Maurizio Mori,un'esperto di bioetica ed un profondo conoscitore dei problemi relativi alla bioetica medica,avanza una proposta di legge nota come "Carta dell'autodeterminazione".
In sostanza,la proposta di far riconoscere alle persone il diritto di "scegliere" quali trattamenti terapeutici vuole che gli vengano riservati nel caso avesse una malattia terminale e giungesse ad una fase in cui non fosse piu' in grado di intendere e volere.
Tra i vari esempi,cita quello di un malato terminale di cancro ai polmoni.E' noto che quando il cancro giunge in fase terminale,la funzione polmonare e' talmente compromessa e degenerata che si manifesta quella che in gergo medico si dice come "fame d'aria",determinando nel malato atroci sofferenze.L'unica possibilita' e' quella della sedazione totale,ma cio' potrebbe significare uno stato di incoscienza tale da non avere piu' la speranza del ritorno allo stato cosciente.Io stesso,nel corso delle mie esperienze,ho assistito volontariamente i familiari di malati terminali colpiti da un tale cancro.Delle volte ho incontrato medici che proponevano la somministrazione della sedazione totale ma in base ad un'accordo con la famiglia,in quanto,per l'appunto,in contrasto con le leggi.Non mi e' capitato ancora una famiglia che abbia deciso per la sedazione totale.Questo e' comunque uno dei tanti problemi di bioetica medica.Si potrebbe pensare cosa succederebbe un giorno se la genetica riuscisse a trovare una cura per il cancro ai polmoni.
M.Mori ha indicato alla nostra equipe un sito dove ha posto altre questioni legate alla sua proposta.
www.geocities.com/centrotobagi/unaci3.html
Valerio
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