La “trance ipnotica” della violenza antica

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Vitale
00giovedì 25 agosto 2005 15:13

Tremate,tremate,i dinosauri sono tornati.

1.0 Premessa.
2.0 L’uomo violento ovvero l’uomo rettile.
3.0 La coscienza automatica.
4.0 I centri della sragione.
5.0 I capisaldi dell’uomo.
1.0 Premessa

Dopo i genitori che uccidono a botte il neonato perchè portatore di loro ossessioni diaboliche su diagnosi di una maga,spuntano i nuovi ( o vecchi ) killer e vittime sempre più giovani :Claudio,Davide, per nominare le morti violenti infantili degli ultimi mesi ,minori uccisi da altri minori ,o da fratelli maggiori ( Caino insegna ) senza una causa apparente o con ipotesi agghiaccianti di decisioni che non si fermano e non sono fermate più da nessun ragionamento o critica.
Psicofisiologicamente ,non c’è più nessun riconoscimento cognitivo (cognitive appraisal): esiste solo un’attivazione emozionale che usa automaticamente percorsi brevi,circuiti come le aree sottocorticali transizionali che non ammettono pensieri in più,ma solo la pura azione in questo caso distruttiva.
E’ passato qualche anno da quando due ragazze minorenni uccidono o meglio strozzano una loro amica,inscenando poi un suicidio maldestro.
Il 2000 vede tre altre minorenni accusate di aver ucciso con diciannove coltellate una suora attirata in una trappola di richiesta d'aiuto il 2001 è segnato da più di quaranta coltellate inferte da una sorella minorenne al fratellino minore,il 2002 vede ancora tombe di minori violentati,uccisi .
Un caso belga lascia trasparire una volta di più la legge del branco che si protegge Olivier Pirson è condannato dal tribunale militare a vent’anni di carcere per ucciso i suoi due figli di 5 e 6 anni:ubriacati con alcool e fanta e gettati in auto in un lago.Ma la giustizia belga con un escamotage dice che nella camera mortuaria i corpi dei bambini sono stati lavati con formolo che si sarebbe trasformato in alcool :le leggi chimiche ammettono il contrario,ma la competenza dei giudici belgi va oltre le leggi universali e Pirson viene condannato a sei mesi per omicidio involontario:la legge del branco che si difende ad oltranza e contro tutti anche a costo di voler far passare per fessi tutti gli altri :il ministro della giustizia Verwilghen sta a ….guardare. Il lye detector aveva condannato il militare Olivier,ma anche qui un ennesimo escamotage burocratico mette violentemente tutto a voler tacere.
Il movente spesso è odio,coltivato tra simboli d’attualità sataneggiante,miscelato a sostanze psicolitiche ed esaltanti,alimentato da una certa sottocultura anticlericale,eversiva per voglia di libertà incontrollabile e senza nessuna minima critica: i soggetti umani regrediscono a branco non certo d’animali, che non hanno né crudeltà,né esibizionismo.Il branco perverso ,prerogativa dell’uomo, va in “rave”craze”insomma impazzisce,colpisce proprio come gli antichi mostri rettiliani. E’ stato affermato che ciò è frutto della cultura del nulla,ma se il nulla è lo spazio delimitato da una forma, la forma esiste e delimita bene lo spazio o nulla che contiene ed è proprio il contenitore che è sfuggito di mano al suo costruttore: l’uomo apice attuale di un lento e sconvolgente processo evolutivo ed involutivo.
Il rate o craze si trasforma o meglio regredisce alle immagini mentali paranoici e schizofreniche dell’ “attacca o fuggi “dei rettili primordiali quali i tirannosauri .
La pura emozione,o meglio l’eccitazione di un sistema limbico od emozionale,che amplifica i segnali d’arrivo e partenza del cervello istintuale si amplifica nelle vie neuronali del mammifero più evoluto che è l’uomo,ma senza usufruire del complesso controllo del cervello razionale o neocorteccia : quest’ultima formazione non ha canali preferenziali d’accesso o d’uscita,ma condivide le vie ascendenti o discendenti dei due cervelli meno evoluti cioè del mammifero poco evoluto e del rettile primordiale .
Queste vie nervose in entrata o in uscita dai centri più sofisticati, quali la corteccia frontale,temporale,parietale,sono sempre controllate o modulate dai centri emozionali comuni ai cervelli d’esseri più inferiori della scala evolutiva,centri che diminuiscono od aumentano sia l’effetto dell’informazione e sia l’effetto della risposta che trasmettono.
La società odierna,con il bombardamento più o meno selettivo dell’informazione spinta verso zone di potere o di modelli di personalità proposti senza una vera personalizzazione individuale,sta annullando la ragione e la logica dell’elaborazione del pensiero: è un mandare in blocco o in tilt tutto il sofisticato complesso cerebrale umano per preferire le vie più brevi ( centri sottocorticali che trattengono l’informazione “sporca”non valutata cognitivamente,meno impegnative,che non trasformano gli stimoli in proposte operative da valutare,controllare,confrontare,rimaneggiare,ma immediatamente lasciano ai centri emozionali la risposta in uscita,in azione:non esisterebbe più morale naturale o ragionata.
E’ un ritorno al cervello dell’antico tirannosauro che paranoicamente “attacca o fugge”o più propriamente”attacca e uccidi ”.
Non si uccide più per sopravvivere,ma per il “gusto o la noia“ di uccidere.
In termini più elementari l’elaborazione “cognitiva”sarà soppressa o sarà incanalata verso i comportamenti emozionali (del cervello del mammifero non evoluto) ed automatici (del cervello del rettile primordiale) e l’uomo si troverà a mettere in atto comportamenti asociali,aggressivi,distruttivi,senza sapere,al momento,di aver innescato “il pilota automatico”o trance o meccanismi regressivi che vanificano l’evoluzione umana medesima : ricompare un mostro,che è sempre rinchiuso nei circuiti cerebrali dell’uomo stesso,il complesso R(rettiliano) o paleoencefalo,ma che era controllato dai cancelli più sofisticati dei centri superiori che ora sono stati semplicemente ignorati.

1.0 L’uomo aggressivo, l’uomo rettiliano.

Negli anni 50 il neurofisiologo MacLean ha avviato uno studio approfondito del modello del cervello umano , studi già stati preceduti da altri (psico)fisiologi che avevano individuato e schematizzato nel cervello umano una sequenza di tre formazioni con differenti funzioni ed età evolutive:
-al livello più antico e più semplice
la formazione del midollo allungato,mesencefalo e stazioni di smistamento dei segnali come il talamo.Comportamenti innati,stereotipati,riflessi incondizionati.
-al livello intermedio
il cervello emozionale e le aree corticali posteriori,occipitali,parietali e temporali,basi anatomiche dei comportamenti adattativi acquisiti,e dei riflessi condizionati.
-al livello superiore le aree soprattutto frontali sede già individuata dai modelli precedenti come sede della coscienza e del ragionamento razionale.
Un’interessante interpretazione sull’origine delle emozioni è riportata da Ledoux (6pag. 118)che cita J.Averill com’esponente dei sostenitori che “la maggior parte delle reazioni emotive correnti sono costruzioni sociali o modelli istituzionalizzati di risposta e non fenomeni determinati biologicamente”:l’esempio citato “della pelle del maiale selvatico”spiega che nella nuova Zelanda non ci sono maiali selvatici,ma solo domestici,quando uno domestico diventa selvatico,si riporta all’addomesticamento appendendolo in mezzo al fumo che si alza da un fuoco.
Presso la popolazione locale Gururumba alcuni individui improvvisamente diventano violenti,aggressivi,rubano senza però mai uccidere qualcuno:dopo giorni di quella violenza gratuita il soggetto può rientrare in sé e ritornare al villaggio (la trance quale espressione spontanea o meglio non spiegata).
Se non ritorna la persona è catturata e trattata come un maiale diventato selvatico :è sospeso come il maiale selvatico in mezzo al fumo che si alza da un fuoco preparato appositamente fino a quando il soggetto ritorna in sé.
La spiegazione data dai Gururumba è che si entra nella pelle del maiale selvatico quando si è stato morsi dal fantasma di qualcuno morto da poco: perciò i controlli sociali sul comportamento scompaiono e si liberano gli impulsi primitivi.
In termini evolutivi il cervello umano è programmato ancora per percepire gli stimoli degli antenati e per produrre risposte primitive di difesa e risposte personalizzate ,ma il “lato selvaggio” (6,pag.233)è sempre pronto a mettere in atto risposte incontrollabili ed impreviste:la trasmissione sottocorticale che vede nell’amigdala il centro d’ogni risposta emozionale è una trasmissione veloce,ma“sporca”in quanto non sa distinguere le varie reazioni cui invece sono deputati i centri corticali superiori,ma se i cancelli sono chiusi da immagini mentali distorte o sono stati chiusi con informazioni di pura violenza,ritmi musicali o culturali esasperati,sostanze psicoattive l’uomo ritorna ad essere “una lucertola emotiva”(6,pag. 181),ed usa i centri superiori per accentuare il carattere distruttivo dei tirannosauri.

2.0 La coscienza automatica (0vvero il non controllo della trance).
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Nel libro di J.Yaines “Il crollo della mente bicamerale e la nascita della coscienza”si espongono gli studi ed ipotesi sulle diverse specializzazioni delle aree cerebrali nell’evoluzione : in particolare le aree del linguaggio,situate nell’emisfero dominante,avevano una specializzazione differente che Yanes appunto chiama mente bicamerale in quanto coordinavano tutta la complessità dei dati in arrivo e stabilivano il comando dell’azione,ma Yanes le indica come sedi privilegiate di tutto quell’inconscio collettivo,voci e presenze d’allucinazioni uditive e visive riferite agli dei,sciamani,imperativo collettivo,voci “bicamerali”che guidavano il comportamento dell’uomo.
Molti etnologi riferiscono come la vita di popolazioni primitive sia ritmata dalle allucinazioni visive\uditive dei loro rispettivi sciamani o “dei “,rappresentati dalle varie statue poste nei villaggi appositamente per condizionare i comportamenti dei singoli.
L’uomo,quindi non pensava ancora,né ragionava,non si rendeva conto delle possibilità conoscitive sue proprie e ne trasferiva i comandi agli dei,abbozzo primordiale della futura coscienza.
In particolare le aree del linguaggio,si trasferivano i messaggi e le informazioni,ma in un'unica modalità:la camera degli dei parlava e comandava alla camera umana che eseguiva automaticamente.
Penfield e Pierrot,hanno dimostrato come la stimolazione dell’area di Werniche,area del lobo temporale posteriore sinistro che coordina con le altre due aree anteriori di Broca e dell’area motoria supplementare
-parte alta del lobo frontale sinistro,opportunamente stimolata,da allucinazioni visive ed uditive.Tali allucinazioni visive \uditive,senza la connessione interemisferica del corpo calloso,fondamentale per il comportamento coordinato, potrebbero diventare i comandi in uscita,senza la presenza fattiva e coordinatrice della coscienza.
Liotti(4),esponendo le varie interpretazioni della nascita della coscienza da “regole inconsce a rappresentazioni coscienti alla coscienza primaria o d’ordine superiore”indica come prima d’ogni azione esistono nei circuiti cerebrali riceventi e trasmittenti più versioni multiple inconsce ed un'unica versione cosciente che(Edelmann).”La mente elabora più versioni di quanto sta accadendo esternamente od internamente al proprio corpo\ mente ,ma una sola di queste versioni acquisterà la qualità della coscienza,senza però che le altre versioni debbano per forza essere distrutte,ma possano influire di nuovo sulla decisione presa e cambiare la versione cosciente.
In poche parole il processo evolutivo dell’uomo può ,ancora,ed in particolari momenti essere non più sotto il controllo dei centri più sofisticati,ma dei centri più automatici od emozionali,attivati in via preferenziale.
La coscienza ,”luogo di lavoro globale”(4,pag.48)lascerà il posto di comando a centri motivazionali(emozioni interne o richieste di necessità interne) più inferiori :libici(emozionali) o del mammifero poco evoluto o rettiliani antichi e qui riaffiora il mai estinto tirannosauro con tutta la sua violenza gratuita e distruttiva.
Si è già detto che i sistemi autonomi ,esclusi dall’unica rappresentazione della coscienza,non restano inattivi,sono sempre nella stato di allerta continua che ha il complesso mente\cervello e sono pronti a sostituirsi se il proprio obbiettivo da raggiungere acquista immediata necessità d’azione e valore prioritario.
Questo modello della coscienza che si basa su teorie evoluzioniste,neurobiologiche e cognitiviste ci distingue nettamente dalle forme evolutive meno differenziate,ma condivide o non condivide con queste alcuni degli insieme di sistemi motivazionali interpersonali (insiemi o sistemi di regole di condotta sociale:
-come il sistema dell’attaccamento,(amore verso una persona)
-il sistema dell’accudimento,(proteggere una persona,soddisfacendo le sue necessità)
-il sistema dell’agonistico,(confrontarsi con le possibilità di un altro)
-il sistema sessuale,(ricerca
-il sistema cooperativo(ambientarsi in un reciproco aiuto )
che agiscono con una fitta rete di modalità di relazionarsi con gli altri e che non è ancora la coscienza soggettiva vista non solo come una regolamentazione ed organizzazione delle attività automatiche od emozionali
,ma anche nella “accresciuta capacità di comunicazione interpersonale,di cooperazione,d’azioni congiunte in vista di un obbiettivo futuro,(Humprey 1986)insomma “una sorta d’occhio interno che ci permette di osservare il nostro stato d’animo,le nostre motivazioni interne(emozioni),i complessi rapporti con gli altri,i risultati di tali osservazioni,e di prevedere o di pianificare il futuro comportamento per adattarsi con vantaggio meglio agli altri,al proprio gruppo sociale.Poi(nota 4pag. 57)la coscienza permette una gestione più elastica delle incongruenze e conflitti che avvengono nel mondo interiore di un soggetto,esposto al flusso d’informazione continua e di rapporti interpersonali allargati o circoscritti in cui si trova ad interagire.
Ecco quindi dove può inserirsi un’azione altrettanto “da trance”per riequilibrare quella coscienza che è propria dell’uomo morale e perché non religioso.

3) I centri della sragione.
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Se le esperienze interpersonali sono traumatiche,i sistemi motivazionali interpersonali immancabilmente si alterano,si scoordinano,ed affiorano immagini mentali che erano al di fuori della coscienza coordinatrice,ma che entrano nella camera dei bottoni come l’unica realtà e possibilità decisionale.
La persona crede di decidere,ha l’illusione di aver percorso i vari sistemi coscienti,ma deciderà il suo inconscio,quell’intercapedine spazio temporale che precede e che prepara l’azione .
In questi sistemi neuronali dove si preparano tutte le risposte anche quelle semplicemente immaginate, sono ancora imprevedibili le possibilità di frammentare l’esperienza soggettiva con emozioni o motivazioni terrorizzanti quali la paura,il panico,l’angoscia o con la liberazione di motivazioni\emozioni distruttive quali l’odio,la gelosia,l’aggressività fine a se stessa,o con altre emozioni d’onnipotenza,d’autosufficienza decisionale,di perdita del proprio schema corporeo e della proprio identità.
Perdendo di vista i propri limiti ed i diritti degli altri esseri pari a noi,inneschiamo ed esaltiamo quanto era coperto dalle aree sofisticate su cui poggia la lucidità e la continuità della coscienza: aggressività esaltata,sfida incontrollata,potere,inganno cosciente,piegare l’altro alle proprie meschinerie,manovre ricattatorie,fallimento affettivo,protagonismo criminale,ebbrezza fantasticata di un trionfo personale,illusione di una forza personale che c’immette in un rango d’esseri superiori agli altri: Liotti(pag. 161) riconferma come “l’orgoglio del trionfo” è la principale forma dell’accecamento ,la tendenza a vedere negli altri”più cose che persone”(4,p.168).
Ledoux scrisse poi un capitolo sul “passato non dimenticato,l’indelebile memoria emotiva”per concludere che i ricordi emotivi non sono mai cancellati,ma sono solo tenuti a bada,come altrettanti comportamenti primordiali continuano a ripresentarsi se non funzionano determinate aree corticali di controllo come l’area frontale o le altre aree superiori che filtrano le emozioni come il lobo temporale.
Nell’epilogo (6) accentua la posizione funzionale del centro emozionale dell’amigdala,la sua influenza sulla corteccia è superiore dell’influenza che ha la medesima corteccia sull’amigdala e la base anatomica di questi riscontri risiede nella quantità di circuiti che vanno dall’amigdala alla corteccia che quelli di senso opposto.
“I pensieri attivano le emozioni attraverso l’eccitazione dell’amigdala,mentre l’uomo non è così bravo da placare l’amigdala(meglio le due amigdale,la cui parte più”vecchia è presente anche nei rettili ,sede dei comportamenti emotivi che assicurano l’autoconservazione)….: la lotta tra pensiero ed emozione potrebbe risolversi in una integrazione più armoniosa tra ragione e passione,se i circuiti potessero riequilibrarsi con un maggior controllo della corteccia sull’amigdala”.(anni fa si pratica l’amigdalectomia nel tentativo inutile di ridurre persone feroci in persone docili e miti)
La tendenza attuale dell’uomo sembra che non soddisfi più quest’augurio :l’eccitazione continua dei centri inferiori (amigdala in particolare)fa entrare l’uomo nella pelle del maiale selvatico con l’eccezione che l’uomo attuale non n’esce più uccide,tortura e strazia e non c’è più nessuno che va a riprenderlo,che lo ferma,se non dopo che ha fatto una lunga strage di suoi simili,o esseri inferiori o della semplice natura inanimata.

4.0 I capisaldi dell’uomo.
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La teoria di MacLean(cervello trino)non è stata poi così precisa come all’inizio della sua proposta,nell’area limbica è situato l’ippocampo e le zone adiacenti che non sono un centro emozionale,ma la sede principale della memoria specie spaziale,dell’apprendimento,della memoria a lungo termine,e tale formazione è in stretta connessione con aree della corteccia chiamata “transizionale”(dove le informazioni sono vagliate e ridimensionate) e della neocorteccia visiva,uditiva,somatica sempre con duplici circuiti in entrata ed in uscita.Giova ricordare che le strette connessione amigdala\ippocampo sono rallentate od aumentate da mediatori chimici quali l’adrenalina e l’ormone dello stress(steroidi surrenali),quest’ultimo poi ,se troppo presente può impedire all’ippocampo di ricevere i messaggi continui eccitatori dell’amigdala e così on ricordare più le risposte da inviare agli stimoli che innescheranno blocchi della memoria,scollegamento con la coscienza e comportamenti automatici”da rettile”,mentre la sollecitazione dell’adrenalina sull’amigdala non sarà più frenata dalla risposte che l’ippocampo invia se troppo sollecitato:verrà a mancare l’equilibrio cognitivo di quanto si sta mettendo in atto: 400 milioni d’anni evolutivi saranno resi inutili (vedi Violence and the Brain di Harvard Vernon e Frank Ervin,Crocodile Man d’Andrè Mayer e Michel Wheeler)
L’amigdala poi diventa funzionante prima dell’ippocampo(Jerry Rudy ,nota 6 pag. 212)che diventa funzionante a pieno ritmo quando sono stabilizzate le connessioni con le altre aree: per questo i bambini piccoli apprendono,ma non conservano i ricordi coscienti di aver imparato,perché il loro ippocampo non funziona a pieno ritmo.
Ritornando ai sistemi di condotta di gruppo o sociale che contraddistinguono l’uomo dai mammiferi poco evoluti e dai rettili :il sistema d’accadimento(della prole),d’attaccamento(alla figura materna o sostitutiva),di cooperazione,se questi non iniziano a funzionare per qualsiasi meccanismo d’interruzione infantile,scolare o giovanile,si entra in una situazione d’inerzia comportamentale che non critica più qualsiasi comportamento che è in atto :la macchina in moto non è più fermata,né frenata:
Qualsiasi comportamento può essere scelto tra una serie di comportamenti possibili che nella specie umana sono : (7)
- allattamento e cure materne (sistema accudimento)
- Comunicazione audiovocale per mantenere i contatti materni
- (sistema attaccamento alla figura di riferimento principale che di solito è la mamma )
- gioco (sistema agonistico e cooperativo)che serve per promuovere l’armonia nel nido\famiglia.
I richiami alla separazione”separation call”sono una vocalizzazione prettamente dei mammiferi ed hanno un riscontro proprio nelle strutture del sistema libico n.striato e giro cingolato e connessioni con la neocorteccia prefrontale,che non hanno un corrispettivo nei rettili,dotati solo di un rudimentale paleostriato ed area dorsoventricolare non dotati di connessioni interemisferiche come il corpo calloso.
La vocalizzazione e la capacità di comunicazione,che poi amplificherà le aree del linguaggio,sono alla base dei comportamenti umani descritti a differenza dei rettili che non hanno assolutamente tali comportamenti sociali.
E’ ben vero (7,pag. 408)che ulteriori ricerche hanno dimostrato come siano esistiti nel filone evolutivo anche rettili con caratteristiche da mammifero(Pangea,Gondwaland,terapsidi carnivori),ma siamo già distanti dagli antichi rettili cui è attribuito il cervello rettiliano che si è evidenziato in questa relazione”separation call”e gli altri attributi di vocalizzazione ( prevede anche nei grossi mammiferi che non è predisposto per i “richiami con ultrasuoni”)che sono alla base delle cure materne e dell’evoluzione del linguaggio.
Lo stesso Maclean(pag. 413)accentua il fatto che l’alterazione dei rapporti materni,la diminuzione del gioco intrafamiliare,la separation call vissuta più come separazione effettiva,come richiamo inascoltato, possono avviare l’uomo( parola propria dell’autore)verso un declino evolutivo ovvero involutivo e farlo regredire alle condizioni di rettile,nonostante la sua complessa evoluzione.
Si dimostra quindi con L.Vanzelli che vi è”l’ostinata tendenza a sostenere che l’aggressività e la violenza umana non hanno punti in comune con i corrispondenti schemi di comportamento animali”.Una psicoterapia ipnotica,o meglio emozionale potrà riequilibrare il disegno perverso di far riemergere il tirannosauro che è in noi?????
”La responsabilità dell’uomo,in base a queste premesse,è che può partecipare attivamente a scatenare coscientemente la violenza,rinforzando e moltiplicando la normale carica aggressiva oltre i limiti di qualsiasi meccanismo di controllo predisposto dalla natura,sia la livello individuale che di gruppo(i1,pag. 198).”

5.0 Bibliografia
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1) L.Valzelli,Psicobiologia dell’aggressione e della violenza,Faenza Ediz.1989
2) P.Maclean,Evoluzione del cervello e comportamento umano,1973 Torino
3) S.Freud,progetto di una psicologia ,1985
4) Liotti G.,La dimensione interpersonale della coscienza,ediz. Nis 1994,p.49ss
5) G.Gagliardi, La rinascita della mente bicamerale,in Yerebatan,la cisterna
sotterranea,Collana di psicologia dinamica e
dell’immaginario,Thema edizioni 198
6)J.Ledoux,Il cervello emozionale,1998 Baldini e Castaldi
7) P.MacLean,Brain evolution relating to family,play,and the separation call,
Arch.Gen.Psychiatry,vol. 42,aprile 1985,pag. 405\417
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