Domandina x tdg o ex-tdg

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Lui74
00lunedì 3 settembre 2007 16:52
Nella Gen 11,17 "Eber, dopo aver generato Peleg, visse 430 anni e generò figli e figlie."
Basta vedere anche Abramo e Sara a 100 anni hanno avuto Isacco.
Ma per i TDG secondo loro questi numeri non sono simbolici ma reali?
Chiedo se è vero. Sperano che un giorno si possa ritornare a quelle età?

Grazie Luisa
genesis2000
00lunedì 3 settembre 2007 17:03
Re:
Lui74, 03/09/2007 16.52:

Sperano che un giorno si possa ritornare a quelle età?

Grazie Luisa




No! Di più! Che si possa vivere in eterno. Parte fondamentale della nostra dottrina è il ritorno alla vita eterna così come era nelle intenzioni di Dio quando creò la prima coppia di esseri viventi.
Achille Lorenzi
00lunedì 3 settembre 2007 19:27
genesis2000, 03/09/2007 17.03:

No! Di più! Che si possa vivere in eterno. Parte fondamentale della nostra dottrina è il ritorno alla vita eterna così come era nelle intenzioni di Dio quando creò la prima coppia di esseri viventi.

Mmh... diciamo che più che delle "intenzioni di Dio" si dovrebbe parlare delle interpretazioni degli uomini:
www.infotdgeova.it/dottrine/terra.php

Ciao
Achille


Lui74
00lunedì 3 settembre 2007 22:17
Grazie ancora Luisa [SM=x570892]
monterosa
00martedì 4 settembre 2007 00:35
Re:
Ciao Lui74,

----Nella Gen 11,17 "Eber, dopo aver generato Peleg, visse 430 anni e generò figli e figlie."
Basta vedere anche Abramo e Sara a 100 anni hanno avuto Isacco.
Ma per i TDG secondo loro questi numeri non sono simbolici ma reali?
Chiedo se è vero. Sperano che un giorno si possa ritornare a quelle età?---------------


Per chi sarebbero simbolici questi numeri?
E per quale motivo dovrebbero essere simbolici?
E se simbolici, quei numeri, che cosa dovrebbero rappresentare, cioè sono simboli di che?

Grazie
Lorena



Achille Lorenzi
00martedì 4 settembre 2007 07:19
Su tale argonento, trovo molto interessante questa pagina:

magazine.enel.it/golem/Puntata23/articolo.asp?id=1070&num=23&sez=315&tipo=&mpp=...

Achille
genesis2000
00martedì 4 settembre 2007 15:43
Re:
Achille Lorenzi, 03/09/2007 19.27:

Mmh... diciamo che più che delle "intenzioni di Dio" si dovrebbe parlare delle interpretazioni degli uomini:
www.infotdgeova.it/dottrine/terra.php

Ciao
Achille






Stavo riportando alla lettera ciò che viene insegnato in questa religione.
Per me di tesi si può parlare anche del tuo articolo. Se Dio avesse o no voluto far comparire dinnanzi a lui i primogenitori dopo un periodo sulla terra non è scritto, come non è scritto che sarebbero dovuti vivere per sempre. La prendo in maniera aperta e spero di capire un giorno quali erano in effetti i propositi di Dio.
asilanna
00martedì 4 settembre 2007 19:44
non ho mai capito questa cosa. perchè in genesi vengono riportati numeri così alti di anni. i tdg, ovviamente, prendono alla lettera queste citazioni, anche per voi cattolici le intendete così? [SM=x570872]
asilanna
00martedì 4 settembre 2007 20:11
mi rispondete please????
Lui74
00martedì 4 settembre 2007 22:04
Per me cristiana cattolica sono dei numeri simbolici e cioè che credendo in Dio la tua vita assendo più serena la si viva meglio.
Per i tdg invece sono numeri reali e cioè che tanto tempo fa dopo il diluvio si viveva 1000 anni.
Quello che mi domando: e adesso perchè non succede lo stesso, è passato un virus per farci vivere 100 anni?
Secondo me meglio così, vivere 1000 anni per come sono pregherei Dio di chiamarmi.

Ciao Luisa
asilanna
00martedì 4 settembre 2007 22:13
grazie mille lui.
ciao ciao [SM=x570892] , annalisa
brunodb2
00martedì 4 settembre 2007 23:20
Riporto uno stralcio preso da

Ariel Alvarez Valdes
“Cosa sappiamo della Bibbia?”, vol. 2, pp.28-29

L'autore biblico aveva bisogno di riempire l'immenso spazio che intercorre fra Adamo, il primo uomo, e Abramo, il primo personaggio della Genesi di cui aveva notizie storiche. I popoli vicini a Israele riempivano questo spazio con notizie di personaggi mitologici e antenati divini: dei, semidei ed eroi. E qui si comprende la grande novità della Bibbia: per tagliare la strada all'immaginazione e per evitare la tentazione di cadere nell'idolatria di divinità antecedenti, l'agiografo sceglie come antenati d'Israele personaggi in carne ed ossa.
Nella tradizione aleggiavano nomi e tavole genealogiche e, sebbene l'autore sacro fosse cosciente che tra le origini dell'umanità e Abramo era trascorso un tempo enorme, scelse per riempirlo soltanto dieci nomi, numero rotondo, molto usato anticamente per ragioni mnemoniche: più semplici da ricordare servendosi delle dita delle mani. E "per caso" fra Adamo e Noè (patriarchi pre-diluviani), come fra Noè e Abramo (patriarchi post-diluviani) intercorrono esattamente dieci antenati.
I dati riuniti nel racconto biblico non pretendono, dunque, di avere un significato strettamente storico, e nemmeno cronologico. I venti nomi sono residui di vecchie tradizioni. Vogliono però insegnare una verità religiosa molto importante: che la promessa di un redentore, fatta in Genesi 3,15 solamente ad Adamo, giunge fino ad Abramo attraverso un'ininterrotta catena di eredi. C'è dunque unità e continuità nella storia della salvezza.
Soltanto per il loro grande valore religioso queste vetuste genealogie, ispirate da Dio, fecero parte della Bibbia.


Ciao [SM=x570892]

Bruno



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