L'integrazione si costruisce con il reciproco rispetto a una mutua conoscenza dell'altrui cultura. Partendo da questo assunto, il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu ha presieduto per la seconda volta la consulta per l'Islam in Italia. Il presidente dell'
Unione delle Comunita' e Organizzazioni Islamiche(Ucoii) in Italia ha presentato la proposta per l'istituzione dell'ora di Corano nelle scuole, cui è seguito un documento che avanza l'ipotesi di tradurre anche in lingua italiana i sermoni pronunciati in arabo dagli Imam.
Il ministro Pisanu ha espresso l'apprezzamento per la compostezza con cui le comunità musulmane in Italia hanno reagito alla violenta polemica sulle vignette. Ha poi proposto un documento comune su integralismo e terrorismo, votato con 11 sì, due no e un astenuto. Souad Sbai, presidente delle donne marocchine in Italia, ha fatto pressione perché si votasse il documento contro il fondamentalismo, inizialmente non previso durante la riunione della consulta. "Questo per dire agli italiani, ha commentato la Sbai, "che su questo tema la pensiamo esattamente come loro".
Mohamed Nour Dachan, presidente dell'Ucoii, dopo aver votato contro il documento suscritto, ne ha poi presentato uno che propone, oltre alla possibilità di scegliere l'ora di Corano a scuola, l'introduzione nelle nostre università di dottorati in scienze religiose comparate per la formazione dei futuri Imam, lo studio dell'arabo nelle scuole italiane, la modifica dei testi di studio che contengano notizie palesemente false e tendenziose sull'Islam. A seguire, altri provvedimenti contro la ghettizzazione degli immigrati, tra cui la concessione della cittadinanza per chi nasce nel nostro Paese, e una serie di aiuti alle famiglie musulmane.
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