la cara forista Eugenia oggi mi ha mandato questa nota simile alla precedente; è veramente triste!
Se un embrione potesse parlare
"Supponi di poter parlare con un embrione nel grembo materno, e che tu gli dica che la vita embrionale è breve, dopo di che segue una vita reale, lunga. Che cosa ti risponderebbe l'embrione? Esso direbbe esattamente quello che voi, atei, rispondete a noi quando vi parliamo del paradiso e dell'inferno. Esso direbbe che la vita nel grembo della madre è l'unica e che ogni altra cosa è una sciocchezza religiosa. Se l'embrione potesse pensare, direbbe a se stesso: Qui mi crescono le braccia Io non ho bisogno di esse. Non posso nemmeno distenderle. Perché allora mi crescono? Probabilmente per un futuro stadio della mia esistenza, in cui dovrò lavorare con esse. Le gambe mi crescono, ma io devo tenerle piegate contro il petto. Perché mi crescono? Probabilmente seguirà una vita in un mondo grande, dove dovrò camminare. Gli occhi miei crescono, sebbene io sia circondato da un'oscurità completa e quindi non mi servono. Perché ho gli occhi? Probabilmente seguirà una vita di luce e di colori. Così, se l'embrione potesse riflettere sul suo sviluppo, esso verrebbe a sapere di un mondo all'infuori del grembo di sua madre, senza averlo visto. Lo stesso avviene con noi. Finché siamo giovani, abbiamo il vigore e la forza, ma non la mente per usarli con giudizio. Quando, con gli anni, siamo cresciuti in conoscenza e in saggezza, ci attende il carro funebre per portarci alla tomba. Perché è necessario crescere in saggezza e in sapienza, ora che non possiamo più farne uso? Perché crescono le braccia, le gambe e gli occhi a un embrione? In vista appunto di quello che seguirà. Così è con noi. Cresciamo in esperienza, conoscenza e saggezza in vista di quello che seguirà. Siamo preparati a operare a un livello più alto, dopo la morte
Questo racconto dell'embrione non è farina del mio sacco, ma ne ho fatto negli anni un largo uso, adattandolo non solo per l'evangelizzazione sulla vita eterna, ma anche per discussioni sull'aborto. Immaginate se potesse essere possibile sapere cosa pensa in quel momento e cosa direbbe della sua eventuale condanna a morte.
Diario di una bambina mai nata
1 maggio - Per amore, oggi i miei genitori mi hanno chiamata alla vita.
15 maggio - Compaiono le mie prime arterie e il mio corpo si forma molto rapidamente.
19 maggio - Ho già la bocca.
21 maggio - Il mio cuore comincia a battere.Chi potrebbe dubitare che io viva ?
22 maggio - Non so perchè la mamma si preoccupa tanto.
28 maggio - Le mie gambe e le mie braccia cominciano a crescere. Mi stendo e mi tiro.
8 giugno - Dalle mie mani spuntano delle piccole dita. Com`è bello! Fra poco potrò prendere in mano le cose.
16 giugno - Oggi la mamma ha saputo con certezza che ci sono anch`io. Come mi ha fatto piacere!
20 giugno - E` certo: Sono una bambina.
24 giugno - Tutti i miei organi si formano. Posso sentire il dolore.
6 luglio - Ho dei capelli e dei sopraccigli. Sto diventando carina.
8 luglio - I miei occhi sono finiti da molto tempo, anche se le mie palpebre sono ancora chiuse. Ma presto potro vedere tutto: il mondo così grande e così bello e, sopratutto, la mia cara mamma, che mi porta sempre con sè.
19 luglio - Il mio cuore batte magnificamente. Mi sento protetta e sono così contenta.
20 luglio- Oggi la mia mamma mi ha fatto morire. :-(