La pratica della disassociazione nei testi della Didachè o "Dottrina degli apostoli"

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35.angelo

00domenica 16 agosto 2009 11:45

Questa mattina stavo leggendo la Didachè

ho scoperto una cosa interessante
ci sono dei brani in questo testo che incoraggiano alla pratica della disassociazione degli adepti come il non parlare e il non ascoltare più chi commette peccati esattamente come fanno i tdg

vi riporto la frase del capitolo 15 della didachè in questione

CAPITOLO 15
1. Eleggetevi quindi episcopi e diaconi degni del Signore, uomini miti, disinteressati, veraci e sicuri; infatti anch'essi compiono per voi lo stesso ministero dei profeti e dei dottori.
2. Perciò non guardateli con superbia, perché essi, insieme ai profeti e ai dottori, sono tra voi ragguardevoli.
3. Correggetevi a vicenda, non nell'ira ma nella pace, come avete nel vangelo. A chiunque abbia offeso il prossimo nessuno parli: non abbia ad ascoltare neppure una parola da voi finché non si sia ravveduto.
4. E fate le vostre preghiere, le elemosine e tutte le vostre azioni così come avete nel vangelo del Signore nostro.

vi riporto anche il link dell'intera didachè

www.intratext.com/IXT/ITA0035/

ora vuoi vedere che la orribile pratica dell'ostracismo della disassociazione era già praticata nel 1°e 2° secolo ? [SM=x570881]

Sal80.

00domenica 16 agosto 2009 11:54

Angelo: A chiunque abbia offeso il prossimo nessuno parli: non abbia ad ascoltare neppure una parola da voi finché non si sia ravveduto.

Mi sembra che più che disassociazione si riferisca ad un ostracismo contro chi offende gli altri. Mi sembra che questo lo applicano anche gli atei!
Chi non può dire di essere mai stato rammaricato con qualcuno da non rivolgergli per un pò la parola per poi dopo aver chiarito, amici come prima?

Sal

35.angelo

00domenica 16 agosto 2009 12:05

Re:

Sal80., 16/08/2009 11.54:
Angelo: A chiunque abbia offeso il prossimo nessuno parli: non abbia ad ascoltare neppure una parola da voi finché non si sia ravveduto.

Mi sembra che più che disassociazione si riferisca ad un ostracismo contro chi offende gli altri. Mi sembra che questo lo applicano anche gli atei!
Chi non può dire di essere mai stato rammaricato con qualcuno da non rivolgergli per un pò la parola per poi dopo aver chiarito, amici come prima?

Sal

Qui viene insegnato all'intera comunità di non parlare e ascoltare quell'uomo
non si tratta di una questione personale fra due e basta

Comunque la didachè è sbagliata e è in opposizione agli insegnamenti di Cristo
ci sono altri brani che confermano che non è uno scritto totalmente ispirato
invece la chiesa ortodossa etiope la inserisce negli scritti ispirati

Sal80.

00domenica 16 agosto 2009 12:17

Angelo: Qui viene insegnato all'intera comunità di non parlare e ascoltare quell'uomo
non si tratta di una questione personale fra due e basta

Diciamo allora che una questione personale la si faceva diventare pubblica.

A chiunque abbia offeso il prossimo nessuno parli

TUTTI non dovevano parlare con questa persona.

non abbia ad ascoltare neppure una parola da voi finché non si sia ravveduto.

Questa persona la si doveva isolare finchè avrebbe detto scusa al suo prossimo.

A me non mi sembra così incivile se consideriamo che un ravvedimento da un`offesa è molto più semplice, di un ripensamento da una dottrina falsa da parte di ex-tdg.

Sal

(Mario70)

00domenica 16 agosto 2009 18:28

Re:

Sal80., 16/08/2009 11.54:
Angelo: A chiunque abbia offeso il prossimo nessuno parli: non abbia ad ascoltare neppure una parola da voi finché non si sia ravveduto.

Mi sembra che più che disassociazione si riferisca ad un ostracismo contro chi offende gli altri. Mi sembra che questo lo applicano anche gli atei!
Chi non può dire di essere mai stato rammaricato con qualcuno da non rivolgergli per un pò la parola per poi dopo aver chiarito, amici come prima?

Sal

Condivido quanto scritto da te, non c'entra con la scomunica.
ciao

deep-blue-sea

00domenica 16 agosto 2009 22:38

Didaché o no...

rimasi di stucco quando vidi l'opera "Cavalleria rusticana",(1a rappresentazione 1891) di Mascagni, in quanto a un certo punto l'eroina, Santuzza, vuol partecipare con gli altri ad addobbare la Chiesa per la Pasqua, ma é evitata, allontanata e scoraggiata da tutti perché é 'ostracizzata' dalla comunità in quanto frequenta un uomo sposato:'Compare Turiddu'!!!!!

Insomma l'ostracizzare una persona dalla comunità é una vecchia storia nella Chiesa Cattolica che é evoluta positivamente!

Trianello

00lunedì 17 agosto 2009 10:39

Re: Didaché o no...

deep-blue-sea, 16/08/2009 22.38:

rimasi di stucco quando vidi l'opera "Cavalleria rusticana",(1a rappresentazione 1891) di Mascagni, in quanto a un certo punto l'eroina, Santuzza, vuol partecipare con gli altri ad addobbare la Chiesa per la Pasqua, ma é evitata, allontanata e scoraggiata da tutti perché é 'ostracizzata' dalla comunità in quanto frequenta un uomo sposato:'Compare Turiddu'!!!!!

Insomma l'ostracizzare una persona dalla comunità é una vecchia storia nella Chiesa Cattolica che é evoluta positivamente!

Questo episodio ha più a che vedere con la cultura popolare che non il cattolicesimo professato dai suoi protagonisti. La Chiesa, infatti, non ha mai invitato ad ostracizzare nessuno. Anche la scomunica, in ambito cattolico, che pure nel Medioevo prevedeva l'esclusione dalla comunità civile oltre che religiosa (e che comunque è stempre stato un qualcosa di relativamente raro), non prevede che lo scomunicato venga ostracizzato, ma che, anzi, ci si adopere il più possibile per riportarlo sulla retta via (con tutto l'amore e la comprensione di cui si è capaci).

Hus.

00lunedì 17 agosto 2009 14:30

credo che al di la dei testi del secondo secolo, è la bibbia a determinare se una pratica e' giusta o no, e la bibbia parla effettivamente della scomunica o disasociazione penso che è il modo in cui la wts scomunica e ostracizza non e' conforme alla parola di Dio .

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