Nella pancia c’è un cervello!
Abbiamo ricevuto una dritta da Brooklyn: il nuovo anno vedrà il reclutamento di altri membri del Corpo Direttivo e uno dei papabili è portatore del seguente nuovo intendimento, che vedrà la luce in un opuscolo distribuito nel corso delle prossime assemblee di distretto. Segue l’anteprima di alcuni passi significativi del nuovo libretto.
Nella pancia c’è un cervello!
«Il cervello, in cui ha sede la mente, è una cosa e lo stomaco che abbiamo nell’addome, con la sua facoltà di spronare, ne è un'altra. Salvo poche eccezioni, l'uso della parola “stomaco” nella Bibbia è limitato alle funzioni dello stomaco umano come un centro che può influenzare l’umore. Un famoso neurologo della Columbia University ha descritto “il sistema nervoso della pancia come un’altra testa capace di emozionarsi, trattenere i ricordi e persino pensare”.
Alla luce di queste nuove acquisizione della fisiologia medica acquista un senso ancor più significativo il fatto che, sotto la Legge mosaica, chi sacrificava un animale doveva darne lo stomaco (ebr. Qevàh) al sacerdote (De 18:3). In certi casi i termini ebraici resi “ventre” e “parti interiori” includono a quanto pare lo stomaco; lo stesso dicasi del termine “ventre” nelle Scritture Greche Cristiane. “Ventre” è usato per indicare un desiderio o un appetito carnale (Ro 16:18; Flp 3:19), nonché la fonte di parole o dispute (Gb 15:2; 32:19). (Vedi Perspicacia alla voce “stomaco”). Quindi, la Bibbia non parla di un ventre simbolico o spirituale facendo un contrasto con il ventre carnale o letterale, e pertanto non vogliamo fare l’errore di considerare il ventre letterale come un semplice contenitore di cibo da digerire. Il ventre influisce sulla mente con i suoi desideri e affetti per pervenire
a conclusioni relative ai motivi. Amore, odio, desiderio (buono e cattivo), preferenza per una cosa piuttosto che per un'altra, ambizione, timore, in effetti, tutto ciò che serve a spronarci in relazione con i nostri affetti e i nostri desideri ha origine dallo stomaco. Ciò è provato dal fatto che, se tagliamo il nervo vago, il principale collegamento tra testa e apparato digerente, il sistema addominale continua a funzionare: vuol dire che è autonomo. La comunicazione tra i due cervelli è dominata da quello della pancia. Infatti il 95 per cento dei messaggi si muove dalle viscere verso l’alto; qui le informazioni sono tradotte in allegria, tristezza, stanchezza o vitalità.
Da quanto finora detto è chiaro che quelli che sono stati sottoposti ad asportazione dello stomaco, perdendo questo vitale organo, sono stati privati delle facoltà del “ventre” edificate in loro col passar degli anni e che contribuivano a renderli quello che erano in quanto alla personalità».