Il discorso non è così semplice, ricordati il motto "tradurre è tradire" perchè ogni volta che rendiamo un termine in un altra lingua, alcune sfumature della parola originaria vengono inevitabilmente perse.
C'è poi il discorso di come tradurre quando un testo permette due o più possbilità traduttive...
E'innegabile che la teologia del traduttore influenza la traduzione, perchè se si trova a dover scegliere di tradurre una parola in base a quelle che sono le sue credeze o contro di esse, cosa sceglierà?
Ora sono al lavoro e non posso fare esempi documentati, ma ce ne sono diversi, a memoria:
Se un traduttore può scegliere tra "i peccatori che andranno a punizione eterna" o "i peccatori che saranno stroncati per sempre" se la teologia del traduttore include l'inferno con punizione eterna inclusa, sceglierà la prima, se crede in un annientamento della persona, sceglierà la seconda, chi ha ragione se la parola originale permette entrambe le traduzioni?
Bisognerebbe che il traduttore esaminasse quli erano le credenze di colui che scrisse quel libro in particolare, questo dovrebbe indirizzarlo nello scegliere la giusta traduzione, senza farsi infuenzare dalle proprie credenze.
Altri esempi riguardano la punteggiatura, dal momento che essa era assente quando i libri del NT furono scritti, sta al traduttore scegliere le giuste pause, se queste pause permettono di chiamare Cristo "Dio" o "Dio vero" o "grande Iddio" ecc... oppure possono spezzare le frasi facendo appartenere la deità al padre, cosa sceglierà il traduttore?
Anche in queto caso bisognerebbe studiare la teologia di colui che scrisse queste frasi, e ci possono venire in aiuto ad esempio altri scrittori vicini all'epoca in cui furno scritte queste parole da persone che leggevano il testo in madrelingua, quindi esaminare ad esempo come interpretavano quei passi i cosiddetti padri apostoici o gli apologisti, ci sarà di estremo aiuto.
Anche il retroterra cultrale in cui quei libri vennero indirizzati ci sarà utile, perchè se ad esempio Giovanni scriveva agli efesini, egli doveva tener conto dell'ideologia di quel popolo, le parole che sceglieva come venivano comprese da quelle persone?
Quando scriveva dveva domandarsi come essi interpretavano quelle specifice parole e la loro teologia era importantissima nella scelta di esse.
Ciao
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salvatore