 Infatti, sarete trascinati per causa mia davanti a governatori e re, in testimonianza a loro e alle nazioni".
La storia dei primi cristiani, narrata in Atti, capitoli da 1 a 8, dimostra questa storia travagliata. Come avrebbe Geova provveduto scampo al suo popolo appena costituito?
A volte intervenne in modo miracoloso nel caso dei singoli, in quanto aveva particolari disegni da attuare per dare testimonianza tramite questi atti salvifici o tramite i servitori stessi che liberava.
In altri casi intervenne salvando collettivamente il suo popolo che ascoltò gli avvertimenti dati, come accadde durante la distruzione di Gerusalemme del 70 E.V.

3. Nel nostro tempo
Geova liberò i membri del Corpo Direttivo all’inizio del XX secolo. Pur non aspettandoci una protezione speciale da parte di Geova, senz’altro ci aspettiamo di scampare come popolo.Agisce per preservare la nostra vita per l'eternità.
In ogni caso, la nostra determinazione è la stessa dei tre ebrei deportati a Babilonia:
(Daniele 3:17-18) "Se dev’essere, il nostro Dio che serviamo ci può liberare. Egli [ci] libererà dalla fornace di fuoco ardente e dalla tua mano, o re. 18 Ma se no, ti sia noto, o re, che i tuoi dèi non sono quelli che noi serviamo, e certamente non adoreremo l’immagine d’oro che hai eretto".
Consapevoli della protezione di Geova sul suo popolo e di quanto siamo preziosi ai suoi occhi, non ci lasciamo intimidire dalla persecuzione:
(Salmo 116:15) "Preziosa agli occhi di Geova È la morte dei suoi leali".
I fratelli sopravvissuti nei campi di concentramento continuano fedelmente a servire Geova.
Un esempio sono i dati della crescita degli studi in Francia, aumentati del 33%. Più l’opposizione si accanisce, più diventiamo forti e decisi, perché aumenta il nostro attaccamento a Geova per resistere. Ci rendiamo conto che Egli non è cambiato nel tempo e che sa liberare i suoi leali servitori dalla prova, e presto lo farà:
(2 Pietro 2:9) "Geova sa liberare le persone di santa devozione dalla prova, ma riservare gli ingiusti al giorno del giudizio perché siano stroncati"
Impariamo perciò ad affidare a Geova pienamente la nostra vita e il nostro futuro.
Esperienza:
Nata in una famiglia di Testimoni di Geova in Ucraina. All'inizio eravano pochi, solo 35. Furono mandati in Siberia ma al loro ritorno divennero una congregazione di 85 fratelli. Costretti a nascondere pubblicazioni e a organizzare adunanze segrete. Pregavano Geova di dargli il coraggio di continuare a predicare fino al giorno che ottennero la libertà di svolgere pubblicamente l'opera.
Satana tenta in tutti i modi di abbatterci ma Geova è più forte e continua a provvedere scampo! Se continuiamo nonostante le difficoltà, ad appoggiarci a Lui, saremo aiutati e sostenuti dal suo Santo Spirito.

4. Nel futuro
La Bibbia descrive la guerra di Dio come l’evento culminante della fine del sistema di cose:
(Rivelazione 16:16) "E li radunarono nel luogo che in ebraico si chiama Har-Maghedon".
Ma cosa accadrà prima di ciò? Satana sferrerà un attacco contro i servitori di Dio, dopo aver eliminato Babilonia la Grande. Geova provvederà scampo al suo popolo inerme salvandolo, contro ogni pronostico umano:
(Ezechiele 38:10-11) "Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: ‘E deve accadere in quel giorno che ti saliranno cose in cuore, e certamente escogiterai un disegno dannoso; e dovrai dire: “Salirò contro il paese di aperta campagna. Andrò su quelli che non hanno disturbo, che dimorano al sicuro, che dimorano tutti senza mura, e non hanno nemmeno sbarra e porte".
(Ezechiele 38:18-19) "‘E deve accadere in quel giorno, nel giorno in cui Gog verrà sul suolo d’Israele’, è l’espressione del Sovrano Signore Geova, ‘che il mio furore mi salirà al naso. E nel mio ardore, nel fuoco del mio furore, dovrò parlare. In quel giorno accadrà sicuramente un gran tremore nel suolo d’Israele".
Immediatamente prima di Armaghedon ci saranno fenomeni celesti sovrumani che faranno capire chiaramente l’origine divina di ciò che immediatamente seguirà:
(Luca 21:25) "E ci saranno segni nel sole e nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia delle nazioni, che non sapranno come uscirne a causa del muggito del mare e del [suo] agitarsi"
Per il popolo di Geova la salvezza giungerà attraverso la grande tribolazione.
(Luca 21:28) "Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate in alto la testa, perché la vostra liberazione si avvicina".
Abbiamo istruzioni abbastanza chiare su cosa fare per scampare:
(Isaia 26:20-21) "Va, popolo mio, entra nelle tue stanze interne, e chiudi le tue porte dietro di te. Nasconditi per un breve momento finché la denuncia sia passata. Poiché, ecco, Geova uscirà dal suo luogo per chiedere conto dell’errore dell’abitante del paese contro di lui, e il paese certamente esporrà il suo spargimento di sangue e non coprirà più i suoi uccisi".
Il primo adempimento di questa scrittura avvenne nel 539 a.E.V., quando Ciro diede ordine a tutti di rimanere nelle loro case, nelle loro “stanze interne” appunto, perché avrebbe ucciso solo chi avesse cercato di fuggire.
Oggi queste “stanze interne” sono le congregazioni. In esse già si respira un’aria protettiva. Nelle nostre adunanze avvertiamo questa atmosfera? Perché ci sia una situazione di pace e armonia dobbiamo dare il nostro apporto e avere una sana influenza verso di essa.
Gli anziani, dal canto loro, hanno il compito di fare tutto il possibile per dare protezione alle pecore di Geova:
(Isaia 32:1-2) "Ecco, un re regnerà per la stessa giustizia; e in quanto ai principi, governeranno come principi per lo stesso diritto. E ciascuno deve mostrar d’essere come un luogo per riparare dal vento e un nascondiglio dal temporale, come ruscelli d’acqua in un paese arido, come l’ombra di una gran rupe in una terra esausta".
Quindi, qualsiasi istruzione sul rimanere in queste “stanze interne” è per il nostro bene. In esse Geova ci sosterrà e ci farà scampare. Adesso è il momento di entrarvi.

“Nessun’arma e nessuna lingua che si oppone avrà successo”
Satana e il suo seme hanno cercato di farci tacere a livello mondiale in tutti i modi, senza riuscirci:
(Isaia 54:17) "Qualsiasi arma formata contro di te non avrà successo, e qualsiasi lingua si levi contro di te in giudizio tu la condannerai. Questo è il possedimento ereditario dei servitori di Geova, e la loro giustizia viene da me”, è l’espressione di Geova".
Il Diavolo vuole divorare chi non gli appartiene, cioè i servitori di Geova:
(1 Pietro 5:8) "Mantenetevi assennati, siate vigilanti. Il vostro avversario, il Diavolo, va in giro come un leone ruggente, cercando di divorare [qualcuno]".
Quel “qualcuno” siamo proprio noi. Ma l’esito di questi attacchi era già predetto in Isaia 54:17: nessun successo.
Quali sono alcune delle armi che Satana usa?
- GOVERNI, attraverso bandi, persecuzioni, nazionalismo, decreti, campi di concentramento. L’esito però è stato un completo fallimento (vedi in Moldova, che dopo 60 anni di persecuzione ha una proporzione di un testimone ogni 214 abitanti). Senza volerlo i governi in Russia hanno fatto adempiere Atti 1:8 con le deportazioni. In Malawi e Mozambico c’è stata crudele persecuzione. I proclamatori sono aumentati notevolmente. Su 60.000 proclamatori si sono avuti più di 200 mila presenti alla Commemorazione.
E’ lo spirito santo di Geova che ci dà la forza di proseguire e perseverare:
(Zaccaria 4:6) "Pertanto rispose e mi disse: “Questa è la parola di Geova a Zorobabele, dicendo: ‘“Non mediante forza militare, né mediante potenza, ma mediante il mio spirito”, ha detto Geova degli eserciti".
Lo spirito santo di Geova annulla gli effetti degli attacchi di Satana, come riconobbe lo stesso Gamaliele:
(Atti 5:38-39) "E ora, nelle presenti circostanze, vi dico: Non vi immischiate con questi uomini, ma lasciateli stare; (perché, se questo progetto o quest’opera è dagli uomini, sarà rovesciata; ma se è da Dio, non li potrete rovesciare); altrimenti, potreste trovarvi a combattere effettivamente contro Dio".
Alla fine la persecuzione diventa un trampolino di lancio per la predicazione: Siamo stati accusati ingiustamente e brutalmente.
(Filippesi 1:12-14) "Ora desidero che sappiate, fratelli, che le mie cose sono riuscite per il progresso della buona notizia anziché altrimenti, tanto che i legami della mia prigionia son divenuti di pubblica conoscenza in relazione con Cristo fra tutta la guardia pretoriana e tutti gli altri; e la maggioranza dei fratelli nel Signore, provando fiducia a motivo dei miei legami [di prigionia], mostrano ancor più coraggio nell’annunciare la parola di Dio senza timore".
- LINGUE FALSE, che hanno calunniato il popolo di Dio (vedi in Francia, con le leggi fiscali, o in Armenia dove ci hanno accusato di plagiare i giovani contro il servizio militare). In questi posti il popolo di Geova ha usato i mezzi legali a sua disposizione. In Francia ad oggi ci sono state più di 921 sentenze favorevoli. In Armenia si è arrivati al Consiglio di Stato. Solo 11 giorni dopo è stata stabilita una tassa del 60% sulle contribuzioni fatte per costrire nuove sale del Regno.
In altri casi però lasciamo che sia la nostra condotta a rispondere.
Mantenendo una condotta leale, anche chi ci attacca deve ammettere che siamo irreprensibili.
- SCHERNI, che possono essere un’arma debilitante. Ci vogliono fede e coraggio per resistere, come indica l’esempio di Noè:
(Ebrei 11:7) "Per fede Noè, dopo aver ricevuto divino avvertimento di cose non ancora viste, mostrò santo timore e costruì un’arca per la salvezza della sua casa; e per mezzo di questa [fede] condannò il mondo e divenne erede della giustizia che è secondo la fede". Dimostrò quando venne il diluvio che chiunque, mostrando fede in Geova avrebbe potuto salvarsi.
Con la nostra opera anche noi condanniamo il mondo.
A Russell fu chiesto perchè non reagiva alle accuse e lui rispose: "Se ti metti a prendere a calci tutti i cani che ti abbaiano contro, non fai molta strada." A volte gli scherni fanno male ma che confida in Geova non deve fermasi a questo.
Successe anche a Lot di essere schernito.
(Genesi 19:14) "Allora Lot uscì e parlava ai suoi generi che dovevano prendere le sue figlie, e diceva: “Levatevi! Uscite da questo luogo, perché Geova sta per ridurre in rovina la città!” Ma agli occhi dei suoi generi sembrò come un uomo che scherzasse".
Ma sono gli schernitori a sbagliarsi, non noi. Anche Cristo fu beffeggiato e deriso:
(Luca 16:14) "Ora i farisei, che erano amanti del denaro, ascoltavano tutte queste cose, e si facevano beffe di lui".
Perciò ci aspettiamo lo stesso trattamento:
(2 Pietro 3:3) "Poiché voi sapete questo prima di tutto, che negli ultimi giorni verranno degli schernitori con i loro scherni, che procederanno secondo i propri desideri"
Per perseverare in questo clima denigratorio abbiamo bisogno di alimentarci spiritualmente con lo studio, le adunanze e l’ “esercizio” spirituale che la predicazione rappresenta per noi.
(Matteo 24:13) "Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato".
Satana ci mette alla prova, ma non ha l’arma vincente. Nessuno può strapparci la nostra fede.
Inoltre, la persecuzione perché serviamo Geova è una chiara testimonianza di approvazione divina nei nostri confronti.
(1 Pietro 4:14) "Se siete biasimati per il nome di Cristo, felici voi, perché lo [spirito] della gloria, sì, lo spirito di Dio, riposa su di voi".
(Ebrei 10:39) "Ora noi non siamo di quelli che tornano indietro alla distruzione, ma di quelli che hanno fede per conservare in vita l’anima".


continua ...

Ciao [SM=x570892]

Bruno

brunodb2
00domenica 27 agosto 2006 12:53
TERZA PARTE


SABATO
TEMA DEL GIORNO: “LIBERACI DAL MALVAGIO” E “DA OGNI SORTA DI ILLEGALITÀ” (Matt. 6:13; Tito 2:14)

Mattino


"La considerazione della scrittura del giorno ci rafforza per resistere a Satana"
C'è una battaglia in corso e tutti i veri cristiani sanno che devono combatterla.(Rivelazione 12:17).
La scrittura del giorno può darci la forza necessaria per vincerla! Esaminarla quotidianamente ci permette di affrontare ogni giorno preso di mira da Satana. Nella battaglia, il soldato responsabile doveva essere sveglio, desto, attento al nemico. In un anno abbiamo 365 rammemoratori provveduti da Geova tramite la scrittura del giorno, che ci permettono di rimanere svegli.
Ci permette di iniziare la nostra giornata con un pensiero incoraggiante,e ricordare sempre l'importanza di studiare regolarmente la parola di Dio per avere una fede forte e stabile anche nelle prove. Non facciamo passare giorno senza aver esaminato questo meraviglioso provvedimento!

Simposio: “Continuiamo a svolgere il ministero 'senza posa'"
1. Liberiamo “quelli che vacillano verso il massacro”

La religione ha destabilizzato l’umanità non spiegando il perché degli avvenimenti mondiali. Su di lei grava una grande responsabilità. Senza che se ne rendano conto, le persone vanno incontro all'evento più catastrofico che sia mai esistito.La fine di questo sistema di cose. Nessuno spiega loro cosa li attende.
Al contrario, noi accettiamo la responsabilità di istruire le persone nella via di Geova e di salvare delle vite:
(Proverbi 24:11) “Libera quelli che sono portati alla morte; e quelli che vacillano verso il massacro, oh voglia tu trattener[li]”.
Come si può perseverare in quest’opera? I primi cristiani diedero un esempio di costanza, predicando “senza posa”:
(Atti 5:42) “E ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano senza posa a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo, Gesù”.
Essi ogni giorno erano impegnati nel servizio sacro. Non erano “speciali”. Dovettero affrontare le difficoltà dell’odio e dei maltrattamenti fisici:
(Atti 5:17-18) “Ma il sommo sacerdote e tutti quelli con lui, la setta esistente dei sadducei, si alzarono pieni di gelosia, e messe le mani sugli apostoli, li posero nel pubblico luogo di custodia”.
(Atti 5:28) “dicendo: “Noi vi abbiamo positivamente ordinato di non continuare a insegnare in base a questo nome, eppure, ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento, e avete determinato di recare su di noi il sangue di quell’uomo”.
(Atti 5:40) “Allora gli prestarono ascolto e, chiamati a sé gli apostoli, li fustigarono e ordinarono loro di smettere di parlare in base al nome di Gesù, e li lasciarono andare”.
La stessa cosa si può dire che accade ai pionieri nei nostri giorni. Essi tutti i giorni affrontano territori indifferenti od ostili.
Tutti affrontiamo vecchiaia, malattie, parenti increduli, tutte prove per la nostra costanza nel servizio. Ci vuole coraggio per andare avanti. Stiamo,andando incontro al massacro della grande tribolazione. Chiediamoci: mi rammaricherò di non aver fatto abbastanza? O potrò dire, come Paolo, di aver speso bene il mio tempo?
(Atti 20:26-27) “In questo giorno vi invito quindi a testimoniare che sono puro del sangue di tutti gli uomini, poiché non mi sono trattenuto dal dirvi tutto il consiglio di Dio”.
Geova benedice chi si impegna nel servirlo:
(Proverbi 10:22) “La benedizione di Geova, questo è ciò che rende ricchi, ed egli non vi aggiunge nessuna pena”.
Come posiamo pretendere di ottenere maggiori benedizioni da Geova se non facciamo di più per lui?
Suggerimento pratico: In qualunque circostanza ci troviamo cerchiamo di fare tutto il possibile per dare il nostro massimo per riempire il nostro territorio della meravigliosa speranza biblica.Impegniamoci ad avere lo stesso atteggiamento che aveva l'apostolo Paolo. Con fede e zelo, rendiamo le nostre circostanze favorevoli per svolgere la nostra opera pienamente.
(Dimostrazione: L'anziano aiuta un giovane a svolgere più intensamente il suo servizio. Gli spiega come Geova potrà autarlo se lo mette alla prova. Si concentra non solo sull'aumento delle ore, ma anche sul raffinamento delle sue qualità. Stabilisce con lui un pratico programma per incoraggiarlo a divenire pioniere regolare. Il giovane comprende che deve usare meglio il suo tempo considerando l'opera come fonte di grande gioia. Un mezzo per avere l'approvazione di Geova, un provvedimento per salvare la vita delle persone. Si organizza per uscire la sera, e di più nei fine settimana. Dando la priorità a questo rafforza il suo senso d'urgenza).
Siamo convinti che l'opera di fare discepoli è l'opera più importante che possiamo svolgere nel nostro tempo? (Romani 10:14).
Potremmo anche noi essere il mezzo che Geova usa per migliorare la vita delle persone fin da oggi e renderle consapevoli di quello che stanno per affrontare durante il giorno di Geova!

2. Prestiamo attenzione alla nostra “arte di insegnare”
L’arte viene definita “attività umana fondata sullo studio e l’esperienza; tecnica che ci permette di raggiungere abilmente degli obiettivi”.
Poiché è impellente che la gente capisca l’urgenza dei tempi, dobbiamo raggiungere il cuore e dobbiamo perciò usare arte nell’insegnamento, capacità che si acquista con lo studio devoto, l’osservazione e l’esperienza.
(1 Timoteo 4:16) “Presta costante attenzione a te stesso e al tuo insegnamento. Attieniti a queste cose, poiché facendo questo salverai te stesso e quelli che ti ascoltano”.
A tal fine sono importanti 3 elementi:
1. Il nostro insegnamento si deve basare sulla BIBBIA.
(2 Timoteo 3:16-17) “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia pienamente competente, del tutto preparato per ogni opera buona”.
La Parola di Dio arriva al cuore ed è l’unica cosa che può motivare le persone ad agire:
(Ebrei 4:12) “Poiché la parola di Dio è vivente ed esercita potenza ed è più tagliente di qualsiasi spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell’anima e dello spirito, e delle giunture e del [loro] midollo, e può discernere i pensieri e le intenzioni del cuore”.
La bibbia ha il potere di arrivare al cuore dello studente e motivarlo. Cerchiamo di stabilire il nesso di ogni lezione e scegliere in anticipo le scritture da leggere. Ogni persona ha i suoi bisogni perciò è necessario prepararsi personalizzando lo studio allo studente.
Perciò, quando dobbiamo prepararci per tenere uno studio biblico, con cura e meditare sulle Scritture e sulla persona.
2. Dobbiamo fare saggio ed efficace uso di DOMANDE. Spiegando le cose, con domande mirate e specifiche induciamo lo studente a trarre giuste conclusioni, come fece Gesù:
(Matteo 17:25) “Egli disse: “Sì”. Comunque, entrato nella casa, Gesù lo prevenne, dicendo: “Che ne pensi, Simone? Da chi i re della terra ricevono imposte o tributi? Dai loro figli o dagli estranei?” ”
Lo aiuta a comprendere che Egli era esente dalle tasse. Le domande ci aiutano a capire qual'è il punto di vista dello studente. Cerchiamo di farlo esprimere sui suoi sentimenti.
3. la nostra opera deve essere caratterizzata dalla SEMPLICITÀ. L’arte di insegnare prevede che rendiamo facile un argomento complicato (es. un abile arciere colpisce il bersaglio solo con una freccia). Eviteremo perciò dettagli non necessari. Imitiamo l'apostolo Paolo che predicava il messaggio in modo semplice, chiaro. Il suo successo dipendeva principalmente dall'amore che mostrava al prossimo.
(Dimostrazione di un pioniere che conduce uno studio nel modo più efficace facendo buon uso di domande. "Tu personalmente cosa ne pensi?" Ha coltivato l'arte d'insegnare facendosi guidare dai suggerimenti dello Schiavo fedele e discreto e l'amore per le persone).
L’obiettivo finale è che gli studenti mettano in pratica ciò che imparano. Abbiamo comunque fiducia che qualunque nostra limitazione potrà essere compensata dall’amore sincero per le persone:
(1 Tessalonicesi 2:7-8) “Al contrario, noi divenimmo gentili in mezzo a voi, come quando una madre che alleva i propri figli ne ha tenera cura. 8 Così, avendo per voi tenero affetto, provammo molto piacere di impartirvi non solo la buona notizia di Dio, ma anche le nostre proprie anime, perché ci eravate divenuti diletti”.
Altro materiale su cui fare ricerche:
*** km 8/04 p. 1 parr. 2-4 CONDUCIAMO STUDI BIBLICI PROGRESSIVI ***
*** km 11/04 p. 4 parr. 2-5 CONDUCIAMO STUDI BIBLICI PROGRESSIVI ***
*** km 9/05 p. 3 CONDUCIAMO STUDI BIBLICI PROGRESSIVI ***
*** w99 15/3 pp. 19-20 INSEGNATE CON PERSPICACIA E PERSUASIONE ***

3. Chi è “giustamente disposto” accetta il messaggio
La congregazione cristiana del primo secolo fu caratterizzata da una crescita progressiva:
(Atti 2:41) “Perciò quelli che accolsero di cuore la sua parola furono battezzati, e quel giorno si aggiunsero circa tremila anime”.
(Atti 4:4) “Comunque, molti di quelli che avevano ascoltato il discorso credettero, e il numero degli uomini crebbe a circa cinquemila”.
(Atti 6:7) “Quindi la parola di Dio cresceva, e il numero dei discepoli si moltiplicava moltissimo a Gerusalemme; e una gran folla di sacerdoti ubbidiva alla fede”.
Geova vuole attirare ogni tipo di persona, purché essa si lasci attrarre da lui:
(Giovanni 6:44) Nessuno può venire a me a meno che il Padre, che mi ha mandato, non lo attiri; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Perciò il ministero va svolto con imparzialità, senza farci influenzare da origine, aspetto esteriore, differenze d’altro genere o nostri pregiudizi:
(1 Timoteo 2:3-4) “Questo è eccellente e accettevole dinanzi al nostro Salvatore, Dio, il quale vuole che ogni sorta di uomini siano salvati e vengano all’accurata conoscenza della verità”.
(Atti 10:34-35) “Allora Pietro aprì la bocca e disse: “Per certo comprendo che Dio non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accetto” “.
Noi non siamo giudici, siamo portatori di verità. Chi giudica è Geova. A volte noi giudichiamo noi stessi in modo troppo duro, implacabile, ma Geova si concentra su ciò che siamo oggi. Anche Paolo nelle sue lettere presentava se stesso in modo severo, ma i suoi fratelli lo trattavano invece con amore:
(1 Timoteo 1:13-15) “sebbene prima fossi bestemmiatore e persecutore e insolente. Tuttavia, mi fu mostrata misericordia, perché ero nell’ignoranza e agivo per mancanza di fede. 14 Ma l’immeritata benignità del nostro Signore abbondò straordinariamente con la fede e l’amore che è in relazione a Cristo Gesù. Fedele e meritevole di piena accettazione è la parola che Cristo Gesù venne nel mondo per salvare i peccatori. Di questi io sono il principale”.
Geova cerca di attirare le persone in modi e tempi diversi. Un modo per predicare a tutti senza posa è di non fare distinzioni e compiere l’opera nel territorio straniero, con gli immigrati. Senza posa a tutti. Non possiamo cessare di predicare ma dobbiamo dare nuove opportunità alle persone che possono cambiare le loro circostanze.
Esperienza:
Un fratello da testimonianza a un collega con un brutto carattere. incuteva timore. Il fratello imparò a studiare la persona cercando di pensare ai sui sentimenti e a cosa lo spingeva ad essere così duro. Un giorno, dopo alcune conversazioni, lo difese e subito il fratello colse l'occasione per proporre uno studio biblico che l'uomo accettò. Nel tempo imparò a fare i giusti cambiamenti e oggi è un fratello, anziano di congregazione.
Sorella che da testimonianza ai suoi parenti. Ottenuto ottimi risultati. Due delle sue cognate sono diventate credenti. Una di loro imparticolare, subì un lutto. Morì suo figlio. E nella disperazione si rivolse proprio a lei per essere confortata. La sorella pregò insieme a lei e gli disse che Geova presto lo avrebbe riportato in vita. Iniziò a studiare con i fratelli del posto e oggi è una sorella zelante e mantiene viva la speranza di rivedere suo figlio nel nuovo mondo.
Prima di diventare fratelo incuteva timore. Con violenza picchiava la moglie per costringerla a non frequentare le adunanze. Anche verso i fratelli era brusco e duro. Mentre loro mostravano sempre gentilezza e sincero interesse personale. Una volta in particolare lo aiutarono a fare dei lavori per il suo locale. Questo lo colpì profondamente e iniziò a studiare la bibbia con loro. Oggi è un fratello e ringrazia di non essere stato vittima del pregiudizio.
Una sorella diede testimonianza ad una donna che aveva il marito credente a cui creava molta opposizione. Una volta fu ricoverata e la sorella si mostrò pronta e disponibile per aiutarla. Il suo interesse, portò la donna ad iniziare uno studio biblico e oggi sta facendo i piani per iniziare l'opera di predicazione. Tutto questo nell'arco di circa un anno.
Perché le persone siano attratte alla verità dobbiamo curare molto il MODO in cui parliamo loro, più ancora del contenuto. Questo è particolarmente importante con i parenti increduli, uno dei campi più difficili:
(Ecclesiaste 3:7) “un tempo per strappare e un tempo per cucire; un tempo per tacere e un tempo per parlare;”
Ricordiamo comunque che l’opera di fare discepoli diventa sempre più urgente, perché le persone rischiano la vita:
(Galati 6:8-9) “perché chi semina in vista della sua carne mieterà la corruzione dalla sua carne, ma chi semina in vista dello spirito mieterà la vita eterna dallo spirito. Non smettiamo dunque di fare ciò che è eccellente, poiché a suo tempo mieteremo se non ci stanchiamo.”

“Liberati dalla trappola dell’uccellatore”
La figura dell’uccellatore è particolare, perché per catturare i volatili, di cui esistono moltissime specie, deve creare trappole su misura per ogni specifico uccello in base alle abitudini e al comportamento, di cui deve essere acuto osservatore e studioso.
(Salmo 91:2-3) “Certamente dirò a Geova: “[Sei] il mio rifugio e la mia fortezza, Il mio Dio in cui di sicuro confiderò”. Poiché egli stesso ti libererà dalla trappola dell’uccellatore, Dalla pestilenza che causa avversità.”
L’uccellatore è un ottimo esempio di come Satana ci studia e si serve di trappole personalizzate e adatte ai noi, ai nostri punti deboli, ai nostri difetti. Così Satana ha più possibilità di vincere e di farci diventare sue prede:
(2 Timoteo 2:26) “ed essi tornino in sé dal laccio del Diavolo, vedendo che sono stati presi vivi da lui per la sua volontà.”
Ci sono almeno 3 cose da conoscere per poter evitare le sue trappole e salvaguardare la nostra vita:
1. i metodi di attacco
2. le macchinazioni
3. il luogo in cui trovare protezione
Analizziamole una per una:
1. i METODI DI ATTACCO: a secondo della persona essi possono essere frontali, come nel caso del leone, con sistemi diretti e evidenti, oppure subdoli, indiretti, inaspettati, come fa il cobra:
(Salmo 91:13) “Sul giovane leone e sul cobra camminerai; Calpesterai il giovane leone fornito di criniera e la grossa serpe.”
Ad esempio quando ci attacca direttamente in modo brutale. Con sfrontatezza ci attacca per annientarci. O come un cobra lo fa dal suo nascondiglio per trovarci impreparati.
2. le MACCHINAZIONI possono presentarsi sotto forma di varie astuzie:
a) timore dell’uomo, un laccio che paralizza e trattiene: Giovani e le pressioni dei propri compagni.
(Proverbi 29:25) “Il tremare davanti agli uomini è ciò che tende un laccio, ma chi confida in Geova sarà protetto.”
Esso si basa sul desiderio naturale dell’uomo di sentirsi accettato, ma costituisce un freno dal servire Dio. Può presentarsi ad es. fra i giovani e le pressioni che ricevono dai propri compagni, il desiderio di non perdere l’approvazione del datore di lavoro. Se ci si preoccupa troppo della reazione degli altri al punto di non fare tutto ciò che Dio comanda, siamo già stati presi al laccio;
b) materialismo: cercare di fare soldi facilmente, imbarcarsi in investimenti rischiosi. Alcuni sono disposti a fare di tutto pur di avere di più, e si perdono spiritualmente;
c) divertimenti: essi possono gradualmente sgretolare il nostro odio per ciò che è male (come spesso avviene con i programmi TV, con spettacoli che promuovono l'immoralità come qualcosa di normale). Satana studia i metodi per farci credere che il male sia bene e il bene sia male.
(Isaia 5:20) “Guai a quelli che dicono che il bene sia male e che il male sia bene, quelli che mettono le tenebre per la luce e la luce per le tenebre, quelli che mettono l’amaro per il dolce e il dolce per l’amaro!”
d) contrasti tra fratelli: queste situazioni causano pian piano divisioni, le quali si inaspriscono e portano al risentimento, privando della gioia e della pace tutta la congregazione. Come risultato si fa una breccia in cui Satana colpisce:
(Efesini 4:27) “né date luogo al Diavolo.”
Non permettiamo alle sue tattiche di allantonarci da Geova e dalla sua organizzazione. (Efesini 4:30-32)
I motivi che dividono possono essere tanti e svariati ma non esiste NESSUN motivo per non promuovere la pace. (Salmo 124.7,8).
Mentre Satana divide, lo spirito di Geova promuove l’unità e la pace:
(Matteo 5:23-24) “Se, dunque, porti il tuo dono all’altare e lì ricordi che il tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, e va via; prima fa pace col tuo fratello, e poi, una volta tornato, offri il tuo dono.”
e) internet: il facile accesso a materiale pornografico e ai siti apostati può corrompere e distruggere la nostra spiritualità. Questo sistema sfrutta la naturale curiosità dell’uomo e fa leva sulla sua ingenuità. In questo campo bisogna agire con ferma decisione.
Dimostrazione: Fratello che naviga in internet per sapere informazioni sui fratelli vittime di catastrofe. Trova un sito di apostati che con esche subdole vomitano sentenze negative sul popolo di Geova fingendo di essere loro fratelli scioccati del cambiamento negativo che c'è stato nel tempo nell'organizzazione di Dio. Il fratello dopo aver letto POCHE righe, riconosce l'inganno e CHIUDE IMMEDIATAMENTE il sito. Riflette sull'errore che ha fatto per "la fretta di conoscere"informazione che non era tempo, evidentemente di sapere e impara ad aspettare i tempi di Geova che senza dubbio non porteranno falsi insegnamenti.
3. Il luogo in cui trovare PROTEZIONE: il nostro rifugio è Geova, che ci può nascondere e proteggere dalla forza di Satana e dalla sua malvagità. Ricordiamoci che Geova non vuole limitare la nostra libertà, vuole proteggerci.
(Salmo 91:1) “Chiunque dimora nel luogo segreto dell’Altissimo Si procurerà albergo sotto la medesima ombra dell’Onnipotente.”

“Scrutiamo 'le cose profonde di Dio'”
(2 Timoteo 3:16,17) Dobbiamo studiare le cose profonde di Dio, contenute nella Bibbia, in modo profondo e personale, perché esse possono essere comprese solo tramite lo spirito santo di Dio:
(1 Corinti 2:10) “Poiché a noi Dio le ha rivelate per mezzo del suo spirito, poiché lo spirito scruta tutte le cose, anche le cose profonde di Dio.”
La semplice lettura della Parola di Dio non dà gli stessi benefici dello studio approfondito, perché studiare vuol dire analizzare i fatti, confrontarli tra loro, trovare ragioni a sostegno delle affermazioni fatte.
A volte c’è chi trova difficile studiare. Ma non farlo significa rimanere alla superficialità ed elementarietà delle cose, senza possibilità di crescita spirituale:
(Ebrei 5:12) “Poiché, in realtà, mentre dovreste essere maestri a causa del tempo, avete ancora bisogno che qualcuno vi insegni dal principio le cose elementari dei sacri oracoli di Dio; e siete divenuti tali che avete bisogno di latte, non di cibo solido.”
Bere è più comodo e richiede meno fatica del masticare. Allo stesso modo, il motivo per cui alcuni scelgono di rimanere al “latte” spirituale è la pigrizia mentale, il non voler faticare mentalmente per scendere in profondità nelle cose. Ma ci sono seri motivi per sforzarsi in tal senso:
(Luca 6:47-48) “Chiunque viene a me e ode le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: 48 È simile a un uomo che nell’edificare una casa scavò e andò in profondità e pose il fondamento sul masso di roccia. Quando poi ci fu una piena, il fiume cozzò contro quella casa, ma non fu abbastanza forte da scuoterla, perché era stata costruita bene.”
Chi studia trova un solido fondamento scritturale su cui edificare una personalità cristiana forte. Nell’idea di “fondamenta” c’è di nuovo il concetto di “profondità” (1 Cor. 2:10). Come c’è un’enorme differenza tra sapere cos’è un oggetto e conoscerne invece il funzionamento (vedi differenza tra possedere un orologio ed essere orologiaio), così noi dovremmo sapere come “funziona” la verità, quali basi e ragioni ha la nostra fede, essere professionisti ed esperti della nostra spiritualità e delle cose che riguardano Dio.
Vi sono vari livelli di conoscenza. Noi siamo esperti della fede?
Le “cose profonde” di Dio sono le verità complesse: il “sacro segreto” che si sviluppò da un inizio ermetico (Gen. 3:15), i vari “patti”; le “profezie”; il “riscatto”.
La domanda che stimola di più chi vuole avere padronanza delle “cose profonde di Dio” no né “cosa?” ma è “perché?”.
Le “cose profonde di Dio” costituiscono il “masso di roccia” (Luca 6:48) su cui fondare la nostra fede.
Lo scopo di questo studio serio e meditato non è fare sfoggio di conoscenza, ma crescere e progredire nella fede e vivificare noi stessi ed altri:
(Ecclesiaste 7:12) “Poiché la sapienza è per una protezione [come] il denaro è per una protezione; ma il vantaggio della conoscenza è che la sapienza stessa conserva in vita quelli che la possiedono.”

DISCORSO DEL BATTESIMO: “La dedicazione e il battesimo portano alla salvezza”
Noi dobbiamo la salvezza a Dio e lo dimostriamo dedicandoci e battezzandoci. Il battesimo a sua volta porta alla salvezza:
(Rivelazione 7:10) “E continuano a gridare ad alta voce, dicendo: “La salvezza la dobbiamo al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello”.
(1 Pietro 3:21) Ciò che corrisponde a questo salva ora anche voi, cioè il battesimo (non il togliere il sudiciume della carne, ma la richiesta fatta a Dio di una buona coscienza), per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo.”
Il battesimo corrisponde alla maniera in cui Noè fu salvato. Come l’arca era una prova tangibile della fede e dell’ubbidienza di Noè, così il battesimo è una prova evidente dell’ubbidienza e della fede in Cristo.
Ci sono 7 cose da fare costantemente per restare fedeli al nostro battesimo:
1. Studiare la Bibbia e leggerla quotidianamente, mantenendo viva la nostra speranza:
(1 Pietro 2:2) “[e,] come bambini appena nati, nutrite ardente desiderio del latte non adulterato che appartiene alla parola, affinché per mezzo d’esso cresciate verso la salvezza,”
(1 Tessalonicesi 5:8-9) “Ma in quanto a noi che apparteniamo al giorno, manteniamoci sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell’amore e per elmo la speranza della salvezza; perché Dio non ci ha assegnati all’ira, ma all’acquisto della salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.”
2. Parlare ad altri di ciò in cui crediamo:
(1 Timoteo 4:16) “Presta costante attenzione a te stesso e al tuo insegnamento. Attieniti a queste cose, poiché facendo questo salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.”
3. Pregare costantemente:
(Luca 21:36) “State svegli, dunque, supplicando in ogni tempo affinché riusciate a scampare da tutte queste cose destinate ad accadere, e a stare in piedi dinanzi al Figlio dell’uomo.”
4. coltivare l’ubbidienza e non essere autocompiaciuti né troppo sicuri di sé
(Filippesi 2:12) “Quindi, miei diletti, nel modo in cui avete sempre ubbidito, non solo durante la mia presenza, ma ora ancor più prontamente durante la mia assenza, continuate a operare la vostra salvezza con timore e tremore;”
5. essere determinati a perseverare:
(Matteo 24:13) “Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.”
Non è il battesimo a dare la salvezza completa ma è la perseveranza.
(Ebrei 10:36) “Poiché avete bisogno di perseveranza, affinché, dopo aver fatto la volontà di Dio, riceviate [l’adempimento del]la promessa.”
6. essere vigilanti, tenendo lo sguardo concentrato sui segni dei tempi, contribuendo ad adempiere una delle profezie per il nostro tempo, ed essendo realistici facendo attenzione ai lacci del Diavolo:
(Matteo 24:14) “E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine.”
(Luca 21:34-35) “Ma prestate attenzione a voi stessi affinché i vostri cuori non siano aggravati dalla crapula nel mangiare e nel bere e dalle ansietà della vita e quel giorno non piombi all’improvviso su di voi come un laccio. Poiché verrà su tutti quelli che abitano sulla faccia di tutta la terra.”
7. stare vicini all’organizzazione che Geova oggi usa, ai fratelli unti di Gesù ancora sulla terra:
(Matteo 25:34-40) “Allora il re dirà a quelli alla sua destra: ‘Venite, voi che siete stati benedetti dal Padre mio, ereditate il regno preparato per voi dalla fondazione del mondo. Allora i giusti gli risponderanno con le parole: ‘Signore, quando ti vedemmo aver fame e ti demmo da mangiare, o aver sete, e ti demmo da bere? E rispondendo il re dirà loro: ‘Veramente vi dico: In quanto l’avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me’.”
Il risultato di questo sforzo costante di tenere fede al nostro battesimo sarà l’aiuto dell’Onnipotente:
(Isaia 41:13) “Poiché io, Geova tuo Dio, afferro la tua destra, Colui che ti dice: ‘Non aver timore. Io stesso di sicuro ti aiuterò’.”


Ciao [SM=x570892]

Bruno

Continua …
sweetymi
00lunedì 28 agosto 2006 00:18
Grazie Bruno per questo lavoro. [SM=x570893]
Lo sto leggendo tutto...
brunodb2
00lunedì 28 agosto 2006 17:12
QUARTA PARTE

Sabato Pomeriggio
“Mantenete un punto di vista scritturale sulle cure mediche”

Il capitolo 12 di Ecclesiaste è una metafora sulla vecchiaia e sulla morte. Oggi possiamo fare ben poco per contrastare questa realtà, che è un’opera del Diavolo e che solo Gesù potrà eliminare:
(1 Giovanni 3:8) “Chi pratica il peccato ha origine dal Diavolo, perché il Diavolo ha peccato dal principio. Per questo scopo il Figlio di Dio fu reso manifesto, cioè per distruggere le opere del Diavolo.”
Esempi biblici come Epafrodito, Timoteo e Paolo ci ricordano che anche i servitori di Dio soffrono problemi di salute di vario tipo e gravità:
(Filippesi 2:25-27) “Comunque, considero necessario mandarvi Epafrodito, mio fratello e compagno d’opera e commilitone, ma vostro inviato e servitore personale per il mio bisogno, 26 dato che ha ardente desiderio di vedervi tutti ed è depresso perché avete udito che si era ammalato. 27 Sì, in realtà, si ammalò e fu vicino alla morte; ma Dio ebbe misericordia di lui, e non solo di lui, ma anche di me, perché non avessi dolore su dolore.”
(1 Timoteo 5:23) “Non bere più acqua, ma usa un po’ di vino a causa del tuo stomaco e dei tuoi frequenti casi di malattia.”
(2 Corinti 12:8-10) “A questo riguardo supplicai tre volte il Signore affinché essa si allontanasse da me; 9 eppure realmente mi disse: “Ti basta la mia immeritata benignità; poiché la [mia] potenza è resa perfetta nella debolezza”. Lietissimamente, perciò, mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza del Cristo rimanga come una tenda su di me. 10 Perciò prendo piacere nelle debolezze, negli insulti, nei casi di bisogno, nelle persecuzioni e nelle difficoltà, per Cristo. Poiché quando sono debole, allora sono potente.”
Nessuno di loro fu liberato miracolosamente dalle malattie, ma poterono contare sicuramente sulla forza che Dio dà per sopportarle.
La salute non deve diventare un’ossessione, come se questa vita attuale fosse tutto ciò che abbiamo. Non vogliamo conservare la vita attuale a costo di rinunciare alla nostra relazione con Dio e alla nostra sanità mentale e spirituale. Questa ossessione ci farebbe diventare egocentrici e preoccupati solo di noi stessi:
(Filippesi 2:3-4) “non facendo nulla per contenzione o egotismo, ma con modestia di mente, considerando che gli altri siano superiori a voi, guardando con interesse personale non solo alle cose vostre, ma anche con interesse personale a quelle degli altri.”
Preoccuparci eccessivamente e diventare ansiosi per la nostra salute ci porta a relegare il regno al secondo posto, esattamente l’opposto di ciò che disse di fare Gesù:
(Matteo 6:25,27-33) “Per questo vi dico: Smettete di essere ansiosi per la vostra anima… Chi di voi può, essendo ansioso, aggiungere un cubito alla durata della sua vita? Poiché tutte queste sono le cose che le nazioni cercano ansiosamente. Infatti il vostro Padre celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. “Continuate dunque a cercare prima il regno e la Sua giustizia, e tutte queste [altre] cose vi saranno aggiunte. Pertanto, non siate mai ansiosi del domani, poiché il domani avrà le proprie ansietà. Basta a ciascun giorno il proprio male.”
(Filippesi 1:10) “perché vi accertiate delle cose più importanti, affinché siate senza difetto e non facciate inciampare altri fino al giorno di Cristo,”
Gesù contrappose l’atteggiamento delle “nazioni” a quello che devono avere i servitori leali di Geova. Ma la preoccupazione eccessiva per la nostra salute spesso porta a diventare fanatici su metodi salutistici e cure mediche o, addirittura, a farci stare peggio.
Dobbiamo ricordarci che l’opera di guarigione più importante che esista è quella spirituale, di cui noi siamo portatori:

Altro materiale su cui fare ricerche:
w03 1/9 pp. 15-17 Riponete completa fiducia in Geova nei momenti di difficoltà

Realisticamente parlando, se siamo malati non possiamo aspettarci la guarigione, ma se la chiediamo a Geova egli ci darà sapienza per guidarci nella scelta delle terapie.
Bisogna però fare molta attenzione a quelle “pseudo-scienze” che si trovano in una zona grigia spiritualmente e rasentano la magia, altrimenti potremmo inimicarci Geova. E non è certo questo il momento di fare cose che possono allontanarci da Dio:
(Isaia 1:15) “E quando stendete le palme delle mani, nascondo i miei occhi da voi. Quantunque facciate molte preghiere, non ascolto; le vostre medesime mani son divenute piene di spargimento di sangue.”
(Tito 2:12) “insegnandoci a ripudiare l’empietà e i desideri mondani e a vivere con sanità di mente e giustizia e santa devozione in questo presente sistema di cose”
(Marco 5:25-26) “Ora c’era una donna soggetta da dodici anni a una perdita di sangue, 26 e da molti medici era stata sottoposta a molte pene e aveva speso tutte le sue risorse e non ne aveva ricevuto nessun beneficio, ma, anzi, era peggiorata.”
Metodi discutibili possono essere proprio un laccio di Satana per farci deviare dalla fede, perché egli potrebbe approfittare di un tale momento di debolezza per demolire la nostra integrità e portarci al compromesso:
(Deuteronomio 18:10-12) “Non si deve trovare in te alcuno che faccia passare suo figlio o sua figlia attraverso il fuoco, alcuno che usi la divinazione, né praticante di magia né alcuno che cerchi presagi né stregone, 11 né chi leghi altri con una malia né alcuno che consulti un medium spiritico né chi per mestiere predìca gli avvenimenti né alcuno che interroghi i morti. 12 Poiché chiunque fa queste cose è detestabile a Geova, e a causa di queste cose detestabili Geova tuo Dio li caccia d’innanzi a te.”
(Galati 5:19-21) “Ora le opere della carne sono manifeste, e sono fornicazione, impurità, condotta dissoluta, 20 idolatria, pratica di spiritismo, inimicizie, contesa, gelosia, accessi d’ira, contenzioni, divisioni, sette, 21 invidie, ubriachezze, gozzoviglie e simili. Circa queste cose vi preavverto, come già vi preavvertii, che quelli che praticano tali cose non erediteranno il regno di Dio.”
(Rivelazione 21:8) “Ma in quanto ai codardi e a quelli senza fede e a quelli che sono disgustanti nella loro impurità e agli assassini e ai fornicatori e a quelli che praticano lo spiritismo e agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sarà nel lago che brucia con fuoco e zolfo. Questo significa la seconda morte”.
Se abbiamo seri dubbi, è saggio fare ricerche e non accettare metodi diagnostici e cure strani:
(Proverbi 3:5-6) “Confida in Geova con tutto il tuo cuore e non ti appoggiare al tuo proprio intendimento. In tutte le tue vie riconoscilo, ed egli stesso renderà diritti i tuoi sentieri.”
(Proverbi 3:21-22) “Figlio mio, non si dipartano dai tuoi occhi. Salvaguarda la saggezza e la capacità di pensare, ed esse saranno vita per la tua anima e fascino per la tua gola.”
In fatto di salute, manteniamo ragionevolezza e mente sana:
(Atti 15:29) “che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato e dalla fornicazione. Se vi asterrete attentamente da queste cose, prospererete. State sani!”
Comunque, seguendo scrupolosamente le leggi di Dio possiamo aspettarci di stare meglio e prosperare non solo spiritualmente, ma anche a livello fisico:
(Tito 2:3) “Similmente le donne d’età avanzata siano di condotta riverente, non calunniatrici, né schiave di molto vino, maestre di ciò che è bene”
(Proverbi 23:20) “Non essere fra gli smodati bevitori di vino, fra quelli che sono ghiotti mangiatori di carne.”
(1 Pietro 5:7) “mentre gettate su di lui tutta la vostra ansietà, perché egli ha cura di voi.”
Confidiamo in Cristo e non nei guaritori, al fine di ottenere la vera guarigione, quando ci sarà la “vera vita”, conseguenza del vero perdono:
(Isaia 33:24) “E nessun residente dirà: “Sono malato”. Il popolo che dimora [nel paese] sarà quello perdonato del suo errore.”

“Quale spirito domina la vostra vita?”
Questo sistema produce modi di pensare che sono in netto contrasto con la vera spiritualità.
Spirito de mondo:"Atmosfera che permea la vita delle persone".
Chi si sottomette all'influenza Divina è sempre più simile a Cristo.
Subiamo un attacco quotidiano diretto a mente e cuore e abbiamo bisogno di un forte sistema immunitario spirituale:
(1 Corinti 2:12) “Ora noi ricevemmo non lo spirito del mondo, ma lo spirito che è da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state benignamente date da Dio.”
Volenti o nolenti tutti siamo sottoposti a due forze: lo spirito del mondo e lo spirito santo di Dio. I risultati che queste due forze producono sono opposti:
(1 Giovanni 5:19) “Noi sappiamo che abbiamo origine da Dio, ma tutto il mondo giace nel [potere del] malvagio.”
Per questo motivo lo spirito del mondo è di ribellione e indipendenza da Dio. Come possiamo resistere a questo spirito?
Al battesimo abbiamo fatto con Dio un patto di progresso, ma ciò non garantisce che non torneremo mai indietro:
(Salmo 73:2-3) “In quanto a me, i miei piedi si erano quasi sviati, poco mancò che si facessero scivolare i miei passi. Poiché ebbi invidia di quelli che si vantavano, [Quando] vedevo la medesima pace dei malvagi.”
Lo spirito del mondo attira, spinge, condiziona, abbatte:
(Galati 5:19-21) “Ora le opere della carne sono manifeste, e sono fornicazione, impurità, condotta dissoluta, 20 idolatria, pratica di spiritismo, inimicizie, contesa, gelosia, accessi d’ira, contenzioni, divisioni, sette, 21 invidie, ubriachezze, gozzoviglie e simili. Circa queste cose vi preavverto, come già vi preavvertii, che quelli che praticano tali cose non erediteranno il regno di Dio”.
Le opere della carne sono opposte ai frutti dello spirito. Non vogliamo recare biasimo al nome Divino. Il segreto del successo è sottomettersi SPONTANEAMENTE alla direttiva dello spirito in questo modo si mantiene salda la nostra relazione con Geova.
Nella sua Parola Egli ci dà molti consigli per contrastare lo spirito del mondo, vorremo ricercarli con tutto il nostro cuore:
(Salmo 119:9-11) “Come monderà il giovane il suo sentiero? Stando in guardia secondo la tua parola. 10 Con tutto il mio cuore ti ho ricercato. Non farmi sviare dai tuoi comandamenti. 11 Nel mio cuore ho custodito il tuo detto, Per non peccare contro di te”.
Dobbiamo sviluppare modi di pensare giusti non ignorando i consigli neppure nelle cose apparentemente piccole.
Se scorgiamo in noi la tendenza ad uno dei tratti carnali menzionati in Galati, corriamo ai ripari, contrastiamoli, cambiamo rotta e accettiamo la disciplina:
(Romani 8:5-8) “Poiché quelli che sono secondo la carne rivolgono la loro mente alle cose della carne, ma quelli che sono secondo lo spirito alle cose dello spirito. Poiché rivolgere la mente alla carne significa morte, ma rivolgere la mente allo spirito significa vita e pace; perché rivolgere la mente alla carne significa inimicizia con Dio, poiché non è sottoposta alla legge di Dio, né, infatti, può esserlo. Quindi quelli che sono in armonia con la carne non possono piacere a Dio.”
Nella lotta contro lo spirito del mondo ci possono aiutare 5 cose:
1. la lettura quotidiana della Bibbia
2. la preghiera
3. la meditazione
4. il servizio di campo, che aiuta altri, ma anche noi stessi
5. la compagnia dei fratelli
Attuando questi comportamenti permettiamo allo Spirito Santo di operare nella nostra vita, facendoci modellare come argilla nelle mani di Dio. Riceveremo così la forza per combattere lo spirito del mondo.
Perché Geova ci plasmi è necessaria la nostra collaborazione, cioè che “comprendiamo” bene qual è la volontà di Dio:
(Efesini 5:17-20) “Per questo motivo cessate di divenire irragionevoli, ma comprendete qual è la volontà di Geova. E non vi ubriacate di vino, in cui è dissolutezza, ma continuate ad essere pieni di spirito, parlando a voi stessi con salmi e lodi a Dio e cantici spirituali, cantando e accompagnandovi con musica nel vostro cuore a Geova, rendendo sempre grazie per tutte le cose al nostro Dio e Padre nel nome del nostro Signore Gesù Cristo.”
Consideriamoci “residenti temporanei” in questo mondo, che è di passaggio, senza farci mai intaccare o corrompere dal suo spirito:
(1 Pietro 2:11-12) “Diletti, vi esorto come forestieri e residenti temporanei a continuare ad astenervi dai desideri carnali, che sono quelli che causano un conflitto contro l’anima. Mantenete la vostra condotta eccellente fra le nazioni, affinché, in ciò di cui parlano contro di voi come malfattori, in seguito alle vostre opere eccellenti delle quali sono testimoni oculari glorifichino Dio nel giorno della [sua] ispezione.”

“Prevedete la calamità e nascondetevi”
L’accortezza deve cooperare con la vera conoscenza scritta nella Bibbia. La previdenza deve essere una caratteristica del servitore di Dio, che grazie alla sua Parola conosce esempi ammonitori e conseguenze di certi comportamenti, senza doverne per forza fare esperienza personale:
(Proverbi 22:3) “Accorto è chi ha visto la calamità e va a nascondersi, ma gli inesperti son passati oltre e devono subire la pena.”
(Salmo 119:105) “La tua parola è una lampada al mio piede, E una luce al mio cammino.”
Avremo risultati eccellenti nella nostra vita, se daremo credito e fiducia ai consigli di Geova.
Sono almeno 6 le cose che causano “calamità” da cui stare accorti e lontani:
1. pornografia: qual è il nostro atteggiamento verso di essa?
(Matteo 5:28) “Ma io vi dico che chiunque continua a guardare una donna in modo da provare passione per lei ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.”
Crediamo davvero che possa avere delle conseguenze disastrose nella nostra vita se ne cadiamo vittima? (vedi Svegliatevi 22/7/03)Il rischio è quello di memorizzare immagini immorali nella nostra mente per sempre.
Le conseguenze potrebbero essere disastrose:
Per una persona adulta potrebbe essere difficile partecipare alle normali attività sessuali con il proprio coniuge.
Un giovane potrebbe addirittura rallentare il suo sviluppo psico-fisico.
Impedisce di avere buoni rapporti con gli altri.
2. sposare un incredulo: crediamo forse di avere più buon senso di Geova?
(Neemia 13:27) “E non è qualcosa di inaudito che voi commettiate tutto questo gran male nell’agire con infedeltà contro il nostro Dio, dando dimora a mogli straniere?”
3. amoreggiare: ai giovani, quale era Timoteo, Paolo diede un chiaro consiglio:
(1 Timoteo 5:1-2) “Non criticare severamente l’uomo anziano. Al contrario, supplicalo come un padre, i giovani come fratelli, le donne anziane come madri, le giovani come sorelle con ogni castità.”
C’è “castità” in chi scherza con i sentimenti altrui? E’ davvero innocuo per se stessi? Le conseguenze possono essere pratiche immorali o la rovina del nostro matrimonio!
Un'altra "calamità" riguarda il filtrare, manifestare interesse sentimentale per una persona dell'altro sesso senza la seria intenzione di sposarla. Si rischia di ferire i sentimenti della persona coinvolta e si manca di rispetto a Geova.
Questo vale anche per le persone sposate. Filtrare con una persona che non è il proprio coniuge, causerebbe la rovina del proprio matrimonio.
4. eccessi nel mangiare e bere: portano a perdere le inibizioni, a scivolare nell’immoralità, ad incorrere nella colpa del sangue o a malattie fisiche. Il cristiano deve osservare l’equilibrio e deve essere misurato:
(1 Corinti 10:31) “Perciò, sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate ogni cosa alla gloria di Dio.”
E' in gioco la sovranità di Geova, dobbiamo perciò comportarci in modo rispettoso.
5. parlare troppo: troppe parole possono portare al pettegolezzo o alla calunnia, e quindi alla rovina nostra e altrui. Ricordiamoci sempre che anche Geova ci ascolta:
(Proverbi 13:3) “Chi sorveglia la sua bocca custodisce la sua anima. Chi spalanca le sue labbra, avrà rovina.”Prima di parlare dobbiamo pensare. Quando critichiamo gli altri li danneggiamo seriamente.
6. materialismo: porta inevitabilmente a sacrificare le cose spirituali (“non potete essere schiavi di Dio e della ricchezza”). Legate al materialismo ci sono anche altre due mete soprattutto per i giovani: istruzione e carriera. Dove ci può portare tutto questo?
(1 Timoteo 6:9-10) “Comunque, quelli che hanno determinato di arricchire cadono in tentazione e in un laccio e in molti desideri insensati e dannosi, che immergono gli uomini nella distruzione e nella rovina. 10 Poiché l’amore del denaro è la radice di ogni sorta di cose dannose, e correndo dietro a questo amore alcuni sono stati sviati dalla fede e si sono del tutto feriti con molte pene.”
(monologo: Un fratello riflette su una nuova opportunità di guadagno. Riflette su tutto quello che potrebbe avere lui e la sua famiglia accettando quella proposta. Ma si rende anche conto che sarebbe costretto a saltare due adunanze settimanali, nè più il tempo per le adunane , lo studio e la propria famiglia).
Cosa vuol dire essere accorti in questi campi? Significa prevedere le conseguenze, essere lungimiranti e lavorare per cose che possono dare risultati veri e duraturi:
(Galati 6:7-8) “Non siate sviati: Dio non è da beffeggiare. Poiché qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà; perché chi semina in vista della sua carne mieterà la corruzione dalla sua carne, ma chi semina in vista dello spirito mieterà la vita eterna dallo spirito.”
Sta a noi scegliere quale indirizzo far prendere alla nostra vita, da quale parte di noi farci dominare, se dalla “carne” oppure dallo “spirito”. Noi scegliamo cosa raccogliere.
Non accarezziamo mai l’idea di prenderci gioco di Dio, sminuendo i suoi consigli e cercando falsi ragionamenti che servano di appoggio ai nostri desideri.
Se consideriamo la sapienza di Dio un “salvavita” per noi, la cercheremo convogliando verso di essa in nostri pensieri e le nostre azioni.
(Proverbi 2:1-6) “Figlio mio, se riceverai i miei detti e farai tesoro dei miei propri comandamenti presso di te, in modo da prestare attenzione alla sapienza col tuo orecchio, per inclinare il tuo cuore al discernimento; se, inoltre, chiami l’intendimento stesso e levi la voce per lo stesso discernimento, se continui a cercarlo come l’argento, e continui a ricercarlo come i tesori nascosti, in tal caso comprenderai il timore di Geova, e troverai la medesima conoscenza di Dio. Poiché Geova stesso dà sapienza; dalla sua bocca procedono conoscenza e discernimento.”
Ne seguiranno benedizioni e salvezza:
(Sofonia 2:2-3) “Prima che [lo] statuto partorisca [alcuna cosa], [prima che il] giorno sia passato proprio come la pula, prima che venga su di voi l’ardente ira di Geova, prima che venga su di voi il giorno dell’ira di Geova, cercate Geova, voi tutti mansueti della terra, che avete praticato la Sua propria decisione giudiziaria. Cercate la giustizia, cercate la mansuetudine. Probabilmente potrete essere nascosti nel giorno dell’ira di Geova.”

“Comportiamoci sempre con dignità cristiana”
Sinonimi di dignità sono decoro, onore, rispettabilità, nobiltà morale, onorabilità, decenza, rispetto per se stessi e per gli altri.
La dignità è il contrario di bassezza, meschinità, indecenza, volgarità, abiezione e disonore.
Geova è grande in dignità!
(Salmo 8:1) “O Geova nostro Signore, com’è maestoso il tuo nome in tutta la terra, Tu, la cui dignità si narra al di sopra dei cieli!”
(1 Cronache 29:11) “Tue, o Geova, sono la grandezza e la potenza e la bellezza e l’eccellenza e la dignità; poiché ogni cosa nei cieli e sulla terra è [tua]. Tuo è il regno, o Geova, che pure ti innalzi come capo sopra tutto.”
Noi dobbiamo rispecchiarla e onorarla, perché Geova conferisce dignità a chi lo serve lealmente:
(Daniele 7:13-14) “Continuai a guardare nelle visioni della notte, ed ecco, con le nubi dei cieli veniva qualcuno simile a un figlio dell’uomo; e ottenne accesso presso l’Antico di Giorni, e lo fecero accostare proprio davanti a Lui. E gli furono dati dominio e dignità e regno, affinché tutti i popoli, i gruppi nazionali e le lingue servissero proprio lui. Il suo dominio è un dominio di durata indefinita che non passerà, e il suo regno un [regno] che non sarà ridotto in rovina.”
Chi aveva incarichi di responsabilità nel popolo Israele doveva essere rivestito di dignità e la doveva conferire anche ad altri, come fece Mosè con Giosuè:
(Numeri 27:20) “E devi porre su di lui della tua dignità, perché tutta l’assemblea dei figli d’Israele lo ascolti. “
Geova benedisse Salomone conferendogli dignità regale:
(1 Cronache 29:25) “E Geova continuò a rendere Salomone oltremodo grande davanti agli occhi di tutto Israele e a porre su di lui una tale dignità regale come non era stata su nessun re prima di lui sopra Israele.”
La dignità implica che prendiamo l’adorazione di Geova con grande serietà:
(Ecclesiaste 5:1) “Guarda i tuoi piedi ogni volta che vai alla casa del [vero] Dio; e ci sia un accostarsi per udire, anziché per dare un sacrificio come fanno gli stupidi, poiché essi non sono consapevoli di fare ciò che è male.”
Mosè, quando si presentò sul monte Horeb, dovette letteralmente badare ai suoi piedi per la sacralità e la dignità del luogo in cui Geova si manifestò. Lo stesso accadde a Giosuè. I sacerdoti di Israele avevano norme precise da rispettare relativamente alla pulizia fisica e all’abbigliamento (obbligo di indossare mutande di lino). Geova mostrò più volte che voleva che l’abbigliamento fosse considerato un aspetto serio dell’adorazione, per rispetto al ruolo che i suoi sacerdoti ricoprivano e per la dignità di Geova.
Anche noi dobbiamo fare molta attenzione al nostro decoro comportamentale. Ciò è ben illustrato dal modo in cui vengono visti vestiti i componenti della grande folla:
(Rivelazione 7:9-10) “Dopo queste cose vidi, ed ecco, una grande folla, che nessun uomo poteva numerare, di ogni nazione e tribù e popolo e lingua, che stavano in piedi dinanzi al trono e dinanzi all’Agnello, vestiti di lunghe vesti bianche; e nelle loro mani c’erano rami di palme. E continuano a gridare ad alta voce, dicendo: “La salvezza la dobbiamo al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello”. “
La dignità di una persona traspare non solo dalla condotta, ma anche dal suo aspetto. Questo significa coerenza, e una vita coerente ci dà dignità:
(1 Timoteo 2:9-10) “Similmente desidero che le donne si adornino con veste convenevole, con modestia e sanità di mente, non con forme di intrecciature di capelli e oro o perle o abbigliamento molto costoso, 10 ma come si conviene a donne che professano di riverire Dio, cioè per mezzo di opere buone.”
La veste convenevole o, come dicono altre traduzioni, “in modo decoroso”, “con abiti decenti”, è un requisito di tutti i cristiani. Ci si aspetta questo da chi ha timore di Geova e dice di amare Dio.
La gente del mondo è diversa da noi. Non si preoccupa minimamente della decenza. Lo spirito che domina è il disinteresse generalizzato e la trasgressività. Ciò che indossa non sono vestiti ma dei messaggi.
Quando stiamo per fare un acquisto, chiediamoci perché stiamo scegliendo proprio quel capo di abbigliamento e che effetto vogliamo produrre negli altri, riconoscendo che anche in questo campo abbiamo una responsabilità:
(2 Corinti 6:3-4) In nessun modo noi diamo alcun motivo d’inciampo, affinché non si trovi da ridire sul nostro ministero; 4 ma in ogni modo ci raccomandiamo come ministri di Dio, in molta perseveranza, in tribolazioni, in casi di bisogno, in difficoltà,
ESPERIENZE:
la determinazione di essere diverso e glorificare Dio spinge un fratello a non usare un linguaggio osceno e non assumere atteggiamenti discutibili. Si sente responsabile nel generare rispetto e dare il buon esempio al fratello più piccolo e al padre incredulo. Il risultato? E' stimato da colleghi e parenti.
Una sorella si sforza di manifestare gentilezza e accortezza. Quindi è sempre attenta nell'esprimersi con altri. Il suo abbigliamento modesto, le permette di dare testimonianza nel luogo di lavoro. I suoi colleghi insegnanti,notano la sua diversità. E nella scuola dove insegna ha ricevuto una lettera di una madre che la ringrazia per come tratta suo figlio e per i valori che gli ha impartito nel corso del tempo.
Altro materiale su cui fare ricerche:
w02 1/8 p. 18 par. 14,17 Spronati dalle “magnifiche cose di Dio”

Mentre può essere chiaro come vestirsi in occasioni spirituali, potremmo tendere a lasciarci andare in occasioni al di fuori delle attività teocratiche. Rispecchiamo sempre un atteggiamento riverente e dignitoso?
Identificarci come Testimoni di Geova ci aiuta a mantenere alta la nostra dignità cristiana. Altrimenti potremmo correre il rischio di abituarci agli standard di questo mondo. Per evitare questo dobbiamo lavorare sulla nostra mente e sul nostro cuore, tenendo sempre presenti i principi divini:
(Romani 12:1-2) “Quindi vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli, di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare. 2 E cessate di conformarvi a questo sistema di cose, ma siate trasformati rinnovando la vostra mente, per provare a voi stessi la buona e accettevole e perfetta volontà di Dio.”
La testimonianza informale è un deterrente dal vestire in modo immodesto in attività secolari. Che non accada mai che ci tratteniamo dal parlare di Geova a causa dell’imbarazzo per il nostro abbigliamento!

“Il vostro matrimonio sia sempre 'una corda a tre capi'”
Il matrimonio è una condizione in cui ci si aiuta, si trova conforto, sostegno, protezione. Quanto è meraviglioso quando questa armonia si verifica spiritualmente, emotivamente e fisicamente!
(Ecclesiaste 4:9-12) “Due sono meglio di uno, perché hanno una buona ricompensa per il loro duro lavoro. Poiché se uno di loro cade, l’altro può rialzare il suo compagno. Ma che ne sarà di chi è solo quando cade se non c’è nessun altro per rialzarlo? Per di più, se due giacciono insieme, certamente anche si riscaldano; ma come può star caldo uno solo? E se qualcuno può sopraffare uno solo, due insieme gli possono tener testa. E una corda a tre capi non si può rompere rapidamente.”
(Es. della sicurezza della corda a tre capi per un alpinista.)
Marito e moglie che si amano, più Geova che li unisce, dànno vita ad un matrimonio felice.
Non è un caso infatti che, prima di dividersi, i coniugi mettano da parte Geova nella loro vita. Si possono sentire così autorizzati a spezzare il vincolo del matrimonio.
A volte l’allontanamento tra coniugi inizia dal punto di vista emotivo. Cosa fare perché non accada?
Geova deve diventare la figura centrale nel matrimonio e i coniugi devono operare sempre secondo le regole di condotta stabilite da Lui. Egli desidera essere partecipe del nostro matrimonio:
(Matteo 19:6) “Così che non sono più due, ma una sola carne. Perciò, quello che Dio ha aggiogato insieme l’uomo non lo separi”.
I coniugi devono ricordare che prima devono rispondere a Dio di ciò che fanno nella loro unione, e devono coltivare questo senso di responsabilità:
(Ebrei 13:4) “Il matrimonio sia onorevole fra tutti, e il letto matrimoniale sia senza contaminazione, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri.”
Qualità che sono necessarie in un matrimonio che Dio benedice:
1. osservare il principio della sottomissione, che coinvolge entrambi i coniugi:
(Efesini 5:22-24) “Le mogli siano sottomesse ai loro mariti come al Signore, 23 perché il marito è capo della moglie come anche il Cristo è capo della congregazione, essendo egli il salvatore di [questo] corpo. Infatti, come la congregazione è sottomessa al Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in ogni cosa.”
2. pregare regolarmente insieme e per entrambi
3. studiare insieme regolarmente, accrescendo la spiritualità del nucleo familiare
4. predicare insieme regolarmente
5. prendere insieme parte attiva alle adunanze, così da ricevere lo Spirito Santo e istruzioni vitali che potranno proteggere la coppia dalle trame di Satana
6. essere gentili:
(Colossesi 4:6) “La vostra espressione sia sempre con grazia, condita con sale, in modo da sapere come dare risposta a ciascuno.”
occorre tenere presente che due persone imperfette non potranno mai dare vita ad un matrimonio perfetto. Le tensioni che a volte si creano vanno affrontate con amore, buone maniere e va esercitato il perdono:
(Romani 3:23) “Poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”
quando sorgono contrasti o incomprensioni si deve imparare a risolverle subito:
(Efesini 4:26) “Siate adirati, eppure non peccate; il sole non tramonti sul vostro stato d’irritazione”
Riconosciamo che la vita cambia ed è fonte di incertezza e stress che mettono alla prova il matrimonio.
La soluzione ai problemi NON È dividersi e cercare un altro partner, ma cogliere la sfida di rimanere LEALI a Geova e al nostro coniuge:
(2 Samuele 22:26) “Con qualcuno leale agirai con lealtà; Col potente senza difetto ti comporterai senza difetto”
Il rimedio alle pressioni della vita sul matrimonio è accrescere la nostra dipendenza da Geova:
(Filippesi 4:13) “Per ogni cosa ho forza in virtù di colui che mi impartisce potenza.”
Realisticamente occorre ricordare che il matrimonio è fatto da due persone che vengono da ambienti diversi e che è necessaria l’arrendevolezza, perché lo scopo non è essere i primi a vincere, ma rendere vittorioso il matrimonio:
(Colossesi 3:13,14) “Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri se qualcuno ha motivo di lamentarsi contro un altro. Come Geova vi perdonò liberalmente, così fate anche voi.
Ma, oltre a tutte queste cose, [rivestitevi d’]amore, poiché è un perfetto vincolo d’unione.”
ESPERIENZE:
Intervistata una coppia sposata da 5 anni. Lui:Ha trovato utile esaminare Efesini 5:28,29 capendo che doveva amare la moglie come il Cristo amò la congregazione. Comprende l'importanza di mantenere Geova nel loro matrimonio, come fonte di unione. Con la moglie svolge molte attività spirituali imparando a fare completo affidamento su Geova. Lei: ha dovuto imparare a rendere conto al marito (Efesini 5:33). Il libro "Felicità familiare" gli ha permesso di acquistare il giusto punto di vista e collaborare serenamente con il marito.
Coppia sposata da 33 anni. Lui: Giacomo 1:19 lo ha aiutato a tenere sempre aperte le vie di comunicazione con la moglie.. Ascoltarsi reciprocamente li ha avvicinati e reso il matrimonio stabile.Il momento più difficile è stato quando uno dei figli ha avuto problemi di salute. Si sono uniti come famiglia nel pregare Geova. Continuando entrambi a svolgere il servizio di pionieri affrontando il problema serenamente e con calma.Confidando sempre in Geova.
Lei: fILIPPESI 2:4 l'ha incoraggiata ad interessarsi sinceramete del marito,a tener conto delle sue scelte e delle sue opinioni.

“Giovani, 'ricordate ora il vostro grande Creatore'”
I giovani sono il bersaglio preferito di Satana. Per questo Geova invita particolarmente loro ad impiegare saggiamente la vita:
(Ecclesiaste 12:1) “Ricorda, ora, il tuo grande Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i giorni calamitosi, o che siano arrivati gli anni in cui dirai: “Non provo alcun diletto in essi” “
Fra i giovani del mondo c’è una generalizzata mancanza di speranza. Satana fuorvia i giovani basilarmente attraverso 3 metodi:
- immoralità;
- mete materialistiche;
- scelta dell’istruzione (w 1/10/05)
Gesù, come giovane perfetto, avrebbe potuto raggiungere qualunque meta avesse voluto. Scelse invece di dare un vero futuro al genere umano, impiegando altruisticamente la sua vita a nostro favore.

Esperienze:
Un giovane pioniere regolare da tre anni, serve dove c'è più bisogno ed è nominato Servitore di Ministero. Geova lo ha aiutato tramite lo studio, la meditazione, il ministero e le adunanze. Incoraggiato anche dai fratelli maturi che gli hanno lasciato un ottimo esempio. Questo atteggiamento lo fa essere gioioso perchè sente di avere una coscienza approvata da Geova e ciò lo aiuta a rimanere integro.
Battezzato a 14 anni. Ha un buon programma e alimenta il suo spirito di sacrificio. La sua meta sarebbe quella di servire nella casa Betel. Sente grande pace interiore e serenità.
Sorella di 18 anni battezzata a 13. Rinuncia all'università per poter diventare presto Pioniera regolare. Il grande esempio dei genitore le ha permesso di mettere nella sua vita al primo posto solo le cose più importanti, quelle spirituali.
Un fratello di 12 anni. Studia da solo tutte le adunanze e fa lo studio regolarmente con il padre. Riesce, nonostante la scuola a frequentare almeno 3 comitive a settimana. Anche se è schernito dai suoi compagni per la sua determinazione a rimanere puro, è felice perchè sente di avere Geova al suo fianco. Inoltre si confida molto con i genitori e spesso frequenta una coppia di pionieri che lo aiutano e incoraggiano.
L’amore di Geova è puro, non ha secondi fini. Ricordiamo sempre che Egli, quale nostro Padre, egli cerca il meglio per noi, per cui seguiamone i consigli:
(Isaia 30:21) “E i tuoi propri orecchi udranno dietro a te una parola dire: “Questa è la via. Camminate in essa”, nel caso che andiate a destra o nel caso che andiate a sinistra.”

“Vivete avendo in mente il giorno di Geova?”
(Sofonia 1:14) “Il grande giorno di Geova è vicino. È vicino, e si affretta moltissimo. Il suono del giorno di Geova è amaro. Là un uomo potente emette un grido.”
Il giorno di Geova è vicino. Lo stiamo tenendo bene a mente? Se lo stiamo facendo sarà evidente dalle nostre scelte e dalla nostra vita.
La lettera agli Ebrei inizia citando “i Profeti”. Tra di essi ci sono anche i cosiddetti “profeti minori”, per via del breve contenuto dei loro libri.
Pur nella loro brevità sono un concentrato di incisive esortazioni ad aspettare il giorno di Geova, un requisito essenziale per il cristiano:
(Gioele 2:1) “Suonate il corno in Sion, ed emettete un grido di guerra sul mio santo monte. Si agitino tutti gli abitanti del paese; poiché il giorno di Geova viene, poiché è vicino!”
(2 Pietro 3:12) “aspettando e tenendo bene in mente la presenza del giorno di Geova, mediante cui cieli essendo infuocati saranno dissolti e [gli] elementi essendo intensamente caldi si fonderanno!”
Le istruzioni in essi contenuti sono estremamente utili per noi oggi.
Ecco alcuni modi in cui si possono applicare i principi che vi leggiamo alla nostra vita pratica:
- onestà sul lavoro e comportamento corretto con i sottoposti:
(Amos 5:24) “E il diritto scorra proprio come le acque, e la giustizia come un torrente perenne.
(Michea 6:8) Egli ti ha dichiarato, o uomo terreno, ciò che è buono. E che cosa richiede da te Geova, se non di esercitare la giustizia e di amare la benignità e di essere modesto nel camminare col tuo Dio?”
(Michea 6:10-11) “Esistono ancora nella casa del malvagio i tesori di malvagità, e l’efa scarsa che è denunciata? Posso io essere [moralmente] puro con bilance malvage e con un sacchetto di pesi di pietra ingannatori?”
(Malachia 3:5) “E certamente mi avvicinerò a voi per il giudizio, e di sicuro sarò un pronto testimone contro gli stregoni, e contro gli adulteri, e contro quelli che giurano il falso, e contro quelli che agiscono fraudolentemente col salario del lavoratore salariato, con [la] vedova e con [l’]orfano di padre, e [contro] quelli che respingono il residente forestiero, mentre non hanno temuto me”, ha detto Geova degli eserciti.”
Questi consigli possono aiutarci a farci trovare in una condizione pura nel giorno di Geova:
(2 Pietro 3:11) Giacché tutte queste cose devono quindi essere dissolte, quale sorta di persone dovete essere voi in santi atti di condotta e opere di santa devozione,
- contrasto tra governanti politici e anziani
(Sofonia 3:3) “I suoi principi in mezzo a lei erano leoni ruggenti. I suoi giudici erano lupi della sera che non rodevano [ossi] fino al mattino.”
(Amos 5:15) “Odiate ciò che è male, e amate ciò che è bene, e date al diritto un posto alla porta. Può darsi che Geova l’Iddio degli eserciti mostri favore ai rimanenti di Giuseppe’.”
- umiltà e saggezza per capire che Dio ci indica sempre la via migliore:
(Osea 14:9) “Chi è saggio, affinché comprenda queste cose? Discreto, affinché le conosca? Poiché le vie di Geova sono rette, e i giusti son quelli che vi cammineranno; ma i trasgressori son quelli che vi inciamperanno.”
(Aggeo 1:5) “E ora Geova degli eserciti ha detto questo: ‘Ponete il cuore alle vostre vie.”
(Aggeo 1:12-13) “E Zorobabele figlio di Sealtiel e Giosuè figlio di Iozadac, sommo sacerdote, e tutti i rimanenti del popolo ascoltavano la voce di Geova loro Dio, e le parole di Aggeo il profeta, in quanto Geova loro Dio l’aveva mandato; e il popolo temeva a causa di Geova. E Aggeo il messaggero di Geova continuò a dire al popolo secondo la missione del messaggero di Geova, dicendo: “‘Io sono con voi’, è l’espressione di Geova”.
- respingere decisamente le avances e la corruzione:
(Osea 4:4) “Comunque, nessun uomo contenda, né un uomo riprenda, giacché il tuo popolo è come quelli che contendono contro un sacerdote.”
(Osea 4:11) “La fornicazione e il vino e il vino dolce tolgono il buon motivo.”
- dire sempre la verità:
(Michea 6:12) “Poiché i suoi propri ricchi son divenuti pieni di violenza, e i suoi propri abitanti hanno pronunciato falsità, e la loro lingua è ingannevole nella loro bocca.”
(Zaccaria 8:16) “‘Queste sono le cose che dovete fare: Parlate veracemente l’uno all’altro. Con verità e giudizio di pace giudicate alle vostre porte.”
- restare leali al coniuge:
(Malachia 2:16) “ “Poiché egli ha odiato il divorzio”, ha detto Geova l’Iddio d’Israele; “e colui che ha coperto di violenza la sua veste”, ha detto Geova degli eserciti. “E vi dovete guardare rispetto al vostro spirito, e non dovete agire slealmente.”
- giusto atteggiamento mentale in vista della fine:
(Michea 7:7) “Ma in quanto a me, starò di vedetta per Geova. Sarò certamente in aspettazione dell’Iddio della mia salvezza. Il mio Dio mi udrà.”
(Abacuc 2:3) “Poiché [la] visione è ancora per il tempo fissato, e continua ad ansimare sino alla fine, e non mentirà. Anche se dovesse attardarsi, attendila; poiché si avvererà immancabilmente. Non tarderà.”
(Malachia 4:1) “Poiché, ecco, viene il giorno che arde come una fornace, e tutti i presuntuosi e tutti quelli che operano malvagità devono divenire come la stoppia. E il giorno che viene certamente li divorerà”, ha detto Geova degli eserciti, “così che non lascerà loro né radice né ramo.”


continua ...

Ciao [SM=x570892]

Bruno
brunodb2
00martedì 29 agosto 2006 14:30
QUINTA PARTE


DOMENICA
TEMA DEL GIORNO: “SAPPIATE CHE IL REGNO DI DIO È VICINO” (LUCA 21:31)


Mattino

"Esaminando le scritture ogni giorno si rinnova il nostro senso di urgenza"

Il senso d'urgenza deve essere rinnovato e un mezzo per questo può essere proprio la scrittura del giorno.
Nel tempo della fine è necessario essere desti e pronti.
La società corretta sta per essere molto presto spazzata via. (2 Pietro 3:10-12).
Nutrendoci ogni giorno della parola di Dio potremmo tenere in mente il giorno di Geova.

“Le illustrazioni affinano il nostro intendimento delle verità del Regno”
L’insegnamento di Gesù colpiva il cuore delle persone, perché egli usava le illustrazioni come metodo di insegnamento:
(Giovanni 7:46) “Gli ufficiali risposero: “Nessun [altro] uomo ha mai parlato così”.”
(Marco 4:33-34) “E con molte illustrazioni di questa sorta dichiarava loro la parola, secondo quello che erano in grado di ascoltare. Realmente, senza illustrazioni non parlava loro, ma ai suoi discepoli spiegava privatamente ogni cosa. “
“Illustrazione” traduce un termine greco che significa raffronto, accostamento, somiglianza. Scopo delle illustrazioni.
a) Fanno afferrare il significato
b) rispondono alle domande senza scendere in polemica con chi ce le ha poste:
(Matteo 22:15-21) “Allora i farisei se ne andarono e tennero consiglio per prenderlo in trappola nelle sue parole. E gli inviarono i loro discepoli insieme ai seguaci del partito di Erode, dicendo: “Maestro, sappiamo che sei verace e insegni la via di Dio secondo verità, e non ti curi di nessuno, perché non guardi l’aspetto esteriore degli uomini. Dicci, dunque: Che ne pensi? È lecito pagare il tributo a Cesare o no?” Ma Gesù, conoscendo la loro malvagità, disse: “Perché mi mettete alla prova, ipocriti? Mostratemi la moneta del tributo”. Essi gli portarono un denaro. Ed egli disse loro: “Di chi è questa immagine e l’iscrizione?” Dissero: “Di Cesare”. Quindi disse loro: “Rendete dunque a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio”. “
c) aiutano ad esaminarsi e ad applicare a sé le informazioni
d) distolgono l’attenzione da chi ascolta, permettendogli di esaminare obiettivamente la situazione che esse illustrano (v. Natan con Davide)
e) possono spingere l’ascoltatore ad esprimere il suo punto di vista e a motivarlo per agire, rivelando cosa ha nel cuore:
(Matteo 7:24-27) “Perciò chiunque ode queste mie parole e le mette in pratica sarà assomigliato a un uomo discreto, che edificò la sua casa sul masso di roccia. E cadde la pioggia e vennero le inondazioni e soffiarono i venti e si riversarono contro quella casa, ma essa non cedette, perché era stata fondata sul masso di roccia. Inoltre, chiunque ode queste mie parole e non le mette in pratica sarà assomigliato a un uomo stolto, che edificò la sua casa sulla sabbia. E cadde la pioggia e vennero le inondazioni e soffiarono i venti e imperversarono contro quella casa ed essa cedette, e la sua caduta fu grande”.
Le illustrazioni bibliche, oltre ad essere molto utili nel servizio, ci aiutano personalmente a crescere spiritualmente. Essendo ispirate, ci insegnano in modo efficace lezioni sui principi biblici e ci aiutano a metterli in pratica:
(Matteo 6:26-33) “Osservate attentamente gli uccelli del cielo, perché essi non seminano né mietono né raccolgono in depositi; eppure il vostro Padre celeste li nutre. Non valete voi più di loro? Chi di voi può, essendo ansioso, aggiungere un cubito alla durata della sua vita? E riguardo al vestire, perché siete ansiosi? Imparate una lezione dai gigli del campo, come crescono; essi non si affaticano, né filano; ma io vi dico che nemmeno Salomone in tutta la sua gloria si adornò come uno di questi. Se, dunque, Dio riveste così la vegetazione del campo, che oggi è e domani è gettata nel forno, non rivestirà molto di più voi, uomini di poca fede? Quindi non siate mai ansiosi, dicendo: ‘Che mangeremo?’ o: ‘Che berremo?’ o: ‘Che indosseremo?’ Poiché tutte queste sono le cose che le nazioni cercano ansiosamente. Infatti il vostro Padre celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. “Continuate dunque a cercare prima il regno e la Sua giustizia, e tutte queste [altre] cose vi saranno aggiunte.” “
Spesso hanno anche applicazioni profetiche, sia legate al tempo in cui furono pronunciate che al lontano futuro. Es:
(Matteo 23:37-38) “Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, . . . quante volte ho voluto radunare i tuoi figli, come la gallina raduna i suoi pulcini sotto le ali! Ma voi non avete voluto. Ecco, la vostra casa vi è abbandonata.”
Ci aiutano quindi a comprendere i tempi in cui viviamo (v. Matteo cap. 13 sul grano e le zizzanie).
I principi fondamentali quando leggiamo le illustrazioni bibliche sono due:
1- non dobbiamo considerarle semplici storielle, con una morale generica, poiché invece ci insegnano lezioni pratiche;
2- non dovremmo cercare in esse un significato simbolico o nascosto in tutti i loro dettagli, perché questo offuscherebbe lo scopo per cui furono pronunciate, cioè semplificare e favorire la comprensione.
Così comprenderemo meglio le verità del regno e sapremo insegnare con maggiore efficacia.

SIMPOSIO: “Il Regno dei cieli è simile a...”
1. “Un uomo che seminò seme eccellente nel suo campo”

Matt. 13:24-30; Parabola del grano e delle zizzanie (w82 15/12 pp. 16-26):
(Matteo 13:24-30) “Propose loro un’altra illustrazione, dicendo: “Il regno dei cieli è divenuto simile a un uomo che seminò seme eccellente nel suo campo. Mentre gli uomini dormivano, il suo nemico venne e seminò zizzanie in mezzo al grano, e se ne andò. Quando l’erba germogliò e produsse frutto, allora comparvero anche le zizzanie. E gli schiavi del padrone di casa vennero a dirgli: ‘Signore, non hai seminato seme eccellente nel tuo campo? Come mai ha dunque le zizzanie?’ Egli disse loro: ‘Un nemico, un uomo, ha fatto questo’. Essi gli dissero: ‘Vuoi dunque che andiamo a raccoglierle?’ Egli disse: ‘No; affinché, raccogliendo le zizzanie, non sradichiate per caso con esse anche il grano. Lasciate che entrambi crescano insieme fino alla mietitura; e al tempo della mietitura dirò ai mietitori: Prima raccogliete le zizzanie e legatele in fasci per bruciarle, quindi andate a radunare il grano nel mio deposito’”. “
In questa profezia fu predetta un’opera di separazione e una differenziazione tra i veri cristiani e i falsi cristiani.
Il seminatore è Gesù; il nemico è Satana; il grano sono i figli del regno, cioè i cristiani unti dallo spirito di Dio; le zizzanie rappresentano i figli del malvagio, cioè i finti cristiani, che a partire dal II secolo hanno preso il sopravvento sul grano.
La mietitura cominciò qualche tempo dopo il 1914, l’anno che contrassegnò l’inizio del “tempo della fine” o del “termine del sistema di cose”. Fu nel 1919 che gli unti “figli del regno” generati dallo spirito, simboleggiati dal “grano”, cominciarono a essere liberati dalle “zizzanie” o falsi cristiani che avevano invaso il campo religioso dell’umanità.
Da che parte state in quanto all’adempimento dell’illustrazione del “grano” e delle “zizzanie”? Il fatto che la “mietitura” dei “figli del regno” è molto avanti dimostra che il “termine [syntèleia] del sistema di cose” è prossimo alla fine (tèlos). Ciò che pensate degli unti “fratelli” di Cristo, o “grano”, e il trattamento che accordate loro saranno il fattore determinante per stabilire se andrete allo “stroncamento eterno” o se riceverete la “vita eterna”. (Matteo 25: 34-46) Dimostrate d’essere leali compagni dell’unta classe del “grano”, lo “schiavo fedele e discreto” che Cristo ha costituito per provvedere lo spirituale “cibo a suo tempo”! (Matteo 24:45) Mantenetevi attivi nell’opera di radunamento, poiché, rammentate, “questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine [tèlos]”, e “chi avrà perseverato sino alla fine [tèlos] sarà salvato”.
Questa illustrazione ci interessa perché il “grano” ci ha uniti in una grande folla. Inoltre, la “mietitura” dimostra che la fine è prossima.

2. “Un tesoro nascosto nel campo”
“Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo ha trovato e nascosto; e per la gioia che prova va e vende tutto ciò che ha e compra quel campo”. (Matteo 13:44)
Quanto vale per noi il tesoro del Regno? Cosa siamo disposti a fare pur di ereditarlo? L’uomo dell’illustrazione vendette tutto il resto perché concentrò la sua attenzione su quel tesoro, e il resto perse valore.
Quale tesoro ha un tale valore per cui si possa fare un sacrificio simile se non il Regno di Dio? Cristo con la sua vita dimostrò proprio questo:
(Filippesi 2:5-8) “Mantenete in voi questa attitudine mentale che fu anche in Cristo Gesù, il quale, benché esistesse nella forma di Dio, non prese in considerazione una rapina, cioè che dovesse essere uguale a Dio. No, ma vuotò se stesso e prese la forma di uno schiavo, divenendo simile agli uomini. Per di più, quando si trovò in figura d’uomo, umiliò se stesso e divenne ubbidiente fino alla morte, sì, la morte su un palo di tortura.”
Egli vuotò se stesso: rinunciò a tutto quello che aveva per gli interessi del Regno; affrontò prove e difficoltà fino alla morte, e Dio lo ha ricompensato esaltandolo:
(Filippesi 2:9) “E per questa stessa ragione Dio lo ha esaltato a una posizione superiore e gli ha benignamente dato il nome che è al di sopra di ogni [altro] nome”
Siamo disposti a fare rinunce e cambiamenti per esso? Stiamo facendo il possibile nell’opera?
Sia che abbiamo appreso da poco la meravigliosa buona notizia o che cerchiamo il Regno e parliamo ad altri delle sue benedizioni da decenni, il Regno deve continuare ad essere al centro dei nostri interessi. Siamo disposti a fare modifiche alla nostra vita per impegnarci di più per esso.
C’è chi per il Regno sopporta aspra opposizione, a volte in famiglia, chi rinuncia a carriera e ad istruzione universitaria. Per chi fa questo il Regno è una realtà e assume il valore di un vero tesoro irrinunciabile. E’ vero che viviamo in tempi difficili, ma abbiamo valide ragioni per credere che ciò che stiamo cercando è reale e senza pari, e vale molto di più di ciò a cui rinunciamo.

3. “Una rete a strascico calata in mare”
(Matteo 13:47-50) “Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete a strascico calata in mare che radunò [pesci] di ogni specie. Quando fu piena la tirarono sulla spiaggia, e, sedutisi, raccolsero gli eccellenti in vasi, ma gli inadatti li gettarono via. 49 Così sarà al termine del sistema di cose: gli angeli usciranno e separeranno i malvagi di mezzo ai giusti 50 e li getteranno nella fornace ardente. Là sarà il [loro] pianto e lo stridore dei [loro] denti.”
(vedi anche w92 15/6 pgg. 17-21)
Secondo la parabola di Gesù, i pesci sarebbero stati raccolti indiscriminatamente, cioè la rete avrebbe preso sia pesci eccellenti che pesci inadatti. Mentre gli apostoli erano in vita, gli angeli che guidavano le attività di pesca si servirono dell’organizzazione cristiana di Dio per prendere “pesci” che diventarono cristiani unti.
Si potrebbe dire che prima della Pentecoste del 33 E.V. Gesù pescò circa 120 discepoli. (Atti 1:15) Ma una volta stabilita la congregazione dei cristiani unti, iniziò la pesca con la rete a strascico, e furono presi migliaia di pesci eccellenti. Dal 36 E.V. la pesca fu ampiamente estesa ad acque internazionali, man mano che gentili venivano attratti dal cristianesimo ed entravano a far parte dell’unta congregazione di Cristo.
La rete a strascico rappresenta uno strumento terreno che professa di essere la congregazione di Dio e che raccoglie pesci. Ha incluso sia la cristianità che la congregazione dei veri cristiani unti. Quest’ultima ha continuato a raccogliere pesci eccellenti, sotto l’invisibile guida angelica.
Per secoli mediante lo strumento rappresentato dalla rete a strascico furono raccolti sia pesci eccellenti che molti pesci inadatti, o malvagi. Infatti questa rete raccolse il cristianesimo apostata, ma anche, nel corso dei secoli, alcuni che hanno avuto un ruolo chiave per la traduzione e diffusione della Parola di Dio. Quindi questa rete ha perlomeno contribuito ad avvicinare le persone al cristianesimo in qualche forma. Solo alcuni dei pesci raccolti in questa rete sono stati buoni nei secoli passati.
Poi arrivò il momento in cui gli angeli entrarono in azione per compiere una decisiva opera di separazione, permettendo di distinguere chiaramente i pesci eccellenti da quelli inadatti.
Quando iniziò questa separazione? Il versetto 49 dice chiaramente che ciò ha luogo durante il “termine del sistema di cose”. Questo divenne particolarmente evidente dopo il 1919, quando il rimanente degli unti fu liberato da una temporanea schiavitù, o cattività, spirituale e divenne un più efficace strumento per compiere l’attività di pesca.
Cosa doveva accadere ai pesci eccellenti che erano stati separati? Il versetto 48 dice che i pescatori-separatori angelici “raccolsero [i pesci] eccellenti in vasi, ma gli inadatti li gettarono via”. I vasi sono contenitori protettivi in cui vengono messi i pesci eccellenti. Man mano che sono stati presi vivi, i simbolici pesci eccellenti sono stati raccolti in congregazioni di veri cristiani. Queste congregazioni simili a vasi hanno contribuito a proteggerli e preservarli per il servizio di Dio.
In Matteo 13:50 Gesù descrisse le gravi conseguenze cui sarebbero andati incontro i pesci inadatti, i malvagi. Essi saranno gettati nella fornace ardente, che significa la distruzione eterna.
Ma, a parte questa illustrazione, è in corso un’altra pesca simbolica su vasta scala. Questa pesca non riguarda gli unti pesci eccellenti menzionati nell’illustrazione di Gesù, ma pesci simbolici da prendere vivi e a cui offrire la meravigliosa speranza di vivere su una terra paradisiaca. Stiamo partecipando il più attivamente possibile a questa salvifica opera di pesca spirituale?
Come possiamo espandere la nostra attività di pesca in tutto il mondo e in tutte le lingue?
Dimostrazione: Servire nel campo straniero. (Spiega come si svolge il corso e le nuove opportunita' che apre per l'attività).

4. “Un re che fece una festa nuziale per suo figlio”
(Matteo 22:2-14) “Il regno dei cieli è divenuto simile a un uomo, un re, che fece una festa nuziale per suo figlio. E mandò i suoi schiavi a chiamare gli invitati alla festa nuziale, ma essi non volevano venire. Mandò di nuovo altri schiavi, dicendo: ‘Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo, i miei tori e gli animali ingrassati sono scannati, e tutto è pronto. Venite alla festa nuziale”’. Ma senza curarsene essi se ne andarono uno nel proprio campo, un altro al suo commercio; e i restanti, afferrati i suoi schiavi, li trattarono insolentemente e li uccisero. “Ma il re si adirò, e mandati i suoi eserciti distrusse quegli assassini e bruciò la loro città. Allora disse ai suoi schiavi: ‘La festa nuziale in realtà è pronta, ma gli invitati non ne erano degni. Andate perciò nelle strade che conducono fuori della città, e invitate alla festa nuziale chiunque troviate’. E quegli schiavi andarono nelle strade e radunarono tutti quelli che trovarono, sia malvagi che buoni; e la stanza delle cerimonie nuziali era piena di persone che giacevano a tavola. “Il re, essendo entrato per esaminare gli ospiti, vi scorse un uomo che non indossava una veste nuziale. E gli disse: ‘Amico, come sei entrato qui senza veste nuziale?’ Egli restò senza parola. Allora il re disse ai suoi servitori: ‘Legategli mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di fuori. Là sarà il [suo] pianto e lo stridore dei [suoi] denti’. “Poiché molti sono invitati, ma pochi eletti”. “
(vedi gt cap. 107)
Gesù narra questa illustrazioni tre giorni prima di morire. Che si riferisse a se stesso come allo sposo è confermato dalle parole di Giovanni il Battezzatore:
(Giovanni 3:27-29) “Rispondendo, Giovanni disse: “Un uomo non può ricevere nulla a meno che non gli sia stato dato dal cielo. Voi stessi mi rendete testimonianza che ho detto: Non sono io il Cristo, ma sono stato mandato davanti a lui. Chi ha la sposa è lo sposo. Comunque, l’amico dello sposo, quando sta ad ascoltarlo, prova molta gioia a motivo della voce dello sposo. Questa mia gioia è stata perciò resa piena.”
Geova Dio è il Re che prepara la festa nuziale per suo Figlio, Gesù Cristo. Alla fine, la sposa composta di 144.000 seguaci unti sarà unita a Gesù in cielo. I sudditi del Re sono gli Israeliti, coloro ai quali, quando nel 1513 a.E.V. furono ammessi nel patto della Legge, venne offerta la possibilità di divenire “un regno di sacerdoti”. In quell’occasione, quindi, fu originariamente esteso loro l’invito alla festa nuziale.
Comunque, la prima chiamata non fu rivolta a quegli invitati fino all’autunno del 29 E.V., quando Gesù e i suoi discepoli (gli schiavi del re) iniziarono l’opera di predicare il Regno. Ma gli israeliti naturali, ai quali mediante gli schiavi fu rivolta la chiamata fra il 29 E.V. e il 33 E.V., non vollero venire. Perciò, spiega Gesù, Dio diede alla nazione di invitati un’altra opportunità: “Mandò di nuovo altri schiavi, dicendo: ‘Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo, i miei tori e gli animali ingrassati sono scannati, e tutto è pronto. Venite alla festa nuziale”’”. Questa seconda e ultima chiamata di quegli invitati ebbe inizio alla Pentecoste del 33 E.V., quando spirito santo fu versato sui seguaci di Gesù, e continuò fino al 36 E.V.
La grande maggioranza degli israeliti, però, respinse anche questa chiamata. “Senza curarsene”, dice Gesù, “essi se ne andarono uno nel proprio campo, un altro al suo commercio; e i restanti, afferrati i suoi schiavi, li trattarono insolentemente e li uccisero”. “Ma”, prosegue Gesù, “il re si adirò, e mandati i suoi eserciti distrusse quegli assassini e bruciò la loro città”. Ciò avvenne nel 70 E.V., quando Gerusalemme fu rasa al suolo dai romani e quegli assassini furono uccisi.
Gesù spiega poi cosa accadde nel frattempo: “Allora [il re] disse ai suoi schiavi: ‘La festa nuziale in realtà è pronta, ma gli invitati non ne erano degni. Andate perciò nelle strade che conducono fuori della città, e invitate alla festa nuziale chiunque troviate’”. Gli schiavi ubbidirono, così che “la stanza delle cerimonie nuziali era piena di persone che giacevano a tavola”.
Quest’opera di radunare ospiti andandoli a cercare per le strade fuori della città degli invitati ebbe inizio nel 36 E.V. I primi non giudei incirconcisi ad essere radunati furono un ufficiale dell’esercito romano di nome Cornelio e la sua famiglia. Il radunamento di questi non giudei, i quali prendono tutti il posto di coloro che in origine non avevano risposto alla chiamata, è continuata fino al XX secolo.
È durante il XX secolo che la stanza delle cerimonie nuziali si riempie. Narrando ciò che quindi accade, Gesù dice: “Il re, essendo entrato per esaminare gli ospiti, vi scorse un uomo che non indossava una veste nuziale. E gli disse: ‘Amico, come sei entrato qui senza veste nuziale?’ Egli restò senza parola. Allora il re disse ai suoi servitori: ‘Legategli mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di fuori. Là sarà il suo pianto e lo stridore dei suoi denti’”.
L’uomo senza veste nuziale raffigura i finti cristiani della cristianità. Dio non li ha mai riconosciuti come persone con le caratteristiche distintive degli israeliti spirituali. Dio non li ha mai unti con spirito santo quali eredi del Regno. Perciò essi vengono gettati fuori nelle tenebre, dove subiranno la distruzione.
Gesù conclude l’illustrazione dicendo: “Poiché molti sono invitati, ma pochi eletti”. Sì, i componenti della nazione d’Israele invitati a divenire membri della sposa di Cristo erano molti, ma solo pochi israeliti naturali furono eletti. In definitiva, la maggior parte dei 144.000 ospiti che ricevono la ricompensa celeste non sono israeliti.
Cosa impariamo da questa illustrazione? Secondo il versetto 5 “senza curarsene essi se ne andarono uno nel proprio campo, un altro al suo commercio”. Il loro disinteresse fu volontario, perché attribuirono più importanza alle loro attività. Fu indice di grave trascuratezza. Stiamo anche noi attenti a non cadere in attività che ci possono portare ad una simile trascuratezza, come il materialismo, la pigrizia, il lavoro o i divertimenti.
(Luca 14:33) “Così, potete essere certi che nessuno di voi che non si separi da tutti i suoi averi può essere mio discepolo.”
Invece, dobbiamo essere disposti a fare delle rinunce e a fare posto agli interessi spirituali. Geova ci osserva, nota i nostri sforzi che facciamo per il suo servizio ed sarà sicuramente pronto a benedirci.

“Accettate l’autorità di Geova, respingete l’indipendenza”
Siamo uniti perché accettiamo l’autorità di Dio. Fra noi regna uno spirito di armonia e di unità, perché c’è la benedizione di Geova:
(Salmo 133:1,3) “Ecco, come è buono e come è piacevole Che i fratelli dimorino insieme in unità!
È come la rugiada dell’Ermon Che scende sui monti di Sion. Poiché là Geova comandò [che fosse] la benedizione, [Anche] la vita a tempo indefinito.”
Ma Satana vuole rovinare questo paradiso spirituale con lo spirito di indipendenza. In quali modi si manifesta lo spirito di indipendenza?
- non rispettando le istituzioni divine, come quella del matrimonio.
Alcuni tramano per cercare uno scioglimento, facendo già i piani di rientro:
(1 Corinti 7:27) Sei legato ad una moglie? Smetti di cercare uno scioglimento. Sei sciolto dalla moglie? Smetti di cercare moglie.
Geova però legge il cuore e la mente. Nessuno può illudersi di nascondergli qualcosa:
w81 1/6 p. 10 “Fedeltà morale
Non importa quanto al momento possa sembrare piacevole infrangere la legge di Dio, dobbiamo continuare a ripeterci che non ne vale proprio la pena. Il cuore è ingannevole e può sempre trovare delle scuse. (Ger. 17:9) Se l’apostolo Paolo doveva continuare a combattere le sue tendenze carnali, possiamo noi evitare di farlo? Dobbiamo continuare a sforzarci. Se smettiamo di farlo siamo perduti!
Dio odia il divorzio.
Alcuni ricorrono a macchinazioni per divorziare dal coniuge e risposarsi, anche se questo significherà per loro la disassociazione dalla congregazione cristiana. Costoro, però, non dimentichino che, se anche la congregazione li riaccettasse, Dio, che conosce il cuore e tutte le circostanze, sarà il Giudice finale. — Ebr. 13:4. “
- pensando che la verità sia restrittiva, cosa che succede più spesso ai giovani. Ma la vera libertà si trova nell’applicare la legge di Dio:
(Giacomo 1:25) “Ma chi guarda attentamente nella legge perfetta che appartiene alla libertà e persiste in [essa], questi, poiché è divenuto non uditore dimentico, ma operatore dell’opera, sarà felice nel suo operare.”
(Giovanni 8:32) “e conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”.
Le leggi divine non sono pesanti o troppo difficili per noi. Sono i risultati dell’indipendenza ad essere “gravosi”:
(1 Giovanni 5:3) “Poiché questo è ciò che significa l’amore di Dio, che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi”
- cercare uno stile di vita comodo, essere troppo “benigni con se stessi” (eccessivi comfort, materialismo, procrastinare):
(Matteo 16:22-23) “Allora Pietro lo prese in disparte, e cominciò a rimproverarlo, dicendo: “Sii benigno con te stesso, Signore; tu non avrai affatto questo [destino]”. Ma egli, voltandogli le spalle, disse a Pietro: “Va dietro a me, Satana! Tu mi sei una pietra d’inciampo, perché non pensi i pensieri di Dio, ma quelli degli uomini”
- spirito di lamentela, scontentezza. Effetto:
(Proverbi 11:11) “A motivo della benedizione dei retti una città è esaltata, ma a causa della bocca dei malvagi è demolita.”
Lamentarsi spinge alla divisione, demolisce il buono spirito di armonia, porta al distacco, allo spirito di indipendenza.
Come si può evitare la trappola del pensiero indipendente? Accettando appieno l’autorità di Geova, che è un modo di pensare completamente opposto e incompatibile con l’atteggiamento indipendente. Come si può fare in pratica?
- non accettando la “voce degli estranei” o apostati
(Giovanni 10:4-5) “Quando ha condotto fuori tutte le proprie, va davanti a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Esse non seguiranno affatto un estraneo ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei “
- evitando di appoggiarci al nostro intendimento:
(Giovanni 6:67-68) “Perciò Gesù disse ai dodici:“Non ve ne volete andare anche voi, vero?”Simon Pietro gli rispose: “Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna” “
- leggendo e meditando ogni giorno sulla Bibbia, per addestrare la coscienza, la nostra mente spirituale, a capire la differenza tra ciò che abbiamo lasciato e la verità che abbiamo trovato:
(Romani 12:1-2) “Quindi vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli, di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare. 2 E cessate di conformarvi a questo sistema di cose, ma siate trasformati rinnovando la vostra mente, per provare a voi stessi la buona e accettevole e perfetta volontà di Dio.”
(Filippesi 3:7-8) “Ma tutte le cose che per me erano guadagni, le ho considerate una perdita a motivo del Cristo. 8 Anzi, se è per questo, in realtà considero pure tutte le cose una perdita a motivo dell’eccellente valore della conoscenza di Cristo Gesù mio Signore. A motivo di lui ho accettato la perdita di tutte le cose e le considero come tanti rifiuti, affinché io guadagni Cristo”
- sottomettendoci allo schiavo e ai consigli degli anziani nominati.

Ambientazione del DRAMMA dal tema “A quale autorità vi sottomettete?”
E' il 998 a.E.V. Il regno di Israele è appena stato diviso, a causa della malvagità di Roboamo: egli è re di Giuda, mentre Geroboamo è stato nominato per volere divino re delle 10 tribù di Israele, a nord.
Geova non ha però diviso anche l’adorazione, e il tempio, che ovviamente è rimasto nel territorio del regno di Giuda, rimane il polo centrale delle feste comandate da Dio e dei sacrifici del sacerdozio levitico.
Pur avendo avuto da Dio l’assicurazione che sarebbe stato benedetto se avesse ubbidito alla sua volontà, Geroboamo, per timore di perdere sudditi, impedisce al popolo di recarsi a Gerusalemme ad adorare e crea una religione apostata, con due vitelli d’oro e un sacerdozio indipendente:
(1 Re 12:26-33) “E Geroboamo diceva in cuor suo: “Ora il regno tornerà alla casa di Davide. Se questo popolo continua a salire per fare sacrifici nella casa di Geova a Gerusalemme, allora il cuore di questo popolo di sicuro tornerà al loro signore, Roboamo re di Giuda; e certamente mi uccideranno e torneranno a Roboamo re di Giuda”. Di conseguenza il re prese consiglio e fece due vitelli d’oro e disse al popolo: “È troppo per voi salire a Gerusalemme. Ecco il tuo Dio, o Israele, che ti fece salire dal paese d’Egitto”. Pose quindi l’uno a Betel, e l’altro lo mise a Dan. E questa cosa divenne causa di peccato, e il popolo andava davanti all’uno fino a Dan. Ed egli faceva una casa di alti luoghi e faceva sacerdoti dal popolo in genere, che non erano dei figli di Levi. E Geroboamo proseguì, facendo una festa nell’ottavo mese il quindicesimo giorno del mese, come la festa che era in Giuda, per fare offerte sopra l’altare che aveva fatto a Betel, per sacrificare ai vitelli che aveva fatto; e mise in servizio a Betel i sacerdoti degli alti luoghi che aveva fatto. E faceva offerte sopra l’altare che aveva fatto a Betel il quindicesimo giorno dell’ottavo mese, nel mese che aveva inventato da sé; e faceva una festa per i figli d’Israele e faceva offerte sopra l’altare per fare fumo di sacrificio.
Geova aveva dato istruzioni sufficienti per capire cosa disapprova e come restargli leali.
In una situazione simile, avremmo avuto il discernimento necessario per capire chi adorava Dio in verità e chi invece manifestava uno spirito di indipendenza?
(1 Giovanni 4:1-2) “Diletti, non credete ad ogni espressione ispirata, ma provate le espressioni ispirate per vedere se hanno origine da Dio, perché molti falsi profeti sono usciti nel mondo. 2 Da ciò acquistate conoscenza dell’espressione ispirata da Dio: Ogni espressione ispirata che confessa Gesù Cristo venuto nella carne ha origine da Dio”
Chiediamoci: ciò che mi viene detto è diverso da ciò che dice lo Spirito di Geova? Chi mi sta parlando vive in armonia con la Bibbia? Le cose che dice sono in armonia che le verità bibliche nel loro insieme?
Nel dramma ci sono 3 personaggi chiave: 2 fratelli, di cui uno è leale al sacerdozio (Ieoiada), mentre l’altro vuole restare leale al sacerdozio falso (Nabi) e un profeta (Iadon) che perde la lealtà a Geova strada facendo, facendosi fuorviare da un falso messaggio divino.





Ciao [SM=x570892]

Bruno

continua ...
RebellingPrincess
00martedì 29 agosto 2006 16:29
So che non è la conclusione
Che mattonate questi argomenti, alcuni sono pure belli ed indubbiamenti utili se si fa riferimento alla leatà, il problema è che i TdG si proclamano cristiani e pensano di predicare come tali... ma la loro condotta cosa insegna..?

Pensieri...

hushai
00martedì 29 agosto 2006 18:58
Grazie Bruno per il report.

Lo leggo con attenzione, ma a gocce, altrimenti... [SM=x570869] [SM=x570870] ... [SM=g27828]

Saluti. [SM=x570892]

Hushai
Vitale
00martedì 29 agosto 2006 19:16
Re:

Assemblea di distretto dal tema "La Liberazione è vicina".
Ma!
Non ero al corrente che i tdG fossero prigionieri.
Forse qualcosa mi é sfuggito.
Di quale prigionia?
Bruno, illuminaci la situazione.

Ciao, Vitale [SM=g27811]

brunodb2
00martedì 29 agosto 2006 20:02
Re: Re:

Scritto da: Vitale 29/08/2006 19.16

Assemblea di distretto dal tema "La Liberazione è vicina".
Ma!
Non ero al corrente che i tdG fossero prigionieri.
Forse qualcosa mi é sfuggito.
Di quale prigionia?
Bruno, illuminaci la situazione.

Ciao, Vitale [SM=g27811]

La risposta del CD [SM=x570880] [SM=x570880] [SM=x570880] nella prossima puntata, [SM=x570873] le mie riflessioni subito dopo. [SM=g27828]

Ciao [SM=x570892]

Bruno
irias
00martedì 29 agosto 2006 22:19
ciao bruno,
grazie per il prezioso lavoro che stai facendo!! [SM=x570890]

a proposito di questa affermazione:

la nostra opera deve essere caratterizzata dalla SEMPLICITÀ
Imitiamo l'apostolo Paolo che predicava il messaggio in modo semplice, chiaro


mi piacerebbe conoscere la spiegazione di alcuni versetti nella traduzione TNM
Giobbe 29:6
"Quando lavavo i miei passi nel burro"
Proveribi 11:17
"L'uomo di amorevole benignità tratta remunerativamente la sua propria anima, ma la persona crudele dà l'ostracismo al suo proprio organismo" [SM=x570876] [SM=x570876] [SM=x570873]

ciao Siria [SM=x570872]
brunodb2
00mercoledì 30 agosto 2006 19:25
SESTA PARTE

Domenica Pomeriggio

“La liberazione mediante il Regno di Dio è vicina!”

Tutti abbiamo bisogno di essere liberati. Il genere umano è schiacciato da una montagna di problemi.
Ne ventesimo secolo le guerre hanno ucciso più di cento milioni di persone. La maggior parte delle guerre fa vittime fra i civili.
Terrorismo e violenza rendono la nostra vita incerta e piena di timore.
Sempre più persone acquistano armi per difesa personale. In un solo paese sono state uccise 40.000 persone in un anno da armi comprate da privati.
Un miliardo di persone soffre la fame.
Le condizioni economiche si fanno sempre più instabili. Popoli poveri fuggono dalla disperazione in paesi ricchi, dove spesso però vengono sfruttati.
Stiamo assistendo a un grande cambiamento climatico che provoca disastri naturali di portata preoccupante (tsunami).
Liberazione è sinonimo di cambiamento in meglio. Gli sforzi umani non sono in grado di portarlo e lo dimostra la sofferenza che c’è nel mondo:
(Romani 8:22) “Poiché sappiamo che tutta la creazione continua a gemere insieme e ad essere in pena insieme fino ad ora.”
L’uomo ha tentato di affrancarsi dalle sofferenze attraverso svariati sistemi:
- il progresso tecnologico, considerato il rimedio, ha più spesso causato problemi imprevedibili e incontrollabili,ne è un esempio la bomba atomica.
- la politica si è rivelata inutile e non seriamente interessata ai bisogni fondamentali dell’uomo (Ecclesiaste 8:9).
- l’istruzione, seguita dalla cultura, considerate spesso la chiave della felicità, non hanno di fatto mai elevato l’uomo perché, se da un lato ne migliorano la competenza, dall’altro non lo fanno diventare un essere migliore dal punto di vista morale;
- la religione con la sua ipocrisia, invece di portare la pace fomenta l’odio:
(Rivelazione 18:2) “E gridò con voce forte, dicendo: “È caduta! Babilonia la Grande è caduta, ed è divenuta luogo di dimora di demoni e luogo di rifugio di ogni esalazione impura e luogo di rifugio di ogni uccello impuro e odioso!” E udii un’altra voce dal cielo dire: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricevere parte delle sue piaghe.” (Rivelazione 18:3-5).
Se fosse esistita una soluzione ai molti disagi e sofferenze dell’umanità, a quest’ora sarebbe stata trovata! Se ne deduce che non c’è, perché non rientra nelle potenzialità umane governare e risolvere i problemi di altri:
(Geremia 10:23) “So bene, o Geova, che non appartiene all’uomo terreno la sua via. Non appartiene all’uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo.”
C'è un'unica fonte attendibile per avere vera liberazione: Geova. Motivi per affidarsi a Lui:
- Egli è il Creatore, ha la conoscenza, la potenza e la volontà per liberarci. La nostra sorte non è affidata alla casualità, perché siamo frutto di una cosciente creazione con uno scopo:
(Rivelazione 4:11) “Degno sei, Geova, Dio nostro, di ricevere la gloria e l’onore e la potenza, perché tu creasti tutte le cose, e a causa della tua volontà esse esisterono e furono create”.
- Geova si è già dimostrato un grande liberatore: al tempo di Noè la diffusione e le proporzioni della malvagità resero la situazione insostenibile. Dio comprese che le cose non si sarebbero mai “aggiustate da sole”. Così intervenne in modo selettivo.
In queste sue caratteristiche Dio non è cambiato. Ha lo stesso proposito:
(Proverbi 2:21) “Poiché i retti son quelli che risiederanno sulla terra, e gli irriprovevoli quelli che vi resteranno.”
Chi impiegherà Dio per attuare questo cambiamento? Il suo Figlio primogenito. Grazie a lui avremo una liberazione eterna, definitiva. Geova impiegherà Gesù come principale mezzo della nostra liberazione e con il suo sacrificio di riscatto ha posto una solida base per questo scopo.
(Ebrei 9:11-12) “Comunque, quando Cristo venne come sommo sacerdote delle buone cose adempiute, attraverso la tenda più grande e più perfetta non fatta con mani, cioè non di questa creazione, 12 entrò una volta per sempre nel luogo santo, no, non con sangue di capri e di giovani tori, ma col proprio sangue, e ottenne [per noi] una liberazione eterna.”
Per noi ciò significa capire bene cosa egli si aspetta da noi:
Per trarre beneficio dalla liberazione di Gesù dobbiamo riconoscere la sua posizione ed esercitare fede in Lui.
(Giovanni 3:36) “Chi esercita fede nel Figlio ha vita eterna; chi disubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.” Dobbiamo impegnarci per imitare il suo esempio.
Nessuno, tranne Gesù, può portare liberazione sulla terra.
Il regno di Dio fu il tema principale della sua predicazione.
(Luca 4:43) “Ma egli disse loro: “Anche ad altre città devo dichiarare la buona notizia del regno di Dio, perché per questo sono stato mandato”.
Il suo modo di regnare sarà completamente diverso dai governanti umani:
(Salmo 146:3) “Non confidate nei nobili, Né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene alcuna salvezza.”
Ciò che lo rende così diverso sono i suoi motivi e i suoi obiettivi.
Cristo è un governane perfetto: Si interessa dei suoi sudditi e manifesta le meravigliose qualità del Padre suo.
(Galati 1:4) “Egli diede se stesso per i nostri peccati, per liberarci dal presente sistema di cose malvagio secondo la volontà del nostro Dio e Padre”.
Dietro di lui c’è la volontà di Geova di renderci liberi. Egli ha stabilito anche come, e vuole che noi scegliamo il suo regno e lo sosteniamo sin da ora.
Cambiamenti che porterà: pace mondiale
(Isaia 9:6-7) “Poiché ci è nato un fanciullo, ci è stato dato un figlio; e il dominio principesco sarà sulle sue spalle. E sarà chiamato col nome di Consigliere meraviglioso, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace. Dell’abbondanza del dominio principesco e della pace non ci sarà fine, sul trono di Davide e sul suo regno per stabilirlo fermamente e per sostenerlo mediante il diritto e mediante la giustizia, da ora e fino a tempo indefinito. Il medesimo zelo di Geova degli eserciti farà questo.” La giustizia e il diritto saranno stabilmente presenti per tutta l'eternità.
Sostituirà i regni umani e lui e gli unti amministreranno la terra:
(Daniele 2:44) “E ai giorni di quei re l’Iddio del cielo stabilirà un regno che non sarà mai ridotto in rovina. E il regno stesso non passerà ad alcun altro popolo. Esso stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine, ed esso stesso sussisterà a tempi indefiniti”
(Rivelazione 14:1-3) “E vidi, ed ecco, l’Agnello stava sul monte Sion, e con lui centoquarantaquattromila che avevano il suo nome e il nome del Padre suo scritto sulle loro fronti. E udii un suono dal cielo come il suono di molte acque, e come il suono di alto tuono; e il suono che udii era come di cantori che si accompagnavano con l’arpa suonando le loro arpe. Ed essi cantano come un nuovo cantico dinanzi al trono e dinanzi alle quattro creature viventi e agli anziani; e nessuno poteva imparare quel cantico se non i centoquarantaquattromila, che sono stati comprati dalla terra.”
(Daniele 7:13-14,27) “Continuai a guardare nelle visioni della notte, ed ecco, con le nubi dei cieli veniva qualcuno simile a un figlio dell’uomo; e ottenne accesso presso l’Antico di Giorni, e lo fecero accostare proprio davanti a Lui. E gli furono dati dominio e dignità e regno, affinché tutti i popoli, i gruppi nazionali e le lingue servissero proprio lui. Il suo dominio è un dominio di durata indefinita che non passerà, e il suo regno un [regno] che non sarà ridotto in rovina. “‘E il regno e il dominio e la grandezza dei regni sotto tutti i cieli furono dati al popolo che sono i santi del Supremo. Il loro regno è un regno di durata indefinita, e tutti i domini serviranno e ubbidiranno anche a loro’.”
Tutto questo si tradurrà in un completo soddisfacimento di ogni nostra necessità:
(Salmo 145:16) “Apri la tua mano E sazi il desiderio di ogni vivente.”
Cambieranno le nostre abitudini, la nostra fraseologia, le nostre sensazioni, i nostri sentimenti:
(Isaia 33:24) “E nessun residente dirà: “Sono malato”. Il popolo che dimora [nel paese] sarà quello perdonato del suo errore. “
(Isaia 35:5-6) “In quel tempo gli occhi dei ciechi saranno aperti, e i medesimi orecchi dei sordi saranno sturati. 6 In quel tempo lo zoppo salterà proprio come fa il cervo, e la lingua del muto griderà di gioia. Poiché nel deserto saranno sgorgate le acque, e torrenti nella pianura desertica.”
(Isaia 35:10) “E i medesimi redenti da Geova torneranno e certamente verranno a Sion con grido di gioia; e allegrezza a tempo indefinito sarà sulla loro testa. Conseguiranno esultanza e allegrezza, e mestizia e sospiri dovranno fuggire.”
Saremo liberati per sempre dalla nemica “morte”. I nostri morti risusciteranno. Possiamo solo immaginare queste emozioni, perché la nostra mente imperfetta è limitata:
(Marco 5:41-42) “E, presa la mano della fanciullina, le disse: “Talithà cùmi”, che, tradotto, significa: “Fanciulla, ti dico: Alzati!” E immediatamente la fanciulla si alzò e camminava, poiché aveva dodici anni. E subito furono presi da grande estasi.”
Solo grazie all’ubbidienza vedremo tutto questo:
(1 Giovanni 2:17) “Inoltre, il mondo passa e pure il suo desiderio, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre.”
Quando? Il segno degli ultimi giorni indica il nostro tempo:
(Matteo 24:3) “Mentre sedeva sul monte degli Ulivi, i discepoli gli si accostarono privatamente, dicendo: “Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?” “
“Quei re” a cui si riferiva Daniele rappresentavano i governi esistenti ai nostri giorni:
(Daniele 2:44) “E ai giorni di quei re l’Iddio del cielo stabilirà un regno che non sarà mai ridotto in rovina. E il regno stesso non passerà ad alcun altro popolo. Esso stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine, ed esso stesso sussisterà a tempi indefiniti”. (Rivelazione 21:3-5)
La sequenza degli avvenimenti:
prima la distruzione della falsa religione, che significherà l’inizio della grande tribolazione, poi l’attacco al popolo di Dio e poi fenomeni significativi di natura divina che peggioreranno temporaneamente la situazione e che precederanno la liberazione:
(Rivelazione 18:24) “Sì, in lei fu trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”.
(Luca 21:28) “Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate in alto la testa, perché la vostra liberazione si avvicina”.
La nostra scelta di servire Dio in questo tempo è stata matura e ragionata, non dettata dall’impulsività. Ci distinguiamo dalle altre religioni per unità di intenti e per le aspettative che nutriamo. La società umana crede che l’uomo possa cambiare lo stato delle cose.
Noi crediamo che lo farà Dio e abbiamo tre buoni motivi per attendere Geova:
(Abacuc 2:3) “Poiché [la] visione è ancora per il tempo fissato, e continua ad ansimare sino alla fine, e non mentirà. Anche se dovesse attardarsi, attendila; poiché si avvererà immancabilmente. Non tarderà.”
Geova non mente, ciò che promette si avvererà immancabilmente, non tarderà. Nutriamo fede in queste sue caratteristiche:
(Ebrei 11:1) “La fede è la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute.”
(Isaia 30:18) “E perciò Geova si terrà in aspettazione per mostrarvi favore, e perciò sorgerà per mostrarvi misericordia. Poiché Geova è un Dio di giudizio. Felici sono tutti quelli che si tengono in aspettazione di lui.”
(Salmo 118:4) “Quelli che temono Geova ora dicano: “Poiché la sua amorevole benignità è a tempo indefinito”.
(Daniele 2:44) “E ai giorni di quei re l’Iddio del cielo stabilirà un regno che non sarà mai ridotto in rovina. E il regno stesso non passerà ad alcun altro popolo. Esso stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine, ed esso stesso sussisterà a tempi indefiniti”
Ciò che Geova ha predetto e promesso è il presupposto perché noi ci teniamo in aspettazione di Lui:
(Sofonia 1:18) “Né il loro argento né il loro oro li potrà salvare nel giorno del furore di Geova; ma dal fuoco del suo zelo sarà divorata l’intera terra, perché egli farà uno sterminio realmente terribile di tutti gli abitanti della terra”.
(Sofonia 2:3) “cercate Geova, voi tutti mansueti della terra, che avete praticato la Sua propria decisione giudiziaria. Cercate la giustizia, cercate la mansuetudine. Probabilmente potrete essere nascosti nel giorno dell’ira di Geova.”
Il Regno di Dio è fra le cose che non potranno essere scosse. Nessuno potrà contrastarlo o sovrastarlo:
(Ebrei 12:26-27) “Allora la sua voce scosse la terra, ma ora egli ha promesso, dicendo: “Ancora una volta scuoterò non solo la terra ma anche il cielo”. Ora l’espressione “ancora una volta” significa la rimozione delle cose scosse come di cose fatte, affinché le cose non scosse rimangano.”
(2 Pietro 3:13) “Ma secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia.”
Coloro che scelgono di servire Dio fin da ora avranno la protezione di Dio durante la fine. Mettiamoci perciò dinanzi mete spirituali a breve scadenza, allineandoci con la nostra dedicazione. Diveniamo ansiosi per le cose spirituali.
Ricordiamoci che Dio rivela le cose, dando il giusto intendimento, come e quando decide lui allo Schiavo fedele e discreto. Lo scopo nel farcele conoscere è che le condividiamo con altri:
(Amos 3:7) “Poiché il Sovrano Signore Geova non farà alcuna cosa a meno che non abbia rivelato la sua questione confidenziale ai suoi servitori, i profeti.”
Dobbiamo dire chiaramente agli altri che stiamo servendo Geova, cosa accadrà alla religione e cosa fare per salvarsi, prima che ciò si verifichi:
(Rivelazione 18:4) “E udii un’altra voce dal cielo dire: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricevere parte delle sue piaghe.”
(Salmo 33:1) “Gridate gioiosamente, o giusti, a motivo di Geova. La lode si addice ai retti.”
Presenti alle assemblee di distretto del 2005 in tutto il mondo: 10.968.534.

La sintesi dell'Assemblea "La Liberazione è vicina" volge al termine.
La prossima volta inserirò l'ultima parte riguardante la RISOLUZIONE adottata dai tdG nei confronti del mondo.



Ciao [SM=x570892]

Bruno
=jacob=
00mercoledì 30 agosto 2006 19:37
Nella bibbia c'è scritto di stare attenti hai falsi profeti [SM=x570880]

L'intera religione dei Testimoni di Geova si basa sulle profezie con le immancabili date ecc...
Si danno la zappa sui piedi [SM=g27816] [SM=g27816]
Achille Lorenzi
00mercoledì 30 agosto 2006 20:01
brunodb2 ha scritto:

....
e) internet: il facile accesso a materiale pornografico e ai siti apostati può corrompere e distruggere la nostra spiritualità. Questo sistema sfrutta la naturale curiosità dell’uomo e fa leva sulla sua ingenuità. In questo campo bisogna agire con ferma decisione.
Dimostrazione: Fratello che naviga in internet per sapere informazioni sui fratelli vittime di catastrofe. Trova un sito di apostati che con esche subdole vomitano sentenze negative sul popolo di Geova fingendo di essere loro fratelli scioccati del cambiamento negativo che c'è stato nel tempo nell'organizzazione di Dio. Il fratello dopo aver letto POCHE righe, riconosce l'inganno e CHIUDE IMMEDIATAMENTE il sito. Riflette sull'errore che ha fatto per "la fretta di conoscere"informazione che non era tempo, evidentemente di sapere e impara ad aspettare i tempi di Geova che senza dubbio non porteranno falsi insegnamenti.

Notate il consueto accostamento pornografia/apostati [SM=g27813]
E' stata fornita come al solito un'immagine distorta e costruita ad arte dei cosiddetti "apostati": costoro sarebbero persone che fingono di essere "fratelli", con l'unico scopo di prendere in trappola i fratelli ingenui e fiduciosi. Quindi gli "apostati" non direbbero di essere ex membri dell'organizzazione, ma si fingerebbero subdolamente dei fratelli fedeli, turbati da certi cambiamenti avvenuti.
Però il fratello non cade nella trappola e CHIUDE IMMEDIATAMENTE IL SITO.

Ma di chi stanno parlando i dirigenti della WTS?
Stanno costruendo ad arte degli stereotipi negativi e fasulli, per convincere il loro fiduciosi e creduli seguaci che non si possono trovare informazioni attendibili al di fuori della WTS.
Controllano quindi, e in maniera nemmeno troppo sottile, le informazioni, così come avviene nei cosidetti "culti distruttivi".

Controllo dell'informazione (da www.infotdgeova.it/sette.htm ).

...[ ] 13. Tutte le informazioni critiche o sfavorevoli al gruppo vengono sistematicamente etichettate come calunnie, attacchi causati dall'invidia o altre ragioni che di fatto le screditano completamente.
[ ] 14. Il contatto tra membri ed ex-membri è apertamente o implicitamente scoraggiato.
[ ] 15. Le informazioni provenienti da coloro che hanno lasciato il gruppo vengono etichettate negativamente in modo da privarle di credibilità. ...

Achille
brunodb2
00giovedì 31 agosto 2006 01:28
Re:

Scritto da: Achille Lorenzi 30/08/2006 20.01

Ma di chi stanno parlando i dirigenti della WTS?
Stanno costruendo ad arte degli stereotipi negativi e fasulli, per convincere il loro fiduciosi e creduli seguaci che non si possono trovare informazioni attendibili al di fuori della WTS.
Controllano quindi, e in maniera nemmeno troppo sottile, le informazioni, così come avviene nei cosidetti "culti distruttivi".

Controllo dell'informazione (da www.infotdgeova.it/sette.htm ).

...[ ] 13. Tutte le informazioni critiche o sfavorevoli al gruppo vengono sistematicamente etichettate come calunnie, attacchi causati dall'invidia o altre ragioni che di fatto le screditano completamente.
[ ] 14. Il contatto tra membri ed ex-membri è apertamente o implicitamente scoraggiato.
[ ] 15. Le informazioni provenienti da coloro che hanno lasciato il gruppo vengono etichettate negativamente in modo da privarle di credibilità. ...

Achille

Infatti, l’informazione è il carburante che usiamo perchè la nostra mente possa funzionare bene, se questa viene negata la persona non sarà più in grado di formarsi opinioni proprie. Negando l’accesso a informazioni di carattere critico si atrofizzano i meccanismi interni che servono ad elaborarle. I tdG restano intrappolati nella loro dottrina. Questo intento viene raggiunto anzitutto tenendoli impegnati a tal punto da non avere tempo per dedicare ad altro. (5 adunanze settimanali, ore ed ore di preparazione, ore di studio personale, in famiglia, con ognuno dei propri figli, tenersi al passo con la lettura-studio delle pubblicazioni e per finire, ma non ultima, l’opera di proselitismo). Ore ed ore da togliere alla giornata già carica di impegni. L’ansia di riuscire a far rientrare tutto, per non avere sensi di colpa per aver trascurato qualche aspetto importante della “pura adorazione”, porta il tdG a divenire iper attivo, polarizzando la mente e i pensieri in un unico senso, quello disegnato dalla STG.
A tutto questo bisogna aggiungere che ad ogni tdG viene affidata la responsabilità di mantenere “pura” l’organizzazione e se non vuole divenire partecipe del peccato altrui, davanti a Geova e all’organizzazione, per lui esiste l’obbligo della denunzia (spiarsi a vicenda e riportare immediatamente agli anziani attività improprie e commenti inopportuni.) Questa lezione viene imparata con il tempo dai tdG e molte volte anche sulla propria pelle.
L’obiettivo è doppio: proteggersi tempestivamente da eventuali discorsi “apostati” o da comportamenti presentati come “immorali” e creare tra gli adepti una tacita e velata atmosfera di diffidenza. In questa maniera, il tdG, è scoraggiato dallo stringere amicizie troppo intime con i ”fratelli di fede”. Non potendosi parlare liberamente per paura che un pensiero “non allineato” venga subito riportato agli anziani, il controllo dell’informazione viene assicurato sia verso l’esterno che verso l’interno.
Per questo motivo viene tassativamente proibito di avere contatti con ex membri, arrivando a vietare anche il semplice saluto sia ad amici e perfino a parenti.
Devono essere evitate soprattutto quelle persone che potrebbero fornire informazioni “pericolose”. Da qui la necessità di dipingere il fuoriuscito come persona immorale, mossa da sentimenti di odio e gelosia, desiderosa sola di calunniare la “verità” e il “vero popolo di Dio”. Solo un paio di esempi:

La Torre di Guardia, 1° luglio 1994, p. 11 parr. 10-11
A quale tavola vi cibate?

10 Il cibo sulla tavola dei demoni è avvelenato. Considerate, ad esempio, il cibo dispensato dalla classe dello schiavo malvagio e dagli apostati. Non nutre e non edifica; non è sano. Non può esserlo, perché gli apostati hanno smesso di cibarsi alla tavola di Geova. Come risultato, qualunque tratto della nuova personalità avessero sviluppato è scomparso. Non sono spinti dallo spirito santo, ma da cieco livore. Sono ossessionati da un unico desiderio: percuotere i loro ex compagni di schiavitù, come predisse Gesù. — Matteo 24:48, 49.
11 Per esempio, nel lontano 1909 l’allora presidente della Watch Tower Society, C. T. Russell, scrisse riguardo a coloro che si erano allontanati dalla tavola di Geova e avevano cominciato a maltrattare i loro ex compagni di schiavitù. La Torre di Guardia inglese del 1° ottobre 1909 diceva: “Tutti quelli che si separano dalla Società e dalla sua opera, invece di prosperare o di edificare altri nella fede e nelle grazie dello spirito, fanno a quanto pare il contrario: cercano di danneggiare la Causa che un tempo servivano e, con più o meno rumore, sprofondano gradualmente nell’oblio, danneggiando solo se stessi e altri che hanno il medesimo spirito polemico. . . . Se alcuni pensano di poter mangiare altrettanto bene o meglio ad altre tavole, o di poter produrre altrettanto bene o meglio da soli, facciano pure. . . . Ma mentre noi desideriamo che gli altri vadano dove meglio credono per trovare cibo e luce di loro gradimento, strano a dirsi quelli che diventano nostri oppositori agiscono in modo ben diverso. Invece di dire con l’atteggiamento virile del mondo: ‘Ho trovato qualcosa che preferisco; me ne vado e tanti saluti!’, costoro manifestano ira, malanimo, odio, ostilità, ‘opere della carne e del diavolo’ come non abbiamo mai visto fare da persone del mondo. Sembrano dei forsennati, come se fosse stato inoculato in loro il virus dell’idrofobia satanica. Alcuni di loro ci percuotono e poi asseriscono che siamo stati noi a colpirli. Sono pronti a dire e a scrivere vergognose falsità e ad abbassarsi a compiere le peggiori indegnità”.


La Torre di Guardia, 15 luglio 1992, p. 12 par. 19
Cristo odiò l’illegalità: la odiate voi?

19 L’obbligo di odiare l’illegalità riguarda anche tutte le attività degli apostati. Il nostro atteggiamento verso gli apostati dovrebbe essere quello di Davide, che dichiarò: “Non odio io quelli che ti odiano intensamente, o Geova, e non provo nausea per quelli che si rivoltano contro di te? Li odio con odio completo. Mi sono divenuti veri nemici”. (Salmo 139:21, 22) Gli apostati odierni hanno fatto causa comune con l’“uomo dell’illegalità”, il clero della cristianità. (2 Tessalonicesi 2:3) Come leali testimoni di Geova, quindi, non abbiamo assolutamente nulla in comune con loro. Essendo imperfetto, il nostro cuore potrebbe facilmente essere incline a criticare i nostri fratelli. I singoli componenti dello “schiavo fedele e discreto” sono uomini imperfetti. (Matteo 24:45-47) Ma questa classe è fedele e discreta. Gli apostati ingigantiscono gli errori o i presunti sbagli fatti da fratelli che prendono la direttiva. Per il nostro bene, evitiamo la propaganda apostata come il veleno, poiché tale è in effetti. — Romani 16:17, 18.

Questa condanna che la STG getta sui fuoriusciti porta di fatto anche alla divisione di intere famiglie.
Che il controllare le informazioni siano tanto importati lo dimostra anche il fatto che l’organizzazione ha coniato due differenti livelli di “verità”: dottrine “esterne” e dottrine “interne”. Il materiale esterno, relativamente innocuo è destinato al pubblico e ai nuovi adepti; le dottrine interne vengono svelate solo gradualmente, man mano che la persona avanza e si integra nell’organizzazione:

Manuale per la Scuola di Ministero Teocratico, 1971, p. 173
Questo si fa perché normalmente ci sono alcune cose che preferiamo non dire ai nuovi interessati.

Ciao [SM=x570892]

Bruno
RebellingPrincess
00giovedì 31 agosto 2006 12:21
(Rivelazione 14:1-3) “E vidi, ed ecco, l’Agnello stava sul monte Sion, e con lui centoquarantaquattromila che avevano il suo nome e il nome del Padre suo scritto sulle loro fronti. E udii un suono dal cielo come il suono di molte acque, e come il suono di alto tuono; e il suono che udii era come di cantori che si accompagnavano con l’arpa suonando le loro arpe. Ed essi cantano come un nuovo cantico dinanzi al trono e dinanzi alle quattro creature viventi e agli anziani; e nessuno poteva imparare quel cantico se non i centoquarantaquattromila, che sono stati comprati dalla terra.”


__________________________________________________________

Stavo ragionando su questo, e subito mi balza alla mente una scrittura... si parla di unti senz'ombra di dubbio, e unto è sinonimo di Cristo, giusto?

Luca 21:7 ...Quindi lo interrogarono, dicendo: “Maestro, quando avverranno effettivamente queste cose, e quale sarà il segno quando queste cose saranno destinate ad accadere?”... 8 Egli disse: “Badate che nessuno vi svii; poiché molti verranno in base al mio nome, dicendo: ‘Sono io’, e: ‘Il tempo stabilito si è avvicinato’. Non andate dietro a loro.

Matteo 24:24-26 ...Poiché sorgeranno falsi Cristi e falsi profeti che faranno grandi segni e prodigi da sviare, se possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, vi ho preavvertiti. 26 Perciò, se vi dicono: ‘Ecco, è nel deserto’, non uscite; ‘ecco, è nelle camere interne’, non lo credete....

Grassetto mio, se non erro in alcune adunanze si dichiara apertamente che alcuni tra i TdG sono "unti" da Dio... ciò mi fa riflettere...

Per via delle pubblicazioni della WTS riguardo all'apostasia... ho i brividi, davvero... si parla di ODIO? ... Gesù siedeva a tavola con i pubblicani ed i peccatori, questo l'hanno forse dimenticato?



brunodb2
00venerdì 1 settembre 2006 21:37
SETTIMA ED ULTIMA PARTE

RISOLUZIONE DEL CORPO DIRETTIVO
Ci stiamo avvicinando a un tempo di difficoltà senza precedenti
Mt 24:21
“poiché allora ci sarà grande tribolazione come non è accaduta dal principio del mondo fino ad ora, no, né accadrà più.”
Nostra posizione nei confronti del mondo
? Inteso come società umana allontanata da Dio

Ef 4:17-19 “Questo, perciò, dico e testimonio nel Signore, che voi non continuiate più a camminare come camminano anche le nazioni nella futilità della loro mente, 18 mentre sono mentalmente nelle tenebre, ed esclusi dalla vita che appartiene a Dio, a causa dell’ignoranza che è in loro, a causa dell’insensibilità del loro cuore. 19 Avendo superato ogni senso morale, si sono dati alla condotta dissoluta per operare impurità di ogni sorta con avidità.”
Gv 17:14 “Io ho dato loro la tua parola, ma il mondo li ha odiati, perché non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo.”


1 – IN VIRTÙ DEL NOSTRO AMORE PER GEOVA E PER IL PROSSIMO SIAMO DETERMINATI A INTENSIFICARE LA TESTIMONIANZA CHE DIAMO A PERSONE DI TUTTO IL MONDO A PRESCINDERE DALLA LORO RAZZA, NAZIONALITÀ, LINGUA O CONDIZIONE SOCIALE

At 10:34-35 “Allora Pietro aprì la bocca e disse: “Per certo comprendo che Dio non è parziale, 35 ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accetto.”
Ri 7:9 “Dopo queste cose vidi, ed ecco, una grande folla, che nessun uomo poteva numerare, di ogni nazione e tribù e popolo e lingua, che stavano in piedi dinanzi al trono e dinanzi all’Agnello, vestiti di lunghe vesti bianche; e nelle loro mani c’erano rami di palme.”
Ri 14:6 “E vidi un altro angelo volare in mezzo al cielo, e aveva un’eterna buona notizia da dichiarare come lieta novella a quelli che dimorano sulla terra, e ad ogni nazione e tribù e lingua e popolo,”


2 – ESSENDOCI DEDICATI A DIO SENZA RISERVE, SIAMO DETERMINATI A DARE A GEOVA NOSTRA ESCLUSIVA DEVOZIONE. EGLI VIENE PRIMA DI TUTTO!

Eso 20:3-5 “Non devi avere altri dèi contro la mia faccia. 4 “Non devi farti immagine scolpita né forma simile ad alcuna cosa che è nei cieli di sopra o che è sulla terra di sotto o che è nelle acque sotto la terra. 5 Non devi inchinarti davanti a loro né essere indotto a servirle, perché io, Geova tuo Dio, sono un Dio che esige esclusiva devozione, recando la punizione per l’errore dei padri sui figli, sulla terza generazione e sulla quarta generazione, nel caso di quelli che mi odiano;”

3 – COME GESÙ NON FECE PARTE DEL MONDO, NEMMENO NOI FACCIAMO PARTE DELLA SOCIETÀ UMANA CHE SI È ALLONTANATA DA DIO

4 – PER LEALTÀ VERSO GEOVA E SUO FIGLIO, GESÙ, SIAMO FERMAMENTE DETERMINATI A NON VIOLARE I GIUSTI PRINCIPI BIBLICI

5 – RIFIUTIAMO CON DECISIONE DI SOSTENERE INUTILI MOVIMENTI INTERCONFESSIONALI, PROGRAMMI SOCIALI E PROGETTI CONCEPITI PER PRESERVARE UN SISTEMA CHE DIO HA CONDANNATO E CHE È FALLIMENTARE

Isa 8:9-10 “Siate dannosi, o popoli, e siate frantumati; e prestate orecchio, voi tutti che siete in parti lontane della terra! Cingetevi, e siate frantumati! Cingetevi, e siate frantumati! 10 Fate un progetto, e sarà infranto! Pronunciate qualunque parola, e non avrà effetto, poiché Dio è con noi!”

6 - CONTINUEREMO A MOSTRARE SOTTOMISSIONE RELATIVA ALLE AUTORITÀ DEBITAMENTE COSTITUITE, DANDO RISPETTOSAMENTE A CESARE CIÒ CHE È DI CESARE E RENDENDO A DIO LE COSE DI DIO. NON CI SCHIEREREMO NÈ CI IMMISCHIEREMO NELLE CONTROVERSIE POLITICHE

Mt 22:21 “Dissero: “Di Cesare”. Quindi disse loro: “Rendete dunque a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio”.”
Ro 13:1-7 “Ogni anima sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio; le autorità esistenti sono poste nelle loro rispettive posizioni da Dio. 2 Perciò chi si oppone all’autorità si mette contro la disposizione di Dio; quelli che si mettono contro di essa ne riceveranno giudizio. 3 Poiché quelli che governano sono oggetto di timore, non per l’opera buona, ma per la cattiva. Non vuoi dunque aver timore dell’autorità? Continua a fare il bene, e ne avrai lode; 4 poiché essa è ministro di Dio per te per il bene. Ma se fai il male, abbi timore: poiché non senza scopo essa porta la spada; poiché è ministro di Dio, vendicatrice per esprimere ira su chi pratica il male. 5 C’è quindi una ragione impellente per sottoporvi, non solo a motivo di tale ira, ma anche a motivo della [vostra] coscienza. 6 Poiché per questo anche pagate le tasse; poiché essi sono pubblici servitori di Dio che servono costantemente a questo stesso scopo. 7 Rendete a tutti ciò che è dovuto, a chi [chiede] la tassa, la tassa; a chi [chiede] il tributo, il tributo; a chi [chiede] timore, tale timore; a chi [chiede] onore, tale onore.”
Tit 3:1 “Continua a ricordare loro di essere sottoposti e di essere ubbidienti ai governi e alle autorità come governanti, di essere pronti per ogni opera buona,”

7- RESPINGEREMO CON TUTTE LE FORZE LO SPIRITO DEL MONDO CHE SI MANIFESTA IN COSE COME MATERIALISMO, DIVERTIMENTI DELETERI, INTEMPERANZA NEL MANGIARE E NEL BERE, LA PIAGA DELLA PORNOGRAFIA E LA CURIOSITÀ E LA TENTAZIONE CHE ADESCA E PORTA ALCUNI A STARE IN COMPAGNIA DI PERSONE CHE NON FANNO PARTE DEL POPOLO DI DIO ATTRAVERSO LE “CHAT ROOM” PRESENTI SU INTERNET. SIAMO DETERMINATI A NON FAR PARTE DEL MONDO E A PERSEVERARE NELL’ADORAZIONE CHE È PURA DAL PUNTO DI VISTA DI DIO.
Gv 15:18-19 “Se il mondo vi odia, sapete che prima di odiare voi ha odiato me. 19 Se faceste parte del mondo, il mondo avrebbe affetto per ciò che è suo. Ora poiché non fate parte del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo motivo il mondo vi odia.”
Gc 1:27 “La forma di adorazione che è pura e incontaminata dal punto di vista del nostro Dio e Padre è questa: aver cura degli orfani e delle vedove nella loro tribolazione, e mantenersi senza macchia dal mondo.”

determinati a dare prova che non facciamo parte del mondo nelle relazioni con gli altri e in ogni aspetto della vita
? Mantenere posizione scritturalmente equilibrata in questo tempo di angustia e scompiglio
? determinati a rimanere separati dal mondo, con tutto il cuore
Lu 21:28 “Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate in alto la testa, perché la vostra liberazione si avvicina”.”

? Tutto ci fa capire che è vicina la fine del sistema di cose
Sl 33:1 “Gridate gioiosamente, o giusti, a motivo di Geova. La lode si addice ai retti.”


Colgo l'occasione per augurare a tutti un
BUON
FINE
SETTIMANA


Ciao [SM=x570892]

Bruno
d@reDev1l
00sabato 2 settembre 2006 01:06
Re: Re:
BAM!!!
Col punto sette abbiamo veramente toccato il fondo: si ripresenta il cerchio logico appena imparato: internet=pornografia=apostati. Ho sempre trovato queste risoluzioni inutili e patetiche. Non serve gridare la propria fede nelle ampie vie e nei luoghi di mercato, ma praticarla nel proprio cuore... E infilare in mezzo al sacro (la devozione a Dio) il profano (consigli su come usare il proprio computer) è un'intrusione inaccettabile. Ero sempre in imbarazzo totale in questi momenti di delirio (per me) di massa. Poi i si e gli applausi... Non fatemelo ricordare. Viva gli "apostati", se siamo noi!!! [SM=x570889] [SM=x570889] [SM=x570889]


Ps. Grazie Bruno!!! Spero tu abbia l'OCR e lo scanner, perché se inserisci tutti sti papiri a mano ti verrà il callo dello scrivano [SM=g27824] Comunque ottimo lavoro! Ciao, [SM=g27823] dD
Ancientofdays
00venerdì 8 settembre 2006 10:07
Dopo l'assemblea , anche il ripasso


5 – RIFIUTIAMO CON DECISIONE DI SOSTENERE INUTILI MOVIMENTI INTERCONFESSIONALI, PROGRAMMI SOCIALI E PROGETTI CONCEPITI PER PRESERVARE UN SISTEMA CHE DIO HA CONDANNATO E CHE È FALLIMENTARE



Ieri c'è stato il ripasso dell'assemblea di circ.
Sono stati riepilogati anche i punti della risoluzione, tra cui il 5.
Ho chiesto a mia moglie , ma non ti sembra mancanza di onestà chiedere ai fratelli di aderire al punto 5 della risoluzione e di nascosto aderire ad un dipartimento (nientemeno) dell'ONU ?
Sua risposta: infatti la società ha fatto decadere l'adesione

Santa buona fede benedetta !!!

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:39.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com