Ho appena letto su un forum francese, nell'ambito di un post che trattava l'ostracismo subito di recente da alcuni giovani Testimoni disassociati in Francia, la traduzione di uno stralcio di un periodico tedesco del gennaio 1994, su una delle tante storie di ostracismo dovuto alla disassociazione.
Questo però è terminato con una tragedia. Se lo riporto qui di seguito, traducendolo dal francese, è perché si riferisce ad un caso di suicidio che sarebbe avvenuto alla Bethel di Roma in quel periodo, dunque interesserebbe anche voi qui del forum italiano di InfoTdGeova:
« Aus Christlicher Verantwortung 1/94 » (Per responsabilità cristiana)
Ernst Ritzmann cita un caso da lui conosciuto.
Una coppia da lui conosciuta aveva abbandonato l'Organizzazione. La figlia, fedele testimone di Geova, ha scritto ai propri genitori una lettera orribile. In precedenza, i genitori avevano voluto spiegare a loro figlia e a suo marito le ragioni del loro allontanamento volontario dall'Organizzazione.
La lettera dei genitori è tornata al mittente con la menzione “lettera rifiutata”. Hanno cercato di rimettersi in contatto una seconda volta, questa volta tramite una terza persona. La risposta fu d'avvero terribile per i genitori.
La figlia, ha citato il Salmo 139:21 come “ragione” del proprio disgusto per i propri genitori, scrivendo:
Cari genitori,
siamo rimasti sorpresi di ricevere una lettera da un mittente da noi sconosciuto. Aprendola, le vostre foto sono cadute tra le nostre mani. Abbiamo così scoperto da dove veniva la lettera. Vogliamo segnalarvi che abbiamo subito strappato la vostra lettera senza neppure leggerla. Così ora è chiaro che non vogliamo più ricevere tali informazioni che sono per noi “veleno”.
Desideriamo indicarvi il nostro punto di vista, citandovi il Salmo 139:21,22:
“21 Non odio io quelli che ti odiano intensamente, o Geova, E non provo nausea per quelli che si rivoltano contro di te?
22 Li odio con odio completo.Mi sono divenuti veri nemici.”
FIRMATO: con la firma della figlia e del genero.
Una tale risposta è una dimostrazione dell'attitudine fondamentalista dei Testimoni di Geova, influenzati da questa Organizzazione. Da loro, “perdono” e “amore” non esistono. La vita in famiglia, al lavoro, nel vicinato e in società è semplicemente impossibile secondo i criteri di questa “Organizzazione che ci ha insegnatole verità preziose che ci distinguono da Babilonia la Grande” (Torre di Guardia del 15 febbraio 2004, pag.17). Che derisione!
La sofferenza dei genitori non era ancora finita. La tempesta è arrivata qualche anno più tardi. A causa dei problemi menzionati, la figlia si è suicidata gettandosi dalla finestra. Lavorava a quel tempo alla filiale dei Testimoni di Geova di Roma. Non ha trovato conforto in loro compagnia né tanto meno nella speranza che gli avevano dato. Eppure, secondo le pretese della Watchtower, faceva parte “del popolo più felice della terra”!
Per chi volesse seguire la cosa in francese, eccovi il link:
temoins-jehovah.forumactif.com/abus-sexuels-et-mauvais-traitements-f6/sortie-du-livre-de-nicolas-jacquette-t...
Vorrei chiedere a coloro che si trovavano a Roma, durante o dopo quel periodo, dunque prima del gennaio 1994, se sono al corrente di questo fatto.
Ho cercato conferma su Internet, ma non ho trovato traccia della rivista tedesca menzionata, né del nome dell'autore dell'articolo. Non vorrei che non fosse verificabile.
Allora se ci sono sul forum alcuni che lavoravano alla Bethel di Roma in quel tempo o in una delle congregazioni vicine e che potrebbe confermare la notizia, sarebbe interessante.
Grazie
.