Sabato 14.07.2007 10:00
Depositari della Verità si ritengono anche i Testimoni di Geova. Su questo fronte però gli ex frequentatori di questa comunità, rivelano che il reclutamento dei fedeli è attuato tramite delle tecniche di persuasione tipiche delle sette, cioè si adocchiano persone che vivono momenti di fragilità e che sono più ricettive a vivere con fervore determinati messaggi dottrinali. Lo conferma il racconto di un ex Testimone di Geova, Achille Lorenzi. “Io divenni TdG nel 1975, all'età di 19 anni…– racconta Lorenzi nel sito da lui fondato, Infotdigeova.it - …Mi ero trasferito da poco dalla Lombardia in un piccolo paese del Trentino, perdendo così molti contatti con amicizie e compagnie che avevo avuto fino ad allora. Mi sentivo solo ed insoddisfatto… L'impatto con i TdG mi fece una profonda impressione: venni circondato da persone sorridenti, premurose e gentili... Alla fine dell'adunanza tutti mi salutarono stringendomi la mano e pregandomi di ritornare. In breve, tornai a casa convinto di aver incontrato persone straordinarie. Allora non sapevo che un simile modo di trattare i nuovi viene definito dagli studiosi love bombing e caratterizza moltissimi gruppi e sette”.
Ma anche i Testimoni di Geova sono stati costretti ad apportare modifiche al loro credo, come il cambiare più volte la data della fine del mondo, prerogativa che non risponde al principio biblico secondo cui solo Dio è conoscenza del giorno in cui il mondo finirà e sono stati anche costretti ad aprire un confronto interno sul divieto di effettuare trasfusioni di sangue, regola che in passato ha provocato anche la tragica morte di bambini gravemente malati ed il tutto, a causa dell’ interpretazione letterale di un versetto biblico. Storie di religioni ed opinioni diverse, dunque, che fanno riflettere sulla necessità di un sereno confronto tra le varie fedi e che fanno capire come la Verità, forse, sia depositata da qualche altra parte. Ma dove?
Fonte:
canali.libero.it/affaritaliani/dovestaveri1407.html?pg=2