Il ritorno di due donne al cattolicesimo

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Daniela47
00martedì 19 febbraio 2008 14:59

Sono articoli di un pò di tempo fa.
Ma vale la pena riproporli per chi non lo avesse letto.

Madre e Figlia al cardinale Biffi: “Ecco il nostro calvario nella setta “

“NOI TESTIMOI DI GEOVA PENTITE”

Bologna (V.V.) Le pecorelle smarrite scrivono “un’umile lettera al cardinale Giacomo Biffi chiedono d’essere riammesse nella comunità della Chiesa cattolica. Lo fanno dopo aver vissuto l’inferno di un “eresia totalizzante come quella dei testimoni di Geova e aver sperimentato l”errore” di affiliarsi a quella setta con cui il dialogo è impossibile” Mariangela e Debora, madre e figlia, 50 anni la prima, 18 la seconda, hanno scoperto che la loro vita era diventata un inferno.
Le lettere al cardinale Biffi riassumono in poche pagine scritte a mano il calvario di una vita completamente assorbita dalla “causa” e aprono uno squarcio nell’esistenza dei testimoni di geova,
La conversione per Mariangela arriva nel 68 “Con la scusa di aiutarmi a essere una buona moglie – scrive la donna al cardinale – si intromisero (i testimoni di Geovan.d.r.) nella mia intimità rovinando il rapporto con mio marito.
Il mio tempo e le mie energie venivano interamente assorbite dalla predicazione di casa in casa, dalle adunanze e dalle grandi assemblee, mentre le risorse finanziarie dovevano essere donate per costruire Sale del regno o case di Betel. Tutto ciò mi isolò dal mondo”.
Alla fine la signora Mariangela divorzia e rimane con una bimba di 2 anni. “Un’angoscia che durò 17 anni” Poi la – conversione-
Il distacco dai Testimoni di geova pagando il prezzo dell’indifferenza di coloro con i quali aveva condiviso anni e fatiche.
Abbandonata la setta ecco riapparire, col pentimento, l’antica tranquillità e con essa la vecchia famiglia.

Ancora più amara la testimonianza di Debora, figlia di un padre “ribelle” e pertanto sottoposta a continua sorveglianza dai confratelli.
“Mi costrinsero a tagliare i capelli che portavo molto lunghi, dovevo indossare larghe e lunghe casacche per mascherare il corpo” scrive la ragazza implorando il cardinale Biffi di permetterle di assumere i sacramenti cristiani.
Col tempo la giovane si allontana dal padre (“arrivavo ad odiarlo” racconta)
Perde per suicidio il suo ragazzo, anch’egli testimone di geova (“CI AVEVANO IMPEDITO DI RENDERE UFFICIALE IL NOSTRO RAPPORTO”) abbandona gli studi. Poi l’incontro con una cugina e la nuova fede.

Da “REPUBBLICA” 11.7.1993
Alcesti80
00martedì 19 febbraio 2008 19:07
Non so ma a me sembra un racconto eccessivo e volto ad enfatizzare lati negativi in maniera distorta. Non so!!! Certo è scritto dal prelato...che certo aveva tutto l'interesse a strumentalizzare l'esperienza...
.gandhi.
00martedì 19 febbraio 2008 19:19
E' un racconto molto estremizzato, anche se alcuni passaggi li condivido.
Direi che questo modo di esporre la questione è per me errato, perchè se da una parte è giusto che queste due persone ex tdg raccontino la loro esperienza, non vedo il perchè debbano evidenziare che ora, tornate al cattolicesimo, sono felici.
E' evidente la strumentalizzazione.

Ogni esperienza comunque è personale, quindi a volte aggrapparsi ad una fede per superare il trauma dell'abbandono dai tdg può essere utile. L'importante che si abbracci questa nuova fede non per colmare un vuoto che si è venuto a formare, ma per riscoprire una spiritualità perduta. In questo caso, se la riconversione ha come scopo la ritrovata spiritualità, essendo una questione prettamente personale, non sarebbe effettivamente necessario pubblicizzare la cosa. Se lo si fa, lo si fa con l'unico scopo di strumentalizzare ed enfatizzare il fatto che "ora da cattoliche ritrovate" sono veramente felici, mentre prima, da tdg, erano nell'inferno. Frasi estreme che non dicono nulla.

saluti
gandhi
aramisdherblay
00martedì 19 febbraio 2008 21:14
Re:
.gandhi., 19/02/2008 19.19:


non vedo il perchè debbano evidenziare che ora, tornate al cattolicesimo, sono felici.




... e perché no?
sweetymi
00martedì 19 febbraio 2008 21:31
Io ci vedo evidenti esagerazioni e contraddizioni: la ragazza costretta a tagliare i capelli lunghi (ma quando mai???), a portare casacche larghe (pura follia: il max della regola imposta è vestiti non troppo scollati e gonne non sopra il ginocchio o fino alle caviglie), la madre che deve versare le sue finanze x le sale (assolutamente non vero: è lei che era fusa, perchè nessuno ti controlla quanto dai...e se la donazione è incoraggiata, non è controllata come invece lo sono le ore di servizio), il ragazzo che si suicida xkè avevano impedito di rendere ufficiale il loro rapporto. Ma dai...non esageriamo!!!!

Che poi possano essere felici diventando cattoliche, sono fatti loro e su questo non entro nel merito, anzi mi fa piacere per loro, però non sputiamo nel piatto in cui abbiamo mangiato per anni raccontando menzogne. E' giusto dire la verità ma allo scopo di aiutare persone sincere a capire cosa sta loro accadendo, ma le esagerazioni allo scopo di screditare proprio non le condivido!!!!!!!!!

Azzz.... mi sono innervosita...


.gandhi.
00mercoledì 20 febbraio 2008 13:27
Re: Re:
aramisdherblay, 19/02/2008 21.14:




... e perché no?



Mi sembra di essere stato chiaro... [SM=g27829]
L'articolo mette in evidenza il fatto che queste due nuove cattoliche sono felici perchè sono tornate cattoliche.
Allora, o sono felici a merito della CC o perchè hanno abbandonato "la setta". Non si possono affermare le due cose contemporaneamente, o l'una o l'altra. Se è merito della CC, allora i tdg non centrano nulla nella causa della loro infelicità, ma la loro infelicità era causata dall'essere lontani dalla vera chiesa di Cristo, la CC, secondo la loro opinione. Se invece ora sono felici perchè lontane dai tdg, allora lo sono per quello, non perchè ora prendono la comunione e vanno a messa.

Oltre a questo, le molte inesattezze espresse nell'articolo dimostrano la volontà di strumentalizzare questo fatto per "parlare male a tutti i costi dei tdg", e aprofittare dell'occasione per mettere in buona luce la CC, come la salvezza di tutti quei poveri ex tdg infelici.

Saluti
gandhi


:P filippo;)
00mercoledì 20 febbraio 2008 13:47


Oltre a questo, le molte inesattezze espresse nell'articolo dimostrano la volontà di strumentalizzare questo fatto per "parlare male a tutti i costi dei tdg", e aprofittare dell'occasione per mettere in buona luce la CC, come la salvezza di tutti quei poveri ex tdg infelici.



Eh già infatti la Repubblica è un quotidiano notoriamente filo-clericale.
Vecchia Marziana
00mercoledì 20 febbraio 2008 15:46
Bah, non so... è vero che ognuno reagisce secondo la propria personalità.
Giustamente è stato detto che, una volta usciti dal geovismo, non bisogna, per colmare il vuoto, cercare una fede.
Io personalmente, se di una cosa devo ringraziare i TdG è stato che mi hanno fatto scoprire, nonostante tutto, il mio bisogno spirituale.
Ho bisogno di tempo però per capirmi meglio, ora non ho la lucidità per farlo.
L'unica cosa che mi sento di dire è che, potendolo fare, non avrei permesso la pubblicazione di una mia lettera indirizzata ad un'autorita' sia religiosache laica che trattasse di questioni così intime.
Il ritorno o l'abbandono di una fede sono cose sempre molto personali e sofferte per essere pubblicizzate.
Nonna Pina
aramisdherblay
00mercoledì 20 febbraio 2008 16:44
Re:
Vecchia Marziana, 20/02/2008 15.46:


Giustamente è stato detto che, una volta usciti dal geovismo, non bisogna, per colmare il vuoto, cercare una fede.




... perché no? ... perché giustamente?


.gandhi.
00mercoledì 20 febbraio 2008 17:07
Re: Re:
aramisdherblay, 20/02/2008 16.44:




... perché no? ... perché giustamente?




E perchè si?



Vecchia Marziana
00mercoledì 20 febbraio 2008 17:15
Scusate, ho lasciato un pezzo nella tastiera.
Il senso era questo: non bisogna essere precipitosi nel colmare un vuoto con la fede, visto, e sto parlando del mio caso, come è stato facile sbagliare.
Grazie di avermi fatto notare l'errore
Nonna Pina
.gandhi.
00mercoledì 20 febbraio 2008 17:21
Re:
Vecchia Marziana, 20/02/2008 17.15:

Scusate, ho lasciato un pezzo nella tastiera.
Il senso era questo: non bisogna essere precipitosi nel colmare un vuoto con la fede, visto, e sto parlando del mio caso, come è stato facile sbagliare.
Grazie di avermi fatto notare l'errore
Nonna Pina


Ti sei spiegata benissimo, e sono perfettamente d'acordo con te.
Aspetto il perchè si di aramis.

ciao


aramisdherblay
00mercoledì 20 febbraio 2008 19:24
Re: Re:
.gandhi., 20/02/2008 17.21:


Ti sei spiegata benissimo, e sono perfettamente d'acordo con te.
Aspetto il perchè si di aramis.

ciao






Dunque: la forista diceva che "non si deve cercare un'altra fede". In pratica lei esclude che sia una cosa da farsi. Allora io dico: perché no? Perché "non si deve cercare"? Se uno non vuole cercare, faccia pure, ma che ci sia una ragionevolezza nel non cercare non mi sembra sensato. Anzi, spesso vedo che gli ex TdG sono tanto nauseati dalla loro ex pseudoreligione da non volerne più sapere niente di niente. E ho sentito alcune storie di persone che poi, rifiutando ogni alternativa, si sono davvero lasciate andare nella loro vita a comportamenti a dir poco sregolati. Invece io riterrei più saggio cercare di conservare i principi validi del geovismo, sfrondarli delle molte cavolate e sostituire queste ultime con altri principi validi.

Saluti.
Vecchia Marziana
00mercoledì 20 febbraio 2008 20:23
Scusa caro Aramis, d'ora in poi rileggerò 3 volte i miei post per essere sicura di aver espresso con chiarezza il mio pensiero.
Nonna Pina
aramisdherblay
00mercoledì 20 febbraio 2008 20:34
Guarda che non c'è nessun problema.... Io ho letto la tua frase. L'ho commentata mi sembra educatamente... Che poi tu intendessi altro può succedere, infatti dopo hai chiarito meglio.... Penso di essere stato corretto nell'esprimere la mia opinione e rispettoso della tua. Non vedo quindi alcun problema né alcuna necessità di puntualizzare alcunché.....
Saluti
Vecchia Marziana
00mercoledì 20 febbraio 2008 20:50
Non è mia intenzione puntualizzare niente, ho riconosciuto che è stato un mio errore che ti ha fatto equivocare il mio pensiero e ho espresso il modo in cui cercherò di evitarne altri. Non ho nemmeno lontanamente pensato che tu non sia stato nè educato nè corretto.Forse che riconoscere i propri sbagli e chiedere scusa è consideroto una nancanza di rispetto?O il mio metodo (rilettura del testo) ti è parsa una battuta stupida? NON è così anch'io sono sempre educata e rispettosa.
Nonna Pina
aramisdherblay
00mercoledì 20 febbraio 2008 20:54
[SM=g27828]
come la dico la sbaglio.... non parlo più.... [SM=g27828]
Vecchia Marziana
00mercoledì 20 febbraio 2008 21:02
Beh diciamo che sono una "capatosta"
con affetto Nonna Pina
filippo65
00mercoledì 20 febbraio 2008 21:41
Io non sò se questo articolo sia esagerato o no,ma credo che qui si volesse dire che queste due donne,sono chiamate pecorelle smarrite,forse perchè già appartenenti al gregge della chiesa cattolica.Poi vorrei dire che non è la chiesa cattolica che le ha cercate,ma sono loro che sono ritornate.Se le cose che hanno raccontato non corrispondono a verità,questo non lo posso sapere;comunque in questo stesso forum non è la prima volta che leggo di "leggi" differenti da località a località,ma questo come ripeto non posso saperlo.Per proseguire dico che non siamo tutti uguali e ognuno reagisce a modo suo,e forse queste due donne potrebbero aver dimostrato tanta gioia,come molti fuoriusciti a volte dimostrano tanta rabbia.Se per loro il ritornare alla chiesa cattolica,gli ha dato tutta questa gioia,non vedo perchè non debbano parlarne,anche ai giornali,facendo conoscere a tutti la loro gioia.Io credo che dovremo essere solo felici per queste due persone si siano sono liberate dal braccio della wts.Quante persone conosciamo,grazie anche a questo sito,che hanno detto a tv o giornali la loro esperienza negativa all'interno dei tdg?Vi saluto in Cristo Gesù. Ciao Filippo65.
.gandhi.
00venerdì 22 febbraio 2008 13:30
Re: Re: Re:
aramisdherblay, 20/02/2008 19.24:




Dunque: la forista diceva che "non si deve cercare un'altra fede". In pratica lei esclude che sia una cosa da farsi. Allora io dico: perché no? Perché "non si deve cercare"? Se uno non vuole cercare, faccia pure, ma che ci sia una ragionevolezza nel non cercare non mi sembra sensato. Anzi, spesso vedo che gli ex TdG sono tanto nauseati dalla loro ex pseudoreligione da non volerne più sapere niente di niente. E ho sentito alcune storie di persone che poi, rifiutando ogni alternativa, si sono davvero lasciate andare nella loro vita a comportamenti a dir poco sregolati. Invece io riterrei più saggio cercare di conservare i principi validi del geovismo, sfrondarli delle molte cavolate e sostituire queste ultime con altri principi validi.

Saluti.


Non si deve cercare semplicemente perchè non è il momento di farlo. Non si è nella condizione giusta psicologicamente ed emotivamente per cercare in altre religioni. La scelta in conseguenza a questo potrebbe risultare sbagliata, fatta con motivi errati.
Quando si esce dalla WTS, per un certo periodo più o meno lungo, si ha una visione distorta delle cose e si cerca in tutti i modi di colmare un vuoto che si è formato. Rimpiazzare subito questo vuoto potrebbe essere al momento piacevole, ma in seguito potrebbe impedire al ex tdg di crescere e di capire le vere motivazioni che lo hanno portato ad abbracciare la religione dei tdg e a diventarlo in seguito.
Invece se ci si interroga, ci si scruta, ci si analizza con calma, si può dar luogo ad una crescita interiore e ad una evoluzione della persona in positivo che al contrario non si verificherebbe se si rimpiazzasse il tutto con un'altra religione da seguire.

Poi in seguito, quando si è veramente sereni ed equilibrati, si possono iniziare a fare tutte le ricerche che si desiderano.
Solo allora si riuscirà a rispondere a domande del tipo: cosa voglio veramente? PErchè mi associo a questo nuovo gruppo religioso? In che modo mi aspetto che questa religione mi aiuti a crescere e a soddisfare questo mio senso spirituale?
Quando chi abbraccia una nuova religione è preso dal precisare le differenze positive di quest'ultima a scapito della prima, significa che non è ancora veramente fuori dalla prima e non può essere pronto per abbracciarne una nuova.


Ciao
gandhi


filippo65
00venerdì 22 febbraio 2008 20:55
Re: Re: Re: Re:
.gandhi., 22/02/2008 13.30:


Non si deve cercare semplicemente perchè non è il momento di farlo. Non si è nella condizione giusta psicologicamente ed emotivamente per cercare in altre religioni. La scelta in conseguenza a questo potrebbe risultare sbagliata, fatta con motivi errati.
Quando si esce dalla WTS, per un certo periodo più o meno lungo, si ha una visione distorta delle cose e si cerca in tutti i modi di colmare un vuoto che si è formato. Rimpiazzare subito questo vuoto potrebbe essere al momento piacevole, ma in seguito potrebbe impedire al ex tdg di crescere e di capire le vere motivazioni che lo hanno portato ad abbracciare la religione dei tdg e a diventarlo in seguito.
Invece se ci si interroga, ci si scruta, ci si analizza con calma, si può dar luogo ad una crescita interiore e ad una evoluzione della persona in positivo che al contrario non si verificherebbe se si rimpiazzasse il tutto con un'altra religione da seguire.

Poi in seguito, quando si è veramente sereni ed equilibrati, si possono iniziare a fare tutte le ricerche che si desiderano.
Solo allora si riuscirà a rispondere a domande del tipo: cosa voglio veramente? PErchè mi associo a questo nuovo gruppo religioso? In che modo mi aspetto che questa religione mi aiuti a crescere e a soddisfare questo mio senso spirituale?
Quando chi abbraccia una nuova religione è preso dal precisare le differenze positive di quest'ultima a scapito della prima, significa che non è ancora veramente fuori dalla prima e non può essere pronto per abbracciarne una nuova.


Ciao
gandhi





Carissimo Gahndi effettivamente quando si esce da una religione,specialmente quella della wts,bisognerebbe fermarsi a meditare,perchè credo,e questa volta parlo per esperienza personale pur non avendone mai fatto parte,ti lasciano una visione distorta delle cose(o forse è meglio dire scritture o interpretazioni).Delle volte infatti mi è capitato,a mente fredda di ripensare alle cose dette con loro,e dire poi:"ma che cavolo dicono questi?"Certamente il dedicare tutto il tuo tempo a una cosa alla quale credi ciecamente,della quale poi ti penti di averlo fatto,perchè pensi che sia stato tutto tempo perso è dura!Penso che sia una grossa delusione!Queste due sorelle però avevano già avuto un'esperienza cattolica,e quindi conoscevano già questa religione,perciò non deve essere stato difficile ritornare "da dove erano venute".Io penso che abbiano ritrovato quella verità e quella libertà,anche di sbagliare che non era presente nella "religione della wts".E comunque io penso che quando percorri una strada tortuosa e sconnessa che ti porta a un precipizio,ritorneresti anche di corsa a riprendere quella strada che ti avevano invece insegnato essere distorta.Vi saluto in Cristo Gesù. Ciao Filippo65. [SM=x570892]
.gandhi.
00sabato 23 febbraio 2008 09:03
Re: Re: Re: Re: Re:
filippo65, 22/02/2008 20.55:



Carissimo Gahndi effettivamente quando si esce da una religione,specialmente quella della wts,bisognerebbe fermarsi a meditare,perchè credo,e questa volta parlo per esperienza personale pur non avendone mai fatto parte,ti lasciano una visione distorta delle cose(o forse è meglio dire scritture o interpretazioni).Delle volte infatti mi è capitato,a mente fredda di ripensare alle cose dette con loro,e dire poi:"ma che cavolo dicono questi?"Certamente il dedicare tutto il tuo tempo a una cosa alla quale credi ciecamente,della quale poi ti penti di averlo fatto,perchè pensi che sia stato tutto tempo perso è dura!Penso che sia una grossa delusione!Queste due sorelle però avevano già avuto un'esperienza cattolica,e quindi conoscevano già questa religione,perciò non deve essere stato difficile ritornare "da dove erano venute".Io penso che abbiano ritrovato quella verità e quella libertà,anche di sbagliare che non era presente nella "religione della wts".E comunque io penso che quando percorri una strada tortuosa e sconnessa che ti porta a un precipizio,ritorneresti anche di corsa a riprendere quella strada che ti avevano invece insegnato essere distorta.Vi saluto in Cristo Gesù. Ciao Filippo65. [SM=x570892]


Quello che di ci è senza dubbio importante, ma concedimi un pensiero.
Com'è possibile che si debba per forza di cose avere questo bisogno di dire al mondo intero che "ora" sono nel giusto? Quando erano tdg facevano la stessa cosa, e da ciò che raccontano, erano pioniere e molto impegnate nel ministero. Non tutti i tdg sono impegnati come pionieri, e non tutti vivono la loro fede in modo totalizzante, come invece sembra abbiano fatto queste due amiche. PErchè dovono per forza di cose avere la certezza di essere nel giusto, quando erano tdg e ora che sono tornate cattoliche? e se hanno questa certezza, perchè dirla al mondo intero? non te la puoi tenere per te?

Mi sembra di vederle ad esempio, ad una assemblea, che raccontano dal podio la loro esperienza, il loro impegno, la loro convinzione. Ed ora sono qua, che testimoniano ad un giornale che "per fortuna" la CC le ha ridato la possibilità di prendere i sacramenti che le salveranno la vita.
Io credo che se sono felice e a posto, sereno con me stesso, non dovrei sentire il bisogno di dirlo al mondo intero. Queste lo sentono sempre, sia da cattoliche, poi da tdg, magari maledendo la CC per anni pubblicamente e nel ministero, dicendo alle persone alle porte per anni che loro erano cattoliche e ora sono nella vera via che porta l a salvezza, ed ora a fare la stessa cosa di nuovo nella CC.

Cari amici, che vi devo dire...io se detesto una cosa dei tdg è proprio questo bisogno di pubblicizzare di essere nel giusto. Se mai un giorno dovessi ritrovare la vera via della salvezza, me la tengo per me, non la vado a sbandierare ai 4 venti, a meno che non mi si chieda ragione della mia fede, ma il tutto deve essere ben lontano dal modo in cui ho agito per anni coi tdg, altrimenti avrei la sensazione di essere caduto "dalla padella alla brace".


saluti
gandhi


Vecchia Marziana
00sabato 23 febbraio 2008 10:53
Proprio così
Quello che di ci è senza dubbio importante, ma concedimi un pensiero.
Com'è possibile che si debba per forza di cose avere questo bisogno di dire al mondo intero che "ora" sono nel giusto? Quando erano tdg facevano la stessa cosa, e da ciò che raccontano, erano pioniere e molto impegnate nel ministero. Non tutti i tdg sono impegnati come pionieri, e non tutti vivono la loro fede in modo totalizzante, come invece sembra abbiano fatto queste due amiche. PErchè dovono per forza di cose avere la certezza di essere nel giusto, quando erano tdg e ora che sono tornate cattoliche? e se hanno questa certezza, perchè dirla al mondo intero? non te la puoi tenere per te?

Mi sembra di vederle ad esempio, ad una assemblea, che raccontano dal podio la loro esperienza, il loro impegno, la loro convinzione. Ed ora sono qua, che testimoniano ad un giornale che "per fortuna" la CC le ha ridato la possibilità di prendere i sacramenti che le salveranno la vita.
Io credo che se sono felice e a posto, sereno con me stesso, non dovrei sentire il bisogno di dirlo al mondo intero. Queste lo sentono sempre, sia da cattoliche, poi da tdg, magari maledendo la CC per anni pubblicamente e nel ministero, dicendo alle persone alle porte per anni che loro erano cattoliche e ora sono nella vera via che porta l a salvezza, ed ora a fare la stessa cosa di nuovo nella CC.

Cari amici, che vi devo dire...io se detesto una cosa dei tdg è proprio questo bisogno di pubblicizzare di essere nel giusto. Se mai un giorno dovessi ritrovare la vera via della salvezza, me la tengo per me, non la vado a sbandierare ai 4 venti, a meno che non mi si chieda ragione della mia fede, ma il tutto deve essere ben lontano dal modo in cui ho agito per anni coi tdg, altrimenti avrei la sensazione di essere caduto "dalla padella alla brace".

Grazie Gandhi, hai espresso in modo chiaro quello che io, confusamente, avevo cercato di esprimere
Nonna Pina [SM=x570901]
filippo65
00sabato 23 febbraio 2008 13:36
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
.gandhi., 23/02/2008 9.03:


Quello che di ci è senza dubbio importante, ma concedimi un pensiero.
Com'è possibile che si debba per forza di cose avere questo bisogno di dire al mondo intero che "ora" sono nel giusto? Quando erano tdg facevano la stessa cosa, e da ciò che raccontano, erano pioniere e molto impegnate nel ministero. Non tutti i tdg sono impegnati come pionieri, e non tutti vivono la loro fede in modo totalizzante, come invece sembra abbiano fatto queste due amiche. PErchè dovono per forza di cose avere la certezza di essere nel giusto, quando erano tdg e ora che sono tornate cattoliche? e se hanno questa certezza, perchè dirla al mondo intero? non te la puoi tenere per te?

Mi sembra di vederle ad esempio, ad una assemblea, che raccontano dal podio la loro esperienza, il loro impegno, la loro convinzione. Ed ora sono qua, che testimoniano ad un giornale che "per fortuna" la CC le ha ridato la possibilità di prendere i sacramenti che le salveranno la vita.
Io credo che se sono felice e a posto, sereno con me stesso, non dovrei sentire il bisogno di dirlo al mondo intero. Queste lo sentono sempre, sia da cattoliche, poi da tdg, magari maledendo la CC per anni pubblicamente e nel ministero, dicendo alle persone alle porte per anni che loro erano cattoliche e ora sono nella vera via che porta l a salvezza, ed ora a fare la stessa cosa di nuovo nella CC.

Cari amici, che vi devo dire...io se detesto una cosa dei tdg è proprio questo bisogno di pubblicizzare di essere nel giusto. Se mai un giorno dovessi ritrovare la vera via della salvezza, me la tengo per me, non la vado a sbandierare ai 4 venti, a meno che non mi si chieda ragione della mia fede, ma il tutto deve essere ben lontano dal modo in cui ho agito per anni coi tdg, altrimenti avrei la sensazione di essere caduto "dalla padella alla brace".


saluti
gandhi




Carissimo gandhi,hai ragione quando,dici che prima appartenendo alla congregazione dei tdg,esse erano convinte che fossero nella "verità",e che come tali,poi tutto il resto era solo niente.Però sono anche del parere che quando vieni fuori da un'esperienza della quale vedevi tutto rose e fiori,e dopo qualche tempo più o meno lungo,ti accorgi che alla fine era tutto un bluff,credo che quando ne vieni fuori,lo gridi al mondo intero,anche perchè altri non cadano in quello stesso giogo.Non mi permetterei mai di dire che la chiesa cattolica possiede la "verità",anche se lo penso,essendo di fede cattolica,per rispetto di chi potrebbe non pensarla come me.Ora chiudo perchè devo tornare a lavorare,riprenderò il discorso più tardi.Ciao a tutti da Filippo65.Vi saluto in Cristo Gesù. [SM=x570892]

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