Religioni in Sicilia racchiuse in un cd

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Achille Lorenzi
00sabato 13 maggio 2006 19:59
Un Cd in cui si fotografa la realtà delle religioni presenti in Italia e in Sicilia. Lo studio, «Il pluralismo religioso in Italia e in Sicilia», è stato presentato, ieri mattina, da Patrizia Monterosso, direttore generale della Pubblica istruzione Regione Siciliana e da Massimo Introvigne, docente di Sociologia delle religioni alla Pontificia Università della Santa Croce e direttore del Cesnur, Centro studi sulle nuove religioni.
Il Cd sarà distribuito negli istituti superiori, le università e le biblioteche.
«La realizzazione del Cd – ha spiegato Patrizia Monterosso – oltre al grande valore teorico, ha un significato concreto e trova riscontro nei progetti, promossi dall'Ufficio scolastico, finalizzati a combattere la dispersione dei cittadini extracomunitari. Affinché la scuola promuova il cambiamento e l'integrazione è necessario comprendere l'effettiva portata che la religione ha per un bambino non italiano, soprattutto se di religione musulmana».
Dallo studio emerge che in Italia sono presenti 615 gruppi religiosi, 60 in Sicilia. Fra le specificità dell'Isola, la crescita dei Pentecostali che si contendono con i Testimoni di Geova il primato della minoranza meglio organizzata. Il buddismo segue il trend nazionale con un numero sempre maggiore di soggetti che dichiarano di aderirvi, circa un migliaio. Non hanno ancora un tempio o un luogo pubblico in cui riunirsi ma si incontrano in case private.
Nel numero, la religione musulmana segue quella cattolica. Quasi inesistente, nonostante i fasti del passato, l'ebraismo che annovera circa 25 persone.
«E' da sottolineare – ha detto Introvigne – il metodo razionale e laico con cui abbiamo condotto lo studio. Il suo significato, oltre che informativo, è formativo perché vuole rendere conto della realtà variegata delle religioni che si articolano in una galassia di gruppi differenti nel pensiero. La Sicilia non mostra situazioni incancrenite di conflitti come accade in altre regioni italiane. La spiegazione – ha concluso Introvigne – è da ricercare nella scarsa presenza di soggetti appartenenti a gruppi dell'ultrafondamentalismo islamico».
Insomma, anche oggi l'Isola dimostra la sua atavica predisposizione alla convivenza serena fra popoli e culture diverse. Alcune realtà, come le scuole di Mazzara del Vallo costituiscono un fiore all'occhiello per l'integrazione nel Mediterraneo.
Maria Modica

Fonte: www.lasicilia.it/giornale/1305/CT1305/RU/RU01/06.html

Interessante il riferimento ai Pentecostali (o Assemblee di Dio) che sono oltre 100.000 in Italia e che in Sicilia «contendono con i Testimoni di Geova il primato della minoranza meglio organizzata».
www.elki-celi.org/it/index.php?mod=news&id=109&page=1&tipo=

Achille
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