SANITA'/ A SAN DONATO NEONATA OPERATA AL CUORE SENZA TRASFUSIONE
29-02-2008 16:19
Per Policlinico primo caso operazione su paziente con meno di 7kg
Milano, 29 feb. (Apcom) - Carola è una bambina di poco più di un anno che oggi cresce, gioca e apprende normalmente come tutti i bambini della sua età. Ma nonostante la tenera età Carola ha già messo a segno un record importante: quando aveva undici mesi e pesava meno di 7 chili ha subito un intervento cardiaco a cuore aperto senza trasfusioni di sangue. Lo straordinario intervento, un record in Italia secondo i sanitari, è stato eseguito il tre gennaio scorso presso il Policlinico di San Donato, nel milanese, dall'equipe del reparto di cardio-chirurgia guidata dal professor Alessandro Giamberti .
L'intervento senza l'utilizzo di sangue è una espressa volontà dei genitori della piccola Carola entrambi Testimoni di Geova. Le convinzioni religiose del papà e la mamma di Carola vietano il ricorso alle trasfusioni di sangue ma l'intervento per la neonata era di vitale importanza. La bambina è nata infatti con una grave ostruzione della vena aorta che implica, come ha spiegato il professor Giamberti "il rischio di una morte improvvisa anche mentre gioca o è in braccio ai genitori". La straordinarietà di questa operazione, che è al tempo stesso il suo fattore di massima rischiosità, è il peso della bambina: fino al 3 gennaio non si era mai intervenuti con operazioni di questo tipo su pazienti con un peso inferiore ai 10 chilogrammi. "Adesso - ha spiegato il chirurgo che l'ha operata - la bambina sta bene, fa tutte le cose dei bambini della sua età. E' stata in sala operatoria quattro ore poi dopo sei giorni di degenza post-operatoria è tornata a casa".
Per la piccola Carola l'intervento è stato reso possibile grazie alla somministrazione, in più cicli, di eritropoietina, l'ormone responsabile della formazione dei globuli rossi, più comunemente indicato come Epo, che gli scandali del doping nel mondo dello sport hanno contribuito a rendere noto. L'Epo, infatti, tende ad aumentare il livello di globuli rossi nel sangue degli atleti aumentando la resistenza all'esercizio fisico.
Ma l'importanza di questa operazione, come facevano notare i sanitari del Policlinico milanese, è legata anche al fatto che consente di salvare la vita a molti bambini che vivono in parti del mondo dove non è sangue disponibile sangue per le trasfusioni. "Spesso - ha spiegato Giamberti - operiamo in Pesi del mondo dove non c'è la possibilità di fare trasfusioni perchè non c'è sangue a disposizione come in Medio Oriente o c'è una incidenza drammatica dell'Aids come in Africa". "La nostra felicità - ha concluso - è che si possano operare bambini senza trasfusioni indipendentemente che siano o meno Testimoni di Geova". Se poi questi progressi, che attengono tanto alla medicina quanto alla bio-ingegneria, contribuiscono a far risparmiare la Sanità meglio ancora. Secondo quanto riferito dalla direttrice sanitaria di San Donato, Maria Teresa Cuppone, ogni sacca di sangue costa in media 100 euro, senza contare gli emoderivati. Considerato che per un intervento ad un bambino ne occorrono 6 di sacche e ad un adulto dalle 15 alle 20 i conti sono presto fatti. Anche se quando c'è di mezzo la vita nessun calcolo vale la pena esser fatto.
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