Gli insegnamenti dei TDG sono giusti o sbagliati, a prescindere da ciò che fanno i suoi membri?

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_mackenzie_
00martedì 23 giugno 2009 10:40
Mi son permessa di prelevare la frase in oggetto da una conversazione letta nel forum e di modificarla sostituendo a Chiesa la parola TDG e tradurla in domanda...

Voi che dite?

Quanto contano i comportamenti dei TDG nell'analisi critica che gli rivolgiamo?

Mac


kk77
00martedì 23 giugno 2009 13:13
certo che no!! insegnano ad amare il prossimo insegnano a non mentire ed a rispettare i genitori...come la maggior parte delle altre religioni del resto. solo che il prossimo in questione non è tutto il prossimo ma solo i loro fratelli, degli altri chi se ne importa per cui nessuna beneficienza nessun opera di carità e i preti che passano la loro vita in africa a vaccinare bimbi saranno distrutti come il peggiore degli assassini senza nessuna differenza. non si deve mentire tranne che per tenere alto il buon nome di geova o per meglio dire dell' organizzazione...si devono rispettare i genitori a patto che questi non siano dei disassociati e non vogliano che festeggiate il natale in quel caso sono satana!! no alcuni degli insegnamenti sono giusti ma talmente deviati che perdono di valore. senza scendere nei particolari dottrinali, profezie e varie non sono un esperta lascio spazio a chi lo è più di me, anche se credo che il grave non sia tanto che si insegni a non festeggiare i compleanni o che o che la fine è vicina sono gli insegnamenti relativi alle cose di tutti i giorni quelli che influenzano di più
bigotta
00martedì 23 giugno 2009 13:29
Cara mackenzie
hai ancora questi dubbi???!!??
_mackenzie_
00martedì 23 giugno 2009 13:44
Re: Cara mackenzie
bigotta, 23/06/2009 13.29:

hai ancora questi dubbi???!!??




Io dubbi non ne ho... o meglio non ho dubbi sul fatto che la WTS non è l'organizzazione che Dio approva, ammesso che ne esista una che possa dire di avere l'approvazione di Dio... vorrei solo prevenire (muovendole io) eventuali obiezioni dei TDG, che prendendo in prestito la frase di cui sopra potrebbero sostenere, in egual misura di un cattolico, che la bontà di una fede prescinde dal comportamento/parole degli adepti e/o dei dirigenti... è realmente così? E' solo la dottrina in sè che contraddicendosi o mancando di basi dimostra la non attendibilità di una fede o sono anche gli effetti macroscopici e micro che produce nella vita e nei comportamenti delle persone?
Su questo mi piacerebbe sentire la vs. opinione!

_mackenzie_
00martedì 23 giugno 2009 13:46
Re:
kk77, 23/06/2009 13.13:


...non si deve mentire tranne che per tenere alto il buon nome di geova o per meglio dire dell' organizzazione...si devono rispettare i genitori a patto che questi non siano dei disassociati e non vogliano che festeggiate il natale in quel caso sono satana!!



A rischio di andare OT... a me ste cose in tanti anni da TDG non mi sono mai state insegnate... [SM=x570872] forse sono cresciuta in un isola felice... bò...



nevio63
00martedì 23 giugno 2009 21:22
Mac, credo che, come per ogni organizzazione religiosa, prassi e dottrina non siano scindibili essendo, alla fine la prassi, conseguenza, in un modo o nell'altro, della dottrina. Se la maggioranza dei membri di una organizzazione religiosa perseguono uno stesso giusto o sbagliato comportamento vuol dire che nel D.N.A. quella dottrina che li ispira, presenta "geni", "informazioni", altrettanto giuste o sbagliate. nevio63     
Jon Konneri
00martedì 23 giugno 2009 21:29
Re:
_mackenzie_, 23/06/2009 10.40:

Mi son permessa di prelevare la frase in oggetto da una conversazione letta nel forum e di modificarla sostituendo a Chiesa la parola TDG e tradurla in domanda...

Voi che dite?

Quanto contano i comportamenti dei TDG nell'analisi critica che gli rivolgiamo?

Mac





Gli insegnamenti dei tdg sono sbagliati , anzi al contrario della chiesa coloro che trasgrediscono sono in una posizione migliore difronte a Dio è di esempi c'è ne sono tanti come donare il sangue come aiutare il prossimo che per loro sono "opere morte" è non disassociare i familiari (tutte opere buone), se non fosse per quelle maledette interpretazione della wts
!Freddie!
00martedì 23 giugno 2009 21:49
Non sono d'accordo con NEVIO63...

Giusto per fare un esempio, riguardo proprio il Natale: la Chiesa Cattolica ogni anno si "sgola" con forza (attraverso i suoi sacerdoti e più sù fino al papa) nel ricordare che il mistero dell'incarnazione di Dio non lo si esaurisce in una fetta di panettone, in un calice di spumante, nei botti, nel cenone pantagruelico consumato tra risate e chiacchiericci...Se questo aspetto, deleterio e pagano, sembra essere dominante è pur vero che a fronte di questi comportamenti - di certo più evidenti - c'è una folla di gran lunga più numerosa di fedeli, di credenti che celebrano in modo più autentico il mistero del Natale. Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce!!! [SM=g27829]
Quello che dicevo spesso al mio collega TdG che sovente (sai che novità) criticava questi ed altri atteggiamenti tenuti, purtroppo, da diversi cattolici era che lui confondeva l'insegnamento dal suo intendimento e dalla sua applicazione pratica. Di solito, facevo questo esempio: se un maestro insegna ad una classe di alunni delle elementari che 2+2=4 e se qualcuno di questi alunni scrive che 2+2=5, non è detto che è l'insegnamento ad essere sbagliato, ma è l'alunno che è in errore...
In definitiva, per me la differenza tra un cattolico ed un TdG è che il cattolico capita di sbagliare nell'applicare un giusto insegnamento mentre un TdG gli capita di applicare nel modo giusto...un insegnamento sbagliato!!!!!



Un fraterno saluto. [SM=x570892]

Freddie
-------------------
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
Jon Konneri
00martedì 23 giugno 2009 22:34

n definitiva, per me la differenza tra un cattolico ed un TdG è che il cattolico sbaglia nell'applicare un giusto insegnamento mentre un TdG applica giustamente...un insegnamento sbagliato!!!!!





Continueremo a fare i conti al supermercato 2+2=5 [SM=x570926]
Trianello
00mercoledì 24 giugno 2009 01:04

Quanto contano i comportamenti dei TDG nell'analisi critica che gli rivolgiamo?



Contano solo ed esclusivamente nella misura in cui sono il frutto di quanto "predicato" dalla WTS.
Se un TdG accoltella sua sorella per strada, ovviamente, non possiamo incolpare la WTS per questo, perché mai e poi mai la WTS ha dichiarato che accoltellare la gente sia cosa lecita (anzi!).
Se un TdG rifiuta una trasfusione di sangue per un suo figlio minorenne e questo muore... beh... allora la colpa è "anche" (e soprattutto) della WTS, la quale ha inculcato nella mente del TdG in oggetto l'idea che le trasfusioni siano un peccato.
_mackenzie_
00mercoledì 24 giugno 2009 09:04
Re:
Vi ringrazio per esservi espressi... mi fa piacere sentire le vs tante e diverse opinioni...

con stima

Mac



Luteranamanier
00mercoledì 24 giugno 2009 11:05
Re: Re: Cara mackenzie
_mackenzie_, 23/06/2009 13.44:




Io dubbi non ne ho... o meglio non ho dubbi sul fatto che la WTS non è l'organizzazione che Dio approva, ammesso che ne esista una che possa dire di avere l'approvazione di Dio... vorrei solo prevenire (muovendole io) eventuali obiezioni dei TDG, che prendendo in prestito la frase di cui sopra potrebbero sostenere, in egual misura di un cattolico, che la bontà di una fede prescinde dal comportamento/parole degli adepti e/o dei dirigenti... è realmente così? E' solo la dottrina in sè che contraddicendosi o mancando di basi dimostra la non attendibilità di una fede o sono anche gli effetti macroscopici e micro che produce nella vita e nei comportamenti delle persone?Su questo mi piacerebbe sentire la vs. opinione!




Io lo direi alla poly-maniera cioè:

L'ortodossia viene prima dell'ortoprassi.

Non esiste secondo me un solo movimento che produca sui suoi membri effetti positivi tout court è il singolo credente che deve fare la differenza.
E' la fede del credente che produce i frutti dello spirito non il continuo inculcamento dottrinale.

Se nei TdG a volte si può notare una moralità superiore che in altri movimenti questo secondo me è dovuta alla paura di una eventuale sanzione da parte della congregazione e secondo per i sensi di colpa verso Geova che l'insegnamento della cctdG produce.
Questo però per me non è vera libertà cristiana.



[SM=g1543902]

Polymetis
00mercoledì 24 giugno 2009 11:18
Linee guida per una risposta...
Naturalmente sottoscrivo quanto ha detto Trainello, e cioè che se il cattolico sbaglia lo fa andando contro quello che la sua Chiesa insegna, al contrario il tdG che dal nostro punto di vista sbaglia lo fa proprio perché esegue ciò che la sua Chiesa insegna (es. fa l'errore di lasciar morire qualcuno proprio perché adempie al comando della WTS).
Tuttavia vorrei sottolineare che la critica fatta ai TdG ha spesso un'altra funzione. Essi sono convinti che all'interno della loro organizzazione ci sia una moralità superiore, ogni volta che parlo con loro è un continuo incensarsi su quanto siano onesti i loro membri. I tdG in definitiva sono convinti che la loro sia l'oasi, e che fuori ci sia solo Satana. Per sradicare questa convinzione ha senso riportare anche le malefatte dei TdG che contravvengono ai precetti della loro religione, ad esempio i TdG pedofili o ladri o assassini. Questa procedura non serve per dimostrare che la WTS non sia la vera organizzazione di Dio: sarebbe un metodo del tutto idiota paragonabile a quello che fanno loro quanto tentano di dire che la Chiesa Cattolica non è la Chiesa di Dio sulla base dell'immoralità dei suoi membri. Bisogna dunque evitare questo equivoco: quando si parla delle malefatte dei singoli TdG non è per dimostrare che non sono l'organizzazione di Dio (sarebbe una strada illogica), bensì per far crollare il loro puerile mito che all'interno della loro congregazione ci sia una moralità superiore. In questo caso, mostrare che divorziano o sono pedofili, o sono ladri, esattamente come qualunque altro campione di popolazione preso a caso, è un procedimento lecito, proprio perché così facendo non si vuole confutare l'idea che siano l'Organizzazione con la verità in mano ma solo che siano una comunità più pura delle altre. E' estremamente divertente ad esempio vedere i tdG che si illudono che gli scandali di pedofilia tra il clero cattolico siano più numerosi di quelli che avverrebbero in un qualsiasi campione di cittadini dello stesso numero preso a caso.

Secondo punto: non ha senso dire che se tutti i membri di una confessione fanno qualcosa allora quel qualcosa è connaturato al DNA di quella religione. Questo errore logico nasce dall'idea che la religione sia la parte preminente della vita di una persona, e che dunque se tutti gli italiani fossero per ipotesi adulteri allora questo dipenderebbe dal cattolicesimo. Il problema di questo ragionamento è non capire che la religione è solo una delle mille influenze che condizionano la vita di una persona. L'albero si riconosce dal frutto, ma l'errore è credere che l'albero su cui quel frutto è cresciuto si chiami esclusivamente "Chiesa Cattolica" e non anche "televisione", "scuola", "amici", ecc. Un cattolico va in Chiesa un'ora a settimana, e magari frequenta il catechismo: per il resto è bombardato da una serie di influssi e stimoli che col cattolicesimo non hanno nulla a che fare, come la televisione, o l'educazione scolastica. Se dunque c'è un frutto negativo non è possibile additare la colpa ad uno solo di questo fattori, né tanto meno alla Chiesa Cattolica, che è solo una delle tante influenze che forma il carattere di un individuo.

Terzo punto: i TdG danno per scontato discutendo coi cattolici che il mondo sia malvagio, e che dunque la malvagità di ciò che c'è all'esterno dei tdG parli in loro favore. La WTS li ha addestrati in anni di articoli catastrofici a vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto, e molti tra i cattolici si sono lasciati convincere. Un'obiezione più radicale a coloro che vi vengono a dire che la Chiesa Cattolica non è la Chiesa di Dio sulla base dell'operato dei suoi membri è proprio negare che questi TdG possano sapere qualcosa della vita di un miliardo di persone. Ma che ne sanno, mi sono sempre chiesto? Vengono avanti con quest'assioma indimostrabile, e lo danno addirittura per scontato. Io vedo nel mondo accanto a me tanta tenebra, ma la maggior parte delle persone che conosco sono oneste, e sono pienamente convinto che l'attivo superi ampiamente il passivo. Questa mia convinzione è indimostrabile, ma il punto è che è indimostrabile esattamente come la convinzione opposta che i tdG diffondono. Se dunque vi vengono a parlare della malvagità dei membri della Chiesa Cattolica rispedite l'argomentazione al mittente con un: “quod gratis adfirmatur, gratis negatur”, ciò che viene affermato senza prove, si può negare senza prove.
C'è da aggiungere che non solo si tratta di due posizioni indimostrate, ma anche di due posizioni intrinsecamente indimostrabili: infatti, nessuna lista di malefatte o di opere sante, per quanto estesa, potrebbe mai darci i criteri per calcolare una percentuale di bene o di male all'interno di un'organizzazione. Non solo perché trovare un moto per quantificare il male o il bene sarebbe estremamente aleatorio, ma per di più sarebbe il classico errore del tacchino induttivista denunciato anni fa da Russel e Popper: pretendere che l'induzione dimostri qualcosa è il più classico degli errori di un principiante.
_mackenzie_
00mercoledì 24 giugno 2009 11:28
Re: Linee guida per una risposta...
Polymetis, 24/06/2009 11.18:


Tuttavia vorrei sottolineare che la critica fatta ai TdG ha spesso un'altra funzione. Essi sono convinti che all'interno della loro organizzazione ci sia una moralità superiore, ogni volta che parlo con loro è un continuo incensarsi su quanto siano onesti i loro membri. I tdG in definitiva sono convinti che la loro sia l'oasi, e che fuori ci sia solo Satana. Per sradicare questa convinzione ha senso riportare anche le malefatte dei TdG che contravvengono ai precetti della loro religione, ad esempio i TdG pedofili o ladri o assassini.




[SM=x570923]

Grazie per l'intervento!

Mac


Vecchia Marziana
00mercoledì 24 giugno 2009 12:07
Re: Linee guida per una risposta...
Polymetis, 24/06/2009 11.18:


Tuttavia vorrei sottolineare che la critica fatta ai TdG ha spesso un'altra funzione. Essi sono convinti che all'interno della loro organizzazione ci sia una moralità superiore, ogni volta che parlo con loro è un continuo incensarsi su quanto siano onesti i loro membri. I tdG in definitiva sono convinti che la loro sia l'oasi, e che fuori ci sia solo Satana



Sulla convinzionw propria dei Testimoni di essere un'oasi di purezza morale e di correttezza di comportamenti, avrei qualche dubbio.

Molto di questa convinzione è senza dubbio dovuta all'indottrinamrento martellante ricevuto, ma tuttavia, proprio sia per l'opera di predicazione che per il lavoro secolare che svolgono, sono molto più a contatto con il "mondo malvagio" di qualsiasi altro credo ( a parte, per quel che riguarda la predicazione, dei Mormoni, immagino) e senza dubbio, hanno modo di constatare che non è come viene loro insegnato.

Potrebbero rimanere, quindi, sinceramente convinti che quanto appreso dall'organizzazione, sia vero, solo se vivessero una vita appartata come gli Amish, ma avendo la percezione di quanto accade "fuori", non sempre la loro tesi ì coscientemente sincera.

Gabriella

_mackenzie_
00mercoledì 24 giugno 2009 12:14
Re: Re: Linee guida per una risposta...
Vecchia Marziana, 24/06/2009 12.07:



Sulla convinzionw propria dei Testimoni di essere un'oasi di purezza morale e di correttezza di comportamenti, avrei qualche dubbio.

Molto di questa convinzione è senza dubbio dovuta all'indottrinamrento martellante ricevuto, ma tuttavia, proprio sia per l'opera di predicazione che per il lavoro secolare che svolgono, sono molto più a contatto con il "mondo malvagio" di qualsiasi altro credo ( a parte, per quel che riguarda la predicazione, dei Mormoni, immagino) e senza dubbio, hanno modo di constatare che non è come viene loro insegnato.

Potrebbero rimanere, quindi, sinceramente convinti che quanto appreso dall'organizzazione, sia vero, solo se vivessero una vita appartata come gli Amish, ma avendo la percezione di quanto accade "fuori", non sempre la loro tesi ì coscientemente sincera.

Gabriella




Forse è che quando uno è tanto convinto di qualcosa non vede il contrario nemmeno se ce l'ha sotto il naso... per mooolti TDG (non tutti fortunatamente) il peggior TDG è migliore del miglior non TDG... frase che a me ha sempre fatto rabbrividire!

Mac

marcos35
00mercoledì 1 luglio 2009 19:25
In chi ci identifichiamo?
Luca 18:9 Ma disse anche questa illustrazione ad alcuni che in se stessi confidavano di essere giusti e che consideravano gli altri come nulla: 10 “Due uomini salirono nel tempio per pregare, l’uno fariseo e l’altro esattore di tasse. 11 Il fariseo stando in piedi pregava fra sé in questo modo: ‘O Dio, ti ringrazio che non sono come il resto degli uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neanche come questo esattore di tasse. 12 Io digiuno due volte la settimana, do la decima di ogni cosa che guadagno’. 13 Ma l’esattore di tasse stando a distanza non voleva neanche alzare gli occhi al cielo, anzi si batteva il petto, dicendo: ‘O Dio, sii misericordioso verso di me peccatore’. 14 Io vi dico: Quest’uomo scese a casa sua più giustificato di quell’altro; perché chiunque si esalta sarà umiliato, ma chi si umilia sarà esaltato”.
Polymetis
00mercoledì 1 luglio 2009 22:03
E' irrilevante ai fini di questa discussione. Infatti il testo non ci dice se fosse giusta la teologia dei farisei o quella del pubblicano, nessuno delle due persone dice qualcosa che si riferisca al mondo. Il testo dice solo che il pubblicano, in virtù della sua umiltà, venne giustificato. Non è un problema del testo stabilire se la teologia dei farisei fosse giusta, perché non si parla della teologia dei farisei, ma del fatto che questo singolo fariseo sia tornato a casa giustificato o meno. Come già detto la salvezza di qualcuno e la verità di quello che dice sono cose diverse. Un prete può dire dal pulpito durante il giorno che uccidere è sbagliato, mentre di notte essere un mafioso e uccidere con un mitra. Quello che ha detto di giorno, cioè che uccidere è errato, non diventa falso solo perché questa cosa me l'ha spiegata qualcuno che è incoerente con quello che insegnava. E il fatto che questo prete potrebbe andare all'inferno, proprio perché non ha fatto quello predicava, ancora una volta non toglie il fatto che quello che predicava era corretto.
Malcom11
00mercoledì 1 luglio 2009 22:47
Re: Non sono d'accordo con NEVIO63...
!Freddie!, 23/06/2009 21.49:



In definitiva, per me la differenza tra un cattolico ed un TdG è che il cattolico capita di sbagliare nell'applicare un giusto insegnamento mentre un TdG gli capita di applicare nel modo giusto...un insegnamento sbagliato!!!!!







Bella frase!
[SM=g20545][SM=g20545][SM=g20545]
_mackenzie_
00mercoledì 1 luglio 2009 23:01
Re: Non sono d'accordo con NEVIO63...
!Freddie!, 23/06/2009 21.49:



In definitiva, per me la differenza tra un cattolico ed un TdG è che il cattolico capita di sbagliare nell'applicare un giusto insegnamento mentre un TdG gli capita di applicare nel modo giusto...un insegnamento sbagliato!!!!!





Dipende dai punti di vista... cmq grazie per gli interventi!

Mac
Malcom11
00mercoledì 1 luglio 2009 23:15
Re: Linee guida per una risposta...
Polymetis, 24/06/2009 11.18:

aso.

Secondo punto: non ha senso dire che se tutti i membri di una confessione fanno qualcosa allora quel qualcosa è connaturato al DNA di quella religione. Questo errore logico nasce dall'idea che la religione sia la parte preminente della vita di una persona, e che dunque se tutti gli italiani fossero per ipotesi adulteri allora questo dipenderebbe dal cattolicesimo. Il problema di questo ragionamento è non capire che la religione è solo una delle mille influenze che condizionano la vita di una persona. L'albero si riconosce dal frutto, ma l'errore è credere che l'albero su cui quel frutto è cresciuto si chiami esclusivamente "Chiesa Cattolica" e non anche "televisione", "scuola", "amici", ecc. Un cattolico va in Chiesa un'ora a settimana, e magari frequenta il catechismo: per il resto è bombardato da una serie di influssi e stimoli che col cattolicesimo non hanno nulla a che fare, come la televisione, o l'educazione scolastica. Se dunque c'è un frutto negativo non è possibile additare la colpa ad uno solo di questo fattori, né tanto meno alla Chiesa Cattolica, che è solo una delle tante influenze che forma il carattere di un individuo.

Terzo punto: i TdG danno per scontato discutendo coi cattolici che il mondo sia malvagio, e che dunque la malvagità di ciò che c'è all'esterno dei tdG parli in loro favore. La WTS li ha addestrati in anni di articoli catastrofici a vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto, e molti tra i cattolici si sono lasciati convincere. Un'obiezione più radicale a coloro che vi vengono a dire che la Chiesa Cattolica non è la Chiesa di Dio sulla base dell'operato dei suoi membri è proprio negare che questi TdG possano sapere qualcosa della vita di un miliardo di persone. Ma che ne sanno, mi sono sempre chiesto? Vengono avanti con quest'assioma indimostrabile, e lo danno addirittura per scontato. Io vedo nel mondo accanto a me tanta tenebra, ma la maggior parte delle persone che conosco sono oneste, e sono pienamente convinto che l'attivo superi ampiamente il passivo. Questa mia convinzione è indimostrabile, ma il punto è che è indimostrabile esattamente come la convinzione opposta che i tdG diffondono. Se dunque vi vengono a parlare della malvagità dei membri della Chiesa Cattolica rispedite l'argomentazione al mittente con un: “quod gratis adfirmatur, gratis negatur”, ciò che viene affermato senza prove, si può negare senza prove.
C'è da aggiungere che non solo si tratta di due posizioni indimostrate, ma anche di due posizioni intrinsecamente indimostrabili: infatti, nessuna lista di malefatte o di opere sante, per quanto estesa, potrebbe mai darci i criteri per calcolare una percentuale di bene o di male all'interno di un'organizzazione. Non solo perché trovare un moto per quantificare il male o il bene sarebbe estremamente aleatorio, ma per di più sarebbe il classico errore del tacchino induttivista denunciato anni fa da Russel e Popper: pretendere che l'induzione dimostri qualcosa è il più classico degli errori di un principiante.



[SM=g1537154] [SM=x570923]

Il secondo punto mi piace!Bravo!

Purtroppo, secondo i TDG, "tutti"sono nella menzogna,anche gli onesti,buoni,pii ecc...per il semplice motivo che non fanno quello che fanno loro,mettere al primo posto nella vita l'insegnamento dello SFD!![SM=x1837889]




P.S.Pico dè Paperis può accetare un bravo da Paperoga?



nevio63
00giovedì 2 luglio 2009 07:47
Re: Re: Linee guida per una risposta...
Malcom11: P.S.Pico dè Paperis può accetare un "bravo" da Paperoga?

Malcom, sai che io ho sempre notato i tuoi puntuali ed efficaci interventi, a volte, fugaci e pieni di sottigliezze, che solo la nostra comune, immensa, passione fumettistica, puo' donare.
Ti sei superato, pero', con questa battuta finale, vale piu' di tante pagine scritte dai "dotti", di nuovo.... bravo! Da
nevio63.

santapazienzauno
00giovedì 2 luglio 2009 16:03
Re: Re: Cara mackenzie
_mackenzie_, 23/06/2009 13.44:




Io dubbi non ne ho... o meglio non ho dubbi sul fatto che la WTS non è l'organizzazione che Dio approva, ammesso che ne esista una che possa dire di avere l'approvazione di Dio... vorrei solo prevenire (muovendole io) eventuali obiezioni dei TDG, che prendendo in prestito la frase di cui sopra potrebbero sostenere, in egual misura di un cattolico, che la bontà di una fede prescinde dal comportamento/parole degli adepti e/o dei dirigenti... è realmente così? E' solo la dottrina in sè che contraddicendosi o mancando di basi dimostra la non attendibilità di una fede o sono anche gli effetti macroscopici e micro che produce nella vita e nei comportamenti delle persone?
Su questo mi piacerebbe sentire la vs. opinione!





Mac, con questa domanda hai centrato in pieno il problema! Io proverò di risponderti alla luce della conoscenza che ho acquisito da avventista e dalla mia esperienza di fede. Tdg e non solo, sbagliano la meta quando scambiano la relazione con la propria organizzazione come se fosse la loro relazione personale con Dio, senza saperlo però. La bontà di una fede non prescinde da un comportamento, ma si rispecchia nella nostra vita interiore e intima con Dio. Se non abbiamo un autentica e viva relazione con Dio, nessuna religione neanche quella con le dottrine perfette, ci può aiutare a diventare dei veri cristiani. Se non fosse così diventiamo semplicemente dei attori che hanno il suo ruolo di diventare “bravi” e “buoni”, così come esige la professione di fede di ciascuno di noi. Diventare “bravi”e “buoni” senza far entrare il Signore nella tua vita interiore significa non avere bisogno della nuova nascita nello Spirito, e che il merito è tutto tuo, e che in sostanza non hai bisogno di Dio, perché già “santificato dal comportamento impeccabile”. Nessuno può santificarsi conservando la propria natura incline al peccato. La natura incline al peccato non può mai produrre delle opere (comportamento) gradevoli a Dio. E’ una santità che proviene dai tuoi sforzi, perché riesci solo ad imitare le buone azioni e non perché dentro di te hai delle motivazioni giuste per essere in armonia con quello che credi. E solo le motivazioni giuste producono le opere gradevoli a Dio, perché quelle c’è le può imprimere nel cuore e nella mente solo Lui. Niente proviene da noi. Solo il Signore può cambiare la nostra natura peccaminosa, quando ci sottomettiamo a lui. Proprio per la nostra natura e il nostro cuore che è “ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno” (Geremia 17,9) Dio, Gesù chiede di entrarci dentro e abitare in noi, tramite lo Spirito Santo, illuminare tutto il nostro essere. C’è un inno bellissimo che dice “Lascia entrare il Re di gloria..” , e parla di quanto Gesù brama di condividere con noi ogni cosa, di fare tutto lui, di portarci pace nell’animo e di farci riposare dai nostri comportamenti, dai nostri inutili sforzi di diventare santi senza di Lui:
“Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.”

Anche un uomo malvagio quindi può fare le opere buone ma rimanere malvagio nel suo cuore. Il comportamento non è una prova che un uomo ha delle aspirazioni nobili e il cuore puro. Perché anche Satana si trasforma in un angelo di luce, anche lui può presentarsi davanti a noi e apparire nelle splendide vesti, come i tdg "si vestono del comportamento", ma i loro cuori rimangono sempre gli stessi, come prima di entrare nell’organizzazione. Quindi non cambia niente, loro non sono meglio dei cattolici, nè i cattolici sono meglio dei tdg, solo che il cattolico non è un attore, lo è solo quando compie i ritti ( loro si “santificano” così) ma poi danno libero sfogo alle “passioni della carne”, così riescono ad essere più spontanei e più naturali dei tdg. Non dico che un tdg è consapevole di questo gioco, non lo è affatto finche non ci esce! Come sappiamo i meriti per chiamarsi veri cristiani per i tdg sono la trasfusione, nome di Geova etc, che moralmente non può responsabilizzare nessuno, perché secondo loro la legge è appesa al palo. Un sottile gioco è stato fatto dalla mente di Satana, scambiare le regole dello Schiavo per i comandamenti della legge come il punto di riferimento morale, che serve a formare il nostro carattere.

Può per esempio la questione della trasfusione dirci quanto moralmente è brava una persona!? O l’uso del nome di Geova!? Mentre la legge morale si, ma non parlo delle 10 parole (comandamenti) cosi letteralmente come scritti, ma in senso spirituale profondo della parola. Un uomo lo si può ammazzare anche se lo aggredisci con le parole, lo insulti etc. Onora padre e madre, anche qui la compressione va molto più in profondità di quanto ci può dire la parola: ama il tuo prossimo come te stesso, così superficalmente parlando. Uno che si droga "per amore" può offrire ad altro la droga pensando di fare un opera giusta. Onora tuo padre e tua madre si può trasgredire ignorando il loro bisogno del tuo affetto, o il bisogno di assistenza etc…. Volevo dire: non si prende in senso spirituale solo “ama il prossimo come te stesso”, ma anche i 10 comandamenti che sono la stessa cosa. Come si può dire che la legge è abolita se Gesù dice che non possiamo fare la sua volontà se non lasciamo che lui c’è la imprime (la legge) nei nostri cuori e solo allora potremo diventare i suoi veri discepoli.
Solo la Legge impresa da Gesù tramite lo Spirito Santo può cambiare il nostro carattere. Il nostro carattere non dipende dalle regoline di nessuna organizzazione ma da quanto conosciamo Gesù Cristo, ognuno di noi personalmente. Quando lasciamo entrare Gesù nel nostro cuore, solo allora il nostro carattere, tutto il nostro essere può essere trasformato e di conseguenza, avremo un comportamento giusto, le opere che provengono dalla fonte (cuore) purificata da Gesù. E il cuore non si purifica, pronunciando il nome di Geova invece che il Signore, non si può purificare semplicemente non festeggiando i compleanni etc.

Posso riportare un gran numero di versetti dalla Bibbia ma non vi voglio stancare…

La cristianità veste oggi questa luce splendente del Satana che può abbagliare coloro che non si abbandonano al Signore completamente.

Se una relgione ti insegna di non rubare, ma non ti insegna come incontrare il tuo Signore e Salvatore personalmente, quel comandamento diventa solo il pretesto di vanto della moralità dell'uomo, perchè solo astenersi dal furto non vuol dire che una persona è cristiana, anche un ateo può avere un comportamento buono. La vera religione non si aggrappa ai comandamenti o regole, ma alla persona di Gesù Cristo e quando scopri la bellezza del suo carattere non può a non metterti in ginochio e pregare, adorare, ammirare, e li il Signore viene "a cenare con noi".
La nostra unica responsabilità è cercare il Signore e lui farà il resto: "Ezechiele 11:19
Io darò loro un medesimo cuore,
metterò dentro di loro un nuovo spirito,
toglierò dal loro corpo il cuore di pietra,
e metterò in loro un cuore di carne, Ezechiele 11,19



[SM=g1537336] [SM=g1537159]


blauauge1
00giovedì 2 luglio 2009 16:22
Domanda:
Cari foristi, ho letto le vostre diverse opinioni, scaturite dalle vostre personali esperienze, cattoliche avventiste ecc...
Personalmete sono giunto a pormi la domanda : cosa rende una religione vera e un' altra falsa? Tutti sono convinti di avere la verità, ma perchè Dio dovrebbe favorire un uomo e disprezzarne un 'altro? [SM=x570868]
_mackenzie_
00giovedì 2 luglio 2009 17:37
Re: Domanda:
blauauge1, 02/07/2009 16.22:

Cari foristi, ho letto le vostre diverse opinioni, scaturite dalle vostre personali esperienze, cattoliche avventiste ecc...
Personalmete sono giunto a pormi la domanda : cosa rende una religione vera e un' altra falsa? Tutti sono convinti di avere la verità, ma perchè Dio dovrebbe favorire un uomo e disprezzarne un 'altro? [SM=x570868]



Ciao Blau, non ti leggevo da un pezzo... Evviva! Bella domanda...

Mac

santapazienzauno
00giovedì 2 luglio 2009 17:40


perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, Marco 7;21


Luteranamanier
00giovedì 2 luglio 2009 17:57
Re: Domanda:
blauauge1, 02/07/2009 16.22:

Cari foristi, ho letto le vostre diverse opinioni, scaturite dalle vostre personali esperienze, cattoliche avventiste ecc...
Personalmete sono giunto a pormi la domanda : cosa rende una religione vera e un' altra falsa? Tutti sono convinti di avere la verità, ma perchè Dio dovrebbe favorire un uomo e disprezzarne un 'altro? [SM=x570868]



Qui bisognerebbe fare una distinzione cioè tra credenti e la dottrina che tali professano.

Veronika





Vecchia Marziana
00giovedì 2 luglio 2009 18:06
Re: Domanda:
blauauge1, 02/07/2009 16.22:

Cari foristi, ho letto le vostre diverse opinioni, scaturite dalle vostre personali esperienze, cattoliche avventiste ecc...
Personalmete sono giunto a pormi la domanda : cosa rende una religione vera e un' altra falsa? Tutti sono convinti di avere la verità, ma perchè Dio dovrebbe favorire un uomo e disprezzarne un 'altro? [SM=x570868]



Credo che non farà distinzione di religione, ma di opere.
Gabriella

santapazienzauno
00lunedì 13 luglio 2009 17:54
Re: Domanda:
blauauge1, 02/07/2009 16.22:

Cari foristi, ho letto le vostre diverse opinioni, scaturite dalle vostre personali esperienze, cattoliche avventiste ecc...
Personalmete sono giunto a pormi la domanda : cosa rende una religione vera e un' altra falsa? Tutti sono convinti di avere la verità, ma perchè Dio dovrebbe favorire un uomo e disprezzarne un 'altro? [SM=x570868]



In parole povere la vera religione non predica se stessa, ma Gesù Cristo:
"Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù quale Signore, 2 Corinzi 4,5


...>>>>ma perchè Dio dovrebbe favorire un uomo e disprezzarne un 'altro?

Da come l'hai posta la domanda, risulta che Dio sia ingiusto! e lo fa magari per il gusto di farlo e per qualche capriccio!? Mah, alla fine la colpa è sempre di Dio e mai dell'uomo!!! Povero santo! Quelle mancanze dell'proprio carattere lo proiettiamo sempre su Dio...e lo si vede anche dalle domande che si fanno...!


_mackenzie_
00lunedì 13 luglio 2009 18:42
Re: Re: Domanda:
santapazienzauno, 13/07/2009 17.54:



...>>>>ma perchè Dio dovrebbe favorire un uomo e disprezzarne un 'altro?

Da come l'hai posta la domanda, risulta che Dio sia ingiusto! e lo fa magari per il gusto di farlo e per qualche capriccio!? Mah, alla fine la colpa è sempre di Dio e mai dell'uomo!!! Povero santo! Quelle mancanze dell'proprio carattere lo proiettiamo sempre su Dio...e lo si vede anche dalle domande che si fanno...!




Veramente io credo che Blau con quella domanda volesse intendere altro... cmq... per come la vedo io se Dio non è ingiusto allora sono gl uomini che credono di avere il suo favore esclusivo ad essere... presentuosi...?

Mac


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