Leader politico o religioso?

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nemorino60
00giovedì 25 giugno 2009 11:26
Come governare e rendere la democrazia un concetto vuoto
Mi rendo conto di proporre un tema caldo e mi scuso con chi non condivide il mio pensiero in tema religioso nè il mio orientamento politico. Mi sento di essere di destra liberale, ma non condivido nulla della destra dell'attuale presidente del consiglio Berlusconi.
Ma negli ultimi tempi mi sembra che Berlusconi stia assumendo un tipico comportamento da leader religioso. In realtà questa caratteristica l'avevo rilevata già dal 2001 quando la mia uscita dai TdG mi aveva particolarmente sensibilizzato a quei comportamenti tipici di un leader che esprime la sua linea di pensiero mediante l'espressione e la propaganda della propria immagine personale. Ma ci sono secondo me evidenti punti di contatto con i comportamenti dei leader religiosi di sette e movimenti "spirituali":
1. riduzione della libertà di espressione
2. riduzione e controllo dell'informazione
3. proposta continua della propria persona
4. ri-definizione del concetto di libertà
5. teoria del complotto e dell'assedio da parte dei critici
6. non esposizione al confronto
7. organizzazione spinta della propria propaganda
8. uso deliberato della menzogna
9. allontanamento della dissidenza
e mi sono limitato a quello che mi veniva subito in mente senza pensarci troppo, ma sicuramente avrò dimenticato qualcosa.
Questo per quanto riguarda il leader Berlusconi. E gli adepti?
Io penso che in America abbiano maggiore dimestichezza con questa fenomenologia anche se anche lì una democrazia vera non c'è.
In Italia la democrazia è solo apparente ma in Italia il problema vero che forse in America, e in genere nei paesi anglosassoni, non esiste è che l'italiano è sempre stato servo del potere di turno che meglio potesse soddisfare il proprio interesse personale. L'italiano è un adepto fino al midollo, non ha carattere ... e anche l'intellettuale, che nè avrebbe almeno l'obbligo morale, si mette a servizio del potente di turno e ci va a salotto. Non parliamo dei giornalisti, a parte qualche vero giornalista, che per mangiare sono costretti a fare salti mortali per scrivere senza dare le notizie.
Insomma un pò come succede nei movimenti religiosi e nelle sette, ci sono il leader e ci sono gli adepti. Ma in politica accade lo stesso. Anche se nel caso politico italiano sono stati adottati tutti metodi per rendere più difficile un'intervento democratico di sostitizione del leader/sultano di turno. Leggi anticostituzionali e sopratutto un bel casino di legge elettorale che col premio di maggioranza (la porcata) permette di rendere eterno un leader quasi come un Dio.
Vecchia Marziana
00giovedì 25 giugno 2009 12:37
Sai, il governo è prodotto elettorale.
Se si continua a votare in questo modo, a mio avviso, non è tanto per il clientelismo degli italiani, ma perchè l'opposizione latita e, dove appare, non convince.
In quanto al paragone con i leader di certi culti, bhe, il totalitarismo ha il suo fascino, specie se genera molto denaro.
Gabriella
Ancientofdays
00giovedì 25 giugno 2009 16:46
Re: Come governare e rendere la democrazia un concetto vuoto
nemorino60, 25/06/2009 11.26:


Ma negli ultimi tempi mi sembra che Berlusconi stia assumendo un tipico comportamento da leader religioso.



E' un'ipotesi che mi frulla per la mente da tempo, e tu l'hai espressa come meglio non si potrebbe.
Il nome stesso con cui ha ridefinito recentemente il suo partito:"POPOLO della libertà', contiene "POPOLO" , termine che ha una forte connotazione religiosa.

Ho anche riscontrato come tanti TdG, pur essendo teoricamente a-politici, hanno un debole per la figura molto carismatica del capo-POPOLO.
E' probabile che i TdG siano più sensibili ad un certo tipo di propaganda (altrimenti non sarebbero diventati TdG).

nemorino60
00giovedì 25 giugno 2009 19:00
Re: Re: Come governare e rendere la democrazia un concetto vuoto
Ancientofdays, 25/06/2009 16.46:



Il nome stesso con cui ha ridefinito recentemente il suo partito:"POPOLO della libertà', contiene "POPOLO" , termine che ha una forte connotazione religiosa.




Esatto. A conferma di questo fatto si può riflettere sulla valenza e la nuova semantica attribuita alle parole che vengono usate nel linguaggio politico. Il linguaggio sta mutando. La politica è solo il terreno sul quale si sta realizzando la trasformazione. Il leader si è attribuito un potere nel quale può tentare di realizzare quella dicotomia tipica del dittatore. All'interno del popolo si realizza il sogno. All'esterno vengono relegati tutti coloro che accennano una qualche forma di dissenso. Se non si lavora "per" si lavora "contro". E così quelle che sono le parole della politica e che servivano al dialogo ora sono strumenti di discriminazione che naturalmente viene attribuita agli altri che si sono "volontariamente" schierati contro. A me ricorda qualcosa di vissuto e che secondo me pochi hanno già assimilato assaporandone il "veleno".



Malcom11
00giovedì 25 giugno 2009 23:53
Proprio da l'Aquila,nel TG delle 20,30,il Berlusca ha "ricordato",gonfio d'orgoglio, che il 61% degli italiani lo ha scelto!

Secondo me non ha nessun merito,non è migliore di altri,molte leggi non sono altro che l'attuazione pratica di disegni del governo precedente(che non gli è stato dato il tempo x metterli in pratica).

Ormai è un'egemonia,c'è un'opposizione evanescente.

Tutto quello che si fa deve starci il suo benestare.

Non è il governo che decide,è lui!

I nostri nipoti(o anche i figli?)invece che "piazza Vittorio Emanuele"vedranno "piazza Silvio Berlusconi"! [SM=x570866] [SM=x570866]
Al Nair
00venerdì 26 giugno 2009 13:08
Re: Re: Re: Come governare e rendere la democrazia un concetto vuoto
nemorino60, 25/06/2009 19.00:



All'interno del popolo si realizza il sogno. All'esterno vengono relegati tutti coloro che accennano una qualche forma di dissenso. Se non si lavora "per" si lavora "contro". E così quelle che sono le parole della politica e che servivano al dialogo ora sono strumenti di discriminazione che naturalmente viene attribuita agli altri che si sono "volontariamente" schierati contro. A me ricorda qualcosa di vissuto e che secondo me pochi hanno già assimilato assaporandone il "veleno".




Noi e gli altri, demonizzati come comunisti, forcaioli, ecc.
Il peggio di una setta, ma con dimensioni di massa...


cicciobello36
00venerdì 26 giugno 2009 15:10
Re:
uno die padri della costituzione italiana ebbe da dire: abbiamo fatto l'italia adesso dobbiamo fare l'italiani.
poi sè quardiamo berlusconi bene mi sempra di vedere un mussolini moderno, che non à bisogno neanche del parlamento e del senato, perchè gli fanno perdere tempo ( è denaro) per le leggi propie.
ma ricordatevi che l'italia à un belusconi itdg neanno 9-10 che comandano, allora chi è peggio? [SM=x570880] [SM=g1543902] salvatore [SM=g1543902]
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