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Caro Claudio,
Inizio con una battuta di Bertrand Russell, scrittore, filosofo e matematico, quando gli hanno chiesto se era credente: "Grazie a Dio sono ateo", ha risposto.
Dovresti leggere le 21 pagine nel libro dei "Fratelli Karamàzov" di Dostoevskij riportate nel sottotitolo del "Grande Inquisitore", che parla dell'incontro nella taverna dei due fratelli, uno ateo e l'altro prossimo a prendere i voti come sacerdote. In quelle 21 pagine ci sono i più tormentati interrogativi esistenziali che scrittore abbia mai scritto. Sono 30 anni che ce l'ho sul comodino e tutte le volte che lo leggo ne rimango affascinato. Il padre della psicanalisi, Sigmund Freud, si è inchinato di fronte a quella narrazione, considerandolo fra i più impenetrabili racconti mai scritti nella letteratura mondiale.
C'è anche una poesia di Ignazio Buttitta, considerato uno dei più grandi poeti dialettali d'Europa, era di Palermo, intitolata "incontravo il Signore", che risponderebbe alle tue perplessità.
Ma non voglio dare sfoggio di cultura. Ho letto e leggo (studio) molto, per alimentare e nutrire la mia sete (arsura) di conoscenza. Infatti, non cerco, ma inseguo la ricerca per seguire il sentiero della verità che è in continuo movimento. Il mio credo me lo costruisco giorno per giorno.
Claudio, ho vissuto una vita molto intensa e ricca di avvenimenti di ogni genere che mi hanno segnato profondamente. E' come se avessi vissuto 3 vite e, credimi, non esagero.
Questo patrimonio mi ha permesso di diventare quello che sono: Un uomo libero!
I condizionamenti, le paure, la mancanza di perdono e l'ignoranza sono i peggiori nemici per confondere le persone e precipitarle nella miseria morale e spirituale più squallida.
Quando capisci e hai le idee più chiare, allora ti liberi da queste zavorre, ma puoi diventare "pericoloso" e una seria minaccia per coloro a cui sfuggi al loro controllo, perchè non ti possono gestire o catalogare fra i mediocri.
Penso con tristezza a coloro che sono soggiogati e non sanno come liberarsi!
Non sei obbligato, Claudio, a credere in qualcosa, può darsi che non sei predisposto o non è il tuo momento, ma non fare l'errore di guardare gli altri in terza persona, vedere il marcio ed allontanarti inorridito. Siamo tutti dei miserabili su questa terra!!!
Il mio credo è basato su delle motivazioni, ovviamente molto forti, ma lo metto in discussione tutti i giorni, spesso vacillo per debolezza umana. Di una cosa sono certo, la vita è un dono meraviglioso ed è più semplice da vivere di quello che immaginiamo. Le cose grandi sono sempre molto semplici, come la musica di Bach o un bel tramonto. E' l'uomo che si complica la vita.
Le risposte sono semplici ma non le accetta!
Termino citandoti una frase di Artur Miller, quando gli hanno chiesto in un intervista del 1958: "Che cosa è l'inferno?" Risposta: "Il troppo tardi nella vita"!
Un abbraccio
Pino Lupo
P.S. Ho impiegato 5 minuti a scriverti, può
darsi che troverai degli errori nella citazione
di nomi stranieri. Non farci caso!