SECONDA PARTE
Pomeriggio
“Tenete caro il posto che avete nella congregazione”
Geova ci attira individualmente, ma non vuole che lo serviamo in associazione:
(Giovanni 6:44) "Nessuno può venire a me a meno che il Padre, che mi ha mandato, non lo attiri; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno."
Dimostrò questa volontà intrattenendo rapporti con l’unita congregazione di Israele.
Oggi Geova si comporta similmente con l’organizzazione terrena che ha come nucleo gli unti:
(Salmo 133:3) "È come la rugiada dell’Ermon Che scende sui monti di Sion. Poiché là Geova comandò [che fosse] la benedizione, [Anche] la vita a tempo indefinito".
Teniamo caro il nostro posto in questa organizzazione? Gli uomini ad esempio possono farlo offrendosi di pascere il gregge e accettando di aiutare altri, portando un maggior carico di responsabilità.
Questa disponibilità a servire è un metro per misurare il progresso, cosa che si dimostra sin dalle piccole responsabilità.
Le donne hanno una parte enorme in tutto ciò:
(Salmo 68:11) "Geova stesso dà la parola; Le donne che annunciano la buona notizia sono un grande esercito".
Esse furono equiparate, nei canti di vittoria a Geova, agli eserciti che erano andati in guerra. Oggi le donne compiono la maggior parte dell’opera di predicazione. Inoltre, se sono mature e mettono al servizio di altre la loro esperienza in modo positivo, hanno un ruolo importante nella congregazione:
(Tito 2:3-4) "Similmente le donne d’età avanzata siano di condotta riverente, non calunniatrici, né schiave di molto vino, maestre di ciò che è bene, affinché facciano tornare in sé le giovani per amare i loro mariti, per amare i loro figli,
I giovani possono offrire a Dio la loro freschezza e forza, coltivando una relazione personale ed individuale con Geova, non vivendo la verità come un’eredità culturale.
Come il lavoro plasma l’identità, così il servizio a Geova rende più profonda e netta la nostra posizione a favore dell’organizzazione di Dio, aiutandoci a schierarci con essa.
La congregazione è paragonata ad un corpo. Noi siamo perciò INTERDIPENDENTI, non indipendenti. Gli anziani, come “doni negli uomini”, tengono unito questo corpo e crescono insieme all'intero corpo:
(Efesini 4:8, 16) "Perciò egli dice: “Quando ascese in alto portò via prigionieri; diede doni [negli] uomini”.
Da lui tutto il corpo, essendo armoniosamente unito ed essendo fatto per cooperare mediante ogni giuntura che dà ciò che è necessario, secondo il funzionamento di ciascun rispettivo membro in dovuta misura, opera per la crescita del corpo alla propria edificazione nell’amore."
La responsabilità di tutti noi, il nostro “posto”, è di essere “arrendevoli”, ubbidienti e sottomessi con loro.Questo diventa più difficile quando sono coinvolti i nostri sentimenti.
(Ebrei 13:17) "Siate ubbidienti a quelli che prendono la direttiva fra voi e siate sottomessi, poiché essi vigilano sulle vostre anime come coloro che renderanno conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, poiché questo sarebbe dannoso per voi".
Monologo di un fratello che è stato consigliato a causa della sua attrazione per una persona del mondo sul lavoro. Dopo un’iniziale atto di ribellione, riflette e riconosce che dietro a quei consigli c’è l’interesse amorevole e l’aiuto di Geova, il quale usa i suoi “doni”, i suoi strumenti in forma di uomini, la sua organizzazione quindi, per salvarci dalla rovina spirituale.
Non ascoltare i loro consigli può significare la nostra morte spirituale! Consideriamo le loro parole come se venissero direttamente da Geova.
Tre cose ci possono aiutare:
1.La stretta relazione con Geova
2.Esercitare fede nel sacrificio di Cristo
3.La meravigliosa speranza del Regno.
“Geova ha tenera cura delle persone anziane”
Geova si presenta in una visione come una persona anziana, ad indicare la sua immensa esperienza.
(Daniele 7:9) "Continuai a guardare finché furono posti dei troni e l’Antico di Giorni si sedette. Il suo vestimento era bianco proprio come la neve, e i capelli della sua testa erano come lana pura. Il suo trono era fiamme di fuoco; le ruote d’esso erano un fuoco ardente."
La Bibbia associa l’anzianità a caratteristiche desiderabili nei servitori di Dio:
(Proverbi 16:31) "I capelli grigi sono una corona di bellezza quando si trovano nella via della giustizia".
Questo ci ricorda la necessità di esprimergli il dovuto rispetto.
(Daniele 9:23) "All’inizio delle tue suppliche è uscita una parola, e io stesso sono venuto a riferire, perché sei qualcuno molto desiderabile. Prendi dunque in considerazione la parola, e abbi intendimento della cosa vista".
E Geova ricorda a coloro che hanno speso la loro vita per lui che non si dimenticherà mai di loro:
(Ebrei 6:10) "Poiché Dio non è ingiusto da dimenticare la vostra opera e l’amore che avete mostrato per il suo nome, in quanto avete servito e continuate a servire i santi".
All’antico Israele Dio diede comandi che educassero al rispetto e all’amore per le persone anziane:
(Levitico 19:32) "‘Ti devi levare davanti ai capelli grigi, e devi mostrare considerazione per la persona del vecchio, e devi aver timore del tuo Dio. Io sono Geova".
Le persone d’età avanzata hanno qualità inestimabili. Le dobbiamo lodare per gli sforzi che fanno e la perseveranza che mostrano. Questo potrebbe aiutarli ad andare avanti. Dobbiamo avere tenera cura dei nostri anziani, esattamente come succede nelle filiali Betel.
Questa responsabilità è soprattutto dei familiari, che hanno l’obbligo spirituale e morale di occuparsi degli anziani sia in senso fisico che spirituale:
(1 Timoteo 5:3-5,8) "Onora le vedove che sono effettivamente vedove. Ma se qualche vedova ha figli o nipoti, questi imparino prima a praticare la santa devozione nella loro propria casa e a continuare a rendere dovuto compenso ai loro genitori e nonni, poiché questo è gradito dinanzi a Dio. 5 Ora la donna che è effettivamente vedova e lasciata senza mezzi ha riposto la sua speranza in Dio e persevera nelle supplicazioni e nelle preghiere notte e giorno. 8 Certo, se qualcuno non provvede ai suoi, e specialmente a quelli della sua casa, ha rinnegato la fede ed è peggiore di uno senza fede.
Questa cura aiuterà le persone d’età avanzata a mantenere un atteggiamento positivo nella vita".
Gli anziani devono essere sicuri che Geova non lascerà mai un suo leale nella vecchiaia:
(Salmo 71:9) "Non mi rigettare nel tempo della vecchiaia; Proprio quando la mia potenza viene meno, non mi lasciare".
(Salmo 71:18) "E anche fino alla vecchiaia e ai capelli grigi, o Dio, non mi lasciare, Finché io annunci il tuo braccio alla generazione, A tutti quelli che devono venire, la tua potenza".
La vecchiaia va accettata in senso fisico, ma ad essa si deve affiancare un rinnovamento interiore:
(2 Corinti 4:16) "Perciò non veniamo meno, ma anche se l’uomo che siamo di fuori deperisce, certamente l’uomo che siamo di dentro si rinnova di giorno in giorno".
Nelle congregazioni, le persone anziane sono per noi un grande esempio sia per la loro presenza alle adunanze che per l'impegno
Geova ama i fratelli anziani più di quando erano giovani:
(Isaia 46:4) "Pure fino alla [vostra] vecchiaia Io sono lo stesso; e fino ai [vostri] capelli grigi io stesso continuerò a sopportare. Io stesso certamente agirò, affinché io stesso porti e affinché io stesso sopporti e procuri scampo".
Noi dobbiamo da parte nostra imitare questa caratteristica di Geova!
Esperienza:
Sorella molto avanti negli anni che confida completamente in Geova nonostante i problemi. Ricevette forte persecuzione da parte del marito. Picchiata così violentemente da rischiare la morte. Ha subito molti lutti e non aveva più nessun familiare che si prendesse cura di lei. Solo Geova, tramite i fratelli, gli ha mostrato amore provvedendogli il necessario.
Sorella di 78 anni battezzata nel 1973. Ha subito 6 interventi. Gli è morto figlio e marito. A 73 anni inizia il servizio di pioniera regolare. Frequenta molto i giovani che l'apprezzano e stimano. La fanno sentire giovane spiritualmente e fisicamente. E' commossa per tutto quello che Geova ha fatto per lei. E' decisa a servirlo per tutta la vita.
Fratello di 87 anni. 1947 battezzato. Nel 50 ha avuto il privilegio di frequentare la scuola di Galaad e dal 64 serve nella famiglia Betel. Iniziano i problemi di salute: la vista, l'equilibro, e diversi dolori non gli hanno mai fatto perdere la gioia. Essere alla Betel lo considera un paradiso! Qualsiasi privilegio ha ricevuto lo ha sempre apprezzato. Vede in Geova un Padre Amorevole e non intende smettere di servirlo!
“Liberazione dall’angoscia”
Siamo quasi tutti aggravati da molti problemi e stressati da ciò che accade intorno a noi, e questo è un segno degli ultimi giorni:
(2 Timoteo 3:1) "Ma sappi questo, che negli ultimi giorni ci saranno tempi difficili".
(Marco 13:8) "Poiché sorgerà nazione contro nazione e regno contro regno, ci saranno terremoti in un luogo dopo l’altro, ci sarà penuria di viveri. Queste cose sono il principio dei dolori di afflizione".
I “dolori di afflizione” richiamano i dolori del parto, quindi una pena profonda.
Il Re Davide espresse chiaramente i suoi sentimenti negativi:
(Salmo 69:20) "Il biasimo stesso ha rotto il mio cuore, e [la ferita] è incurabile. E speravo che qualcuno mi mostrasse compassione, ma non c’era nessuno; E nei confortatori, ma non trovai nessuno".
A volte abbiamo la sensazione che nessuno possa capire la nostra situazione di angoscia. Davide aveva però fiducia che qualcuno nell'universo lo potesse comprendere.
Abbiamo una via d’uscita:
(Salmo 34:15) "Gli occhi di Geova sono verso i giusti, E i suoi orecchi sono verso la loro invocazione di soccorso".
Geova ci ascolta, ci capisce e ci sostiene:
(2 Cronache 6:30-31) "allora voglia tu stesso udire dai cieli, luogo della tua dimora, e devi perdonare e dare a ciascuno secondo tutte le sue vie, perché conosci il suo cuore (poiché solo tu stesso conosci bene il cuore dei figli del genere umano); affinché ti temano, camminando nelle tue vie per tutti i giorni che sono in vita sulla superficie del suolo che desti ai nostri antenati".
GEOVA CONDIVIDE CON NOI IL NOSTRO DOLORE. NON SIAMO SOLI NELLE NOSTRE ANGOSCE! Egli ha il potere di intervenire, e la preghiera potrebbe indurre Geova a fare qualcosa che altrimenti non avrebbe fatto.
(salmo 25:17)
Egli ci può liberare dall’angoscia in almeno due modi:
- può eliminare l’avversità che ci causa angoscia
- può aiutarci a sopportarla e a non esserne sopraffatti
Nel secondo caso dobbiamo fare la nostra parte e non permettere che le afflizioni di allontanino da Dio. Chiediamoci: lo prego? Gli apro il mio cuore perché mi aiuti a perseverare?
Benefici che si ottengono dall’appoggiarci a Geova:
- coltiviamo il giusto atteggiamento mentale di fronte alle difficoltà e siamo decisi a combatterle.
- diventiamo ricettivi alle istruzioni e alla guida di Geova, ricavandone saggezza.
- otteniamo pace mentale.
- siamo spinti ad agire in conformità alle nostre preghiere
- non ci lasciamo andare e non interrompiamo le nostre attività spirituali. Manifesteremo lo spirito mostrato dal salmista prima e da Gesù poi:
(Salmo 69:9) "Poiché l’assoluto zelo per la tua casa mi ha divorato"
- beneficiamo del meraviglioso provvedimento della fratellanza mondiale e ci concentriamo sul dare per primi ad altri.
Siamo convinti che Dio ci farà la via d’uscita in ogni situazione angosciosa:
(1 Corinti 10:13) "Nessuna tentazione vi ha colti eccetto ciò che è comune agli uomini. Ma Dio è fedele, e non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, ma con la tentazione farà anche la via d’uscita perché la possiate sopportare".
Così facendo saremo sempre di più determinati a rimanere fermi, convinti del sostegno di Geova:
(Salmo 55:16-17) "In quanto a me, chiamerò Dio; E Geova stesso mi salverà. La sera e la mattina e a mezzogiorno non posso che mostrare preoccupazione e gemere, Ed egli ode la mia voce".
(Salmo 55:22) "Getta su Geova stesso il tuo peso, Ed egli stesso ti sosterrà. Non permetterà mai che il giusto vacilli".
Esperienze:
Sposati da 18 anni e pionieri speciali per 10 anni. La morte del marito gli provocò un dolore lacerante che gli provocò attacchi di panico e depressione reattiva. Non è stato facile essere compresa dalle persone che mi circondano. Geova diventa il suo unico punto di riferimento stabile. Sente il bisogno di crearsi momenti da trascorrere intimamente con lui, proprio come faceva con il marito.
Fratello che nel 2002 subì un grave incidente stradale. Lottò fra la vita e la morte. Prima dell'incidente era un anziano di congregazione molto impegnato nelle attività teocratiche e aveva un lavoro molto soddisfacente. La sua vita cambiò radicalmente. Si appoggiò totalmente a Geova che lo sostenne come un padre amorevole. Ha concentrato la sua attenzione ai fratelli così da non pensare troppo a se stesso. Non sempre gli altri capivano cosa stava passando, il suo stato d'animo, le angoscie, le paure. Solo Geova poteva capire e agire. (Salmo 55:22)
“Il ruolo degli angeli nel rendere ‘servizio pubblico’”
Esistono numerosissimi angeli, con compiti diversi:
(Rivelazione 5:11) "E vidi, e udii la voce di molti angeli intorno al trono e alle creature viventi e agli anziani, e il loro numero era di miriadi di miriadi e di migliaia di migliaia"( Salmo 103:20,21)Sono dunque, creature potenti al servizio di Geova.La parola "Angelo" nella bibbia viene menzionato circa 400 volte.
Cristo è il capo degli angeli, o arcangelo (Significa "capo angelo"):
(1 Tessalonicesi 4:16) "perciò il Signore stesso scenderà dal cielo con una chiamata di comando, con voce di arcangelo e con tromba di Dio, e quelli che sono morti unitamente a Cristo sorgeranno per primi".E' quindi l'Arcangelo Michele.
(Giobbe 38:4-7) (g 22 giugno 99)I fedeli Angeli sono tutti schierati verso il nemico, Satana il Diavolo.
I Demoni sono coloro che si ribellarono a Geova e portando corruzione sulla terra.
Sotto Gesù vi sono serafini (Isaia 6:2), cherubini (Genesi 3:24) e angeli (Salmo 104:4). Fra i compiti degli angeli c’è il servire pubblicamente a favore dei leali servitori umani di Geova:
(Ebrei 1:14) "Non sono essi tutti spiriti per il servizio pubblico, mandati per servire a favore di quelli che erediteranno la salvezza?"
Ruoli degli angeli:
- essere messaggeri di Geova per notizie particolari
- guidare l’opera di predicazione
- eseguire i giudizi di Geova:
(Matteo 25:31-33) "Quando il Figlio dell’uomo sarà arrivato nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, sederà quindi sul suo glorioso trono. 32 E tutte le nazioni saranno radunate dinanzi a lui, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri. 33 E metterà le pecore alla sua destra, ma i capri alla sua sinistra".Per le persone simile a pecore questo significa salvezza!
(Genesi 19:15,16) Gli angeli salvarono Lot e i suoi familiari.
(2 Tessalonicesi 1:7-9) "ma, a voi che soffrite tribolazione, sollievo con noi alla rivelazione del Signore Gesù dal cielo con i suoi potenti angeli in un fuoco fiammeggiante, allorché recherà vendetta su quelli che non conoscono Dio e su quelli che non ubbidiscono alla buona notizia intorno al nostro Signore Gesù. Questi stessi subiranno la punizione giudiziaria della distruzione eterna dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua forza"
- proteggere e liberare i servitori di Dio (vedi Daniele liberato dai leoni, i tre ebrei nella fornace, gli apostoli liberati dalla prigione).
Ruolo degli angeli oggi:
(Salmo 34:7) "L’angelo di Geova si accampa tutt’intorno a quelli che lo temono, E li libera".Anche intorno a noi potrebbero esserci un angelo che ci protegge. Geova può aver radunato qualche legione di angeli per proteggere le nostre assemblee.
Se Satana e i demoni potessero ci annienterebbero, perciò dobbiamo la nostra sopravvivenza a loro.(Matteo 2:13; Atti 20:7)
Hanno una parte attiva per sostenere i servitori di Dio. Anche se questo non significa essere immuni dai problemi.
(Rivelazione 12:17) "E il dragone si adirò contro la donna, e se ne andò a far guerra contro i rimanenti del seme di lei, che osservano i comandamenti di Dio e hanno il compito di rendere testimonianza a Gesù".
Non è ancora giunto il tempo perché Geova ci liberi dai problemi, in quanto dobbiamo ancora fornire una risposta esauriente alla contesa sulla nostra lealtà di servitori di Geova. Ma egli pone dei limiti all’azione dei demoni nei nostri confronti:
(1 Corinti 10:13) "Nessuna tentazione vi ha colti eccetto ciò che è comune agli uomini. Ma Dio è fedele, e non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, ma con la tentazione farà anche la via d’uscita perché la possiate sopportare".
Continuiamo dunque a confidare in Geova e nella protezione angelica che non verrà mai meno se gli rimaniamo fedeli.
Ecco perché viene detto che dopo la prova Geova attuerà una forma di liberazione.
Ad esempio, mentre Pietro fu liberato in una circostanza, Stefano e Giacomo subirono il martirio. Ciò significa che Geova può permettere una prova estrema per risolvere la contesa o dare testimonianza. In questo caso interviene dando la forza oltre ciò che è normale:
(2 Corinti 4:7) "Comunque, abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché la potenza oltre ciò che è normale sia di Dio e non da noi".
Simposio: "Geova, 'Colui che provvede scampo'"
1. Nei tempi precristiani
La strada da percorrere per un servitore di Geova è angusta, ma porta alla salvezza. In questo cammino Geova ci soccorre, dandoci forza e sapienza:
Soprascritta: Al direttore. Di Davide, per far ricordare.(A Israele)Chiunque può invocarlo e ricevere soccorso.
(Salmo 70:1) "O Dio, per liberarmi, O Geova, affrettati in mio soccorso".
(Giacomo 1:5) "Quindi, se qualcuno di voi manca di sapienza, continui a chiederla a Dio, poiché egli dà generosamente a tutti e senza biasimare; ed essa gli sarà data".
Davide non perse la gioia nelle sue tribolazioni grazie all’aiuto di Geova.
(Salmo 70:4-5) "Esultino e si rallegrino in te tutti quelli che ti cercano, E dicano di continuo: “Dio sia magnificato!”, quelli che amano la tua salvezza. Ma io sono afflitto e povero. O Dio, agisci presto per me. Tu sei il mio aiuto e Colui che mi provvede scampo. O Geova, non tardare troppo".(2 Samuele 22:1,2) Geova lo liberò dalla mano di Saul, e lo sostenne sempre!
Era Colui che gli provvedeva scampo.
Ai giorni del fedele Noè le persone manifestavano un atteggiamento in netta contrapposizione al suo. (2 Pietro 2:5-9) Ma la lezione che ne traiamo oggi è che le persone devote saranno salvate e liberate, come lo fu Noè:
(Matteo 24:37-41) "Poiché come furono i giorni di Noè, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo. 38 Poiché come in quei giorni prima del diluvio mangiavano e bevevano, gli uomini si sposavano e le donne erano date in matrimonio, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si avvidero di nulla finché venne il diluvio e li spazzò via tutti, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l’altro abbandonato; due donne macineranno al mulino a mano: una sarà presa e l’altra abbandonata".
Un altro parallelismo tra Noè e i nostri giorni è il metodo di liberazione: Pietro paragona il battesimo alla circostanza in cui Noè passò attraverso le acque del Diluvio. Mentre da una parte quelle acque si dimostrarono fatali per gli abitanti malvagi della terra, si dimostrarono salvifiche per Noè portando in salvo lui e l’arca in cui stava. Similmente, il battesimo “salva” i cristiani da questo mondo malvagio. Quando qualcuno si battezza, sulla base della propria fede nei benefìci della morte e risurrezione di Gesù Cristo, si trova, in un certo senso, in una condizione ‘salvata’ dinanzi a Dio. Non è più considerato parte di questa generazione malvagia condannata alla distruzione:
(1 Pietro 3:20-21) "che una volta erano stati disubbidienti quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè, mentre era costruita l’arca, in cui alcune persone, cioè otto anime, furono salvate attraverso l’acqua. Ciò che corrisponde a questo salva ora anche voi, cioè il battesimo (non il togliere il sudiciume della carne, ma la richiesta fatta a Dio di una buona coscienza), per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo".
Un altro esempio di come Geova provvede scampo è il re Ezechia, che trovandosi in grave difficoltà pregò Geova perché lo salvasse da quella situazione:
(Isaia 37:20) "E ora, o Geova nostro Dio, salvaci dalla sua mano, affinché tutti i regni della terra conoscano che tu solo, o Geova, sei [Dio]".
Nel richiedere l’intervento di Dio, Ezechia si preoccupò più della rivendicazione della sovranità di Geova che della propria salvezza. Ed egli ottenne la liberazione richiesta:
(Isaia 36:18-20) "perché Ezechia non vi illuda, dicendo: ‘Geova stesso ci libererà’. Hanno gli dèi delle nazioni liberato ciascuno il suo proprio paese dalla mano del re d’Assiria? Dove sono gli dèi di Amat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvaim? E hanno essi liberato Samaria dalla mia mano? Chi fra tutti gli dèi di questi paesi ha liberato il proprio paese dalla mia mano così che Geova liberi Gerusalemme dalla mia mano?"
(Isaia 37:36) "E l’angelo di Geova usciva e abbatteva centottantacinquemila nel campo degli assiri. Quando il popolo si alzò la mattina di buon’ora, ebbene, ecco, erano tutti cadaveri, morti".
La stessa preoccupazione per la santificazione del nome di Geova dovrebbe accompagnare noi oggi. Questi esempi del passato, inoltre, ci devono aiutare a confidare in Geova e a tenere a mente l’immutata capacità di Geova di salvare:
(Abacuc 3:18) "tuttavia, in quanto a me, certamente esulterò in Geova stesso; di sicuro gioirò nell’Iddio della mia salvezza". Geova sa intervenire a nostro favore se noi continuiamo a confidare completamente in Lui.Presto ci libererà da questo malvagio sistema di cose!
2. Nel primo secolo
Il primo secolo fu un’epoca di cambiamento per il sistema giudaico. Il cristianesimo avrebbe scatenato persecuzione da parte degli ebrei non disposti a riconoscere il Messia:
(Matteo 10:16-18) "Ecco, vi mando come pecore in mezzo ai lupi; perciò mostratevi cauti come serpenti e innocenti come colombe. 17 Guardatevi dagli uomini; poiché vi consegneranno ai tribunali locali, e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe. 18 Infatti, sarete trascinati per causa mia davanti a governatori e re, in testimonianza a loro e alle nazioni".
La storia dei primi cristiani, narrata in Atti, capitoli da 1 a 8, dimostra questa storia travagliata. Come avrebbe Geova provveduto scampo al suo popolo appena costituito?
A volte intervenne in modo miracoloso nel caso dei singoli, in quanto aveva particolari disegni da attuare per dare testimonianza tramite questi atti salvifici o tramite i servitori stessi che liberava.
In altri casi intervenne salvando collettivamente il suo popolo che ascoltò gli avvertimenti dati, come accadde durante la distruzione di Gerusalemme del 70 E.V.
3. Nel nostro tempo
Geova liberò i membri del Corpo Direttivo all’inizio del XX secolo. Pur non aspettandoci una protezione speciale da parte di Geova, senz’altro ci aspettiamo di scampare come popolo.Agisce per preservare la nostra vita per l'eternità.
In ogni caso, la nostra determinazione è la stessa dei tre ebrei deportati a Babilonia:
(Daniele 3:17-18) "Se dev’essere, il nostro Dio che serviamo ci può liberare. Egli [ci] libererà dalla fornace di fuoco ardente e dalla tua mano, o re. 18 Ma se no, ti sia noto, o re, che i tuoi dèi non sono quelli che noi serviamo, e certamente non adoreremo l’immagine d’oro che hai eretto".
Consapevoli della protezione di Geova sul suo popolo e di quanto siamo preziosi ai suoi occhi, non ci lasciamo intimidire dalla persecuzione:
(Salmo 116:15) "Preziosa agli occhi di Geova È la morte dei suoi leali".
I fratelli sopravvissuti nei campi di concentramento continuano fedelmente a servire Geova.
Un esempio sono i dati della crescita degli studi in Francia, aumentati del 33%. Più l’opposizione si accanisce, più diventiamo forti e decisi, perché aumenta il nostro attaccamento a Geova per resistere. Ci rendiamo conto che Egli non è cambiato nel tempo e che sa liberare i suoi leali servitori dalla prova, e presto lo farà:
(2 Pietro 2:9) "Geova sa liberare le persone di santa devozione dalla prova, ma riservare gli ingiusti al giorno del giudizio perché siano stroncati"
Impariamo perciò ad affidare a Geova pienamente la nostra vita e il nostro futuro.
Esperienza:
Nata in una famiglia di Testimoni di Geova in Ucraina. All'inizio eravano pochi, solo 35. Furono mandati in Siberia ma al loro ritorno divennero una congregazione di 85 fratelli. Costretti a nascondere pubblicazioni e a organizzare adunanze segrete. Pregavano Geova di dargli il coraggio di continuare a predicare fino al giorno che ottennero la libertà di svolgere pubblicamente l'opera.
Satana tenta in tutti i modi di abbatterci ma Geova è più forte e continua a provvedere scampo! Se continuiamo nonostante le difficoltà, ad appoggiarci a Lui, saremo aiutati e sostenuti dal suo Santo Spirito.
4. Nel futuro
La Bibbia descrive la guerra di Dio come l’evento culminante della fine del sistema di cose:
(Rivelazione 16:16) "E li radunarono nel luogo che in ebraico si chiama Har-Maghedon".
Ma cosa accadrà prima di ciò? Satana sferrerà un attacco contro i servitori di Dio, dopo aver eliminato Babilonia la Grande. Geova provvederà scampo al suo popolo inerme salvandolo, contro ogni pronostico umano:
(Ezechiele 38:10-11) "Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: ‘E deve accadere in quel giorno che ti saliranno cose in cuore, e certamente escogiterai un disegno dannoso; e dovrai dire: “Salirò contro il paese di aperta campagna. Andrò su quelli che non hanno disturbo, che dimorano al sicuro, che dimorano tutti senza mura, e non hanno nemmeno sbarra e porte".
(Ezechiele 38:18-19) "‘E deve accadere in quel giorno, nel giorno in cui Gog verrà sul suolo d’Israele’, è l’espressione del Sovrano Signore Geova, ‘che il mio furore mi salirà al naso. E nel mio ardore, nel fuoco del mio furore, dovrò parlare. In quel giorno accadrà sicuramente un gran tremore nel suolo d’Israele".
Immediatamente prima di Armaghedon ci saranno fenomeni celesti sovrumani che faranno capire chiaramente l’origine divina di ciò che immediatamente seguirà:
(Luca 21:25) "E ci saranno segni nel sole e nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia delle nazioni, che non sapranno come uscirne a causa del muggito del mare e del [suo] agitarsi"
Per il popolo di Geova la salvezza giungerà attraverso la grande tribolazione.
(Luca 21:28) "Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate in alto la testa, perché la vostra liberazione si avvicina".
Abbiamo istruzioni abbastanza chiare su cosa fare per scampare:
(Isaia 26:20-21) "Va, popolo mio, entra nelle tue stanze interne, e chiudi le tue porte dietro di te. Nasconditi per un breve momento finché la denuncia sia passata. Poiché, ecco, Geova uscirà dal suo luogo per chiedere conto dell’errore dell’abitante del paese contro di lui, e il paese certamente esporrà il suo spargimento di sangue e non coprirà più i suoi uccisi".
Il primo adempimento di questa scrittura avvenne nel 539 a.E.V., quando Ciro diede ordine a tutti di rimanere nelle loro case, nelle loro “stanze interne” appunto, perché avrebbe ucciso solo chi avesse cercato di fuggire.
Oggi queste “stanze interne” sono le congregazioni. In esse già si respira un’aria protettiva. Nelle nostre adunanze avvertiamo questa atmosfera? Perché ci sia una situazione di pace e armonia dobbiamo dare il nostro apporto e avere una sana influenza verso di essa.
Gli anziani, dal canto loro, hanno il compito di fare tutto il possibile per dare protezione alle pecore di Geova:
(Isaia 32:1-2) "Ecco, un re regnerà per la stessa giustizia; e in quanto ai principi, governeranno come principi per lo stesso diritto. E ciascuno deve mostrar d’essere come un luogo per riparare dal vento e un nascondiglio dal temporale, come ruscelli d’acqua in un paese arido, come l’ombra di una gran rupe in una terra esausta".
Quindi, qualsiasi istruzione sul rimanere in queste “stanze interne” è per il nostro bene. In esse Geova ci sosterrà e ci farà scampare. Adesso è il momento di entrarvi.
“Nessun’arma e nessuna lingua che si oppone avrà successo”
Satana e il suo seme hanno cercato di farci tacere a livello mondiale in tutti i modi, senza riuscirci:
(Isaia 54:17) "Qualsiasi arma formata contro di te non avrà successo, e qualsiasi lingua si levi contro di te in giudizio tu la condannerai. Questo è il possedimento ereditario dei servitori di Geova, e la loro giustizia viene da me”, è l’espressione di Geova".
Il Diavolo vuole divorare chi non gli appartiene, cioè i servitori di Geova:
(1 Pietro 5:8) "Mantenetevi assennati, siate vigilanti. Il vostro avversario, il Diavolo, va in giro come un leone ruggente, cercando di divorare [qualcuno]".
Quel “qualcuno” siamo proprio noi. Ma l’esito di questi attacchi era già predetto in Isaia 54:17: nessun successo.
Quali sono alcune delle armi che Satana usa?
- GOVERNI, attraverso bandi, persecuzioni, nazionalismo, decreti, campi di concentramento. L’esito però è stato un completo fallimento (vedi in Moldova, che dopo 60 anni di persecuzione ha una proporzione di un testimone ogni 214 abitanti). Senza volerlo i governi in Russia hanno fatto adempiere Atti 1:8 con le deportazioni. In Malawi e Mozambico c’è stata crudele persecuzione. I proclamatori sono aumentati notevolmente. Su 60.000 proclamatori si sono avuti più di 200 mila presenti alla Commemorazione.
E’ lo spirito santo di Geova che ci dà la forza di proseguire e perseverare:
(Zaccaria 4:6) "Pertanto rispose e mi disse: “Questa è la parola di Geova a Zorobabele, dicendo: ‘“Non mediante forza militare, né mediante potenza, ma mediante il mio spirito”, ha detto Geova degli eserciti".
Lo spirito santo di Geova annulla gli effetti degli attacchi di Satana, come riconobbe lo stesso Gamaliele:
(Atti 5:38-39) "E ora, nelle presenti circostanze, vi dico: Non vi immischiate con questi uomini, ma lasciateli stare; (perché, se questo progetto o quest’opera è dagli uomini, sarà rovesciata; ma se è da Dio, non li potrete rovesciare); altrimenti, potreste trovarvi a combattere effettivamente contro Dio".
Alla fine la persecuzione diventa un trampolino di lancio per la predicazione: Siamo stati accusati ingiustamente e brutalmente.
(Filippesi 1:12-14) "Ora desidero che sappiate, fratelli, che le mie cose sono riuscite per il progresso della buona notizia anziché altrimenti, tanto che i legami della mia prigionia son divenuti di pubblica conoscenza in relazione con Cristo fra tutta la guardia pretoriana e tutti gli altri; e la maggioranza dei fratelli nel Signore, provando fiducia a motivo dei miei legami [di prigionia], mostrano ancor più coraggio nell’annunciare la parola di Dio senza timore".
- LINGUE FALSE, che hanno calunniato il popolo di Dio (vedi in Francia, con le leggi fiscali, o in Armenia dove ci hanno accusato di plagiare i giovani contro il servizio militare). In questi posti il popolo di Geova ha usato i mezzi legali a sua disposizione. In Francia ad oggi ci sono state più di 921 sentenze favorevoli. In Armenia si è arrivati al Consiglio di Stato. Solo 11 giorni dopo è stata stabilita una tassa del 60% sulle contribuzioni fatte per costrire nuove sale del Regno.
In altri casi però lasciamo che sia la nostra condotta a rispondere.
Mantenendo una condotta leale, anche chi ci attacca deve ammettere che siamo irreprensibili.
- SCHERNI, che possono essere un’arma debilitante. Ci vogliono fede e coraggio per resistere, come indica l’esempio di Noè:
(Ebrei 11:7) "Per fede Noè, dopo aver ricevuto divino avvertimento di cose non ancora viste, mostrò santo timore e costruì un’arca per la salvezza della sua casa; e per mezzo di questa [fede] condannò il mondo e divenne erede della giustizia che è secondo la fede". Dimostrò quando venne il diluvio che chiunque, mostrando fede in Geova avrebbe potuto salvarsi.
Con la nostra opera anche noi condanniamo il mondo.
A Russell fu chiesto perchè non reagiva alle accuse e lui rispose: "Se ti metti a prendere a calci tutti i cani che ti abbaiano contro, non fai molta strada." A volte gli scherni fanno male ma che confida in Geova non deve fermasi a questo.
Successe anche a Lot di essere schernito.
(Genesi 19:14) "Allora Lot uscì e parlava ai suoi generi che dovevano prendere le sue figlie, e diceva: “Levatevi! Uscite da questo luogo, perché Geova sta per ridurre in rovina la città!” Ma agli occhi dei suoi generi sembrò come un uomo che scherzasse".
Ma sono gli schernitori a sbagliarsi, non noi. Anche Cristo fu beffeggiato e deriso:
(Luca 16:14) "Ora i farisei, che erano amanti del denaro, ascoltavano tutte queste cose, e si facevano beffe di lui".
Perciò ci aspettiamo lo stesso trattamento:
(2 Pietro 3:3) "Poiché voi sapete questo prima di tutto, che negli ultimi giorni verranno degli schernitori con i loro scherni, che procederanno secondo i propri desideri"
Per perseverare in questo clima denigratorio abbiamo bisogno di alimentarci spiritualmente con lo studio, le adunanze e l’ “esercizio” spirituale che la predicazione rappresenta per noi.
(Matteo 24:13) "Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato".
Satana ci mette alla prova, ma non ha l’arma vincente. Nessuno può strapparci la nostra fede.
Inoltre, la persecuzione perché serviamo Geova è una chiara testimonianza di approvazione divina nei nostri confronti.
(1 Pietro 4:14) "Se siete biasimati per il nome di Cristo, felici voi, perché lo [spirito] della gloria, sì, lo spirito di Dio, riposa su di voi".
(Ebrei 10:39) "Ora noi non siamo di quelli che tornano indietro alla distruzione, ma di quelli che hanno fede per conservare in vita l’anima".
continua ...
Ciao
Bruno