I TESTIMONI DI GEOVA NON ODIANO I CATTOLICI

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ilnonnosa
00giovedì 21 maggio 2009 22:08

“Un abbonato scrive: “Ieri feci una visita ulteriore ad un uomo che domandò: ‘Che ne pensa dei Cattolici?’ Io gli chiesi: ‘Che ne pensa lei?’ Egli rispose: ‘Oh, non so, ma ho sentito che i testimoni di Geova li odiano.’ Allora io dissi: ‘Le dirò veramente che cosa ne pensiamo. Noi li amiamo tanto da andare di casa in casa, per ore, per giorni, per anni, in ogni paese della terra, per parlare loro del regno di dio e per indicar loro la via che potrebbero prendere per vivere nell’eterna felicità, e questo malgrado qualsiasi cosa che essi e qualunque altro possano farci causa di tale opera. Li ama lei tanto?’” (La Torre di Guardia, 1 agosto 1954 pagina 479)

Espongo alcuni fiori profumati offerti dal delizioso Rutherford, quale “Portavoce” di Geova:

Le suddette affermazioni si trovano nel libro “NEMICI”, ed. italiana, scritto da Rutherford nel 1937

1) … i conduttori religiosi sono agenti e rappresentanti del Diavolo (p. 88)
2) … gonzi scimuniti, poveri scimuniti! (238)
3) … gente infinocchiata (240)
4) … ipocriti gentiluomini clericali (235)
5) … milioni di gonzi (312)
6) … vipere appiattate nell’erba


Dal libro “RELIGIONE” del 1940, ed italiana

1) … impostori persecutori (261)
2) … empia e fraudolenta turba religiosa, scellerati cospiratori religiosi (263)
3) … santocchi agenti del Diavolo (266)
4) … arroganti nemici (268)
5) … perfidi nemici (269)
6) … diabolica religione (271)

Maiali di quale allevamento? Su “La Torre di Guardia” del 15/4/1989, a p. 9, è riprodotta un’immagine a colori raffigurante 5 maiali; sotto c’è scritto: “La Bibbia paragona i capi religiosi immorali a una scrofa lavata che torna a rivoltarsi nel fango”.

I tdG se la prendono, al solito, con i capi religiosi della cristianità, ma scivolano nella classica buccia di banana perché è più ragionevole (per chi è in grado di ragionare) individuare nei 5 maiali le persone “preminenti” della setta ed i quasi 40.000 espulsi, ogni anno, dai Comitati Giudiziari delle congregazioni, a causa di pratiche immorali quali: omosessualità, scambio delle mogli e disturbi sessuali ai bambini. E’ quanto confessa apertamente il Corpo Direttivo su “La Torre di Guardia” 1/4/1989. P. 13.
Il Corpo Direttivo, evidentemente, tenta di dimenticare e di esorcizzare il suo “allevamento” attribuendolo alle chiese cristiane, ma è cosa vana perché l’odore di “casa Geova” è inconfondibile.

Il testimone di Geova odia tutte le persone che non fanno parte della sua organizzazione.

“Io odio chi disprezza la mia integrità…” (Libro dei cantici N. 88 Ed. 1969)

“Quelli che odiano Dio e il suo popolo devono essere odiati. … Noi dobbiamo odiare nel più puro senso, che significa considerare con estrema o attiva avversione, ritenere detestabile, odioso, ripugnante, esecrare. … O Eterno [Geova] degli eserciti… non far grazia ad alcuno dei perfidi malfattori!... Distruggili nel tuo furore, distruggili sì che non siano più”.
(La Torre di Guardia, 13 marzo 1953 pp. 89, 90)

Provino a documentare i testimoni di Geova quanto mai il Papa ed i capi delle altre chiese cristiane hanno usato epitemi siffatti nei riguardi dei geovisti e di chicchessia.

“Cristo comandò l’amore e non l’odio”

Ciao. Ilnonnosa
bruna454
00giovedì 21 maggio 2009 23:04
Grazie ILNONNOSA [SM=x570890] se la pensano così è terribile!!! che sano amore per il prossimo !!![SM=g1537159] [SM=g1543902] BRUNA
otello44
00giovedì 21 maggio 2009 23:18
Non viene in nessun modo insegnato l'amore, chi e' del mondo e' da odiare.
Anche se loro affermano il contrario.
Anche se sono inattivo mi vergogno di questi insegnamenti

Grazie al nonno per il materiale sempre prezioso

Otello44
(emiro)
00venerdì 22 maggio 2009 14:31

grazie ilnonnosa, come tu ben sai ci sono una marea di pubblicazioni di questo genere nella loro storia ed è incredibile che dicano poi che NON è vero, ma sanno leggere ?

potresti citare qualche loro pubblicazione più recente ?

i cattolici sono nemici, anche se tra i cattolici ci sono i loro stessi figli, genitori o parenti.

Ma...io vi dico...AMATE I VOSTRI NEMICI


ilnonnosa
00venerdì 22 maggio 2009 18:31
Re:
(emiro), 22/05/2009 14.31:


grazie ilnonnosa, come tu ben sai ci sono una marea di pubblicazioni di questo genere nella loro storia ed è incredibile che dicano poi che NON è vero, ma sanno leggere ?

potresti citare qualche loro pubblicazione più recente ?

i cattolici sono nemici, anche se tra i cattolici ci sono i loro stessi figli, genitori o parenti.

Ma...io vi dico...AMATE I VOSTRI NEMICI






Un altro articolo sull’odio sacro, puro e completo, si trova sulla Torre di Guardia del 15/7/1992, pp. 8-13. Le bestemmie ripetute sono tante. Mi limito ad un breve commento. Qui si insegna catechisticamente – tanto che le verità enunciate vengono richiamate da relative domande in calce – che l’odio di Dio Geova è di tre tipi. Il primo è quello che fa del male agli altri. Il secondo è quello che ama di meno e il terzo è quello che cancella completamente gli altri essere umani dalla propria vita, i propri sentimenti, desideri ed azioni. Geova però non vuole che i suoi seguaci odiano in tutti e tre i tipi e comanda che odiano solo alla terza maniera cioè accontentandosi di “provare un tale senso di ripugnanza o forte avversione per qualcuno o qualcosa da non voler nulla a che fare con quella persona o cosa” (pagina 9).
Io, però, sapendo che Geova odia in tutte e tre le maniere e che è dovere dei suoi seguaci imitare i suoi esempi, non riesco a capire perché Geova inviti a odiare solo alla terza maniera.

Gli autori di notizie arrivano all’inverosimile. Titolo di copertina: “La vostra religione è veramente gradita a Dio?”. Poi i redattori anonimi scrivono: “La religione che piace a Dio non può installare odio nei confronti di altri esseri umani, né lo può tollerare. Il semplice comando biblico è “Devi amare il tuo prossimo come te stesso” (Mt. 22:39). Ciò vuol dire separarsi dagli odi, dai pregiudizi…”. (La Torre di Guardia, 15/7/1985, p. 5)

Se questa non è vera ipocrisia, cosa è? Peccato che i seguaci testimoni di Geova sono pochi riflessivi!
Conclusione. Posso dire che in teoria ogni geovista ha il diritto e dovere di far del male ai mondisti, ma in pratica deve accontentarsi di quello che può senza esporsi troppo. Il geovismo è molto attento a certe politiche di convenienza, certi interessi. Specialmente ci tiene a salvare la faccia, ma, si badi bene, per il tdG l’odio completo rimane forte come la morte.
I capi geovisti sanno che l’odio sacro, è odio all’umanità, alla gente, oltre che all’illegalità, ma per non inimicarsi possibili adepti non preparati a questa storia dell’odio sacro, parleranno alla gente solo di odio all’illegalità. “Ma dobbiamo anche odiare l’illegalità, come fece il nostro Condottiero e Comandante, Gesù Cristo” (Cf.La Torre di Guardia, 1/2/1990 p. 15).
Povero Cristo come lo conciano! I geovisti vi diranno che loro odiano il peccato e non il peccatore. Mentiranno sapendo di mentire e allo stesso tempo credono di fare cosa buona, perché viene insegnato loro che certe bugie, cioè quelle che servono al Regno, sono bugie teocratiche e le bugie teocratiche sono buone.

“Il santo odio non ha mai per oggetto i fratelli cristiani (tdG), per quanto siano imperfetti… Anche se hanno commesso una grave trasgressione noi mostriamo compassione e misericordia ai nostri fratelli cristiani” (Torre di Guardia, 1/1/1975, pp. 26, 27).

Avete capito? Ma se un tdG abbandona l’organizzazione, viene considerato un apostata e quindi odiato. (Cf.TdG 1/1/82 pp. 21-32; Organizzazione per predicare e fare discepoli 1973, pp. 170-174; TdG 15/2/2004 pp. 15-20; TdG 1/9/2004 pp. 13-18)

“I membri della congregazione non gli stenderanno la mano dell’amicizia, e non gli diranno nemmeno “Ciao” o “Arrivederci”…” (La Torre di Guardia, 15/12/1963, pp. 760, 761).

Essi, infatti, sono persone da odiare perché sono “falsi”, perché lo dicono le lugubre pubblicazioni geoviste che sono “veritiere”.
E’ vero, il geovismo non ha mai preso la “spada”, ma ha sempre usata la lingua biforcuta e fraudolenta per accusare, calunniare, infangare e condannare.

Ciao. Ilnonnosa
ilnonnosa
00sabato 1 agosto 2009 07:20
Re:
(emiro), 22/05/2009 14.31:


grazie ilnonnosa, come tu ben sai ci sono una marea di pubblicazioni di questo genere nella loro storia ed è incredibile che dicano poi che NON è vero, ma sanno leggere ?

potresti citare qualche loro pubblicazione più recente ?

i cattolici sono nemici, anche se tra i cattolici ci sono i loro stessi figli, genitori o parenti.

Ma...io vi dico...AMATE I VOSTRI NEMICI






La pubblicazione più recente?
Vedi l'attuale libro dei cantici: "Cantate lodi a Geova" - Cantico N.160 "Cammino nell'integrità": "... E odio chi disprezza la tua verità..."

Ciao Ilnonnosa.
domingo7
00sabato 1 agosto 2009 10:32
l'odio perfetto....secondo i cattolici....

AMORE ED ODIO PERFETTO VERSO I PECCATORI
(Tommaso d’Aquino, Summa Teologica, La carità: questione n. 25, 6)

SEMBRA CHE I PECCATORI NON SIANO DA AMARSI CON AMORE DI CARITÀ. Infatti: 1. Nei Salmi si legge: "Gli iniqui ho in odio". Ora, David aveva la carità. Dunque la carità porta più a odiare che ad amare i peccatori; 2. "La prova dell'amore", come dice S. Gregorio, "è la prestazione delle opere". Ma i giusti non offrono ai peccatori opere di amore, bensì opere che sembrano di odio. Nei Salmi infatti David afferma: "Ogni mattina sterminerò tutti i peccatori del paese". E il Signore comanda: "Non lascerai vivere la strega". Perciò i peccatori non si devono amare con amore di carità; 3. È compito dell'amicizia volere e desiderare il bene agli amici. Invece i santi desiderano il male ai peccatori, secondo le parole del Salmo: "Siano travolti i peccatori all'inferno". Dunque i peccatori non si devono amare con la carità; 4. È proprio degli amici godere e volere le stesse cose. Ma la carità non fa volere quello che vogliono i peccatori, né fa godere di quello di cui essi godono; anzi fa piuttosto il contrario. Dunque i peccatori non si debbono amare con amore di carità; 5. "È proprio degli amici vivere insieme", come dice Aristotele. Ora, con i peccatori non si deve convivere; poiché sta scritto: "Uscite di mezzo ad essi". Perciò i peccatori non si devono amare con amore di carità.

IN CONTRARIO: S. Agostino, spiegando le parole evangeliche: "Amerai il prossimo tuo", afferma che "col termine prossimo è indicato chiaramente qualsiasi uomo". Ma i peccatori non cessano di essere uomini: perché il peccato non toglie la natura. Dunque i peccatori sono da amarsi con amore di carità.

RISPONDO: Nei peccatori si possono considerare due cose: la natura e la colpa. Per la natura, che essi hanno ricevuto da Dio, i peccatori sono capaci della beatitudine, sulla cui partecipazione si fonda la carità, come sopra abbiamo visto. Perciò per la loro natura essi devono essere amati con amore di carità. Invece la loro colpa è contraria a Dio, ed è un ostacolo alla beatitudine. Quindi per la colpa, con la quale si oppongono a Dio, tutti i peccatori devono essere odiati, compresi il padre, la madre e i parenti, come dice il Vangelo. Infatti nei peccatori dobbiamo odiare che siano peccatori, e amare il fatto che sono uomini capaci della beatitudine. E questo significa amarli veramente per Dio con amore di carità.

SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ:

1. Il profeta odiava i peccatori in quanto peccatori, odiando la loro iniquità, che è il loro male. E questo è l'odio perfetto di cui egli parla: "Con odio perfetto io li odierò". Ora, odiare il male di uno e amarne il bene hanno lo stesso movente. Perciò quest'odio perfetto appartiene alla carità;

2. Come dice il Filosofo, non si devono sottrarre i benefici dell'amicizia agli amici che peccano, finché c'è la speranza della loro correzione: anzi bisogna soccorrerli più nel ricuperare la virtù, che nel ricuperare il danaro eventualmente perduto, quanto l'onestà è più affine all'amicizia del danaro. Se però essi cadono nella malvagità estrema e diventano incorreggibili, allora si deve loro rifiutare la familiarità. Ecco perché le leggi divine ed umane comandano di uccidere questi peccatori, da cui si può presumere più il danno per gli altri che la loro emenda. - Tuttavia il giudice non compie questo per odio verso di loro, ma per l'amore di carità, che fa preferire il bene pubblico alla vita di una persona singola. - Inoltre la morte inflitta dal giudice giova anche al peccatore: se egli si converte serve all'espiazione della colpa; e se non si converte, alla cessazione di essa, in quanto così gli viene tolta la possibilità di fare altri peccati;

3. Le imprecazioni del genere, che si riscontrano nella Sacra Scrittura, si possono spiegare in tre modi. Primo, come predizioni, e non come aspirazioni. In questo senso, per esempio.: "Siano travolti i peccatori nell'inferno", significa che "saranno travolti". - Secondo, come aspirazioni: però nel senso che il desiderio mira, non alla pena dei colpevoli, ma alla giustizia di chi punisce, conforme alle parole della Scrittura: "S'allieterà il giusto quando vedrà la vendetta". Poiché neppure Dio quando punisce "si rallegra della perdizione degli empi", ma della sua giustizia: "perché giusto è il Signore, e ama la giustizia". - Terzo, riferendo il desiderio all'eliminazione della colpa, e non alla punizione stessa: e cioè si brama che i peccati siano distrutti e che gli uomini si salvino;

4. Dobbiamo amare con la carità i peccatori, non già volendo quello che essi vogliono, o godendo delle cose di cui essi godono; ma per far loro volere quello che noi vogliamo, e godere le cose di cui godiamo noi. Di qui le parole di Geremia: "Essi si volgeranno a te, e tu non dovrai volgerti a loro";

5. La convivenza con i peccatori va proibita ai deboli, per il pericolo di perversione. Invece i perfetti, di cui non si teme la corruzione, sono da lodarsi se trattano con i peccatori per convertirli. Così infatti il Signore mangiava e beveva con i peccatori, come dice il Vangelo. - Tutti però devono evitare la loro convivenza nel peccato. In questo senso valgono le parole di S. Paolo: "Uscite di mezzo ad essi, e separatevene", vale a dire quanto alla convivenza nel peccato

Daniela47
00sabato 1 agosto 2009 10:44
Re: Re:
ilnonnosa, 22/05/2009 18.31:




Un altro articolo sull’odio sacro, puro e completo, si trova sulla Torre di Guardia del 15/7/1992, pp. 8-13. Le bestemmie ripetute sono tante. Mi limito ad un breve commento. Qui si insegna catechisticamente – tanto che le verità enunciate vengono richiamate da relative domande in calce – che l’odio di Dio Geova è di tre tipi. Il primo è quello che fa del male agli altri. Il secondo è quello che ama di meno e il terzo è quello che cancella completamente gli altri essere umani dalla propria vita, i propri sentimenti, desideri ed azioni. Geova però non vuole che i suoi seguaci odiano in tutti e tre i tipi e comanda che odiano solo alla terza maniera cioè accontentandosi di “provare un tale senso di ripugnanza o forte avversione per qualcuno o qualcosa da non voler nulla a che fare con quella persona o cosa” (pagina 9).
Io, però, sapendo che Geova odia in tutte e tre le maniere e che è dovere dei suoi seguaci imitare i suoi esempi, non riesco a capire perché Geova inviti a odiare solo alla terza maniera.

Gli autori di notizie arrivano all’inverosimile. Titolo di copertina: “La vostra religione è veramente gradita a Dio?”. Poi i redattori anonimi scrivono: “La religione che piace a Dio non può installare odio nei confronti di altri esseri umani, né lo può tollerare. Il semplice comando biblico è “Devi amare il tuo prossimo come te stesso” (Mt. 22:39). Ciò vuol dire separarsi dagli odi, dai pregiudizi…”. (La Torre di Guardia, 15/7/1985, p. 5)

Se questa non è vera ipocrisia, cosa è? Peccato che i seguaci testimoni di Geova sono pochi riflessivi!
Conclusione. Posso dire che in teoria ogni geovista ha il diritto e dovere di far del male ai mondisti, ma in pratica deve accontentarsi di quello che può senza esporsi troppo. Il geovismo è molto attento a certe politiche di convenienza, certi interessi. Specialmente ci tiene a salvare la faccia, ma, si badi bene, per il tdG l’odio completo rimane forte come la morte.
I capi geovisti sanno che l’odio sacro, è odio all’umanità, alla gente, oltre che all’illegalità, ma per non inimicarsi possibili adepti non preparati a questa storia dell’odio sacro, parleranno alla gente solo di odio all’illegalità. “Ma dobbiamo anche odiare l’illegalità, come fece il nostro Condottiero e Comandante, Gesù Cristo” (Cf.La Torre di Guardia, 1/2/1990 p. 15).
Povero Cristo come lo conciano! I geovisti vi diranno che loro odiano il peccato e non il peccatore. Mentiranno sapendo di mentire e allo stesso tempo credono di fare cosa buona, perché viene insegnato loro che certe bugie, cioè quelle che servono al Regno, sono bugie teocratiche e le bugie teocratiche sono buone.

“Il santo odio non ha mai per oggetto i fratelli cristiani (tdG), per quanto siano imperfetti… Anche se hanno commesso una grave trasgressione noi mostriamo compassione e misericordia ai nostri fratelli cristiani” (Torre di Guardia, 1/1/1975, pp. 26, 27).

Avete capito? Ma se un tdG abbandona l’organizzazione, viene considerato un apostata e quindi odiato. (Cf.TdG 1/1/82 pp. 21-32; Organizzazione per predicare e fare discepoli 1973, pp. 170-174; TdG 15/2/2004 pp. 15-20; TdG 1/9/2004 pp. 13-18)

“I membri della congregazione non gli stenderanno la mano dell’amicizia, e non gli diranno nemmeno “Ciao” o “Arrivederci”…” (La Torre di Guardia, 15/12/1963, pp. 760, 761).

Essi, infatti, sono persone da odiare perché sono “falsi”, perché lo dicono le lugubre pubblicazioni geoviste che sono “veritiere”.
E’ vero, il geovismo non ha mai preso la “spada”, ma ha sempre usata la lingua biforcuta e fraudolenta per accusare, calunniare, infangare e condannare.

Ciao. Ilnonnosa




Sarebbe questa la religione che si vuole definire CRISTIANA ?

Cosa rispondono i TDG sull'evidenza delle LORO pubblicazioni ?

Chissà perchè, ma il comandamento che più è ostico ai TDG è proprio quello "ama il tuo prossimo come te stesso"

Per i TDG, intendo quelli che hanno avuto l'opportunità di poter sapere quale è la vera essenza dell'organizzazione, quindi non hanno giustificazioni, il prossimo deve essere la probabile preda da catturare per la Torre di Guardia.

Con queste continue istigazioni che si ritrovano nelle continue letture, nei continui studi che fanno ogni giorno, come è possibile
che non abbiano odio per il mondo ?

Meditate TDG che ci state leggendo.

Jon Konneri
00sabato 1 agosto 2009 10:54
Mamma mia Rutherford recitava le sue litanie [SM=g1558696] [SM=g1558696]
Daniela47
00sabato 1 agosto 2009 11:13


Certo che le LORO PUBBLICAZIONI li si stanno rivoltando contro.


VERBA VOLANT SCRIPTA MANENT

Le parole volano, ma gli scritti rimangono.

geovologo
00sabato 1 agosto 2009 11:19
Re:
ilnonnosa, 21/05/2009 22.08:


“Un abbonato scrive: “Ieri feci una visita ulteriore ad un uomo che domandò: ‘Che ne pensa dei Cattolici?’ Io gli chiesi: ‘Che ne pensa lei?’ Egli rispose: ‘Oh, non so, ma ho sentito che i testimoni di Geova li odiano.’ Allora io dissi: ‘Le dirò veramente che cosa ne pensiamo. Noi li amiamo tanto da andare di casa in casa, per ore, per giorni, per anni, in ogni paese della terra, per parlare loro del regno di dio e per indicar loro la via che potrebbero prendere per vivere nell’eterna felicità, e questo malgrado qualsiasi cosa che essi e qualunque altro possano farci causa di tale opera. Li ama lei tanto?’” (La Torre di Guardia, 1 agosto 1954 pagina 479)

Il testimone di Geova odia tutte le persone che non fanno parte della sua organizzazione.

Ciao. Ilnonnosa




Ciao nonno,
non rilevi una sottile incongruenza tra la tua deduzione e quanto citato nella rivista summenzionata? [SM=x570868]
MatriXRevolution
00sabato 1 agosto 2009 11:28

Confermo con Bollino di Qualità! [SM=x570923]

Quello che dice ilnonnosa in questo post è sacrosantamente vero. [SM=x570905]
Daniela47
00sabato 1 agosto 2009 12:00
Bravo Matrix

Ci vuole proprio il bollino di qualità.

Il loro odio perpetrato in nome e per conto della Torre di Guardia che si legge sulle LORO pubblicazioni danno conferme, e TDG di certi calibri lo mettono in pratica.

Allora anche questo odio verso il resto del mondo "SONO AMENITA'" ?


d.gilmour
00sabato 1 agosto 2009 12:21
Re: Re: Re:
Daniela47, 01/08/2009 10.44:



Chissà perchè, ma il comandamento che più è ostico ai TDG è proprio quello "ama il tuo prossimo come te stesso"

Per i TDG, intendo quelli che hanno avuto l'opportunità di poter sapere quale è la vera essenza dell'organizzazione, quindi non hanno giustificazioni, il prossimo deve essere la probabile preda da catturare per la Torre di Guardia.




c'è anche un altro aspetto: per i tdg anche l'amore per i più prossimi, vale a dire i confratelli, è spesso di comodo, di facciata. basti vedere le maldicenze, la malignità, per non dire la malvagità che si celano dentro i sepolcri imbiancati.
basti pensare alla delazione che viene sistematicamente incoraggiata.
basti pensare a come vengono emarginati e calunniati come cattive compagnie, poco spirituali, tutti quelli che non rispondono ai criteri stabiliti da determinati anziani e dalle loro consorti.


Kalos52
00sabato 1 agosto 2009 21:38
Re: Re: Re:
Daniela47, 01/08/2009 10.44:




Sarebbe questa la religione che si vuole definire CRISTIANA ?

Cosa rispondono i TDG sull'evidenza delle LORO pubblicazioni ?

Chissà perchè, ma il comandamento che più è ostico ai TDG è proprio quello "ama il tuo prossimo come te stesso"

Per i TDG, intendo quelli che hanno avuto l'opportunità di poter sapere quale è la vera essenza dell'organizzazione, quindi non hanno giustificazioni, il prossimo deve essere la probabile preda da catturare per la Torre di Guardia.

Con queste continue istigazioni che si ritrovano nelle continue letture, nei continui studi che fanno ogni giorno, come è possibile
che non abbiano odio per il mondo ?

Meditate TDG che ci state leggendo.






Questa discussione mi ricorda un aneddoto relativo al rapporto nord/sud

Un uomo del sud chiede ad uno del nord:
"ma tu ce l'hai tanto con Catanesi e Napoletani?"
"no, non ce l'ho affatto con loro"
Risponde il nordico,

"Ma allora con chi ce l'hai?"

Conclude il nordico:
Ce l'ho con l'Etna ed in Vesuvio perchè non li bruciano tutti!!!"

Esiste una enorme contraddizione sull'amore decantato ma non applicato. Amare il prossimo come sè stessi è ormai divenuto un luogo comune o meglio, per il TdG l'unico prossimo da amare è un'altro TdG, ovviamente finchè resta TdG.

mancagraziella
00domenica 2 agosto 2009 08:22
re
Secondo il mio pensiero il cattolico è sicuramente un pericolo per l'organizzazione in quanto professa un altra fede in netto contrasto con la loro ,quindi è chiaro che il tdg si comporta di conseguenza in base alle istruzioni della loro organizzazione,io non parlerei di odio ,ma di distacco e indifferenza.Grazia [SM=x570865]
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