Scritto da: Daniela47 04/01/2007 8.12
Forse sarebbe opportuno dare in qualche modo il nostro sostegno
a quel medico coraggioso che ha badato solo a salvare una vita umana.
Daniela47
Ho inviato poco fa questa lettera di solidarietà al quotidiano "La Repubblica":
Egr. Dott. Augias,
Le chiedo cortesemente ospitalità nella Sua Rubrica, in quanto vorrei esprimere la mia piena solidarietà al medico che con la sua decisone ha salvato la vita della testimone di Geova (TdG) che rifiutava un’indispensabile trasfusione di sangue (
Repubblica 4/1/07, p. 29).
In questi giorni di polemiche trovo davvero paradossale che qualcuno venga denunciato per aver “staccato la spina” ad un malato terminale, mentre qualcun altro, come il medico in questione, rischi di essere denunciato per aver
salvato una vita in pericolo.
La questione diventa poi ancora più assurda se si pensa che il rifiuto delle trasfusioni di sangue da parte dei TdG deriva da un’interpretazione letterale e fondamentalista di alcuni passi biblici, con i quali in origine si cercava di inculcare il principio della sacralità della vita. Il sangue, infatti, anticamente e nella stessa Bibbia, era ritenuto la sede della vita, dell’”anima”. Nutrirsi di sangue equivaleva quindi ad appropriarsi indebitamente di qualcosa (la vita) che appartiene solo a Dio. Nel loro estremistico letteralismo i TdG stravolgono del tutto il senso insito nella proibizione biblica, giungendo così al punto di mostrare più rispetto per un simbolo (il sangue) che per la realtà da esso rappresentata (la vita).
Molti non sanno che basandosi sugli stessi “criteri esegetici” i TdG per diversi anni proibirono le vaccinazioni ed i trapianti. Il loro Corpo Direttivo (CD) in seguito cambiò idea, concedendo agli adepti di avvalersi di tali terapie. Anche in merito al veto assoluto delle trasfusioni di sangue – al quale tutti i TdG devono sottostare pena l’esclusione dal gruppo, con conseguente ostracismo da parte di tutta la comunità, parenti e familiari compresi – sono stati apportati nel corso degli anni dei cambiamenti: attualmente i TdG
possono avvalersi di alcuni emoderivati, concessione alquanto contraddittoria, in quanto, secondo il CD “il sangue, una volta uscito dal corpo deve essere versato a terra come l’acqua” e che a nessun TdG è consentito donare il sangue. Tuttavia è loro consentito utilizzare alcuni emoderivati, ricavati da sangue che è stato donato, conservato e lavorato!
Non mi meraviglierei affatto se, come è avvenuto in numerose altre occasioni, anche in merito a questa proibizione il CD apportasse delle modifiche, concedendo agli adepti l’utilizzo del sangue in casi di emergenza. Nell’attesa di questi augurabili cambiamenti nell’interpretazione biblica, vi saranno persone che continueranno a rischiare la vita e anche a morire, come avveniva un tempo, quando vaccinazioni e trapianti erano ritenuti dal CD pratiche “contrarie alla legge di Dio”.
Per chi volesse saperne di più, suggerisco la consultazione di questa pagina web:
www.infotdgeova.it/trasfusioni1.htm
Saluti cordiali
Achille Lorenzi