Re:
Scritto da: maurizio pederzini 11/02/2006 22.41
>>la fede non deve mai essere cieca, solamente questo.
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Considerando che si parla di religione, la fede se non è cieca, non è fede.
Pertanto in questo ambito è sempre "cieca fede". Credere che esista un essere soprannaturale e attenersi alle ipotetiche cose rivelate non può essere altro che fede cieca.
Nell'uomo di fede prevale la contraddizione che tutte le certezze nel suo credere cieco sono basate sul paradosso dell'inverosimile. La cieca fede su un piedistallo di illusioni e speranze.
Ciao
Maurizio
Caro Maurizio,
per fede cieca, intendo il comportamento di chi segue i dettami di una religione, credendo in essa, senza "vedere" e quindi senza rendersi conto quando questi dettami siano contrari al buon senso e quando portino al male del prossimo piuttosto che al bene.
Non mi riferivo alla fede in una entità superiore e nemmeno a quella relativa alla rivelazione, ma intendevo la fede in chi ha interpretato le scritture e ci spiega come dovremmo agire nel nostro quotidiano. Questa fede non può e non deve essere cieca, ma può benissimo, anzi deve essere vissuta con gli occhi ben aperti.
[Modificato da spirito!libero 12/02/2006 19.28]