Re: Re: Cara mackenzie
_mackenzie_, 23/06/2009 13.44:
Io dubbi non ne ho... o meglio non ho dubbi sul fatto che la WTS non è l'organizzazione che Dio approva, ammesso che ne esista una che possa dire di avere l'approvazione di Dio... vorrei solo prevenire (muovendole io) eventuali obiezioni dei TDG, che prendendo in prestito la frase di cui sopra potrebbero sostenere, in egual misura di un cattolico, che la bontà di una fede prescinde dal comportamento/parole degli adepti e/o dei dirigenti... è realmente così? E' solo la dottrina in sè che contraddicendosi o mancando di basi dimostra la non attendibilità di una fede o sono anche gli effetti macroscopici e micro che produce nella vita e nei comportamenti delle persone?
Su questo mi piacerebbe sentire la vs. opinione!
Mac, con questa domanda hai centrato in pieno il problema! Io proverò di risponderti alla luce della conoscenza che ho acquisito da avventista e dalla mia esperienza di fede. Tdg e non solo, sbagliano la meta quando scambiano la relazione con la propria organizzazione come se fosse la loro relazione personale con Dio, senza saperlo però. La bontà di una fede non prescinde da un comportamento, ma si rispecchia nella nostra vita interiore e intima con Dio. Se non abbiamo un autentica e viva relazione con Dio, nessuna religione neanche quella con le dottrine perfette, ci può aiutare a diventare dei veri cristiani. Se non fosse così diventiamo semplicemente dei attori che hanno il suo ruolo di diventare “bravi” e “buoni”, così come esige la professione di fede di ciascuno di noi. Diventare “bravi”e “buoni” senza far entrare il Signore nella tua vita interiore significa non avere bisogno della nuova nascita nello Spirito, e che il merito è tutto tuo, e che in sostanza non hai bisogno di Dio, perché già “santificato dal comportamento impeccabile”. Nessuno può santificarsi conservando la propria natura incline al peccato. La natura incline al peccato non può mai produrre delle opere (comportamento) gradevoli a Dio. E’ una santità che proviene dai tuoi sforzi, perché riesci solo ad imitare le buone azioni e non perché dentro di te hai delle motivazioni giuste per essere in armonia con quello che credi. E solo le motivazioni giuste producono le opere gradevoli a Dio, perché quelle c’è le può imprimere nel cuore e nella mente solo Lui. Niente proviene da noi. Solo il Signore può cambiare la nostra natura peccaminosa, quando ci sottomettiamo a lui. Proprio per la nostra natura e il nostro cuore che è “ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno” (Geremia 17,9) Dio, Gesù chiede di entrarci dentro e abitare in noi, tramite lo Spirito Santo, illuminare tutto il nostro essere. C’è un inno bellissimo che dice “Lascia entrare il Re di gloria..” , e parla di quanto Gesù brama di condividere con noi ogni cosa, di fare tutto lui, di portarci pace nell’animo e di farci riposare dai nostri comportamenti, dai nostri inutili sforzi di diventare santi senza di Lui:
“Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.”
Anche un uomo malvagio quindi può fare le opere buone ma rimanere malvagio nel suo cuore. Il comportamento non è una prova che un uomo ha delle aspirazioni nobili e il cuore puro. Perché anche Satana si trasforma in un angelo di luce, anche lui può presentarsi davanti a noi e apparire nelle splendide vesti, come i tdg "si vestono del comportamento", ma i loro cuori rimangono sempre gli stessi, come prima di entrare nell’organizzazione. Quindi non cambia niente, loro non sono meglio dei cattolici, nè i cattolici sono meglio dei tdg, solo che il cattolico non è un attore, lo è solo quando compie i ritti ( loro si “santificano” così) ma poi danno libero sfogo alle “passioni della carne”, così riescono ad essere più spontanei e più naturali dei tdg. Non dico che un tdg è consapevole di questo gioco, non lo è affatto finche non ci esce! Come sappiamo i meriti per chiamarsi veri cristiani per i tdg sono la trasfusione, nome di Geova etc, che moralmente non può responsabilizzare nessuno, perché secondo loro la legge è appesa al palo. Un sottile gioco è stato fatto dalla mente di Satana, scambiare le regole dello Schiavo per i comandamenti della legge come il punto di riferimento morale, che serve a formare il nostro carattere.
Può per esempio la questione della trasfusione dirci quanto moralmente è brava una persona!? O l’uso del nome di Geova!? Mentre la legge morale si, ma non parlo delle 10 parole (comandamenti) cosi letteralmente come scritti, ma in senso spirituale profondo della parola. Un uomo lo si può ammazzare anche se lo aggredisci con le parole, lo insulti etc. Onora padre e madre, anche qui la compressione va molto più in profondità di quanto ci può dire la parola: ama il tuo prossimo come te stesso, così superficalmente parlando. Uno che si droga "per amore" può offrire ad altro la droga pensando di fare un opera giusta. Onora tuo padre e tua madre si può trasgredire ignorando il loro bisogno del tuo affetto, o il bisogno di assistenza etc…. Volevo dire: non si prende in senso spirituale solo “ama il prossimo come te stesso”, ma anche i 10 comandamenti che sono la stessa cosa. Come si può dire che la legge è abolita se Gesù dice che non possiamo fare la sua volontà se non lasciamo che lui c’è la imprime (la legge) nei nostri cuori e solo allora potremo diventare i suoi veri discepoli.
Solo la Legge impresa da Gesù tramite lo Spirito Santo può cambiare il nostro carattere. Il nostro carattere non dipende dalle regoline di nessuna organizzazione ma da quanto conosciamo Gesù Cristo, ognuno di noi personalmente. Quando lasciamo entrare Gesù nel nostro cuore, solo allora il nostro carattere, tutto il nostro essere può essere trasformato e di conseguenza, avremo un comportamento giusto, le opere che provengono dalla fonte (cuore) purificata da Gesù. E il cuore non si purifica, pronunciando il nome di Geova invece che il Signore, non si può purificare semplicemente non festeggiando i compleanni etc.
Posso riportare un gran numero di versetti dalla Bibbia ma non vi voglio stancare…
La cristianità veste oggi questa luce splendente del Satana che può abbagliare coloro che non si abbandonano al Signore completamente.
Se una relgione ti insegna di non rubare, ma non ti insegna come incontrare il tuo Signore e Salvatore personalmente, quel comandamento diventa solo il pretesto di vanto della moralità dell'uomo, perchè solo astenersi dal furto non vuol dire che una persona è cristiana, anche un ateo può avere un comportamento buono. La vera religione non si aggrappa ai comandamenti o regole, ma alla persona di Gesù Cristo e quando scopri la bellezza del suo carattere non può a non metterti in ginochio e pregare, adorare, ammirare, e li il Signore viene "a cenare con noi".
La nostra unica responsabilità è cercare il Signore e lui farà il resto: "Ezechiele 11:19
Io darò loro un medesimo cuore,
metterò dentro di loro un nuovo spirito,
toglierò dal loro corpo il cuore di pietra,
e metterò in loro un cuore di carne, Ezechiele 11,19