ilnonnosa
00martedì 27 gennaio 2009 17:28
ALCUNE REGOLE CHE IMPEGNANO QUOTIDIANAMENTE LA MENTE
DEI TESTIMONI DI GEOVA SOLLECITATI DAGLI INSEGNAMENTI
DEL CORPO DIRETTIVO; PENA, LA DISASSOCIAZIONE.
Il testimone di Geova medio è del tutto incapace di autodeterminarsi e di fare delle scelte autonome, e gli è paralizzato nelle sue azioni e non fa niente se prima non consulta la Torre di Guardia per sapere cosa può fare e cosa non può fare. I testimoni di Geova, infatti, vivono in una gabbia di regole e divieti.
La regolamentazione della condotta del testimone di Geova è particolarmente minuziosa e pedantesca; tutte le attività quotidiane sono rigidamente scandite, predeterminate dal Corpo Direttivo, molte azioni e comportamenti che sono considerati del tutto normali e legittimi nella società moderna, nel geovismo sono ritenuti scorretti, non appropriati per un cristiano e quindi proibiti.
“TALMUD INVISIBILE”
DEI TESTIMONI DI GEOVA
Attività scoraggiate o vietate
Non possono salutare la bandiera. (Salvezza 1939 p. 253; TdG 1/7/77 p. 415)
Non possono comprare, accettare o detenere qualsiasi oggetto o simbolo religioso, né indossarlo (TdG 1/11/72 p. 647, 648; Sv 22/2/77 p. 28/30; Ks. 91 p. 85)
Non possono in alcun modo partecipare ad alcuna attività promossa da organizzazioni religiose come servizi funebri (TdG 1970 p. 735 e 1/7/68 p. 413; Verbale del 7/3/86)
Non possono partecipare a matrimoni, battesimi, cresime ecc., (TdG 1/10/61 p. 607 e 15/7/65 p. 444; circolare 6/7/79; Ks. 91 p. 95)
Non possono celebrare il Natale, la Pasqua, i compleanni né gli onomastici, la festa della mamma, del papà, il giorno di S. Valentino, il 1° maggio, i morti (TdG 1/12/68 p. 735 e, 15/12/91 p. 4;Sv. 8/10/56 pp, 24-26;Annuario 1976 p. 146; Ks. 91 p. 95)
Non possono lavorare in un bar o in un esercizio dove si vendono tabacchi, biglietti della lotteria e schedine del totocalcio (TdG 15/3/73 p. 163; Sv. 22/12/75 pp. 26, 27; Km. 3/74 e 10/76)
Non possono accettare sangue e, fino a poco tempo fa, non potevano accettare trapiantti o vaccini di alcun tipo, né mangiare in recipienti di alluminio. (The Golden Age, 30/1/35 p. 269; Consolation, 31/5/39 p. 3; TdG 15/7/61 p. 447; Km. 11/90)
Non possono utilizzare fertilizzanti, dare cibo al proprio animale contenente sangue o fargli trasfusioni, comprare del legno compensato che è stato preparato con della colla a base di sangue, lavorare dove si impiega del sangue, per esempio, sangue animale come concime (TdG 1/11/64 p. 639; 1/5/65 p. 282; Sv. 22/2/63 p. 24)
Non possono accettare letteratura religiosa da altre confessioni, possono leggere solo la propria (TdG 15/8/84 p. 31, 15/3/86 p. 12; Km. 1/86 p. 4 § 7)
Non possono giocare a carte neanche se la posta è di pochi centesimi (Sv. 8/12/75; Km. 10/70, 8/74)
Non possono svolgere alcuna attività politica, da fare il sindaco o altro, o partecipare alle elezioni scolastiche (Sv. 22/11/74 pp. 13/16; Circolare del 6/7/79 e 8/1/79)
Non possono mangiare uova di pasqua, lepri e conigli pasquali (Sv. 22/3/86 p.7)
Non possono frequentare l’università (prima anche la scuola secondaria). (TdG 15/8/53 p. 160, 15/9/71 p. 574; Sv. 8/11/69p. 15, 22/11/71 p. 8; lettera del 7/12/85)
Non possono prendere di frequenza pillole per il mal di testa (TdG 15/8/78 p. 32; Lettera del 7/12/85)
Non possono (certe volte) ritornare da alcune persone per discutere su problemi dottrinali, “non a bisogno di contendere” (lettera del 24/10/89)
Non possono per ricerche e studi, consultare la biblioteca della Betel (lettera del 5/10/83)
Non possono se infermiera, fare una trasfusione di sangue ad altro testimone anche se glielo ordinasse il dottore (Lettera del 12/9/80)
Non possono scrivere e spedire lettere a giornali senza prima averle fatte leggere agli anziani (circolare 25/1/90)
Non possono pronunciare discorsi personali, ma devono attenersi agli schemi provveduti dalla Società (Circolare del 24/6/83)
Non possono far ricadere sulla congregazione il biasimo di portare in tribunale un fratello insolvente, ma è preferibile rimetterci del denaro; è meglio tenere nascoste queste vergogne (TdG 1955 p. 510, 15/11/86 p. 20, 15/1/91 p. 28; Ks. 91 p. 139)
Non possono mandare i bambini all’asilo (Circolare del 8/1/79)
Non possono far parte di una giuria (TdG 74 p. 159/160; Sv. 8/5/79 p. 27/29)
Non possono criticare la Società Torre di Guardia (TdG 15/10/57 p. 621, 632; Qualificatevi, 1963 p. 160; Ks. 91 p. 95)
Non possono brindare, fare cin cin (TdG 1/10/68 p. 607, 15/4/94 p. 28; Sv. 8/6/85 p. 27)
Non possono augurare “salute” a chi starnutisce (Sv. 2273/63 p. 31)
Non possono giocare a scacchi e collezionare francobolli (Sv. 22/12/71 p. 16, 8/9/73 p. 12, 8/1/95 p. 16)
Non possono essere intervistati e fornire informazioni sull’organizzazione senza essere preventivamente autorizzati dalla Società (Circolare del 25/1/90)
Non possono bere certi tipi di vino (Sv. 22/2/63 p. 24, 22/3/84 p. 30)
Non possono usare alcuni tipi di sciampo per capelli (Lettera del 24/4/75)
Non possono giocare con i videogiochi (TdG 1/1/84 p. 30, 31)
Non possono vedere teleromanzi alla TV (TdG 15/7/87 p. 19/20)
Non possono avere in casa per ornamento delle maschere (Sv. 8/8/95 p.24)
Non possono pensare perché è dannoso (TdG 15/1/68 p. 44)
In un matrimonio geovista è vietato mettere confetti nei sacchetti delle bomboniere, usare le popolari marce nuziali, lanciare del riso sugli sposi (Km. 7/67; TdG 15/8/61 p. 511, 1/9/69 p. 534)
Non possono sposare un incredulo (Ks. 91 p. 132)
E’ sconsigliato (una volta era vietato), il ricorso agli psicologi e agli psichiatrici (TdG 1/6/78 p. 31/32; Sv. 8/8/60 p. 30)
E’ vietato recitare il Padrenostro con persone di un’altra fede (SJ. P. 26, 27)
Predicando per strada, non possono contare come servizio di campo, il tempo impiegato per prendere un caffè o mangiato (Km. 5/79, 9/88 p. 3)
Se, come lavoro fai il postino; attenzione, sarebbe condannabile il cristiano se fra i luoghi in cui consegna la posta vi fossero alcune case di ladri o una ditta che vende idoli? (TdG 1/1/83 p. 26)
Non raccogliere denaro per il mondo o per una data causa (TdG 15/8/65 p. 488)
Non tenere immagini di Santi, sono ridicole bambole e creano disturbi di salute, farne un falò (TdG 15/7/75 p. 423; Sv. 8/8/74 p. 5; Annuario 1973 p. 55)
* * *
A fronte di tutti questi condizionamenti, e molti altri che non ho evidenziato, il testimone di Geova, ha molta libertà soltanto quando si tratta di piazzare libri e riviste. (Ministero del Regno 2/65 p. 3). Anzi, a tal proposito, gli anziani ovvero coloro che controllano il semplice testimone di Geova in sede locale, sono obbligati ad esaminare la scheda mensile dell’adepto ed eventualmente biasimare la diminuzione di prestazioni a favore della Società Torre di Guardia. Peccato, dispiace vedere tanta gente privata della libertà, e per i quali, Gesù si è sacrificato, al servizio di uomini senza scrupoli, asserviti dal maligno.
LA SOCIETA’ PRIMITIVA DEI TESTIMONI DI GEOVA
Rileggendo il summenzionato elenco di divieti geovisti mi chiedo: “Perché i testimoni di Geova non possono festeggiare il compleanno o la festa della mamma, o non possono fare un brindisi e tante altre cose?” Perché secondo il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova, queste pratiche avrebbero un’origine pagana. Questa bizzarra interpretazione trascura elementi importanti: una certa celebrazione può avere un particolare significato per chi la vive in un preciso tempo ed in un determinato luogo, ma un significato del tutto diverso per chi la celebra in un altro posto o in un’altra epoca; un’usanza religiosa PAGANA può perdere il suo significato religioso arcaico.
In definitiva, di che cosa deve interessarsi primariamente il cristiano? Non di quello che una certa festa poteva significare migliaia d’anni fa o di come potrebbe essere considerata dall’altra parte del mondo ma ciò che essa significa oggi per la maggioranza delle persone nel luogo in cui vive.
La posizione arcaica assunta dal Corpo Direttivo è ancora più assurda quando viene confrontata con quanto detto nella Torre di Guardia del 15 ottobre 1991, a pagina 31: “ I cristiani devono evitare le pratiche che sono in contrasto con la verità della Bibbia. Tuttavia, ogni genere di oggetti, forme e pratiche, in qualche tempo o in qualche luogo, hanno avuto un’interpretazione falsa o sono stati legati ad insegnamenti antiscritturali. Gli alberi sono stati adorati, la forma del cuore è stata considerata sacra e l’incenso è stato usato in cerimonie pagane. Significa questo che il cristiano non debba mai usare incenso o indossare gioielli a forma di cuore? Non è corretto trarre una simile conclusione. Il vero cristiano dovrebbe chiedersi: Seguendo una determinata usanza indicherei ad altri di avere adottato credenze o pratiche antiscritturali? La risposta potrebbe dipendere dal periodo di tempo e dal luogo in cui si vive. Un’usanza (o simbolo) potrebbe aver avuto un significato legato alla falsa religione migliaia d’anni fa, oppure potrebbero averlo oggi in un paese distante. Ma senza dover fare lunghe ricerche, chiedetevi: ‘qual è il punto di vista nel luogo in cui vivo’”. (Vedi anche TdG 1/11/72 pp. 647-649; Sv. 8/6/77 pp. 12-15)
Allora il Corpo Direttivo riconosce che ci sono delle differenze culturali fra una società moderna e una società primitiva! RICONOSCE che c’è stata un’evoluzione culturale negli usi e costumi dei popoli! E allora perché si ostina a far vivere i suoi gregari in una società primitiva?
Nelle società primitive le trasgressioni ai divieti venivano severamente punite, in esse venivano applicate le norme di un diritto essenzialmente penale. Anche i testimoni di Geova hanno un loro “codice penale”, intitolato “Prestate attenzione a voi stessi e a tutto il gregge”, nel quale sono elencate le trasgressioni più gravi per le quali è prevista l’espulsione dal gruppo.
Da questo “codice penale” geovista si evince che una persona è passibile di disassoci azione non solo se commette un peccato grave, chiaramente condannato dalla Bibbia e dalle leggi dello Stato, come omicidio, furto, adulterio ecc., ma anche per questioni insignificanti come ad esempio, dando l’8 per mille alla Chiesa Cattolica o ad altre Chiese (Circolare del 2572/90).
Questa è la società primitiva nella quale vivono i testimoni di Geova. E pensare che in essa vivono oltre 6 milioni di schiavi; peccato che essi abbiano rinunciato alla loro libertà cristiana per vivere in un mondo privo di libertà.
Possano i testimoni di Geova, che leggeranno queste pagine, riflettere sulle parole di S. Paolo, nella sua lettera ai Galati capitolo 5 versetto 1 che scrive: “Cristo ci ha liberati per farci vivere effettivamente nella libertà. State dunque saldi in questa libertà e non ritornate ad essere schiavi”.
Ciao. Ilnonnosa
Daniela47
00martedì 27 gennaio 2009 17:38
Dice il nonnosa:
Questa è la società primitiva nella quale vivono i testimoni di Geova. E pensare che in essa vivono oltre 6 milioni di schiavi; peccato che essi abbiano rinunciato alla loro libertà cristiana per vivere in un mondo privo di libertà.
---------------------------------------------------------------------
Spesso accanto a questi milioni di schuiavi vivono persone che pur
non essendo convertite che piaccia o non piaccia sono costrette a subire tutti questi divieti.
Se ti va è così se non ti và quella è la porta.......
dice il marito alla moglie.....
Al Nair
00martedì 27 gennaio 2009 17:39
Quando ero bambino (anni '70) non si comprava la mortadella perché si credeva contenesse sangue...
cavdna
00martedì 27 gennaio 2009 18:01
Re:
vi saluto in CRISTO SIGNORE
mio caro fratello "ilnonnosa" che scrivi :
ilnonnosa, 27/01/2009 17.28:
Rileggendo il summenzionato elenco di divieti geovisti mi chiedo: “Perché i testimoni di Geova non possono festeggiare il compleanno o la festa della mamma, o non possono fare un brindisi e tante altre cose?” Perché secondo il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova, queste pratiche avrebbero un’origine pagana. Questa bizzarra interpretazione trascura elementi importanti: una certa celebrazione può avere un particolare significato per chi la vive in un preciso tempo ed in un determinato luogo, ma un significato del tutto diverso per chi la celebra in un altro posto o in un’altra epoca; un’usanza religiosa PAGANA può perdere il suo significato religioso arcaico.
In definitiva, di che cosa deve interessarsi primariamente il cristiano? Non di quello che una certa festa poteva significare migliaia d’anni fa o di come potrebbe essere considerata dall’altra parte del mondo ma ciò che essa significa oggi per la maggioranza delle persone nel luogo in cui vive.
R I S P O S T A
mio caro fratello
INFATTI,
e poi sarebbero altri i "BIGOTTI" ???
ilnonnosa, 27/01/2009 17.28:
Possano i testimoni di Geova, che leggeranno queste pagine, riflettere sulle parole di S. Paolo, nella sua lettera ai Galati capitolo 5 versetto 1 che scrive: “Cristo ci ha liberati per farci vivere effettivamente nella libertà. State dunque saldi in questa libertà e non ritornate ad essere schiavi”.
Ciao. Ilnonnosa
R I S P O S T A
e perché no,
anche tutti coloro che hanno abbandonato tale pratica.
La Cristianità "CI" rende LIBERI.
grazie
vi saluto in CRISTO RISORTO
.
Mauro di Arcisate
00martedì 27 gennaio 2009 18:11
Re:
ilnonnosa, 27/01/2009 17.28:
Predicando per strada, non possono contare come servizio di campo, il tempo impiegato per prendere un caffè o mangiato (Km. 5/79, 9/88 p. 3)
ecco spiegato il motivo per cui i TdG
a casa mia non hanno mai preso un caffè !
Luteranamanier
00martedì 27 gennaio 2009 18:59
"Mangiare alluminio", azzarola questo sì che mi era nuovo.
Caro nonno potresti citarmi la fonte?
Luteranamanier
00martedì 27 gennaio 2009 19:04
Caro nonno per l'amore della verità avresti dovuto dividere le cose che esplicitamente viene proibito dalla direzione dello sfd e quelle cose che vengono lasciate alla coscienza dei singoli tdG.
Tipo:
Non possono vedere i teleromanzi .
Non è cosi.
Idem non possono mandare i figli all'asilo suppongo che pensi alla scuola materna almeno dalle nostre parte si chiamo asilo anche la scuola materna, e ti dico che non è cosi.
Vecchia Marziana
00martedì 27 gennaio 2009 19:04
ecco spiegato il motivo per cui i TdG
a casa mia non hanno mai preso un caffè !
A casa mia si.
E anche i dolcetti che preparavo.
Il divieto sull'alluminio non lo conosco neppure io.
Gabriella Prosperi
ilnonnosa
00martedì 27 gennaio 2009 21:11
Re:
[
Il divieto sull'alluminio non lo conosco neppure io.
Gabriella Prosperi
Immagini tratte dalle riviste The Golden Age del 1936 e 1937 riguardo gli utensili di alluminio
L’immagine che si vede sulla rivista The Golden Age del 879/1937 p. 773 era quello di evidenziare i pericoli dell’alluminio, dato che, secondo la Società Torre di Guardia, l’utilizzo di utensili in quel materiale poteva causare cancro, avvelenamento del sangue ed altre gravi malattie.
Illustrazione della rivista The Golden Age del 23/9/1936, p. 803. Il cancro, l’avvelenamento e la morte sono in agguato, pronti a mietere vittime tra coloro che usano utensili d’alluminio.
Nella rivista The Golden Age del 8/971937 p. 771 si vede una immagine dove la Società Torre di Guardia accusava la classe medica di complicità e corruzione: i medici avrebbero infatti accettato denaro per tenere nascosta all’opinione pubblica la tossicità dell’alluminio.
La Società Torre di Guardia iniziò pure un’irrazionale campagna contro l’uso di utensili in alluminio che veniva considerato una “maledizione” satanica che la Società cercò “coraggiosamente” di fermare. Inoltre l’intera edizione del The Golden Age del 23 settembre 1936, era dedicata all’argomento della letalità dell’alluminio. In essa si addebitavano a questo metalloide la causa del cancro e di innumerevoli altre cause di morte. Per di più, si facevano i nomi ed i cognomi degli industriali del tempo che producevano in quel settore, ed oltre ai nomi, come d’abitudine del “giudice” Rutherford, si riproducevano le loro caricature. E’ assolutamente impossibile rendersi conto della virulenza dell’attacco se non si legge la prosa della rivista in questione. La quale, infine, conclude con la testimonianza di un convertito, un armeno di nome Harry H. Teorizian, morente di cancro indotto dall’uso di utensili di alluminio, il quale così conclude: “Io vorrei che i lettori di The Golden Age fossero milioni. La gente non sa cosa si perde. Grazie a Dio del fatto che fra breve il nuovo Giusto Giudice, Cristo Gesù, assumerà il potere del regno per regnare con la giustizia; questa è la nostra sola speranza. Il mio più grande rammarico è quello di non essere più capace di prendere parte all’opera di testimonianza; e allora è questa la mia testimonianza, la testimonianza alla verità”.
Naturalmente si è capito che la sua testimonianza era quella di dichiarare a tutti che Gesù Cristo ci salverà dall’avvelenamento da alluminio.
Ciao. Ilnonnosa.
ilnonnosa
00mercoledì 28 gennaio 2009 16:14
Re:
Idem non possono mandare i figli all'asilo suppongo che pensi alla scuola materna almeno dalle nostre parte si chiamo asilo anche la scuola materna, e ti dico che non è cosi.
Lettera circolare SCC:SSB 8 gennaio1979
Al corpo degli anziani della congregazione di----------------------
Presso----------------------
Via--------------------
Cari fratelli,
“……………. La seconda domanda riguarda se è corretto o meno mandare i bambini all’asilo. Noi sconsigliamo ciò, se non vi sono specifici motivi per farlo, come si può comprendere dall’articolo riportato sullo SVEGLIATEVI! dell’8 febbraio 1978, pagina da 6 a 8. Però lasciamo che i genitori si assumano la responsabilità di tale decisione. Confidiamo che, avendo a cuore la pura adorazione e il benessere spirituale dei loro figli, agiscano in armonia con i giusti principi della Parola di Dio, non lasciamo che i figli ricevano una cattiva influenza e, ancor peggio, un falso insegnamento religioso. Nel caso in cui i genitori cristiani permettono ai loro bambini che sia impartito insegnamento della falsa religione, lasciando che i figli prendono parte attiva a preghiere o cerimonie della falsa religione, si rendono colpevoli di apostasia.
Se non esiste il problema che i figli siano indotti a seguire pratiche della falsa religione o che hanno a che fare con il militarismo o il patriottismo, i genitori dovranno decidere se mandare i bambini all’asilo considerando che trascorreranno gran parte della giornata con persone che non sono i genitori e che non sono guidate dai sani principi della parola di Dio.”
Sei sicura che dalle tue parti, nell’asilo o scuola materna, non festeggiano il Natale, la Pasqua, i compleanni ecc. ? Mi sembra impossibile che in un asilo frequentato da bambini piccoli non avvengono tali cose, e come dice la lettera che ho citato, queste sono tutte cerimonie della falsa religione e che rendono il genitore colpevole di apostasia, cioè della disassoci azione o mi sbaglio?
Ciao. Ilnonnosa.