Caro Operman
innanzitutto benvenuto
In secondo luogo ti ricordo una implicazione della scritta "analisi critica di un culto":
Criticare un culto di cui la maggioranza di noi faceva parte, significa in primo luogo essere in grado di compiere una vera autocritica a noi stessi e a quello in cui confidavamo qualche tempo fa.
Tu hai compiuto questa autocritica almeno una volta (credo) quando hai deciso di diventare testimone di Geova.
La maggioranza dei partecipanti a questo forum, hanno capito che mettere costantemente in discussione le proprie credenze e certezze, a cominciare da quella che aprioristicamente chiamavamo "Verità", è l'unico modo per adempiere all'esortazione di Paolo: "Continuate ad accertarvi".
Non avere la presunzione di pensare che solo tu e quelli che come te persistono nella scelta dei tdG siano spiritualmente soddisfatti (mettendo in chiaro che la soddisfazione spirituale è cosa distinta dalla "soddisfazione religiosa", anche se son pronto a scommettere che questo concetto ti sarà impossibile da assimilare per il momento).
Fare autocritica è per buona parte dei partecipanti a questo forum una cosa che viene prima del fare "eterocritica" e richiede una bella dose di umiltà.
Tu parli congetturando che al di fuori da ciò in cui credi tu non ci sia niente: il tuo pensiero lo conosciamo benissimo perchè tempo fa era identico al nostro (all'epoca in cui avevamo le fette di salame sugli occhi(probabilmente ce le abbiamo ancora, ma almeno ora ne abbiamo consapevolezza, mentre lo stato di beata ignoranza-relativa passata era qualcosa di più assimilabile al torpore dell'ubriaco ed eravamo sicuri di saperne sempre un paio più degli altri, peccando di superbia e sbagliando)).
Le tue sono congetture. Da questa parte c'è soltanto un pochino di esperienza in più. Si impara dai propri errori: solo chi attribuisce gli errori soltanto agli altri a un certo punto smette di crescere e rimane convinto e beato di avere già tutto, pur essendo questa una convinzione purtroppo più illusoria di quanto ci piacerebbe credere.
Benvenuto comunque, fa piacere che nonostante in condizioni normali, nella vita di ogni giorno probabilmente tu non ci rivolgeresti neanche la parola (perchè nella vita vera si e sul forum no?) almeno tramite lo schermo tu ti senta libero di esprimerti come vuoi.
Mi auguro che parteciperai degnandoti di leggere come si deve le cose che vengono scritte e che ti libererai dalla sindrome della "torre di guardia", che molti "fratelli" leggono giusto per sottolineare la risposta alla domanda, in modo sommario e superficiale. E per favore: non trasformarti in un troll...