Francia, tasse e TdG

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Achille Lorenzi
00sabato 22 ottobre 2005 08:58
Politica
Bilancio 2006: i deputati chiedono ai Testimoni di Geova di regolare i loro debiti con lo Stato
AP | 19.10.05 | 22:40

PARIGI (AP) I deputati membri della commissione delle finanze dell'assemblea nazionale hanno adottato mercoledì sera un emendamento comunista al bilancio 2006 che intima ai testimoni di Geova di regolare i loro debiti con lo Stato.
Secondo l'emendamento depositato dal deputato comunista Jean-Pierre Brard, i testimoni di Geova sono stati condannati per donazioni non dichiarate da una ordinanza della Corte d'appello di Versailles del 28 febbraio 2002, confermata dalla Corte di cassazione il 5 ottobre 2004.
Tra contribuzioni non dichiarate e penalità ed interessi di mora, dovrebbero allo Stato l'inezia di 45,339 milioni di euro. Una somma non trascurabile che i deputati gradirebbero aggiungere alla colonna “entrate" del bilancio 2006. Il relatore UMP del bilancio, Gilles, non si fa però molte illusioni sull'efficacia giuridica di questa intimazione parlamentare. AP

Fonte: permanent.nouvelobs.com/politique/20051019.FAP0300.html?2046
Achille Lorenzi
00domenica 30 ottobre 2005 11:11
Precisazioni
Dal portavoce dei TdG francesi su Le Monde del 27 ottobre:

TESTIMONI DI GEOVA. In risposta ad un articolo intitolato “Emendamento contro i Testimoni di Geova" (Le Monde del 20 ottobre), il presidente della Federazione cristiana dei Testimoni di Geova di Francia ci tiene a sottolineare che "la procedura relativa alla tassazione al 60% delle offerte [dei] fedeli da parte dei servizi fiscali non è ancora conclusa. In effetti, il 25 febbraio 2005, la questione è stato presentata dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo, che dovrà decidere". "Occorre precisare, aggiunge Guy Canonici, che questa tassazione arbitraria, imprevedibile e retroattiva, è intervenuta in condizioni fortemente criticate dai giuristi. Ha suscitato una viva preoccupazione nel mondo associativo. Una petizione nazionale del resto ha raccolto la firma di 874.130 persone che hanno così voluto esprimere la loro indignazione".

Link: www.lemonde.fr/web/article/0,1-0@2-3382,36-703743,0.html

gabriele traggiai
00domenica 30 ottobre 2005 12:53
Ora, come nel 2002 si urlera' alla persecuzione contro i TDG.
Solo che non si racconteranno i veri motivi.

Ma io mi domando: Se un'imprenditore deve dare allo stato il 60% di tasse perche' ha guadanato molto, e la WTS stessa di dare allo stato le tasse che ci chiede,in armonia con gli insegnamenti dal Cristo, tasse che a volte possono essere anche anticostituzionali, perche' la WTS stessa trova sempre mille appigli per non pagarle? (Contribuzioni volontarie, ecc...)

saluti
Gabry
ednaservice
00domenica 30 ottobre 2005 13:04
Re: BOMBA AD OROLOGERIA DUE

Scritto da: Achille Lorenzi 30/10/2005 11.11

TESTIMONI DI GEOVA. In risposta ad un articolo intitolato “Emendamento contro i Testimoni di Geova" (Le Monde del 20 ottobre), il presidente della Federazione cristiana dei Testimoni di Geova di Francia ci tiene a sottolineare che "la procedura relativa alla tassazione al 60% delle offerte [dei] fedeli da parte dei servizi fiscali non è ancora conclusa. In effetti, il 25 febbraio 2005, la questione è stato presentata dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo, che dovrà decidere". "Occorre precisare, aggiunge Guy Canonici, che questa tassazione arbitraria, imprevedibile e retroattiva, è intervenuta in condizioni fortemente criticate dai giuristi. Ha suscitato una viva preoccupazione nel mondo associativo. Una petizione nazionale del resto ha raccolto la firma di 874.130 persone che hanno così voluto esprimere la loro indignazione".




No Achille, Le Monde ha sbagliato.

Le persone che hanno espresso la loro indignazione non sono 874.130 ma 874.131 perchè anch'io, penso allo scandaloso trattamento discriminatorio subito in Italia dal Testimoni di Geova, e mi indigno con i 'fratelli' francesi.

La ragione dell'indignazione è molto semplice: Chi paga è sempre Pulcinella (cioè il popolo dei 'fratelli' poveri) a vantaggio di coloro che sono già straricchi, cioè i 'fratelli' cattolici.

Ripeto: odio i campanilismi ma, ancora di più, odio ogni discriminazione radicata nel pregiudizio religioso.

Da critico valente di 'don Camillo, il nostro buon 'Peppone' (in arte Maurizio PEDERZINI) non è lontano dalla realtà quando afferma che le soluzioni adottate per risolvere la questione del sostentamento delle religioni (leggi: 8 per mille) sono una vergogna nazionale, un 'imbroglio legalizzato', una 'mangiatoia teocratica', espressione genuina della 'bassezza umana'.

Stiamo attenti, perchè il bue non è credibile quando dice 'cornuto' al ciuccio!.

Simpaticamente.
Vito Pucci
gabriele traggiai
00domenica 30 ottobre 2005 13:19
Vito ha scritto:


Le persone che hanno espresso la loro indignazione non sono 874.130 ma 874.131 perch anch'io, penso allo scandaloso trattamento discriminatorio subito in Italia dal Testimoni di Geova, e mi indigno con i 'fratelli' francesi.

La ragione dell'indignazione molto semplice: Chi paga sempre Pulcinella (cio il popolo dei 'fratelli' poveri) a vantaggio di coloro che sono gi straricchi, cio i 'fratelli' cattolici.

Ripeto: odio i campanilismi ma, ancora di pi, odio ogni discriminazione radicata nel pregiudizio religioso.



Qui non mi sembra sia un problema dei poveri contro i ricchi
La WTS non e' per nulla povera anche se e' vero che si e' arricchita sulle spalle di chi lavora.
E poi la questione e': IN FRANCIA (CESARE) CHIEDE DELLE TASSE E NOI LE DOBBIAMO PAGARE. PUNTO

Questa non e' una questione di religione. la faccenda sporca e puzzolente dell'8 per mille in italia e' un'altro discorso.

La questione della Francia e' una questione di TASSE EVASE e nulla di piu'!

ciao
Gabry
ednaservice
00domenica 30 ottobre 2005 13:45
Re: CARO AMICO TI SCRIVO


Scritto da: gabriele traggiai 30/10/2005 13.19

Questa non e' una questione di religione. ...
La questione della Francia e' una questione di TASSE EVASE e nulla di piu'!



Gabriele, ascoltami: Oggi (mi riferisco ad un periodo di tempo molto più lungo di 24 ore!) sei arrabbiato e perciò i conti non ti tornano.

Sai che ti apprezzo moltissimo e faccio il tifo per te e per tutti i Testimoni di Geova come te che, in maschera o senza, rivendicano il proprio diritto inalienabile alla libera espressione del proprio pensiero.

Se Geova vorrà, la 'santa persecuzione' del Cesare francese farà sì che il nostro Cesare riveda al più presto lo sgorbio della 'scandalosa' Legge dell'otto per mille, frutto del 'genio politico' dell'indimenticato Bettino CRAXI e del 'genio finanziario' del redivivo Giulio TREMONTI.

A presto.
Vito Pucci

[Modificato da ednaservice 30/10/2005 13.47]

gabriele traggiai
00domenica 30 ottobre 2005 13:49
T

Se Geova vorr, la 'santa persecuzione' del Cesare francese far s che il nostro Cesare riveda al pi presto lo sgorbio della 'scandalosa' Legge dell'otto per mille, frutto del 'genio politico' dell'indimenticato Bettino CRAXI e del 'genio finanziario' del redivivo Giulio TREMONTI.




CHE INTENDI?Cosa centrano i cugini di francia con il nostro 8x1000?
ILLUMINAMI AMICO MIO

un abbraccio
gabry
Achille Lorenzi
00domenica 30 ottobre 2005 14:17
Ricordo che in data 5 ottobre 2004 la Corte di Cassazione francese ha confermato il giudizio precedentemente espresso dalla Corte di Appello di Versailles, secondo cui i TdG dovrebbero allo Stato francese oltre 45 milioni di euro per tasse sulle "contribuzioni" ricevute.
A questo link tinyurl.com/7a8qu , inserendo come chiavi di ricerca la data (5/10/2005) e la parola Jehovah, si può visualizzare un estratto della sentenza emessa dalla Cassazione (premere poi su "Rechercher" ed infine su "Voir").

Trascrivo qui il contenuto di tale estratto:

Cour de Cassation, Chambre commerciale, 2004-10-05, 03-15709, Publié au bulletin

Texte intégral
- des Impôts a constaté que l'association "Les Témoins de Jéhovah" (l'association) avait recueilli des sommes d'argent enregistrées dans sa ...
- litigieuses avaient été remises à l'association "Les Témoins de Jéhovah", qui ne pouvait -et ne devait- dès lors que ...
- toute hypothèse, la comptabilité de l'association "Les Témoins de Jéhovah" ne comportait aucune rubrique comportant l'intitulé ou la revendication ...
- la communication des statuts de l'association "Les Témoins de Jéhovah" qu'elle estimait déterminants pour la solution du litige, la ...
- le cas des statuts de l'association "Les Témoins de Jéhovah" ; qu'en statuant dès lors comme elle le fait, la ...
- REJETTE le pourvoi ; Condamne l'association Les Témoins de Jéhovah aux dépens ; Vu l'article 700 du nouveau Code ...
- rejette la demande formée par l'association Les Témoins de Jéhovah ; Ainsi fait et jugé par la Cour de ...

La frase in grassetto dice che la Corte di Cassazione "Rigetta la domanda presentata dall'associazione I Testimoni di Geova...".

Ma le cose in Francia non funzionano come da noi? Cioè, quando un giudizio arriva in Cassazione non si ritiene concluso l'iter processuale e non dovrebbe quindi la parte condannata (o assolta) adeguarsi alle decisioni della Suprema Corte?
Oppure anche in Italia ci si appella poi ad enti giudiziari ancora più elevati? I TdG in Francia si sono rivolti alla Corte europea per i diritti dell'uomo, rigettando quindi il giudizio emesso dalla Cassazione.
Vedremo a questo punto quale sarà la decisione della Corte europea. Essendo stato presentato tale ricorso il 25 febbraio di quest'anno, può darsi che la risposta non si faccia attendere ancora per molto.

Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 30/10/2005 15.13]

ednaservice
00giovedì 3 novembre 2005 20:37
Re: DIRITTI UMANI FONDAMENTALI

Scritto da: Gabriele Traggiai 30/10/2005 13.49
Cosa c'entrano i cugini di Francia con il nostro 8X1000?

Scritto da: Achille Lorenzi 30/10/2005 14.17
Ma le cose in Francia non funzionano come da noi? Cioè, quando un giudizio arriva in Cassazione non si ritiene concluso l'iter processuale e non dovrebbe quindi la parte condannata (o assolta) adeguarsi alle decisioni della Suprema Corte?
Oppure anche in Italia ci si appella poi ad enti giudiziari ancora più elevati? I TdG in Francia si sono rivolti alla Corte europea per i diritti dell'uomo, rigettando quindi il giudizio emesso dalla Cassazione.



E' noto che i Diritti Umani Fondamentali sono ugualmente tutelati, almeno sulla Carta, sia in Italia che in Francia (e negli altri Paesi della Comunità Europea).

Tenuta nel debito conto la differente tipologia, la titolarità di tali diritti spetta tanto ai singoli cittadini quanto alle Confessioni religiose.

La Corte Europea per la tutela dei diritti dell'Uomo può essere adita dopo che sono stati esperiti tutti i gradi di giudizio previsti dagli ordinamenti giuridici dei singoli Paesi di appartenenza.

Con riferimento alla Francia, così come con riferimento alla nostra 'malfamata' Legge dell'otto per mille, l'eccezione fondamentale è una sola: DISCRIMINAZIONE RELIGIOSA.

In realtà, come è certo che in Italia la Confessione religiosa dei Testimoni di Geova è discriminata rispetto alle altre denominazioni (prima fra tutte la religione Cattolica), così in Francia non è tollerabile una tassazione oltremodo elevata politicamente 'mirata' a penalizzare i Testimoni di Geova.

Per l'effetto, in Italia come in Francia, a mò di boomerang, le disposizioni discriminatorie finiscono per rafforzare oltremodo lo strapotere degli Enti giuridici costituiti allo scopo di tutelare gli interessi, anche economici, della Confessione religiosa dei Testimoni di Geova.

Nel caso di specie, ciò avviene a scapito degli interessi dei singoli Testimoni di Geova i quali, di fatto, sono costretti a sopportare il maggiore onere economico che una tassazione iniqua comporta, così come su di loro grava interamente l'ingente carico delle spese e competenze legali.

Tutti dobbiamo auspicare un trattamento equo e non discriminatorio anche a favore dei Testimoni di Geova.

Nel contempo, è davvero inverosimile che, quasi a titolo di indebito risarcimento del danno, le Istituzioni statali consentano la "VIOLAZIONE SISTEMATICA DEI DIRITTI UMANI FONDAMENTALI" delle persone Testimoni di Geova da parte dei vertici dei citati Enti giuridici che, in separata sede, avendone cospicua possibilità, anche economica, chiedono la tutela della Corte Europea.

Sì Achille. A fare molte molte cause non c'è mai fine.

Cordiali saluti a tutti.

Vito Pucci



[Modificato da ednaservice 03/11/2005 20.45]

SimFab
00venerdì 4 novembre 2005 09:02
Teocraticamente: "Dare a Cesare quel che é di Cesare e a Dio quel che é di Dio"...
berescitte
00venerdì 4 novembre 2005 09:26
Un contributo alla tematica
Forse si dovrebbe distinguere Società Torre di Guardia di cui si serve lo Schiavo geovista da Stato Città Vaticano di cui si serve la S. sede.

Il Vaticano, in quanto stato sovrano e indipendente ha ottenuto e ottiene dei "Concordati" con i vari Stati civili e quindi anche con quello italiano.
Le relazioni di altre forme religiose con lo Stato sono invece regolate da "intese". E l'intesa, quando viene concessa, consente a dette forme di religione (siano esse di Chiese storiche, siano di gruppuscoli derivanti o no da esse) di accedere al beneficio dell'8 per mille.
Fa molto piacere capire che alla WT non appare come uno schifo la concessione dell'8 per mille, giacché si sta adoperando per ottenerla. Semmai gli fa rabbia il fatto che lo Stato (non abbastanza convinto dalla propaganda geovista e forse meglio informato di gran parte della popolazione) ancora non abbia accettato completamente l'intesa* con la "Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova" come già l'ha accettata per varie altre denominazioni.

* Forse la sua reticenza è motivata dal fatto che è preoccupato per certi risvolti antisociali a cui la confessione non intende rinunciare e che costerebbero "sangue" a cittadini italiani?...

E forse sarebbe bene distinguere anche Santa Sede da Liberi cittadini cattolici, giacché tra noi non esiste quell'accentramento economico e dirigenziale che esiste tra la WT, il Geovismo e i suoi fedeli.
Voglio dire che se esiste una libreria cattolica che ha dei proventi economici, questi sono del tutto indipendenti sia dal cattolicesimo in quanto religione, sia dalla Santa Sede.
E, a quanto ne so, le nostre librerie cattoliche hanno degli obbligati registri di contabilità, sono sotto il controllo fiscale e pagano le debite tasse allo stato. Dico questo perché la rivendicazione fiscale nei confronti della "Congregazione" è basata sulla sua attività editoriale.

L'8 per mille non riguarda imprese librarie tenute da cattolici ma l'istituzione religiosa Cattolicesimo rappresentata dalla S. Sede e gestita dalla CEI. Questa istituzione religiosa poi (sono pubblici sia i bilanci di entrata che di uscita) destina questi proventi dell'8 per mille al
1) sostentamento del clero (che lo Stato inquadra come esercito benemerito di educatori e sanatori di famiglie);
2) alle opere di culto (e lo Stato vede la religione come un fattore di umanizzazione e pacificazione);
3) alla caritas (e lo Stato vede quest'immensa attività svolta dai cattolici come una gradita supplenza e integrazione alle proprie deficienze assistenziali*).

La domanda: dov'è lo schifo?

Ma mi rendo conto che certi nervosismi dipendono dal confondere le cose e forse anche da molta disinformazione.
____________________
* La notazione che alcuni Istituti cattolici (cliniche, ospizi, scuole...) abbiano lasciato e lascino a desiderare, sia come gestione che come costi, non toglie la verità di fondo. La CARITAS cattolica (a cui si affiancano le caritas di Chiese sorelle) ha istituzionalmente e, salvo incidenti di percorso (che vengono perseguiti anche penalmente e riparati), una finalità totalmente altruistica.
Achille Lorenzi
00domenica 19 marzo 2006 14:10
Ecco come questo fatto viene commentato nell'Annuario 2006 dei TdG, pp. 14 e 15:

«Come riportato nell'Annuario del 2001, le autorità [francesi] imposero una nuova tassa sulle donazioni dei fratelli con un valore retroattivo di quattro anni (1993-1996), il tutto ad un tasso di interesse del 60 per cento più la mora! I fratelli fecero ricorso ma persero il giudizio di primo grado, in appello, e in cassazione. Il 25 febbraio 2005 fu presentato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo, denunciando la palese discriminazione religiosa».

Pare, da questo commento, che la WTS si lamenti per più per il tasso di interesse (davvero elevato) che per la tassazione di per sé. Vedremo comunque quale sarà la decisione della Corte europea. Nel caso venisse riconfermato l'obbligo di pagare, magari ad un interesse minore, sarà interessante vedere come reagirà la Congregazione.

Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 19/03/2006 14.11]

Cerebrale
00domenica 19 marzo 2006 20:39
Osservazioni ….
Permettetemi di offrire le mie osservazioni, dopo aver letto e … meditato per qualche istante a quanto scritto dal fratello Pucci, del contributo alla tematica di Berry e del commento aggiuntivo di Achille.

L’8 per mille ....
Posso comprendere la reazione di Vito e quella degli altri Testimoni di Geova alla tassazione imposta dall’erario francese alla WT con sede a Parigi, i quali si inalberano quando osservano che l’imposizione viene fatta in maniera discriminatoria a loro danno, mentre altre denominazioni religiose in Francia, a loro parere e conoscenza, non sembrano essere state trattate alla stessa stregua.

Noto che Vito fà un avvicinamento tra questa imposizione e il diritto di percepire l’8 per mille preteso dalla CCTDG, non perché le due cose abbiano nulla a che vedere l’una con l’altra, ma per il fatto che, secondo la sua opinione, in entrambi i casi c’è discriminazione da parte dello Stato, francese o italiano che sia.

Ho letto con molto interesse il contributo di Berry, che fà una chiara distinzione tra, da una parte, il conconrdato esistente tra due stati (Vaticano e Italiano) sulla base del quale il Vaticano percepisce l’8 per mille, e dall’altra, le varie “intese” che permettono, non più ad uno stato ma a delle Organizzazioni Religiose, di percepire lo stesso.
I motivi per i quali lo Stato Italiano sottoscrive o meno tali “intese”, si basano, se ho capito bene, su criteri di accettazione stabiliti dallo stesso, e sembra che, a suo giudizio, e per il momento, la CCTDG non soddisfi, forse proprio per gli elementi indicati dal Berry.

A questo riguardo voglio sottolineare il fatto che, sotto il periodo dell’imposizione ho personalmente visto su quotidiani italiani, una pagina intera del giornale dedicata ad un “bilancio” commerciale vero e proprio publicato da più di una denominazione religiosa che percepisce già l’8 per mille, rendendo conto sul come viene speso l’introito.
Purtroppo, posso dire che non ho mai visto, in nessuna rivista o libro e tanto meno un quotidiano, publicato dalla WT nessun bilancio che renda conto di come vengono spesi i soldi che sono stati raccolti nella cassetta delle contribuzioni di Matteo 24:14

E poi, se infine la CCTDG riuscisse ad ottenere l’8 per mille da coloro che vorranno attribuirlo nella loro dichiarazione fiscale, cosa ne farà la WT?
Non sembra, vedendo il continuo aumento dei possedimenti della CCTDG in Italia, sotto forma di Betel, terreni dove si coltivano prodotti per essi, Sale di Assemblee, Sale del Regno, che la WT abbia bisogno di ulteriori fondi per sostenere la propria opera localmente.
A chi beneficerebbero dunque questi nuovi fondi se non ad arricchire il patrimonio mondiale della WT, che nel mondo sembra essere già una potenza economica di taglio.


L’erario Francese ....
Comunque, non sembra che la richiesta dell’erario francese si riferisca ad una tassa sulle “contribuzioni”, ma sulle “entrate” supposte o estrapolate dallo Stato francese, dovute alla distribuione di letteratura biblica, che a quel tempo veniva stampata in Francia.
Questa mia opinione è basata sul fatto che, in precedenza, la WT possedeva in Francia una stamperia, nella quale venivano stampate le riviste in lingua francese.
Da quando è sorto il problema con l’erario, la WT sembra aver smantellato la sua impresa editoriale locale, e si serva della filiale inglese per questo lavoro.

A riprova di ciò, sulle riviste in lingua francese, distribuite dai proclamatori in Francia, è chiaramente indicato quanto segue:

- “Svegliatevi” (Réveillez-vous)
Edition Les Témoins de Jéhovah de France (ass. 1901) … Boulogne-Billancourt …
Imprimeur Watch Tower Bible & Tract Society of Britain. The Ridgeway London … (Organisme de bienfaisance enregistré en Angleterre)

- “La Torre di Guardia” (La Tour de Garde)
The Watchtower is published semimonthly by
the Watch Tower Bible and Tract Society of New York…
in the United Kingdom by The Kingdom Hall Trust, The Ridgeway London …(Registered in England as a Charity)

Avrete notato come in francese per lo Svegliatevi ed in inglese per la Torre di Guardia, viene indicato che l’ente che le stampa è un organismo “caritatevole” o di “beneficenza”.
Quando mai la WT è stata un organismo caritatevole o di beneficenza!
Se beneficenza viene fatta è piutosto a favore della WT e non dalla WT a favore dei bisognosi, siano essi Testimoni o no, salvo in rare eccezioni in caso di disastri naturali, ma primariamente a beneficio dei Testimoni stessi.

E se poi, questa affermazione fosse legittima, perché lo è solo per la Francia? Se l'Organizzazione è UNA, se ovunque nel mondo abbiamo le stesse regole e interpretazioni, per quale motivo solo per quanto riguarda le publicazioni di lingua francese stampate in Inghilterra, sarebbe una società caritatevole, e non per le riviste anche stampate in Inghilterra, ma in altre lingue e destinate alla distribuzione in paesi altri che la Francia?
Perché questa ... discriminazione, visto che stiamo parlando di discriminazione?

Salta subito agli occhi dunque che il cambiamento avvenuto, non solo quello di aver spostato la stampa in un altro paese dell’Unione sul quale l’erario francese non ha nessuna giurisdizione, ma, dico io, di pretendere che ora venga stampata da un ente di beneficenza. È pura ... fantascienza!

Se infine, la WT non ottenesse ragione presso la Corte Europea dei diritti dell’uomo, chi sarà a pagare? .... saranno presumibilmente i poveri Testimoni francesi ai quali sarà richiesto, senza dubbio, di fare un gesto di solidarietà. Ciò rappresenterebbe circa 950 euro a proclamatore, calcolandolo con una media di 119000 proclamatori e con il fatto che sulla nuova contribuzione, potrebbe gravare nuovamente l’imposta del 60%.
Se invece la Corte dovesse dare ragione alla WT, ricordate che per aver richiesto un imposta di 45 milioni di euro, al 60%, significa che la somma sulla quale viene reclamata, e dunque, versata dai poveri proclamatori alla WT, è di circa 75 milioni di euro!

Lascio a voi trarne le conclusioni che si impongono.
Nick!
Achille Lorenzi
00mercoledì 9 luglio 2008 18:51
Dal sito ufficiale dei TdG francesi:

Information

Le 7 juillet 2008

En date du 17 juin 2008, la Cour Européenne des Droits de l'Homme a différé sa décision sur la recevabilité de la requête de l'Association Les Témoins de Jéhovah. Avant de se prononcer définitivement sur l'atteinte discriminatoire à la liberté de religion (articles 9 et 14 de la Convention européenne des droits de l'homme), créée par la procédure des services fiscaux d'imposer une taxation de 60%, la Cour a ordonné un complément d'instruction en invitant les parties à répondre à de nouvelles questions pour le 15 septembre 2008. La date de la décision définitive de la Cour n'est pas connue.

Fonte:
www.temoinsdejehovah.org/Page.aspx?REF=0f21443b-c3d3-40c9-bf86-016b...

Traduzione:

Informazione

7 luglio 2008

In data 17 giugno 2008, la Corte europea dei Diritti dell'Uomo ha differito la sua decisione sull'ammissibilità della richiesta dell'Associazione I testimoni di Geova. Prima di pronunciarsi definitivamente sull'attacco discriminatorio alla libertà di religione (articoli 9 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo), creata dalla procedura dei servizi fiscali di imporre una tassazione del 60%, la Corte ha ordinato un complemento di istruzione invitando le parti a rispondere a nuove domande per il 15 settembre 2008. La data della decisione definitiva della Corte non è conosciuta.

Achille
Achille Lorenzi
00venerdì 18 luglio 2008 07:20


"I Testimoni di Geova devono ancora 50 milioni di euro al fisco":

LINK
lorenzo.74
00venerdì 18 luglio 2008 08:11
Re:



Qui non mi sembra sia un problema dei poveri contro i ricchi
La WTS non e' per nulla povera anche se e' vero che si e' arricchita sulle spalle di chi lavora.
E poi la questione e': IN FRANCIA (CESARE) CHIEDE DELLE TASSE E NOI LE DOBBIAMO PAGARE. PUNTO





scusa ma queste tasse lo stato francese le chiede anche alla chiesa cattolica?
gradirei una risposta.


Achille Lorenzi
00venerdì 18 luglio 2008 12:41
lorenzo.74 ha scritto:

scusa ma queste tasse lo stato francese le chiede anche alla chiesa cattolica?
gradirei una risposta.

Stiamo parlando di tasse richieste sulla "distribuzione" al pubblico della letteratura, che in quegli anni era data alle persone dietro il pagamento di un prezzo di copertina. Sappiamo che per evitare ulteriori tassazioni la WTS ha in seguito adottato l'escamotage delle distribuzione "gratuita" della letteratura (vedi qui: www.infotdgeova.it/commercio.php ).
Per quanto io ne sappia le case editrici cattoliche, come qualsiasi altra società editoriale, pagano le tasse sui prodotti venduti.

Ciao
Achille
Mauro di Arcisate
00venerdì 18 luglio 2008 13:24
Re:
Achille Lorenzi, 18/07/2008 12.41:


Per quanto io ne sappia le case editrici cattoliche, come qualsiasi altra società editoriale, pagano le tasse sui prodotti venduti.



uhm, io il paragone non lo farei tanto fra WTS e case editrici cattoliche, ma fra la WTS e quegli ordini cattolici come quelli che ogni tanto mi inviano il loro giornaletto a casa, allegando un bollettino di conto corrente. Costoro in Francia sono trattati come i TdG ?


ciao,
Mauro



Ancientofdays
00venerdì 18 luglio 2008 13:31
Re: Re:
Mauro di Arcisate, 18/07/2008 13.24:



uhm, io il paragone non lo farei tanto fra WTS e case editrici cattoliche, ma fra la WTS e quegli ordini cattolici come quelli che ogni tanto mi inviano il loro giornaletto a casa, allegando un bollettino di conto corrente. Costoro in Francia sono trattati come i TdG ?

ciao,
Mauro




In Italia i flussi di denaro su bollettino postale sono tracciabili e quindi tassati.

Le contribuzioni sulle riviste sono denaro in nero, e quindi non tassabili.



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