Dall'Alsazia (Francia)
È un'inversione di tendenza: ormai, una breve maggioranza di alsaziani sarebbe favorevole ad un islam “concordatario"
Il diritto locale delle religioni (statuto “concordatario", religione a scuola, ecc.) è ben noto. E' sempre visto molto favorevolmente dall'opinione alsaziana: il 92% dei sondati è favorevole alla retribuzione dei sacerdoti, pastori e rabbini da parte dello Stato, ed anche alla possibilità di seguire un insegnamento religioso a scuola. Sono il 90% ad approvare la manutenzione degli edifici di culto da parte dei comuni.
La novità è che una breve maggioranza è pronta ad aprire “il club dei quattro" che riserva questi vantaggi a cattolici, luterani, riformati ed ebrei.
Apertura sì, ma non per tutti:
è “no" all'89% per “tutte le religioni e credenze",
al 90% per i testimoni di Geova, al 70% per il buddismo.
In compenso, l'islam ha superato l'ostacolo: il 54% dei sondati è piuttosto favorevole all'estensione del diritto “concordatario" all'islam, contro il 46% di oppositori.
È un vero ribaltamento. Nel 1995, la stessa ipotesi era accettata soltanto dal 25% del campione.
Nel frattempo c'è stata l'organizzazione elettorale dell'islam (il Consiglio regionale del culto musulmano), la relazione Stasi, la legge sui simboli religiosi a scuola, le sovvenzioni votate da Comunità locali alsaziane per la costruzioni di moschee, e “brevi dichiarazioni" di dirigenti cattolici, protestanti ed ebrei aperti all'insegnamento della religione musulmana nelle scuole dell'Alsazia.
Questo forse spiega il cambiamento di vedute!
Ma sondati sono anche preoccupati per la formazione dei quadri religiosi: il 73% di loro auspicherebbe che, come i sacerdoti, i pastori e i rabbini, i ministri di culto di altre religioni (e pensano probabilmente all'islam) abbiano una formazione universitaria.
Fonte:
www.bethel-fr.com/afficher_info.php?id=15571.3[Modificato da Achille Lorenzi 10/12/2005 8.20]