I giudici per i minori in rivolta

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Achille Lorenzi
00martedì 3 giugno 2008 07:14
Incollo l'articolo, così lo si può leggere direttamente qui:

I giudici per i minori in rivolta
"Almeno altri otto casi analoghi"

Dalle trasfusioni di sangue "vietate per religione" ai vaccini obbligatori e pur tuttavia negati. Sono decine, con una media di otto all´anno, i provvedimenti di sospensione della potestà genitoriale adottati finora dal tribunale per i minorenni di Bari a tutela di bambini in pericolo di vita. Precedenti al caso del piccolo Davide, sono passati finora sotto silenzio e non hanno riscosso l´eco mediatica provocata dalla storia del piccolo di un mese nato senza reni a Foggia.

«Ne arrivano tanti di fascicoli nei nostri uffici e spesso siamo costretti a decidere rapidamente per la vita del bambino - spiega un giudice - sostituendoci ai genitori che in quel momento incapaci di farlo». Nella maggior parte dei casi si tratta di figli di testimoni di Geova, la cui dottrina vieta espressamente la trasfusione di sangue, pur in casi gravi. E allora, tocca ai medici prima, segnalando il problema al tribunale minorile, e ai giudici poi, sospendendo la potestà ai genitori, risolvere la questione.

«Si tratta in tutti i casi di provvedimenti cautelari - spiegano i magistrati di via Fiore - che non vengono confermati nel caso in cui i genitori dimostrino di voler curare gli interessi del minore». Ed è anche successo che una mamma testimone di Geova abbia riottenuto la potestà dopo aver autorizzato la trasfusione di sangue per suo figlio, dichiarando che per salvargli la vita sarebbe andata contro la sua religione.

Ma non sempre le cose vanno in questi termini. E non è raro che i giudici debbano occuparsi anche del rifiuto assoluto, da parte di mamme e papà, di sottoporre i propri figli alle vaccinazione obbligatorie, previste dal calendario sanitario nazionale per i nuovi nati: l´antidifterica, l´antitetanica, l´antipoliomielitica e l´antiepatite virale B. Vaccini che per alcuni sarebbero molto dannosi per la salute del loro piccolo e, quindi, da evitare. Tocca quindi al tribunale per i minorenni sostituirsi ai genitori di questi bambini perché vengano sottoposti alla vaccinazione prevista dal protocollo medico nazionale.

E intanto, migliorano le condizioni di Davide, nato il 28 aprile con la sindrome di Potter (senza reni, con vescica ed ureteri poco sviluppati), ricoverato all´ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Lì è stato trasferito per essere sottoposto a dialisi su provvedimento del tribunale per i minorenni di Bari, che ha così deciso in seguito ai referti forniti dai medici degli Ospedali Riuniti di Foggia, dove il bambino era venuto alla luce. Uno di quei referti diceva chiaramente che se il piccolo non fosse stato sottoposto a dialisi nel giro di poco tenpo, non sarebbe sopravvissuto.

E oggi, che ha compiuto un mese, il neonato lotta con tutte le sue forze: «Le funzioni vitali del bambino sono normali, compatibilmente con la sindrome di cui è affetto - spiegano ora i nefrologi pediatrici baresi - Ha ovviamente bisogno del di dialisi quotidiana, ma è un trattamento soft». I medici respingono l´accusa di accanimento terapeutico mossa dallo zio di Davide, che anche nel suo blog rimarcava il calvario dell´inserimento quotidiano di una cannula nelle piccole vene e arterie: «Non inseriamo alcuna cannula - chiariscono - Davide ha un catetere centrale, che utilizziamo anche per trasfusioni e prelievi. Il bambino sta lottando per vivere».
(30 maggio 2008)

Link: bari.repubblica.it/dettaglio/I-giudici-per-i-minori-in-rivolta-Almeno-altri-otto-casi-analoghi...
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