E' morta stanotte Oriana Fallaci

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
animhatua
00venerdì 15 settembre 2006 12:02
di cancro, malattia con cui lottava da tempo.
animhatua
00venerdì 15 settembre 2006 12:14
…Una volta nato non ti dovrai scoraggiare, dicevi: neanche a soffrire, neanche a morire. Se uno muore vuol dire che è nato, che è uscito dal niente, e niente è peggiore del niente: il brutto è dover dire di non esserci stato
Oriana Fallaci [Lettera a un bambino mai nato]

secutores
00venerdì 15 settembre 2006 13:47
Per colei che non si è piegata al pensiero debole imperante nel nostro occidente malsano.
Per colei che impavidamente ha detto la verità.
Per colei che, nonostante una sua lunga militanza a sinistra, ho stimato grandemente.
Ecco, per lei io invoco onore e gloria nel suo ultimo giorno.
Grazie Oriana.
)Mefisto(
00venerdì 15 settembre 2006 14:18
Si l'ho sentito da alcuni arabi la notizia, peccato che lo dicevano in un'altro modo che era morta.... "Quando l'uomo capirà che non è il colore della pelle o la religione che ci divide, sarà la fine dell'umanità"!


)Mefisto(
irias
00venerdì 15 settembre 2006 16:08
..è sempre triste quando qualcuno se ne va,soprattutto se era una persona che sapeva regalarci pensieri di rispetto della vita,
Siria [SM=g27821]
animhatua
00venerdì 15 settembre 2006 18:34
Re:

Scritto da: irias 15/09/2006 16.08
..è sempre triste quando qualcuno se ne va,soprattutto se era una persona che sapeva regalarci pensieri di rispetto della vita,
Siria [SM=g27821]



Meravigliosa Oriana
l'unica atea che stimo per la sua forza, per il suo attaccamento alla vita, e per la sua verità contro la paura. credo che abbia avuto piu paura quando ha perso il suo bambino, che quand'era inviato di guerra.
Riposi in pace.
animhatua
00venerdì 15 settembre 2006 18:59
Matrix, speciale Oriana Fallaci
segnalo che stasera su canale 5 alle ore
23.35 ci sarà lo speciale Matrix su Oriana Fallaci
animhatua
00venerdì 15 settembre 2006 19:35
Primopiano su raitre
Stasera, alle 23,30 Primopiano su raitre
un altro speciale su Oriana Fallaci
carlomagno1955
00venerdì 15 settembre 2006 20:52
La collina

Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
l'abulico, l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.

Uno trapassò in una febbre,
uno fu arso nella miniera,
uno fu ucciso in rissa,
uno morì in prigione,
uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari-
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie,
la tenera, la semplice, la vociona, l'orgogliosa, la felice?
Tutte, tutte, dormono sulla collina.

Una morì di un parto illecito,
una di amore contrastato,
una sotto le mani di un bruto in un bordello,
una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale,
una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi,
ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate, con Mag-
tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dove sono lo zio Isaac e la zia Emily,
e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,
e il maggiore Walker che aveva conosciuto
uomini venerabili della rivoluzione?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.

Li riportarono, figlioli morti, dalla guerra,
e figlie infrante dalla vita,
e i loro bimbi orfani, piangenti-
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dov'è quel vecchio suonatore Jones
Che giocò con la vita per tutti i novant'anni,
fronteggiando il nevischio a petto nudo,
bevendo, facendo chiasso, non pensando né a moglie né a parenti,
né al denaro, né all'amore, né al cielo?
Eccolo! Ciancia delle fritture di tanti anni fa,
delle corse di tanti anni fa nel boschetto di Clary,
di ciò che Abe Lincoln
disse una volta a Springfield.

animhatua
00sabato 16 settembre 2006 07:47
Re: Re:

Scritto da: animhatua 15/09/2006 18.34


Meravigliosa Oriana
l'unica atea che stimo per la sua forza, per il suo attaccamento alla vita, e per la sua verità contro la paura. credo che abbia avuto piu paura quando ha perso il suo bambino, che quand'era inviato di guerra.
Riposi in pace.



Stavo pensando, spesso lei si definiva atea, però in realtà non sappiamo cosa sia successo in questi ultimi dieci anni, lo dico in virtù del fatto che in questi ultimi anni ha chiesto e ottenuto udienza al papa benedetto XVI qualcuno ne sa qualcosa? [SM=g27817]

[Modificato da animhatua 16/09/2006 7.56]

maurizio pederzini
00sabato 16 settembre 2006 17:31
Siria scrive:
>>>è sempre triste quando qualcuno se ne va,soprattutto se era una persona che sapeva regalarci pensieri di rispetto della vita,
-------------------------------

Leggo tante belle parole sulla Fallaci, ma vi domando:

Avete letto le 163 pagine di “La Rabbia e l’orgoglio”?
O le 278 di “ La Forza della Ragione”?
O le 126 di “Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci”?

Bene, in questi deliranti saggi, la Fallaci offendeva, gridava scompostamente e incitava alla “Guerra Santa” l’Occidente contro l’Islam, affermando :
“Sono quattr’anni che dico. Che mi scaglio contro il Mostro deciso ad eliminarci fisicamente e insieme ai nostri corpi distruggere i nostri principi e i nostri valori. La nostra civiltà”.
Naturalmente il Mostro della Fallaci era l’Islam.

Siria, è questo il rispetto per la vita?
No ragazzi miei, costruitevi altri modelli da mitizzare, questa proprio non fa al caso vostro.

Ciao
Maurizio
p.s.
Nel suo “Lettera ad un bambino mai nato” usato e strumentalizzato dagli anti-abortisti, la polemica della protagonista del racconto, è “non” contro l’aborto, ma contro le femministe che osteggiavano la maternità.
E a proposito di tutti i poteri e bandiere la protagonista afferma:
“ Tutte le bandiere, anche le più nobili sono sozze di sangue e di merda”

Naturalmente, religioni comprese.
Schwarzerd
00sabato 16 settembre 2006 19:01
Riporto il link dell'ultima intervista alla Fallaci:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/09_Settembre/15/falultimopezzo.shtml

Forse è vero, alcune affermazioni sono molto dure, ma hanno la durezza della lungimiranza di una persona che sapeva ciò che scriveva/diceva.

Poi, è vero, nel considerare il messaggio cristiano si devono prendere le distanze da alcuni aspetti, ma ciò non toglie che non si possano fare considerazioni positive.

parliamonepino
00domenica 17 settembre 2006 00:39
Il primo libro che ho letto, di Oriana, è stato: "Lettera ad un bambino mai nato", avevo 17 anni, 60 pagine che ho 'divorato' in 1 ora, un libro in cui ho apprezzato la Donna.
Poi ho apprezzato la Giornalista, con i suoi libri di guerra.
Infine, la magnifica Scrittrice nel trittico, che ha fatto il giro del mondo, sulle ultime sue considerazioni, persino sull'Apocalisse!
Una delle poche giornaliste libere, degne dei grandi come Montanelli.
Riposi in pace!

[Modificato da parliamonepino 17/09/2006 0.42]

animhatua
00domenica 17 settembre 2006 01:49
Re:

Scritto da: maurizio pederzini 16/09/2006 17.31
Siria scrive:
>>>è sempre triste quando qualcuno se ne va,soprattutto se era una persona che sapeva regalarci pensieri di rispetto della vita,
-------------------------------

Leggo tante belle parole sulla Fallaci, ma vi domando:

Avete letto le 163 pagine di “La Rabbia e l’orgoglio”?
O le 278 di “ La Forza della Ragione”?
O le 126 di “Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci”?

Bene, in questi deliranti saggi, la Fallaci offendeva, gridava scompostamente e incitava alla “Guerra Santa” l’Occidente contro l’Islam, affermando :
“Sono quattr’anni che dico. Che mi scaglio contro il Mostro deciso ad eliminarci fisicamente e insieme ai nostri corpi distruggere i nostri principi e i nostri valori. La nostra civiltà”.
Naturalmente il Mostro della Fallaci era l’Islam.

Siria, è questo il rispetto per la vita?
No ragazzi miei, costruitevi altri modelli da mitizzare, questa proprio non fa al caso vostro.

Ciao
Maurizio
p.s.
Nel suo “Lettera ad un bambino mai nato” usato e strumentalizzato dagli anti-abortisti, la polemica della protagonista del racconto, è “non” contro l’aborto, ma contro le femministe che osteggiavano la maternità.
E a proposito di tutti i poteri e bandiere la protagonista afferma:
“ Tutte le bandiere, anche le più nobili sono sozze di sangue e di merda”

Naturalmente, religioni comprese.


e' proprio vero o la si ama o la si odia,
non mi sembra però che abbia detto delle gran cavolate,
forse i suoi ''eccessi'' sono più che motivati

io ho scelto di comprenderli, i libri che hai citato li ho tutti in casa e altri come ''inschiallah'' ''se il sole muore'' che ho comperato in una libreria di torino, in edizione ''bur'' ma non ho ancora finito di leggerli tutti,
ho scelto di estrapolare un microscopico stralcio da ''lettera a un bambino mai nato'' mi sembrava piu adatto all'occasione,
a me piace molto anche nei suoi ''eccessi''
appunto uno di questi si chiama ''la rabbia e l'orgoglio''
fortunatamente -quà- possiamo parlare anche di questo.
''Lettera a un bambino mai nato''
eh bè se è stato strumentalizzato dagli ''antiabortisti''
significa che la Fallaci se l'è fatto sfuggire o in pratica comunque anche lei fu ''antiabortista'' nonostante i dubbi,
e non mi sembra che la Fallaci si possa ''usare'' contro la sua volontà senza che ce lo faccia sapere, magari con un altro libro, dichiarazioni, articoli, eccecc se esistono non li conosco, se li conosci tu mi piacerebbe visionarli.

[Modificato da animhatua 17/09/2006 1.59]

Francesca Galvani
00domenica 17 settembre 2006 11:08
Re:

Scritto da: maurizio pederzini 16/09/2006 17.31


Leggo tante belle parole sulla Fallaci, ma vi domando:

Avete letto le 163 pagine di “La Rabbia e l’orgoglio”?
O le 278 di “ La Forza della Ragione”?
O le 126 di “Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci”?



sì, e anche "L'apocalise", "Lettera ad un bambino mai nato", "Un uomo","Intervista con la storia" ed è proprio avendola letta che ho cominciato ad amarla a 16 anni e l'ho amata ancora di più dopo i suoi ultimi scritti.

Ciao Oriana!

alex.kirk
00lunedì 18 settembre 2006 09:15
Da:
www.italialibri.net/opere/letteraaunbambino.html
------------------

Oriana Fallaci, Lettera a un bambino mai nato
Rizzoli, 1997
pp.104 Euro 4,65

Scritto nel 1975 in seguito alla perdita di un figlio, Lettera ad un bambino mai nato è un libro di non più di cento pagine, in cui Oriana Fallaci riesce a condensare il travaglio di una donna di fronte ad una maternità inaspettata. È un libro complesso, del quale il titolo suggerisce solo l'epilogo drammatico. Il lettore può esserne ingannato, e aspettarsi fin dalle prime pagine di assistere allo sfogo femminista di chi vuole far valere e imporre una posizione. In realtà non è così. Il libro ha il pregio di trattare un tema spinoso come quello dell'aborto lasciandolo però sullo sfondo, facendo emergere, invece, il tema centrale della maternità, che si snoda attraverso il dialogo di una donna con il bimbo che porta in grembo.


Seguendo questo filo conduttore, come fosse un cordone ombelicale, si ricostruisce la vita, le paure e le gioie di una donna, senza un volto e un nome preciso, incarnazione dei sentimenti di chi come lei ha dovuto affrontare la scelta di essere madre. Accettare questo ruolo non è semplice. Per una donna sola la scoperta di portare in grembo un figlio può essere un ostacolo. È così anche per la protagonista, che inizia un estenuante e doloroso monologo con il figlio — e soprattutto con se stessa — alla ricerca di una risposta.

È così che si scontra con la propria mente e soprattutto con il proprio cuore, che da subito la obbliga ad una scelta: accettare un figlio e impegnarsi a crescere con lui. Tra i due si instaura un legame particolare: da un lato ci sono affetto, amore, complicità, e dall'altro i litigi, contrasti e rimpianti di due esseri distinti ma uniti in un'unica persona. Ecco quindi la donna che si scopre madre nel seguire con la mente ogni minuscolo cambiamento del proprio ventre e del figlio, come per rendersi conto appieno della scelta fatta. Poi, subito dopo, la paura e la richiesta d'aiuto per continuare a scegliere la vita alla morte: «Come faccio a sapere che non sarebbe giusto buttarti via? […] darei tanto bambino perché tu mi aiutassi con un cenno, un indizio». E il bimbo sceglie: non verrà mai al mondo, lasciando che il rimorso e l'angoscia portino inconsapevolmente la madre a seguire un destino altrettanto crudele, rinunciare alla propria esistenza.

Durante gli interminabili dialoghi, Oriana Fallaci riesce a fare emergere la paura di una donna di fronte alla propria vita e alla società. Attraverso altri protagonisti della sua vicenda, la realtà quotidiana viene sminuzzata e rivissuta attraverso l'ostilità del medico, la vigliaccheria del padre del bimbo, il femminismo dell'amica, la comprensione dei genitori, il sostegno della dottoressa, e la superficialità del datore di lavoro. Un intero mondo con cui confrontarsi. Ogni personaggio incarna un pezzetto di una verità mai univoca, che non esita a minare la certezza della scelta iniziale e a insinuare il dubbio.

Nel libro emerge così anche il filone etico. Un'interminabile sequenza di domande che la protagonista ossessivamente pone a se stessa: a quale scopo soffrire? Perché il diritto all'esistenza di un essere appena abbozzato deve prevalere su chi è già vita? E ancora, quando la vita è vita? Il libro di Oriana Fallaci non prende mai posizione ed è questo il suo miglior pregio. Pur anticipato dal titolo, l'attesa dell'esito finale crea suspense grazie alla capacità della scrittrice di affrontare un tema moderno e scottante senza imporre una chiave di lettura. Anzi, nel finale, la scrittrice sembra volere interrogare proprio il lettore.

Il nodo del libro infatti è il processo che la donna, dopo avere perso per sempre il figlio, si trova ad affrontare attraverso un sogno allucinato. Si trova proiettata all'interno di un tribunale, dietro le sbarre di una gabbia, mentre la propria coscienza viene processata. Tra i giudici, i sette protagonisti della sua vita e il figlio, ormai adulto. È allora che le posizioni si ribaltano: è quest'ultimo adesso ad avere tra le mani la vita della madre e a dovere emettere la sentenza.

A cura della Redazione Virtuale

Milano, 21 maggio 2002
© Copyright 2002 italialibri.net, Milano - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza consenso di italialibri.net

Ciao Oriana [SM=g27819] ....
maurizio pederzini
00martedì 19 settembre 2006 00:09
Francesca scrive:

>>>e l'ho amata ancora di più dopo i suoi ultimi scritti.
----------------------

Immagino che avrai apprezzato quando “nei suoi ultimi scritti” afferma a proposito di Gesù, di apprezzarne il suo discorso :
“….tradito dalla Chiesa Cattolica…”.
Oppure quando accusa la Chiesa Cattolica di essere la prima responsabile della “islamizzazione” dell’Europa per il modo caritatevole di come conforta chi sbarca clandestino.
Oppure quando sbeffeggia e offende il Vescovo di Caserta e i Padri Comboniani (quelli che muoiono predicando la loro fede nei paesi più disperati del globo) quando affermano a proposito di impartire la Comunione ai militari in Iraq:
“ Se neghiamo l’ostia consacrata a chi divorzia e a chi pratica l’aborto, come possiamo impartire questo sacramento a coloro che imbracciando un’arma sono pronti ad uccidere?”

La sua contraddizione è sconcertante. Si riteneva atea-cristina per il discorso di Gesù sull’amore, a lei tanto piaciuto, poi inneggiava alle armi contro l’ Islam e incolpava la Chiesa imbelle per la sua “carità cristiana”.
Qualche problemino di coerenza lo deve avere avuto.

Ciao
Maurizio


maurizio pederzini
00martedì 19 settembre 2006 00:36
>>>e' proprio vero o la si ama o la si odia,
--------------------------------
No, non credo che questo sia il metro adeguato, non si tratta certo di "odio". Ritengo che gli ultimi scritti siano, per un intellettuale come lei, assolutamente fuori luogo. Privi di quella razionalità che avrebbe dovuto possedere.

>>>non mi sembra però che abbia detto delle gran cavolate,
----------------------------
Hai ragione. Non ha detto delle "gran cavolate", ma ha scritto delle gravissime considerazioni.

Ciao
Maurizio

animhatua
00martedì 19 settembre 2006 08:51
Re:

Scritto da: maurizio pederzini 19/09/2006 0.36
>>>e' proprio vero o la si ama o la si odia,
--------------------------------
No, non credo che questo sia il metro adeguato, non si tratta certo di "odio". Ritengo che gli ultimi scritti siano, per un intellettuale come lei, assolutamente fuori luogo. Privi di quella razionalità che avrebbe dovuto possedere.

>>>non mi sembra però che abbia detto delle gran cavolate,
----------------------------
Hai ragione. Non ha detto delle "gran cavolate", ma ha scritto delle gravissime considerazioni.

Ciao
Maurizio



se sei daccordo che non ha scritto ''gran cavolate''
devi pure convenire che ci siano delle verità,nelle sue opinioni, in parte di queste o meno, ''un reato d'opinione'' non è paragonabile alla gravità di certe azioni,
nonostante il linguaggio duro della Fallaci non posso ritenere ''tale e quale'' ne paragonabile al terrorismo islamico, possiamo moderarci, essere educati, fraternamente sensibili alle diversità religiose, ma non negare le verità ascrivibili ad alcune di esse, differenze e soluzioni nascono proprio in seno alla cultura islamica, che posso essere daccordo con te se è questo che vuoi intendere, estirpando dal cuore dagli stessi che non lo ammettono, anche dai musulmani piu moderati tentar di giustificare essere abbietti come bin laden per esempio. O dal piu banale tentare di scrocifiggere l'occidente cristiano, con la scusa che il ''cadaverino'' di Gesu sul crocifisso terrorizza i loro figli, o persino di impedire al Papa qualsiasi riferimento pur moderatamente critico indiretto, mentre ''a casa loro'' i cristiani devono vivere di mille paure non posso accettare che gli stessi timori vengano ubicati qui a casa nostra,
se ti pare legittimo..

[Modificato da animhatua 19/09/2006 9.42]

animhatua
00martedì 19 settembre 2006 09:31
Re:
alex scrive...

''Il libro di Oriana Fallaci non prende mai posizione ed è questo il suo miglior pregio. Pur anticipato dal titolo, l'attesa dell'esito finale crea suspense grazie alla capacità della scrittrice di affrontare un tema moderno e scottante senza imporre una chiave di lettura. Anzi, nel finale, la scrittrice sembra volere interrogare proprio il lettore. ''

dopo tutte queste considerazioni alla fine mi è sembrato leggendo il libro che se non avesse perduto spontaneamente questo bambino non avrebbe mai optato volontariamente per porre fine alla sua vita, mi sbaglio? Che ne pensi? [SM=x570865]
sono disposta a rileggermelo appena la mia amica me lo restituisce, je l'ho prestato un anno fa
questo per dar ragione al mio ex, che diceva ''non prestare mai soldi e libri'' [SM=g27818]
ciao
p.s.
aspetto alcune risposte sul tread
''Papi ....... Fallaci .......'' [SM=g27828]

[Modificato da animhatua 19/09/2006 9.39]

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:56.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com