Il sangue_ una lettera scritta a suo tempo e mai mandata

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BioScientist
00martedì 23 giugno 2009 17:46
Cari fratelli

scrivo in merito alla posizione corrente della nostra Associazione sull’uso del sangue in ambito medico. Questa lettera intende esporre alcuni punti che trovo difficile comprendere in quanto addetto ai lavori.

Prima di tutto riporto per chiarezza espositiva le tre scritture cardine utilizzate:

(Atti 15:28-29) Poiché allo spirito santo e a noi è parso bene di non aggiungervi nessun altro peso, eccetto queste cose necessarie: 29 che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato e dalla fornicazione. Se vi asterrete attentamente da queste cose, prospererete. State sani!”
[TNM –Italiana]
(Levitico 17:13-14) “‘In quanto a qualunque uomo dei figli d’Israele o a qualche residente forestiero che risiede come forestiero in mezzo a voi il quale prenda a caccia una bestia selvaggia o un volatile che si può mangiare, ne deve versare in tal caso il sangue e lo deve coprire di polvere. 14 Poiché l’anima di ogni sorta di carne è il suo sangue mediante l’anima in esso. Di conseguenza ho detto ai figli d’Israele: “Non dovete mangiare il sangue di nessuna sorta di carne, perché l’anima di ogni sorta di carne è il suo sangue. Chiunque lo mangi sarà stroncato”.
[TNM –Italiana]
(Deuteronomio 12:23-24) Soltanto sii fermamente risoluto a non mangiare il sangue, perché il sangue è l’anima e tu non devi mangiare l’anima con la carne. 24 Non lo devi mangiare. Devi versarlo sul suolo come acqua.
[TNM –Italiana]
La prima a sostenere l’astensione dal sangue, le seconde a sostenere il concetto che, se uscito il sangue deve essere versato al suolo, cioè non può essere reinfuso.
Premesso ciò, quello che ha maggiormente destato il mio interesse è stato il nostro singolare modo di considerare una sorta di ‘gerarchia’, tra componenti principali e frazioni, derivata semplicemente da una particolare suddivisione del tessuto sangue.
Si consideri la classificazione da noi proposta:



La nostra posizione si articola come segue: dalle Scritture emerge chiaramente il divieto su sangue intero e su quelle che vengono definite ‘componenti principali’, plasma, leucociti, eritrociti, piastrine. A questo prima suddivisione è chiaramente esteso il divieto, mentre al secondo frazionamento e successivi, ovvero alle frazioni dei ‘componenti principali’, la decisione di accettarle o meno è lasciata alla ‘coscienza individuale’ poiché dalle scritture non è desumibile alcuna indicazione.

Vorrei separare due quesiti fondamentali: 1) Perché considerare proibito il plasma ma non le sue costituenti? 2) Che differenza tecnica e morale sussiste tra un componente principale e una frazione?

E’ realmente difficile comprendere da un punto di vista logico la sostenibilità del primo quesito. La letteratura medica propone diverse suddivisioni facendo emergere che spesso il plasma è semplicemente esplicitato nelle sue componenti essenziali.
Ritengo interessante osservare che, il plasma, per la parte di ¼, assieme ai ¾ di liquido interstiziale, costituisce il compartimento liquido extracellulare. Il plasma costituisce la parte non cellulare del sangue, che scambia continuamente con il liquido interstiziale attraverso i pori delle membrane dei capillari. Questi pori sono permeabili a quasi tutti i soluti presenti nel liquido extracellulare, tranne che alle proteine. In questo modo i liquidi del compartimento extracellulare si mescolano continuamente, così che la composizione del plasma e del liquido interstiziale è la stessa, ad eccezione delle proteine che sono più concentrate nel plasma. [Guyton & Hall, Fisiologia Medica]

Mi chiedo: perché considerare proibito l’intero plasma? E’ innegabile che da un punto di vista fisiologico il suo ‘valore da intero’ sia maggiore della somma delle singole parti. Ma da un punto di vista morale, qual è il principio che sottende a questa classificazione?

Passiamo al secondo quesito. Che differenza tecnica sussiste tra un componente principale e una frazione? I leucociti e le piastrine sono cellule, come i globuli rossi immaturi (nella fase adulta il globulo rosso si riduce ad essere un sacchetto biologico contenente emoglobina da trasportare ai diversi tessuti. Diventa pertanto ‘enucleato’, privo di un attività fisiologica diversa da quella di trasporto). Non sono forse frazioni del tessuto sangue intero?
Non sarebbe coerente che ‘astenersi dal sangue’ abbracci indifferentemente dette ‘componenti principali’ e frazioni?
Che sorta di alchimia conferisce al globulo rosso una valenza morale maggiore dell’emoglobina o dell’emina?
Ma la cosa che trovo più difficile comprendere, meglio paradossale, è: se si assume il concetto di ‘non estraibilità di informazione’ sulle frazioni del sangue dalla Bibbia non è forse logico concludere che il medesimo concetto si estenda al tessuto sangue nel suo intero fisiologico giacchè il sangue è il risultato strutturale delle sue frazioni ?
A sostenere la posizione del frazionamento alcuni, hanno portato a sostegno la tesi che, nella circolazione fetale, alcune immunoglobuline passino tra feto e madre. Se questa posizione fosse realmente sostenibile, dovrebbe esserlo per qualsiasi frazione, innanzitutto.
Ragionando in questo ordine di idee mi sembra strano che si ignori che il passaggio di globuli rossi fetali nel circolo materno (passaggio transplacentare) è un evento piuttosto comune specie nell’ultimo trimestre di gravidanza e soprattutto durante il parto, anche se non si hanno dati precisi sulla quantità di sangue che penetra nel circolo materno. [Gavioli & Zanelli, Immunologia, Immunoematologia, Terapia trasfusionale]

E’ evidente che queste considerazioni si spingano al di là del concetto di sacralità del sangue esposto dalle Scritture.
La mia non è una posizione a favore delle trasfusioni di sangue nella maniera più assoluta. E’ risaputo che i soggetti che evitano la trasfusione si riprendono meglio, scongiurando il rischio di una pesante immunosoppressione. Il sangue, al pari del trapianto di qualsiasi altro tessuto, costituisce un trauma per il corpo.
Ciò nonostante, non è corretto sostenere che l’uso di sostituti abbia un effetto migliore in valore assoluto. La variabilità intrinseca del corpo umano è talmente elevata da impedire una casistica di cosa è ‘meglio in senso stretto’. Ogni soggetto reagisce alla farmacologia e al trattamento in funzione della sua particolare fisiologia. Non è corretto utilizzare l’esempio di qualcuno che ha tollerato livelli di emoglobina molto bassi per determinare delle soglie fino alle quali ci si può spingere.
Vorrei portare all’attenzione un paragrafo del libro di Immunologia, Immunoematologia e Terapia Trasfusionale di Gavioli & Zanolli (prima citato) contenuto nella parte del testo dove si considera la Terapia Trasfusionale:
“La trasfusione di sangue è attualmente considerata una terapia tipica sostitutiva e di sostegno per pazienti in occasionale e temporanea situazione critica. In alcune occasioni, sebbene questa sia notevolmente influenzato dalla perizia del medico, può presentare una soluzione terapeutica pressoché priva di alternative: un buon esempio di intervento trasfusionale risolutivo è rappresentato dalla exsanguino-trasfusione della malattia emolitica neonatale [….] Accanto all’indubbia utilità (in casi comunque sempre più selezionati) è doveroso rilevare, alla luce delle sempre maggiori conoscenze in campo trasfusionale, come si imponga oggigiorno una revisione critica della pratica trasfusionale corrente, soprattutto in ambito chirurgico e anestesiologico, che possa innanzitutto portare ad una diminuzione del consumo di sangue, con la limitazione del suo impiego esclusivamente alle indicazioni certe e incontestabili. Appare per questo importante ricordare che attualmente a trasfusione di sangue viene considerata un atto medico di carattere straordinario, cui si può far ricorso soltanto in caso di effettivo bisogno e previo consenso informato del ricevente.”
Il testo evidenzia quanto la medicina sia ben consapevole dei rischi delle trasfusioni. Tale procedura pertanto rimane l’atto estremo.

Quando si entra nel campo della salute individuale ci si inerpica in un suolo fortemente accidentato. Definire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato con perentorietà, quando si è certi che le Scritture indichino un certo comportamento o orientamento morale, è comprensibile. Ma se la questione non è completamente chiara o se anche solo ci si aspetta di ottenere chiarimenti, non è molto rischioso da un punto di vista morale assumersi questo pesante fardello di responsabilità?
Gli anni trascorsi dalla seconda guerra mondiale ad oggi, da quando fu introdotta la norma sulle trasfusioni, hanno reso fin troppo chiaro questo concetto. Le numerose revisioni non sono il preludio di quello che potrebbe accadere in futuro?
Probabilmente con il passare del tempo il progredire delle conoscenze sposterà il baricentro della questione annosa circa la trasfusione di sangue. Forse i componenti saranno interamente di sintesi, le metodiche sempre meno invasive. Nondimeno il concetto di sacralità del sangue sarà esposto a nuove domande inerenti alle future metodiche. Porre in essere delle norme sarà sempre più rischioso. Ogni norma genera una casistica. Per ogni caso viene chiesta consulenza, a sua volta il caso può generare una norma e così via ad una serie infinita di ‘leggine’. Questo processo è un circolo vizioso e oltremodo pericoloso.

I cristiani rispettano la Vita. Rispettiamo il suo simbolo, il sangue. Ma il sangue, da un punto di vista del suo significato, può essere superiore alla Vita stessa? O più semplicemente, secondo voi, può esistere una relazione di ordinamento tra le due cose?

Nella speranza che possiate considerare attentamente le riflessioni esposte in questa mia e inoltrare in risposta le vostre considerazioni vi porgo i miei fraterni saluti.
Elyy.
00martedì 23 giugno 2009 20:39


Analisi molto interessante, bravo!

E come mai non l'hai mai spedita? Temevi che non avrebbero capito la tua buona fede e che ti avrebbero disassociato?


[SM=g1543902] Ely




Sonnyp
00martedì 23 giugno 2009 20:40
Perchè non provi a mandarla?
E aggiungerei...

Non solo a Roma, ma anche a Brooklin, tanto per iniziare, e poi a tutte le congregazioni che conosci, o personalmente nella cassetta della buca o per posta intorno ai paesi dove abiti e di cui conosci l'indirizzo.

Un solo consiglio... cerca di semplificare al massimo la terminologia sanitaria, perchè, come tu ben sai, molti tdg sono ignoranti dal punto di vista culturale, figuriamoci quello medico! Rendi quindi il più comprensibile, e con semplicità il tuo trattato. Buon lavoro Bio!
(Mario70)
00martedì 23 giugno 2009 20:50
Re: Perchè non provi a mandarla?
Sonnyp, 23/06/2009 20.40:

E aggiungerei...

Non solo a Roma, ma anche a Brooklin, tanto per iniziare, e poi a tutte le congregazioni che conosci, o personalmente nella cassetta della buca o per posta intorno ai paesi dove abiti e di cui conosci l'indirizzo.

Un solo consiglio... cerca di semplificare al massimo la terminologia sanitaria, perchè, come tu ben sai, molti tdg sono ignoranti dal punto di vista culturale, figuriamoci quello medico! Rendi quindi il più comprensibile, e con semplicità il tuo trattato. Buon lavoro Bio!




Mi fai ricordare i vecchi tempi... io scrissi a brooklin per un discorso diverso che riguardava la separazone e il divorzio, scrissi in inglese per non fargli perdere tempo con la traduzione.
La risposta andò ai miei anziani con la mia lettera tradotta in italiano!
Gli scrissero di aiutarmi... non si s bene in che modo!
Mah sono molto scettico, credo che le lettere non arrivino mai al CD tranne rarissimi casi.
ciao
bigotta
00martedì 23 giugno 2009 21:30
Molto interessante.
Ragionamento logico,aspetti su cui non avevo mai riflettuto .
Complimenti.

In quanto allo spedire la lettera ,te lo puoi risparmiare tanto fanno come pare a loro.

Ciao e grazie.
Ancientofdays
00mercoledì 24 giugno 2009 17:11
Penso che la tua domanda:
"Che sorta di alchimia conferisce al globulo rosso una valenza morale maggiore dell’emoglobina o dell’emina? "
,
sia una perfetta sintesi del paradosso creato dalla WTS con le sue elaborazioni sulla parziale accettazione delle trasfusioni.
E' paradossale connettere la morale con un dato freddo come una definizione tecnico-scientifica.
Paradossale perchè rappresenta un tipico approccio "farisaico" alla questione con schemi, categorie , sotto-definizioni, tecnicismi e generalizzazioni: un micidiale polpettone di elementi concettuali umani, troppo umani.

Paradossale perchè costringe ad immaginare "Jehovahgod", dall'alto della sua postazione, costretto a farsi il giro degli ospedali del pianeta ed esaminare le cartelle cliniche dei Testimoni ricoverati, in cerca dei dettagli della terapia trasfusionale somministrata:
"Questo ha preso solo le frazioni, allora lo salvo; quest' altro il sangue intero: distrutto."
E poi giù due scappellotti a Rutherford, che è li vicino, "Ma guarda che lavoro mi tocca fare!! Ma come t'è venuto in mente di vietare le trasfusioni... Ma eri ubriaco quel giorno !??"
Sal80.
00mercoledì 24 giugno 2009 17:32

Ancient: E poi giù due scappellotti a Rutherford, che è li vicino, "Ma guarda che lavoro mi tocca fare!! Ma come t'è venuto in mente di vietare le trasfusioni... Ma eri ubriaco quel giorno !??"


[SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867]

Come l`hai detta fa proprio ridere.


Speriamo che i cd che verrano in futuro, daranno il consenso di usare sangue nei casi estremi. È proprio triste pensare che persone si fanno morire per ubbidire al corpo direttivo dell`organizzazione dei testimoni di Geova! [SM=x570869]

Sal
otello44
00mercoledì 24 giugno 2009 17:41
Bellissimo lavoro, riflessioni interessanti

In quanto a spedire la lettera prova pure, quando l'ho spedita io riguardo alla questione ONU mi son trovato davanti agli anziani che molto garbatamente mi hanno detto che qualsiasi lettera che avessi scritto a Roma doveva prima essere letta da loro, fai tu le tue considerazioni, comunque grazie per il tuo post.
Otello44
BioScientist
00giovedì 25 giugno 2009 10:22
Ma si ragazzi, è un lavoro fatto all'inizio quando la verve del fuoriuscito ti da la carica adrenalinica dell'atleta all'olimpiade della sua vita . . .

Poi ti rendi conto che una 'particella soltanto è semplicemente casuale' e non cambia le cose. Ti rendi conto che tutta questa 'macchina teocratica' va al di la delle più profonde riflessioni che si possano fare sull'uomo e su Dio.

Poco serve intraprendere colossali imprese che tentino di rovesciare questa associazione. Vale di più un solido stoicismo personale che dimostri ai contemporanei e ai posteri che l'uomo non ha diritto a dominare il libero arbitrio di simili della sua specie.


Ti rendi conto che al mondo non basta avere ragione, serve che le proprie ragioni interessino al maggior numero di persone. Questo è tutto ciò che muove l'umanità così come la vediamo oggi.

L'Organizzazione dei Testimoni di Geova è tanto lontana da Dio quanto chi essa addita. Credo che, in generale, l'umanità con il suo continuo pretendere di aver trovato Dio se ne stia allontanando indefinitamente.

Bio


P.S. 'Jehovahgod' nella versione completa recita: 'Jehovahgod with double d'


Vecchia Marziana
00giovedì 25 giugno 2009 10:55
Re:

:95057324=BioScientist, 25/06/2009 10.22]
Poco serve intraprendere colossali imprese che tentino di rovesciare questa associazione. Vale di più un solido stoicismo personale che dimostri ai contemporanei e ai posteri che l'uomo non ha diritto a dominare il libero arbitrio di simili della sua specie. .




Intanto queste riflessioni servono.
Ci fanno ragionare e fanno soprattutto riflettere coloro che ancora credono in questa organizzazione.



Ti rendi conto che al mondo non basta avere ragione, serve che le proprie ragioni interessino al maggior numero di persone. Questo è tutto ciò che muove l'umanità così come la vediamo oggi.



Nel nostro microcosmo, il forum, è quello che cerchiamo di fare.


L'Organizzazione dei Testimoni di Geova è tanto lontana da Dio quanto chi essa addita. Credo che, in generale, l'umanità con il suo continuo pretendere di aver trovato Dio se ne stia allontanando indefinitamente.



Chissà perchè son convinta che non sarà tanto una "battaglia" condotta dall'esterno che farà "scivolare" la WYS, ma un'implosione
.
In quanto alla ricerca di Dio, è una ricerca che dura da millenni e, anche se a volte prende strade senza uscita, alla fine lo troveremo.
Gabriella
bigotta
00giovedì 25 giugno 2009 11:02
Cara Gabriella,
anche io sono convinta ,come te che ci sara' un implosione.

Ne e' convinto mio marito e altri che conosco.

I sintomi ci sono tutti.




[SM=x570923]
BioScientist
00giovedì 25 giugno 2009 16:27
Re: Re:
Vecchia Marziana, 6/25/2009 10:55 AM:



Chissà perchè son convinta che non sarà tanto una "battaglia" condotta dall'esterno che farà "scivolare" la WYS, ma un'implosione
.
In quanto alla ricerca di Dio, è una ricerca che dura da millenni e, anche se a volte prende strade senza uscita, alla fine lo troveremo.
Gabriella




Io penso che poco cambierà nell'organizzazione in se tranne che la possibilità dei singoli di una maggiore autodeterminazione.
Cambiano le persone, e il loro approccio verso gli altri. Sarà una conseguenza di ciò a determinare probabilmente un'ammorbidimento al fine di non perdere 'clienti'.

Quanto a Dio: l'uomo lo avrà incontrato nel momento in cui imparerà a farne a meno.
cicciobello36
00giovedì 25 giugno 2009 16:49
Re:
BioScientist, 23/06/2009 17.46:

Cari fratelli

scrivo in merito alla posizione corrente della nostra Associazione sull’uso del sangue in ambito medico. Questa lettera intende esporre alcuni punti che trovo difficile comprendere in quanto addetto ai lavori.

Prima di tutto riporto per chiarezza espositiva le tre scritture cardine utilizzate:

(Atti 15:28-29) Poiché allo spirito santo e a noi è parso bene di non aggiungervi nessun altro peso, eccetto queste cose necessarie: 29 che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato e dalla fornicazione. Se vi asterrete attentamente da queste cose, prospererete. State sani!”
[TNM –Italiana]
(Levitico 17:13-14) “‘In quanto a qualunque uomo dei figli d’Israele o a qualche residente forestiero che risiede come forestiero in mezzo a voi il quale prenda a caccia una bestia selvaggia o un volatile che si può mangiare, ne deve versare in tal caso il sangue e lo deve coprire di polvere. 14 Poiché l’anima di ogni sorta di carne è il suo sangue mediante l’anima in esso. Di conseguenza ho detto ai figli d’Israele: “Non dovete mangiare il sangue di nessuna sorta di carne, perché l’anima di ogni sorta di carne è il suo sangue. Chiunque lo mangi sarà stroncato”.
[TNM –Italiana]
(Deuteronomio 12:23-24) Soltanto sii fermamente risoluto a non mangiare il sangue, perché il sangue è l’anima e tu non devi mangiare l’anima con la carne. 24 Non lo devi mangiare. Devi versarlo sul suolo come acqua.
[TNM –Italiana]
La prima a sostenere l’astensione dal sangue, le seconde a sostenere il concetto che, se uscito il sangue deve essere versato al suolo, cioè non può essere reinfuso.
Premesso ciò, quello che ha maggiormente destato il mio interesse è stato il nostro singolare modo di considerare una sorta di ‘gerarchia’, tra componenti principali e frazioni, derivata semplicemente da una particolare suddivisione del tessuto sangue.
Si consideri la classificazione da noi proposta:
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la tua analisi è coretta,però il fatto stà che nella bibbia il sangue è vita:
sè avrei saputo quello che so adesso riquardo all'applicazione delle scritture riguardo al sangue, l'intervento che ho fatto a cuore aperto che oggi non mi e servito ha niente è che fra qualche anno dovro rifarlo,avrei fatto l'auto trasfusione cosi avrei risolto il problema, non essere fedeli à una organizzazione buggiarda e malvaggia che fa morire le persone per le sue idee personali è non scentifiche.
questo oggi posso provarlo con i medici che mi hanno operato è che se avrei sequito i loro consiglio sarei stato non propio bene, ma meglio di adesso: perciò dico a chi dovrebbe avere problemi di salute gravi che possono portare ad un intervento di fidarsi dei medici è non della wts. [SM=x570880] [SM=g1543902] salvatore [SM=g1543902]
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