Quanto ti capisco!
È duro sentirsi trattati da appestati, é duro sentirsi ignorati, é duro riconoscere che siamo dei morti 'viventi' ai loro occhi!
Però vi é un'attitudine generalizzata da parte dei TG, di evitare di chiedere, di sapere perché, di cercare di aiutare a ragionare.
Ho letto ultimamente un esempio che illustra magnificamente la nostra posizione di fuoriusciti:
È come se stessimo (noi fuoriusciti) su un alto ponte, pronti a saltare giu, suicidandoci, e dall'altra parte vi é tutta l'assistenza di amici e fratelli che GUARDANO senza parlare, nessuno fà lo sforzo di fermarci o chiedere: COSA VUOI FARE, o semplicemente PERCHÈ?
Infatti per i TG, é già un piccolo rifugio o paradiso rimanere nella congregazione, chi ne fuoriesce non può che essere infelice, o vuole darsi alle azioni più detestabili che non ha potuto commettere quando era dentro....., vuole 'suicidarsi...così tutti preferiscono non sapere, e nessuno muove un dito o dice una parola per dissuaderti.
Io, come ha scritto Goccia, ho pensato di scrivere ai miei familiari, perché avendo saputo che non frequentiamo più, una cappa di ghiaccio é scesa tra di noi, ma nessuno osa chiedere nulla. Tutta la famiglia sà (sono una trentina....) ma nessuno tocca l'argomento!!!!
Quando ho cercato di piazzare una parola di critica, mi han chiuso la bocca.
Parlare non sarebbe possibile perché non vi potrebbe essere un dialogo ma solo parole di condanna e chiusura mentale da parte loro, e i toni si accenderebbero.
Scrivere invece, ci permette di scegliere le parole e gli argomenti giusti, senza essere interrotti.
Ci resta solo da sperare, che leggano fino in fondo, senza timore, come mi ha detto mio fratello, di 'farsi scoraggiare'.
Ai loro occhi sarai forse un 'morto', ma hai il tempo e l'energia per costruirti una vita normale, credimi. Profittane!