Il Vangelo di Giuda e lo stauros

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Polymetis
00sabato 6 maggio 2006 16:34
Con mia grande sorpresa sul numero di National Geographic attualmente in edicola ci sono alcune foto del papiro contenente il Vangelo di Giuda che raffigurano delle croci. I TdG sostengono l’assurda teoria secondo cui la croce sarebbe stata introdotta da Costantino, se dunque questo manoscritto fosse anteriore al IV secolo sarebbe l’ennesima prova che si sbagliano.
Sfortunatamente non ho trovato una datazione unanime, ad esempio il reportage del National Geographich si limita a dire “copiato nel III o IV secolo”, a pagina 13 si indica invece il 300 d.C. come data stimata della copia sopravvissuta. Ad ogni modo, qualunque sia la data, sarebbe la prova (come se ce ne fosse bisogno!), che anche in Egitto la croce era un simbolo cristiano. Costantino l’avrà impostata anche lì?

Qui una foto del papiro di cui parlo:


Un ingrandimento della parte in basso che ci interessa:


Tanto per inciso questo non è l’unico papiro ad avere il simbolo cruciforme di sinistra.


(M. Loconsole, Il simbolo della croce tra giudeo-cristianesimo e tarda antichità: un elemento della translatio Hierosymae, Liber Annuus LIII, Studium Biblicum Franciscanum, Gerusalemme, 2003, pag. 240)

Due note. Se la raffigurazione che ne dà il testo è precisa non è una crux ansata, la quale ha il rigonfiamento superiore immediatamente attaccato all’asta orizzontale, identica all’ankh egizio:



Nel disegno riportato sia nel testo di Loconsole sia sul papiro col Vangelo di Giuda c’è invece un cerchio, che ha tutta l’aria di essere una testa, staccato di poco dal braccio orizzontale. C’è poi da dire che se anche si trattasse di una crux ansata (o di una sua evoluzione) non farebbe nessuno scandalo, giacché anch’essa è a quattro braccia e molto simile alla nostra croce. Sappiamo infatti che i copti, essendo discendenti degli egizi, cristianizzarono un simbolo onnipresente nel loro paese come l’antico ankh. L’operazione era ovvia vista la vicinanza della forma: si vide nel simbolo la prefigurazione della croce e gli si diede un nuovo significato. Sono infatti attestate una ventina di cruces ansatae in iscrizioni cristiane e copte (cfr. Enciclopedia dell’arte antica, classica e orientale, Treccani, pag. 950)
Tutto questo ovviamente è un’ipotesi, non essendo coptologo non so se tra gli studiosi esistono aprticolari teorie al riguardo.

Ad maiora
d@reDev1l
00domenica 7 maggio 2006 15:24
Ciao Poly
Perché ci sono due croci con forme diverse? Hanno un significato?
Polymetis
00domenica 7 maggio 2006 16:41
Tradizionalmente la croce ha avuto una molteplicità di forme. La croce latina è quella tradizionale, c'è poi la croce a forma T senza la sporgenza sopra, quella greca a braccia uguali +, quella di San'Andrea a forma di X, ecc. Dire quale sia l'origine della simbologia della croce è qualcosa che si perde nella notte dei tempi. Ci sono varie speculazioni sul perché nascono croci con forme diverse, in realtà essendo un simbolo facile da ottenere (basta sovrapporre due asticelle con varie inclinazioni), esso è universalmente diffuso e con le varianti più strane. Se queste croci differenti presso gli gnostici avessero qualche significato particolare occorrerebbe chiederlo a uno studioso specializzato, ma non credo che ci sia alcunché da scoprire, sono solo variazioni sul medesimo tema.

Ad maiora
Ancientofdays
00lunedì 8 maggio 2006 11:31
Re: la zappa sui piedi

Scritto da: Polymetis 06/05/2006 16.34
I TdG sostengono l’assurda teoria secondo cui la croce sarebbe stata introdotta da Costantino, se dunque questo manoscritto fosse anteriore al IV secolo sarebbe l’ennesima prova che si sbagliano.

Ad maiora



Caro Poly,
questa però se la vuoi usare con un TdG è una zappata sui piedi che ti dai.

Il vangelo di Giuda non è uno scritto eretico ?
E quindi trovarci una croce avvalorerebbe le tesi di chi vede l'opera del demonio disseminata un po' ovunque per confondere le idee dei "veri cristiani".
Non trovi ? [SM=g27827]:
ciao
Polymetis
00lunedì 8 maggio 2006 17:02
Queste spiegazioni le lascio ai settari e ai paranoici che vedono il diavolo ovunque; uno storico si limiterebbe a dire che questa è una prova della diffusione del simbolo nelle differenti correnti del cristianesimo, e dunque rafforzerebbe l'idea che una tale diffusione implichi la grande antichità del simbolo. Non si tratta di vedere se quello sia un simbolo degli eretici, ma se sia solo un simbolo degli eretici, la risposta ovviamente alla luce dell'archeologia e della letteratura cristiana antica è no.

Ad maiora
mauro.68
00lunedì 25 giugno 2007 10:16
A proposito di croce, l'archeologia ha smentito molte volte l'affermazione del palo. Se andate su: digilander.libero.it/catholica/htm/tdg/croce.htm, ci sono alcuni esempi in merito a questo. Come questo.



Quest'immagine raffigura il graffito del Palatino a Roma, risalente al II sec. d.C. E' una testimonianza molto preziosa sul fatto che i primi cristiani non solo sapevano che Gesu' era stato crocifisso su una croce, ma lo adoravano come Dio. E' infatti un graffito fatto dagli schernitori dei primi cristiani che li criticavano e li accusavano di adorare un crocifisso come Dio. La scritta, in greco, dice: "Alessameno adora Dio" .
Agabo
00lunedì 25 giugno 2007 15:53
Grazie!
Grazie per la segnalazione, Polymetis. Vado subito a procurarmi la rivista.
By Agabo.
Polymetis
00lunedì 25 giugno 2007 16:00
Caro Agabo, forse non ti sei accorto che il primo messaggio di questa discussione risale al 06/05/2006. E’ stato mauro.68 a risuscitarla dopo un anno.
mauro.68
00lunedì 25 giugno 2007 17:52
Scusate non sapevo dove postare, per non aprire un altro 3D ho postato qui.
Polymetis
00lunedì 25 giugno 2007 18:24
Noi hai fatto nessun errore caro Mauro, stavo solo avvisando Agabo.

Ad maiora
PFrancesco
00lunedì 25 giugno 2007 19:44
Tra le scoperte archeologiche riguardo all'uso del simbolo della Croce, ricordo che ossari con croci incise e nomi giudei in ebraico e in greco furono scoperti fin dal 1945 vicino a Gerusalemme. Gli esperti hanno datato tali reparti fra il 50 avanti Cristo (!) e il 50 dopo Cristo. Secondo Erich Dainckler (ma la tesi è sostenuta anche dagli studiosi cattolici Etienne Nodet e Justin Taylor in "Le origini del cristianesimo" - Piemme Editore, nota a pag. 265) la provenienza di questo uso "funerario" del simbolo della croce potrebbe essere esclusivamente giudaica, comunque pre-cristiana.
Sempre riguardo alla Croce, ricordo (medesime fonti) che Tertulliano in "Contro Marcione", confermando un detto rabbinico (Lam Rabba 2)afferma che il segno di Ez 9,4 sarebbe propriamente un segno di Croce (in questo senso, profetico). L'uso simbolico-sacro certificato dalle Scritture del Segno della Thaw confuta in ogni caso la pretesa geovista che la croce, anche se a tale segno ricondotto, sia esclusivamente un simbolo di origine pagana!

In questa prospettiva, quanto meno suggestiva è la lettura di Apocalisse 1,8 proposta in detto ambito, laddove si faccia caso che la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto paleo-ebraico, corrispondenti all'alfa e all'omega, hanno entrambe forme di croce.

Come osservano Nodet e Taylor : " secondo un gioco di parole simbolico, la croce compie la scrittura: *Tutto è compiuto*, è precisamente ciò che Gesù dioce sulla Croce (Gv 19,30). Tutto questo simbolismo è legato all'ebraico. In greco comunque esso è ancora più semplice, specialmente se c'è anche un'unzione con olio. X è la lettera Chi, l'iniziale di Christos. Questo è il modo più diretto per comprendere Ap 22,4 (..) e costituisce un significato aggiunto all'interpretazione rabbinica del segno, come marchio di morte." (ibidem, pag. 536).

Shalom

[Modificato da PFrancesco 25/06/2007 19.46]

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