Gesù è Hà Adhòn.

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Sonnyp
00domenica 27 maggio 2007 10:30
Salve. Sono Silvana Villaverde, la moglie di Sonny e vorrei mettervi al corrente di uno studio/ricerca che ho trovato davvero molto significativo. Ve lo propongo augurandovi che vi possa chiarire alcune idee su varie contraddizioni trovate in questo materiale.

Il corpo direttivo dei tdg è molto attento e specifico quando si tratta di grammatica, infatti, per aiutare i suoi associati a ragionare sulle scritture, fa uso di note in calce nella Bibbia grande del 1987 e ha fornito loro un'appendice che ha la pretesa di essere molto ricca a partire da pagina 1563 in avanti.

A pagina 1570 alla voce 1h ( il vero Signore-ebraico ha’adhòhn) dice:
il titolo ha’adhòhn, Signore, padrone, quando è preceduto dall'articolo determinativo (ha-il, forma l'espressione ha’adhòhn-il vero Signore.)

Nel testo Masoretico, l'uso dell'articolo "ha" davanti ad "adhòhn" limita l'applicazione a Geova Dio. Dello stesso avviso è l'appendice della Bibbia del 1967 che a pagina 1389 dice:

"Questo porre l'articolo davanti al titolo "adhòhn" limita l'applicazione solo a Geova Dio." Per cui ogni volta che incontriamo l'articolo "il" davanti al Signore, si applicherà a Dio.

E' interessante notare a proposito di ciò la scrittura di Romani 10:9 dalla Bibbia del 1967 che cosi traduce:

"Che Gesù è il Signore".

Ma leggendo la Bibbia del 1987 la stessa scrittura, ci accorgiamo che Gesù non è più il Signore, ma diventa è Signore.
L'articolo il è scomparso. Come mai?


La TNM, quella grande del 1987 in Romani 10:9, leggiamo anche qui che Gesù è Signore, l'articolo determinativo non c'è, ma nella nota in calce leggiamo:
Gr. k?rios; J12-14,16-18,22(ebr.), ha’adhòhn, "il Signore". Non "Geova".



Come mai l'articolo "il" non c'è più nella scrittura? E perchè nella nota in calce non si sono preoccupati di sottolineare che manca la presenza dell'articolo, quando in altre scritture del nuovo testamento si dice Signore con tanto di determinativo come 1°Corinti 2:8 che dice "il Signore della gloria" e non modificato in "il glorioso Signore" e Atti 10:36 in cui si dice che "Gesù è il Signore" di tutti e non in "questi è Signore di tutti [gli altri]". Confrontare nell'interlineare della WTS.



Alla nota in calce di Romani 10:9 si sono premurati di aggiungere "non Geova", ma se nell'appendice 1h il CD dichiara che l'uso dell'articolo "ha’" davanti ad "adhòhn" limita l'applicazione solo a Dio, significa questo che anche Gesù è Dio, come il Padre, e che per tale ragione è stato tolto l'articolo dal testo confinandolo in calce dove non sempre si scruta, e dove molti fan fatica a capire?



La grammatica non è un'opinione personale che si può nascondere dietro insegnamenti o dottrine che servono per supportare i dogmi di alcuni!



Facciamo l'esempio di Giovanni 20:28 dalla TNM:

Rispondendo, Tommaso gli disse: "Mio Signore e mio Dio!



Tutti i tdg sanno che l'espressione di Tommaso, mio Dio, viene spiegata dallo 'schiavo' come un'espressione di meraviglia o stupore, che viene rivolta solo a Dio e non a Gesù.

Per questioni di scorrevolezza e linguaggio, il passo giovanneo è cosi tradotto da tutti, ma vediamo com'è scritto in greco nell'interlineare dei tdg:

"Rispose Tommaso e disse a Lui: il Signore di me e il Dio di me; pertanto anche Gesù è (hà Adhòn), l'affermazione di Tommaso è categorica.




Inoltre circa l'articolo "IL" nella nota in calce al paragrafo due della pagina 27 del libro Rivelazione, si afferma tutto il contrario di quanto è stato detto fino ad ora dove leggiamo:

"Nel testo originale ebraico di Isaia 44:6 le parole "primo" e "ultimo" non sono accompagnate dall'articolo determinativo, mentre nella descrizione che Gesù fa di sé nel testo originale greco di Rivelazione 1:17 c'è l'articolo determinativo. Quindi, grammaticalmente parlando, Rivelazione 1:17 si riferisce a un titolo, mentre Isaia 44:6 descrive la Divinità di Geova."

Da quanto si evince, la mancanza dell'articolo in Isaia 44:6, descriverebbe la "divinità" di Geova, mentre in Rivelazione 1:17 che riguarda Gesù con l'articolo determinativo "IL", si riferirebbe solo a un titolo.


Se le cose stanno cosi, che con la mancanza dell'articolo "IL" si descrive la "divinità" di Geova, allora analogamente la mancanza dell'articolo in Giovanni 1:1, "e la Parola era Dio", deve necessariamente descrivere la divinità di Gesù Cristo anche in questo caso.

In ultima analisi, a quale conclusione si può giungere? La risposta agli esperti di Brooklin!
Polymetis
00domenica 27 maggio 2007 11:58
“Come mai l'articolo "il" non c'è più nella scrittura?”

In effetti in Rm 10,9 l’articolo in greco non c’è, dunque si traduce “confessare Gesù come Signore”, la WTS è diventata più letterale (almeno per questa volta)
Sonnyp
00domenica 27 maggio 2007 12:15
Forse non è chiaro.....
Certo Poly, ma il punto è che nella versione del 1967 l'ìavevano messo, e poi in quella successiva l'hanno tolto.

Ora, come Silvana ha mostrato chiaramente, il punto non è tanto il fatto che l'abbiano tolto, ma come insegnano la grammatica e poi non ci si attengano quando lo dovrebbero fare loro per primi, non ti pare?

Rileggiti bene l'appendice 1h e poi la nota in calce al libro di Rivelazione!

Prima dicono una cosa e dopo si contarddicono dicendo che quella regola è esattamente l'opposto!

Come si fa a dichiararsi il canale di Dio se non si hanno le idee chiare nemmeno in casa betel o Bookliniana che dir si voglia?

Per me, questo sa tutto come di una gran pagliacciata ai danni dei poveri adepti che credono invece d'avere a che fare con uno 'schiavo' altame4nte competente, quando invece, come è stato mostrato, a essere buoni, non solo non sono dei competenti, ma sanno esplicitamente di essere dei falsari della Parola di Dio e continuano a ingannare i poveri fratelli, che non hanno minimamente idea di essere guidati in maniera ignorante e esageratamente fuori strada dall'insegnamento geovista! Ciao, Piè.
Achille Lorenzi
00domenica 27 maggio 2007 19:14
Osservazioni simili su questo passo di Romani si trvano anche in questa pagina del sito:

www.infotdgeova.it/bibbia/vengo.php

Cito:

Molto interessante è invece il modo in cui viene commentato dalla WTS il passo di Romani 10:9. Qui la Società ha evidentemente commesso un involontario autogol: «Poiché se pubblicamente dichiari quella 'parola della tua bocca', che Gesù è Signore, ed eserciti fede nel tuo cuore che Dio lo ha destato dai morti, sarai salvato». Nota in calce: «Gr. kyrios; J12-14,16-18,22 (ebr.), ha´adhòhn, "il Signore". Non "Geova"». In questo caso le versioni ebraiche vengono menzionate. Si osserva però che la parola greca kyrios viene resa in queste versioni ebraiche con ha´adhòhn. A proposito di questo titolo, ecco cosa si legge nella Torre di Guardia del 15/6/1987, p. 12, dove si commenta il passo di Malachia 3:1:

«L’espressione ebraica qui usata è ha’Adhòhn. L’uso dell’articolo determinativo ha ("il") davanti al titolo ’Adhòhn ("Signore; Padrone") limita l’applicazione di questo titolo esclusivamente a Geova Dio. Geova sarebbe venuto in effetti al "Suo tempio"» (il grassetto è aggiunto).

Quindi secondo la stessa WTS i traduttori ebrei che in Romani 10:9 hanno reso kyrios con ha´adhòhn hanno compreso che in questo passo Cristo viene uguagliato a YHWH! La stessa osservazione viene fatta nell'Appendice della TNM con riferimenti, edizione del 1987:

«Il titolo ´Adhòhn, "Signore; Padrone", quando è preceduto dall’articolo determinativo ha, "il", forma l’espressione ha´Adhòhn, "il [vero] Signore". Nel M l’uso dell’articolo determinativo ha davanti al titolo ´Adhòhn limita l’applicazione di questo titolo esclusivamente a Geova Dio».

Qualche lettore si è reso conto che la nota in calce nella TNM su Romani 10:9 contrasta con queste affermazioni della Società e quindi ha rivolto alla stessa le seguente domanda:

«L’appendice della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (pagine 1389 e 1390) dice che l’espressione ebraica ha-Adòn si applica esclusivamente a Geova Dio. Perché allora la nota in calce su Romani 10:9 (nell’edizione del 1971 [NW] e nell’Interlineare del Regno [entrambi in inglese]) indica che lì questa espressione non si riferisce a Geova?» (w82 1/2 p. 31).

Cito in parte la risposta della WTS:

«La nota in calce su Romani 10:9 indica semplicemente che alcuni traduttori, rendendo le Scritture Greche in ebraico, hanno usato l’espressione ha-Adòn (che letteralmente significa "il Signore") per tradurre la parola greca kyrios (che significa "Signore"). La parola "Signore" qui si riferisce ovviamente a Gesù perché il versetto dice: "Poiché se pubblicamente dichiari ‘quella parola della tua bocca’, che Gesù è Signore [Kyrios], ed eserciti fede nel tuo cuore che Dio lo ha destato dai morti, sarai salvato". (NW) Certi traduttori rendono la parola greca Kyrios con l’ebraico ha-Adòn, ma questa è solo la loro opinione, perché nel testo greco, in questo versetto, "Signore" non è accompagnato dall’articolo determinativo. ...» (Il grassetto è aggiunto).

Un commento su questo punto: ma se questa era solo l'opinione erronea di alcuni traduttori perché la Società non ha semplicemente omesso (come ha fatto in altri casi) di indicare queste versioni ebraiche che, a suo parere, hanno tradotto in maniera sbagliata? La Società ha citato questi traduttori perché voleva dimostrare che non esiste in questo passo un parallelismo fra Kyrios (Gesù) e "Geova". Ma così facendo ha creato un problema ancora più grave: infatti queste traduzioni (definite poi erronee dalla Società) indicano invece che il Signore Gesù è ha-Adòn, proprio come YHWH!
...

Achille
Ancientofdays
00mercoledì 30 maggio 2007 08:31
Le "versioni ebraiche J"
Il post di Silvana consente di mettere a fuoco un altra realtà poco conosciuta della Traduzione del Nuovo Mondo (TNM):
le versioni ebraiche, citate dalla TNM nelle note a margine dei versetti identificano Gesù e Geova, e quindi supportano la trinità , contrariamente a quanto lasciato intendere dal comitato dei traduttori della TNM.
Ora provo a spiegarmi.
Cosa sono le versioni ebraiche ? Attenzione non sono le Scritture Ebraiche o Vecchio Testamento !
Non hanno nulla a che vedere con i testi originali.
Le versioni ebraiche sono semplici traduzioni in lingua ebraica del testo greco del Nuovo Testamento, avvenute in epoca molto tarda (la più vecchia risale al 1385) e con lo scopo di avvicinare gli ebrei al cristianesimo.
Dovendo tradurre in ebraico anche il termine greco "Kyrios" i traduttori delle versioni ebraiche hanno optato in molti casi per renderlo "Jahvè" .
Anche la TNM ha operato la sua scelta di tradurre “Kyrios” con “Geova” in ben 237 versetti del Nuovo Testamento , e in ogni ricorrenza in cui ha operato tale sostituzione ha citato nelle note in calce le versioni ebraiche come autorità a supporto per la scelta operata.
In realtà è stata operata una scelta di traduzione identica ma con motivazioni opposte: in un caso per supportare la teologia trinitaria , nell'altro caso per sconfessarla.

Le versioni ebraiche vengono indicate nella TNM con le sigle “J” seguite da un numerino.

Tornando alla scrittura citata da Silvana di Romani 10:9 , la nota in calce cita alcune versioni ebraiche con le sigle J12-14. 16-18,22 :


“Gr. k?rios; J12-14,16-18,22(ebr.), ha’adhòhn, “il Signore”. Non “Geova”.”



Scorrendo l’introduzione alla TNM, si può scoprire esattamente quali sono e quando sono state redatte le versioni ebraiche a cui la nota in calce si riferisce:


J12 Scritture Greche Cristiane, ebr., di William Greenfield, Londra, 1831.
J13 Scritture Greche Cristiane, ebr., di A. McCaul, M. S. Alexander, J. C. Reichardt e S. Hoga, Londra, 1838.
J14 Scritture Greche Cristiane, ebr., di J. C. Reichardt, Londra, 1846.
J16 Scritture Greche Cristiane, ebr., di J. C. Reichardt e J. H. R. Biesenthal, Londra, 1866.
J17 Scritture Greche Cristiane, ebr., di Franz Delitzsch, Londra, ed. 1981.
J18 Scritture Greche Cristiane, ebr., di Isaac Salkinson e C. D. Ginsburg, Londra, 1891.
J22 Scritture Greche Cristiane, ebr., United Bible Societies, Gerusalemme, 1979.


La versione J18 di Isaac Salkison è pubblicata dalla “Trinitarian Bible Society” . Impossibile equivocare sulla linea teologica di natura trinitaria di questa versione.
Il termine ebraico hà adhòhn ha un significato particolare e inequivocabile per gli ebrei , come spiega anche la TNM a pagina 1570 nell’appendice 1H.
Se i traduttori delle versioni ebraiche hanno compiuto la scelta di tradurre il greco Kyrios con l’ebraico hà adhòhn avevano l’obiettivo di identificare Gesù con il Vero Dio del vecchio testamento conosciuto dagli ebrei.
La TNM , nella sua nota in calce, si preoccupa di specificare che le versioni ebraiche “J” non traducono “Geova”, ma è una specie di autogol perchè mette in evidenza l’identificazione Gesù = il Vero Dio.

Per la cronaca , ci sono numerosi altri versetti in cui le versioni ebraiche “J” traducono “Jahvè” in luogo di “Kyrios” (proprio perchè intendono associare l’identità di Gesù con quella di Geova) , ma la TNM si astiene dal farlo perchè sono passaggi sconvenienti alla sua teologia anti-trinitaria.
Sono versetti in cui “Geova” è oscurato , anzichè ripristinato.
Solo chi possiede la TNM con note , quella grande, o il KIT può rendersene conto.

Prendete a titolo di esempio I Pt 3:15 , cosa succederebbe se il versetto traducesse Kyrios con Geova , come fanno le versioni ebraiche “J” riportate nella nota in calce ?

(1 Pietro 3:15) Ma santificate il Cristo come Signore(*) nei vostri cuori, sempre pronti a fare una difesa davanti a chiunque vi chieda ragione della vostra speranza, ma con mitezza e profondo rispetto.
(*)“Il Cristo come Signore”, ?ABC; TR, “il Signore Dio”; J7,8,11-14,16,17,24, “Geova Dio”.



Oppure I Tessalonicesi 4:16 in cui Kyrios non è potuto diventare Geova (nonostante le versioni ebraiche "J" ) , sennò il dogma teologico di Cristo = Arcangelo non sarebbe sostenibile.


(1 Tessalonicesi 4:16) … perché il Signore(*) stesso scenderà dal cielo con una chiamata di comando, con voce di arcangelo e con tromba di Dio, e quelli che sono morti unitamente a Cristo sorgeranno per primi.
(*) “Il Signore”, ?ABVg; J7,8,13,14, “Geova”.



berescitte
00lunedì 4 giugno 2007 10:44
Mi scuso per il ritardo ma...
... ritengo doveroso assegnare un bel 9 al lavoro di Silvana, tanto è preciso e completo.
E se è vera l'osservazione di Polymetis, resta anche vero che tutti i TG che non sanno di greco, e anche quelli che ne sanno un pochino e hanno l'Interlineare ma non la usano preferendo rimettersi ai ragionamenti e ai verdetti della WT, seguono soltanto le variazioni che notano nelle Bibbie stampate nella propria lingua.
E' da queste traduzioni che si ricava appunto che:
1) dapprima la WT si è sbilanciata assegnando in esclusiva a Geova il titolo di Signore se Adon era preceduto dall'articolo;
2) poi, senz'altro accorgendosi che in tal modo aveva assegnato tale titolo parimenti a Gesù, ha corretto il passo di Rm(perfezionando sì, rispetto al greco, ma questo non era rilevabile da chi non leggeva il greco, quindi dalla quasi totalità dei TG).
E resta tutto da accertare se la correzione è stata fatta perché qualche esperto ha letto il testo greco o se è stata fatta perché qualche occhio bereano "di quelli di fuori" aveva notato la contraddizione e l'inaccuratezza del CD che nella prima versione si era dato la zappa sui piedi.
Daniela47
00lunedì 4 giugno 2007 19:24
Ai genitori Piero e Silvana
X Sonnyp

Quando sento gli interventi di tua moglie mi sento avvolgere da tanta tenerezza.
Questa donna che ha la dignità di portare avanti la sua continua ricerca della verità, consapevole di essere nel giusto, pur pagando questa consapevolezza a caro prezzo,
uno dei prezzi più alti che si possa chiedere ad una mamma.

A lei porgo la mia ammirazione e la comprensione come mamma.
Per te Sonny tutta la solidarietà e i ringraziamenti per il tuo impegno costante che richiede tanto coraggio.

Penso con dolore a quanti genitori hanno i figli nelle sette e con sistemi perversi di chi vuol far credere di professare una religione qualsiasi allontana padre e madre dalle proprie creature.

So bene che la vostra lotta la state facendo per i vostri figli, affinchè si riapproprino della propria identità e dei propri sentimenti e un domani possano ritrovarsi liberi di amarvi e stimarvi come i meritevoli genitori che siete.
Sonnyp
00martedì 5 giugno 2007 15:16
Grazie Daniela!
Grazie, cara Daniela per le belle parole spese per noi.

Tutto quello che stamo patendo come genitori, è una cosa davvero contro natura e contro Dio stesso, ma.... i geovisti sono convinti che la loro metodologia sia quella voluta da Dio, senza rendersi conto che Dio ha COMANDATO di onorare padre e madre!
Gesù Cristo ha comandato di AMARE i propri nemici, e se dunque noi lo fossimo, i tdg hanno l'obbligo scritturale di amarci, figli compresi, ma loro sono molto bravi a sgaiattolare con le regole dell'organizzazione e a ubbidire quindi agli uomini, anzichè a Dio!

La Bibbia dice di amare il prossimo, ma loro "amano" solo quelli che si congregano con loro e nemmeno completamente, perchè sono pieni di contenzioni, gelosie, sette, e non appena gli crei un disagio, ti bollano di poco spirituale e ti isolano relegandoti tra i fratelli di serie B!!!

Hanno davvero uno strano modo di mettere in pratica la volontà divina!

Contorcendo le Sacre Scritture, fanno dire alla Bibbia, tutto ciò ch'essi vogliono che dica, quando MAI la bibbia è stata tradotta come loro la traducono!

Se la cantano e se la suonano con i loro strumenti stonati e dicono che la loro è vera musica!


Contenti loro di sorbirsi sta solfa.... contenti tutti, ti pare?

Comunque, prima o poi, speriamo che ciò che abbiamo seminato nei nostri ragazzi produca frutto!

Noi abbiamo amato la Giustiza e le Veritaà, ecco perchè abbiamo abbandonato i testimoni di Geova!

Non posso pensare che abbiamo seminato male e che raccoglieremo peggio!

Si tratta solo di tempo, e.... come moltissimi, se ne stanno uscendo da soli da quel casino infernale, sono convinto che prima o poi, anche i nostri ragazzi capiranno cose che adesso sono impensabili da pensare!

D'altronde, anche mia moglie era ostinatissima! Era un muro di gomma, a cui tutto quello che le facevo vedere rimbalzava inesorabilmente!
Ma poi ha capito! Ha pianto e sofferto, ma..... ha capito!!!

Il tempo guarisce molte cose. Se Dio ce lo concede, avremo anche noi il "nostro giorno" in cui festeggiare il ritorno del figliol prodigo. Attendo quel giorno, come uno dei più bei giorni della mia vita! Augurandoti un mondo di bene.... Piero e Silvana.
brunodb2
00mercoledì 6 giugno 2007 23:32
Carissima Silvana,

ti rispondo con le parole dell’antico libro dei Numeri; i sacerdoti benedicevano nel nome misterioso e impronunciabile del Dio di Israele, nella traduzione si dice “il Signore”, ma in ebraico c’è il nome in quattro lettere, che non è lecito pronunciare: Egli "ti benedica e ti protegga, faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio; rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace".

Nel vangelo abbiamo un secondo traguardo: c’è un nome che possiamo pronunciare: Gesù, che significa "Dio salva". È la persona divina che sta in mezzo a noi, che ci mostra il volto del Padre, che ci assicura della fedeltà e della bontà di Dio su di noi.

Infine c’è ancora una terza tappa, quella presentata nella lettura dell’apostolo Paolo: "Voi siete figli, ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei vostri cuori lo spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre!".

Grazie Silvana per questo tuo lavoro di ricerca della "VERITA'" che ti ha costretta a pagare il prezzo più caro che ad una mamma si possa chiedere, ma Dio non resta sordo al grido di dolore dei suoi figli e stanne certa non lo sarà ancora per molto.

Caro Piero mi conosci bene per sapere quanta ammirazione e stima nutro nei tuoi confronti per il coraggio che dimostri (insieme a Silvana) nel portare avanti una lotta, non solo per voi stessi, ma anche per avvertire e mettere in guardia quanti si accingono o si sono accorti di essere stati presi nella rete del "RAGNO".

Con affetto

Bruno
Sonnyp
00giovedì 7 giugno 2007 21:29
Grazie bery e Bruno!
Grazie Bery e Bruno per i vostri incoraggiamenti.

Sono sicuro che il Signore non può rimanere indifferente a tutte queste sofferenze e soprusi che moltissima gente geovista stà provando per colpa della prepotenza e arroganza di una setta che tutto ha meno che la religiosità! O meglio, quel poco di religiosità, è contraffatta dalla falsità e manipolazione della loro stessa pseudo bibbia!

Che Dio vi ascolti e ci ridia al più presto la nostra dignità offesa e calpestata e la gioia di riavere i nostri figli e.... nipoti prima che passiamo a giorni migliori!

Con grande affetto e stima. Piero e Silvana Villverde.
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