Carissimo Ario
Prima di tutto piacere di conoscerti....
Come mi ricorda una vecchia amica, il pensiero ariano partì da una riflessione giusta e sacrosanta: il Figlio è sottomesso, subordinato e generato, mentre il Padre non è sottomesso, subordinato e generato da nessuno.
Il prete Ario, nell'enfatizzare tale ovvia verità, avanzò però l’ipotesi che il Figlio fosse di natura inferiore al Padre (una specie di Angelo creato).
Fu come dire che il Figlio di un Re, perché sottomesso al Padre e da lui generato, non era di natura umana (ma una specie di primate umanoide come un gorilla, uno scimpanzé o un babbuino, ....), creato dal nulla e non generato naturalmente dal Padre.
La Chiesa, con il Concilio di Nicea (325), sottolineò che Cristo era vero Dio ed anche vero uomo e, come uomo, portava nella carne, durante la sua esperienza terrena, i segni della debolezza, della sofferenza, dell'ignoranza e della morte.
Forse però si andò un po' oltre quando si finì per negare ogni subordinazione e quando si elaborò la teoria dell'eterna generazione.
Di fatto, la divinità di Cristo e la consustanzialità del Figlio con il Padre rimangono valide, logiche e scritturali anche ammettendo la subordinazione del Figlio dopo l'ascensione al cielo e la reale generazione del Logos prima della creazione del mondo (Logos che comunque riposava nel seno del Padre ed era una cosa sola con il Padre)
enrico