Quante chiese ad Alessandria

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Achille Lorenzi
00domenica 9 ottobre 2005 19:59
Il suono delle campane ci ricorda ogni giorno che una casa comune è sempre aperta per noi, talmente familiare da non accorgerci più della sua presenza, rassicurante come una vecchia “zia”, che veglia su di noi un poco in disparte. Ma una camminata in città, o una veloce consultazione dell’elenco telefonico ci fa’ scoprire una realtà diversa, in città ci sono altre “zie”, che spesso non conosciamo, o guardiamo con lieve sospetto.

Spesso, incontriamo per strada educati giovanotti e ragazze, vestiti con seri impermeabili blu e austere camice bianche, la targhetta con il nome ben in vista. Sono aderenti alla Chiesa di Gesù cristo dei santi degli ultimi giorni, conosciuti anche come Mormoni, una variante del credo protestante che solo in Italia conta 18mila aderenti.

Il movimento nasce nel 1823, con l’apparizione dell’angelo Moroni a un giovane presbiteriano del Vermont, Joseph Smith, che riceve un testo segreto, il Libro di Mormon, in cui sono narrati gli eventi che hanno portato una delle tribù perdute della bibbia in America.

I mormoni attribuiscono grande importanza alla famiglia, e sono impegnati anche in complesse ricerche genealogiche, per consentire il “ battesimo dei morti”, salvando in tal modo gli antenati.
La chiesa mormone gode di una delle più rapide espansioni al mondo, con un grande successo dovuto in parte anche alla missione di apostolato biennale a cui sono consigliati i neo convertiti, che donano in tal modo due anni della loro vita al movimento, impegnandosi attivamente per la fede.

Sempre di ispirazione americana sono anche il movimento Pentecostale, i Testimoni di Geova e la Chiesa cristiana avventista del 7 giorno, tutti nati dalle predicazioni del Battista William Miller.
Miller aveva predetto il ritorno di cristo, l’Avvento, prima nel 1843, poi nel 1844. La mancata realizzazione della profezia portò alla “Grande delusione del 1844” come venne chiamato lo scisma che divise il movimento.

La profetessa Ellen G. White sostenne che Gesù era in effetti tornato, ma in un “ Santuario nel Cielo”, da dove aveva cominciato ad esaminare la vita di tutti gli uomini, in previsione della prossima Grande Apocalisse, non determinabile però questa volta. Su questa base nacque nel 1860 la Chiesa Avventista del 7 giorno, votata alla sacralità del sabato, il settimo giorno dell’antico testamento, da dedicare al riposo e alla glorificazione di Dio.

I Testimoni di Geova nascono dalle dottrine di Charles T. Russel, che nel 1874 pose le basi del movimento.
Solo nel 1931 si verificò la svolta, con il troncarsi dei rapporti con gli altri movimenti milleriani. Da allora i Testimoni di Geova si dedicano all’attesa dell’Avvento, e al rispetto rigido delle regole d vita imposte dalla Bibbia.

Ultimi in ordine temporale, troviamo i Pentecostali, nati nel Kansas ai primi del 900, che credono al “battesimo dello spirito”, destinato a conferire loro il dono della glossologia, ovvero la facoltà di parlare in tutte le lingue, e la guarigione degli infermi.
L’obbiettivo dei Pentecostali è la creazione di una chiesa delle origini, senza strutture, basata su comunità aperte.

Abbiamo poi la Sinagoga, purtroppo attiva saltuariamente, poiché la comunità ebraica di Alessandria non riesce a raggiungere il numero legale di maschi adulti necessari affinché la struttura sia aperta quotidianamente al culto.

Nonostante la forte presenza di cittadini extracomunitari e italiani di fede islamica, la città non possiede una moschea pubblica, ma solo alcune strutture informali, dove i fedeli si recano in forma privata per pregare insieme, secondo i precetti del Corano.

L’Unione delle chiese Valdesi e Metodiste è presente nella nostra città da anni, e rappresenta uno dei culti di radice cristiana più antichi del nostro territorio. La storia della chiesa valdese data ormai otto secoli, ed è stata una storia di grandi contrasti e aspre lotte, che non sono mai riuscite a riassorbire nel corpo della Chiesa cattolica i seguaci di Valdus.

Nata alla fine del XII secolo dalla predicazione di Valdus, ricco mercante lionese convertito agli ideali di povertà e carità nel 1173, dapprima ottenne un riconoscimento pontificio sotto papa Alessandro III, poi venne condannato dal Sinodo di Verona del 1184 e dal 4° Concilio Lateranense del 1215, poco prima della morte del fondatore, presunta nel 1217, in Boemia. Contestando il sacerdozio, l’autorità papale la sacralità delle chiese, vennero perseguitatati in tutta Europa, ma il loro movimento si diffuse velocemente, per gli elementi di ortodossia rimasti, e l’ideale di purezza e rettitudine che propugnavano.

Per i valdesi infatti, tutti hanno diritto di predicare, anche laici e donne. Messe, preghiere e elemosine per i defunti sono inutili, dal momento che questi sono già salvi o dannati. Il luogo di preghiera non influenza la preghiera stessa, pertanto non è necessario pregare in una chiesa, quello che conta è il merito, l’obbedienza e lo studio dei precetti biblici. Nel 1848, con lo statuto Albertino, la chiesa valdese ottenne finalmente libertà di culto, e poté lasciare le tradizionali valli valdesi delle Alpi, operando proselitismo in tutta la penisola. L’organo dirigente della chiesa è il Sinodo, una assemblea annuale di ministri e di laici.

Il Sinodo elegge poi la Tavola, composta da un presidente, il moderatore, e dai pastori sovrintendenti ai vari distretti della chiesa, oltre che da alcuni laici.
Dal 1962 il sinodo valdese ammette le pastore, stipendiate per coordinare e organizzare i gruppi di studio biblico, attualmente le pastore italiane sono 16, su 100 pastori presenti nel nostro stato.
Il Moderatore della chiesa Nazionale valdese in Italia è una donna, Maria Bonafede, mentre il numero degli iscritti alle facoltà di teologia, condizione indispensabile per poter svolgere il ruolo di pastore, è rappresentato dal 50% di matricole femminili.

Simile come posizione dottrinale è il Metodismo, nato dalla religione anglicana per opera dei fratelli John e Charles Wesley, e del loro amico George Whitefield, che poneva l’accento sul Metodo, termine usato in senso lato per definire il tentativo di perseguire una vita pia e santa, all’insegna degli insegnamenti evangelici.
Nel XX secolo la chiesa metodista si unì a vari movimenti evangelici, ed in Italia si unì alla chiesa valdese.

Fonte: www.giornal.it/Pagine/Articolo/Articolo.asp?ida=8684
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