I Testimoni di Geova si modernizzano .....

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Vitale
00giovedì 4 agosto 2005 17:09
Il Gazzettino Giovedì, 4 Agosto 2005

LA CURIOSITÀ
I Testimoni di Geova si modernizzano basta campanelli ma lettere ed e-mail

Bassano del Grappa
(F.L.) I Testimoni di Geova si sono modernizzati. Non suonano più alle porte col rischio di vedersele sbattere in faccia, passano discreti e lasciano una letterina nella cassetta. È personalizzata su carta a quadrettini vergata con bella scrittura. La testimone in questione avvisa di avere "qualcosa di molto importante da portare alla sua attenzione". Per capire di cosa si tratta si può leggere "l'accluso volantino". Non si tratta di "un'opera lucrativa", "svolgiamo questa attività perchè ci interessiamo sinceramente del prossimo". E comunque sperano di riuscire a parlare di persona. Il tutto è correttamente anticipato da nome e cognome ed eventuali recapiti.

A quando lo spam via mail? Va dato atto che questa formula epistolare è meno invasiva della privacy di quanto non lo sia la scampanellata a casa (mentre magari uno si sta facendo la doccia) o della telefonata del call center per la vendita della mobilia. Certo è che tra depliant di supermercati e centri di vendita accessori per auto, pubblicità di agenzie immobiliari la gente è ormai bersagliata da tutto. Sempre di più. Ci mancava lo spot sulla fine del mondo. Ah sì, perchè l'accluso volantino di ciò parla! Se qualcuno volesse saperne qualcosa di più...


Achille Lorenzi
00giovedì 4 agosto 2005 17:31
Le "lettere di testimonianza" non sono però una novità, come si potrebbe pensare leggendo il succitato articolo.
Si parlava di questo metodo per "dare testimonianza" già nel Ministero del Regno (km) del febbraio 1970.
Nel km 1/75 pp. 2-3 si riportava un esempio di lettera di testimonianza, e venivano date indicazioni molto detagliate su come doveva essere scritta.
So che molti TdG copiavano parola per parola questo "modello" e lo mettevano nelle cassette postali degli assenti, oppure lo inviavano per posta a persone che non si potevano raggiungere in altri modi.

Ciao
Achille
rinata4
00venerdì 5 agosto 2005 07:20
Infatti non sono una novità...quando ero tdg era di norma nella nostra congregazione lasciare una biglietto del genere agli assenti perenni oppure li contattavamo telefonicamente....io mi divertivo molto per telefono..spesso la gente pensava fosse uno scherzo dato che almeno da noi era una cosa nuova...ritornando alla lettera lasciavamo nome cognome e recapito della sala del regno.
ganlioclo
00sabato 6 agosto 2005 06:14
Mi ricordo...
[SM=g27822] ...che i tdG che avevano delle infermità fisiche usavano molto il metodo di scrivere lettere e il territorio telefonico.
Sarebbe interessante sapere se adesso tutti i tdG possano decidere se dare testimonianza esclusivamente con questi metodi evitandosi l"imbarazzante andare di casa in casa o se invece nulla è cambiato.
Bisognerebbe che ci rispondesse chi stà ancora frequentando...forza diteci qualcosa!


Anna.
-Chubby-
00domenica 7 agosto 2005 12:30
Questa dello scrivere lettere era una forma di testimonianza consigliata a chi, per cause di forza maggiore, era impossibilitato a uscire in servizio (es. anziani, inabili, giovani in carcere x via del rifiuto al servizio militare, ecc). E' senz'altro una testimonianza meno invasiva della scampanellata la domenica mattina ma, come tutta la posta, si fa pure alla svelta a cestinarla e quindi secondo me è ancora meno incisiva della testimonianza fatta di persona. Per non parlare poi del fatto che scrivere lettere richiede tempo e soldi. Insomma, penso che il tradizionale sistema porta a porta non tramonterà mai.

Chubb [SM=g27823]
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