Contrastare le sette religiose e il relativismo; una "dritta" per il nuovo Papa?

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petitio
00martedì 19 aprile 2005 17:10
Dalla omelia nella Messa "Pro eligendo Pontifice" tenuta dal Card. Joseph Ratzinger nella basilica Vaticana lunedi 18 Aprile 2005, alle 10,30.

Commentando la seconda Lettura (Ef 4,11-16) tra l'altro ha detto:
Soffermiamoci solo su due punti. Il primo è il cammino verso la «maturità di Cristo»; così dice, un po' semplificando, il testo italiano. Più precisamente dovremmo, secondo il testo greco, parlare della «misura della pienezza di Cristo», cui siamo chiamati ad arrivare per essere realmente adulti nella fede. Non dovremmo rimanere fanciulli nella fede, in stato di minorità. E in che cosa consiste l'essere fanciulli nella fede? Risponde San Paolo: significa essere «sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina...» (Ef 4, 14). Una descrizione molto attuale!
Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero... La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde - gettata da un estremo all'altro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all'individualismo radicale; dall'ateismo al sincretismo e così via. Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza quanto dice San Paolo sull'inganno degli uomini, sull'astuzia che tende a trarre nell'errore (cfr Ef 4, 14).
Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare «qua e là da qualsiasi vento di dottrina», appare come l'unico atteggiamento all'altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie.
Noi invece abbiamo un'altra misura: il Figlio di Dio, il vero uomo. E' lui la misura del vero umanesimo. «Adulta» non è una fede che segue le onde della moda e l'ultima novità; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell'amicizia con Cristo. E' quest'amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità. Questa fede adulta dobbiamo maturare, a questa fede dobbiamo guidare il gregge di Cristo. Ed è questa fede - solo la fede - che crea unità e si realizza nella carità. San Paolo ci offre a questo proposito - in contrasto con le continue peripezie di coloro che sono come fanciulli sballottati dalle onde - una bella parola: fare la volontà nella carità, come formula fondamentale dell'esistenza cristiana. In Cristo coincidono verità e carità. Nella misura in cui ci avviciniamo a Cristo, anche nella nostra vita, verità e carità si fondono. La carità senza verità sarebbe cieca; la verità senza carità sarebbe come «un cembalo che tintinna» (1Cor 13, 1).
(dall'Osservatore Romano del 19 Aprile 2005)
alex.kirk
00martedì 19 aprile 2005 17:53
bhe di fatto un "calcio" all'ecumenismo del defunto papà.....
emmeciquadro
00martedì 19 aprile 2005 18:20
Re:

Scritto da: alex.kirk 19/04/2005 17.53
bhe di fatto un "calcio" all'ecumenismo del defunto papà.....



Chissa' magari tornera' il documento da far firmare alle mogli protestati sul tenere lontani i figli "dall'eresia".

metalsan
00martedì 19 aprile 2005 20:42
Voi vi sentite facenti parte di sette o attaccati al relativismo modaiolo che tanto fa sventolare la propria bandiera in questi anni?

Io concordo in pieno con il Papa e con la sua omelia,anche se fatta quando ancora cardinale!


[Modificato da metalsan 19/04/2005 20.43]

emmeciquadro
00mercoledì 20 aprile 2005 00:01
Re:

Scritto da: metalsan 19/04/2005 20.42
Voi vi sentite facenti parte di sette o attaccati al relativismo modaiolo che tanto fa sventolare la propria bandiera in questi anni?

[Modificato da metalsan 19/04/2005 20.43]




Giusto per curiosità uno che sceglie un nick come emmeciquadro come pensi che si ponga rispetto al relativismo [SM=g27828] ?
alex.kirk
00mercoledì 20 aprile 2005 00:16
Re:

Scritto da: metalsan 19/04/2005 20.42
Voi vi sentite facenti parte di sette o attaccati al relativismo modaiolo che tanto fa sventolare la propria bandiera in questi anni?

Io concordo in pieno con il Papa e con la sua omelia,anche se fatta quando ancora cardinale!


[Modificato da metalsan 19/04/2005 20.43]




"Atti 24:5 Abbiamo dunque trovato che quest'uomo è una peste, che fomenta rivolte fra tutti i Giudei del mondo, ed è capo della setta dei Nazareni."
Anche così fu chiamato Paolo, capo della setta dei Nazareni (i cristiani)... bhe si mi sento parte di quella "setta"...
Ciao, Alex.
_____________
Gesù salva.
alex.kirk
00mercoledì 20 aprile 2005 00:18
Re: Re:

Scritto da: emmeciquadro 20/04/2005 0.01


Giusto per curiosità uno che sceglie un nick come emmeciquadro come pensi che si ponga rispetto al relativismo [SM=g27828] ?




[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
berescitte
00mercoledì 20 aprile 2005 06:32
SE JAH E' LA VERITA' , ALLELU JA!

Evidentemente la "dritta" di cui ha parlato Petitio
SCRITTA PRIMA DELLA FUMATA BIANCA
è stata raccolta dallo Spirito Santo
che l'ha infusa nella mente dei votanti
e ne è venuto fuori un Papa

PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

credo che dovrebbe essere una festa
per chiunque ami la verità della Bibbia
a partire da tutti gli ex di tutti di
Nuovi Movimenti Religiosi (finti) e Sette

Poi per i Grissini
che hanno fatto di questo apostolato di verità
il loro specifico impegno volontario nella Vigna del Signore

E per il popolo che ha bisogno che la "Fides et Ratio"
di Giovanni Paolo II non venga lasciata ad impolverare

Una gioia per il sito di Achille e le sue fatiche
e per chiunque altro dovrei elencare
ma mo nun me viene...

"E quanno vedrete che verà eletto er novo Papa
arzate la testa perché la vostra libberazzione è vicina"
(da la Bibbia)
Sii lodato Jah alla bon'ora!


PS
L'ecumenismo non c'entra niente con le sette e i Nuovi Movimenti religiosi spurii. L'Ecumenismo non c'entra niente neanche con il Dialogo Interreligioso con altri credenti in Dio. E non c'entra niente neanche col Dialogo Umanitario (o sui valori)con i laici di buona volontà. Tutti dialoghi che la Chiesa da tempo coltiva assiduamente e ne riceve rispetto e stima.
L'Ecumenismo è per definizione (se si è ben informati) esclusivamente il dialogo tra Cristiani in vista della riunione nell'unico ovile di Gesù. E tutti sanno che la Chiesa Cattolica è stata almeno da quando siamo nati tutti noi la più convinta assertrice e stimolatrice di questo Dialogo. Dialogo dal quale tutti i gruppuscoli di cui sopra, che falsificano in tutto o in parte la verità biblica, e formano "babilonia la piccola" si sono tenuti sempre fuori: Wuoccetauar in prima fila.
metalsan
00mercoledì 20 aprile 2005 12:49
Scritto da: emmeciquadro 20/04/2005 0.01
Giusto per curiosità uno che sceglie un nick come emmeciquadro come pensi che si ponga rispetto al relativismo [SM=g27828] ?




Benissimo!Ma tu avrai compreso che io ho intuito che il relativismo del tuo emmeciquadro è mooolto diverso da quello elencato dal sommo pontefice[SM=g27827]



Scritto da:alex.kirk20/04/2005 0.16
Atti 24:5 Abbiamo dunque trovato che quest'uomo è una peste, che fomenta rivolte fra tutti i Giudei del mondo, ed è capo della setta dei Nazareni."
Anche così fu chiamato Paolo, capo della setta dei Nazareni (i cristiani)... bhe si mi sento parte di quella "setta"...




Se tu ti senti parte delle sette chiamate in causa dal Papa...mi dispiace[SM=g27829] .Io in quanto Cristiano,prima che Cattolico,no mi ci sentirei affatto e non mi ci sento.
Polymetis
00mercoledì 20 aprile 2005 16:14
"Giusto per curiosità uno che sceglie un nick come emmeciquadro come pensi che si ponga rispetto al relativismo?"

La relatività non c'entra nulla con il relativismo.

L'omelia è stata chiara e assolutamente condivisibile. Il relativismo sostiene che tutte le verità sono uguali, ma affermando ciò si distrugge da solo. Se infatti tutto è vero è vera anche l'opinione che dice che non tutte le opinioni sono vere, e, se tutto è falso, è falso anche che tutto è falso. La verità esiste, occorre solo cercarla.

Ad maiora
reny2000
00mercoledì 20 aprile 2005 16:40
Re:

Scritto da: Polymetis 20/04/2005 16.14
La verità esiste, occorre solo cercarla.

Ad maiora



Ovviamente, come ha detto Ratzinger, solo nella Chiesa Cattalica c'è la salvezza...dunque la verità.

Credo che non sia poi così tanto cambiata la "sonata" o per meglio dire questa è la "sonata" si un pò tutte le religioni.

Un saluto
RC

P.s. Ho letto un suo scritto sull'interpretazione delle scritture è 'straordinario'....
emmeciquadro
00giovedì 21 aprile 2005 11:50
Re:

Scritto da: Polymetis 20/04/2005 16.14
La relatività non c'entra nulla con il relativismo.



Una cosa che manca se non nella tua cultura almeno nei tuoi post e' un po' di senso dell'ironia.
Talvolta volutamente e talvolta solo per analogia e' piacevole giocare con le parole.


Scritto da: Polymetis 20/04/2005 16.14
Il relativismo sostiene che tutte le verità sono uguali, ma affermando ciò si distrugge da solo. Se infatti tutto è vero è vera anche l'opinione che dice che non tutte le opinioni sono vere, e, se tutto è falso, è falso anche che tutto è falso. La verità esiste, occorre solo cercarla.



Allora, con calma.

Intanto il giochino "dell'insieme degli insiemi che non contengono se stessi" ovvero la confutazione logica della stessa logica aristotelica vale solo se chi affermando una frase "in negativo" pretendesse di affermarla "in assoluto".

Il signor K dice "io mento sempre"
E' vero o falso cio che dice?

* mi correggo sotto ma lascio questa frase per correttezza

E' ottima proprio come constatazione che NON esiste una risposta alla domanda. O meglio che non vale l'aristotelico "tertium non datur" (spero di averlo scritto giusto) .. A puo' non essere ne uguale ne diversa da B.

Non sono abbastanza erudito per essere certo che cosa sostiene un ipotetico relativismo...

ma io personalmente non sostengo che "tutto e' falso" (semplicemente un'affermazione sciocca)... ma che ne io con la mia modesta testa ne tu con tutti i tuoi libri possiamo affermare di conoscere cio che e' vero.

Puo' darsi benissimo che una Verità ci sia... ma io te e qualsiasi altro uomo non dobbiamo per la stessa definizione di verità pretendere di possederla... ne tantomeno di esserne gli unici custodi.
___

*) Edito per essermi accorto dell'eccessiva semplificazione del paradosso (l'originale, l'antinomia di Russel, appunto parla di insieme degli insiemi che contengono se stessi e dell'insieme degli insiemi che non contengono se stessi).

Diciamo che piu corretto sarebbe

"Il signor K, appartenente ad una categoria di persone che mentono sempre, afferma "io mento sempre".. "

Ma ho sbagliato a voler semplificare ..

[Modificato da emmeciquadro 21/04/2005 13.48]

emmeciquadro
00giovedì 21 aprile 2005 12:14
Scopro non senza interesse profondo che nel corso di un ciclo di conferenze sulla teologia luterana tenute c/o la comunità di trieste il relatore scrive:

"Le nostre confessioni cercano con mezzi umani di descrivere questa verità assoluta e il risultato sono verità relative che sono legate al luogo e all’epoca della loro formazione. Sono mezzi imperfetti per conoscere Dio. Con ciò non voglio dire che ogni teologia ha lo stesso valore. Certamente ci sono teologie che descrivono meglio la verità e altri che la descrivono male. Perciò è anche un dovere confrontarsi con gli altri per far notare i propri punti deboli e indicare quelli degli altri. In questa prospettiva le confessioni non hanno la verità, ma si trovano sul cammino verso di essa. La relativazione delle verità confessionali attraverso la prospettiva storica rende possibile e doveroso una convivenza pluralistica."

Il che scopro esprimere esattamente il mio pensiero.

religione.triesteincontra.it/evanlute/stories/storyReader$94
metalsan
00giovedì 21 aprile 2005 12:26
Nel caso della verità nella cristianità è indubbio il primato petrino della chiesa Cattolica (che,lo ricordo,significa universale)in virtù della sua unità con le chiese orientali e luterane prima degli scismi del 1000 e del 1500,scismi da cui le suddette chiese si sono costituite e non il contrario.Per le varie argomentazioni mooolto lunghe ed impegnative [SM=g27827] ti darei il riferimento al vecchio forum

www.rag-daime.com/forum/read.php?f=9&i=192&t=192

nel quale,grazie al lavoro del sempre attentissimo Berescitte,potrai trovare interessanti dibattiti sulla giusta affermazione del primato da parte della chiesa Cattolica.



Scritto da:emmeciquadro 21/04/2005 11.50
Puo' darsi benissimo che una Verità ci sia... ma io te e qualsiasi altro uomo non dobbiamo per la stessa definizione di verità pretendere di possederla... ne tantomeno di esserne gli unici custodi.


Una verità c'è sicuro!


Scritto da:reny2000 20/04/2005 16.40
Ovviamente, come ha detto Ratzinger, solo nella Chiesa Cattalica c'è la salvezza...dunque la verità.


Assolutamente no!E Benedetto XVI non l'ha mai detto,ne mai lo potrebbe dire.Forse sarebbe meglio leggersi il pensiero del magistero e poi commentarlo,non il contrario.

Ps:non sò se il link è risultato attivo (aiuto Achille!!!)

[Modificato da metalsan 21/04/2005 12.28]

Polymetis
00giovedì 21 aprile 2005 18:02
Pro Aristotele
Ex falso quodlibet

Non è possibile affermare una cosa e il suo contrario contemporaneamente, i paradossi autoreferenziali esistono solo sulla carta e sono impossibili in re, mi riferisco al paradosso sulla verità di Eubulide. La soluzione al paradosso di Russel, o meglio la sua rimozione, passa attraverso una distinzione tra classe e insieme, e si è trovato che “la classe degli insiemi che non appartengono a se stessi è propria”; allo stesso modo non esiste il famoso barbiere. E’ impossibile confutare il principio di non-contraddizione esattamente come è impossibile dimostrarlo, essendo il primo di tutti i principi e non ricevendo la sua fondazione da alcun altro.Ma si può difendere con l’elenchos, chi lo nega si confuta da solo.
“Basta che uno parli e pretenda che ciò che dice abbia un senso, per dover ammettere il principio di non contraddizione: infatti, le stesse parole che deve in ogni caso usare colui che vuole negare il principio di non contraddizione, perché possano avere un senso sia per chi le dice sia per chi le ascolta, devono presupporre come valido proprio il principio che dovrebbero confutare. Anzi, qualsiasi discorso può avere senso solo se si ammette che le parole che si pronunciano significhino una determinata cosa e non, nello stesso tempo e nelle stessa ottica, anche il suo contrario. […] Colui vuole confutare la verità viene confutato da essa nel momento stesso in cui cerca di confutarla” (G. Reale)
Se vuoi sostenere che le tue argomentazioni siano valide devi ammettere che siano vere, altrimenti se fossero sia vere che false al medesimo tempo non vedo perché dovrei ascoltarti. Chi dice che la verità non esiste si tura la bocca da solo, perché mi sta dicendo che quello che mi racconta non è vero. Lo stesso dicasi del paradosso di Eubulide e le sue rielaborazioni successive. Chi afferma che la frase “Io sono falsa” è sia vera che falsa, deve per forza affermare che il suo paradosso è vero, ossia che è vero che la frase è sia vera che falsa, e non che contemporaneamente il suo paradosso è falso, ossia che è falso che la frase è sia vera che falsa. La verità ti riaggancia sempre. Il mondo della logica ormai si è perso per strada andando dietro a Gödel, Tarski e Kripke, “l’indefinibilità della verità” è sciocchezze simili (ovviamente non includo nelle sciocchezze i teoremi di Gödel). In realtà la logica dell’ultimo secolo si è rivelata non la ricerca della verità che coincide con l’essere, ma un bambino che si diverte a distruggere castelli da lui stesso creati. Impegolarmi in una discussione sulla crisi dei fondamenti della matematica e della logica è fuori questione.

“ma che ne io con la mia modesta testa ne tu con tutti i tuoi libri possiamo affermare di conoscere cio che e' vero.”

Non mi mettere in bocca affermazioni non mie. Io non ho detto di conoscere il vero, bensì che il vero esiste. La verità assoluta è Dio e solo Dio conosce Dio. Io amo infinitamente il girello in cui il Kant di “Was ist aufklärung?” non voleva stare, perché il filosofo stesso ci ha avvertito che non possiamo conoscere il noumeno con le nostre sole forze, dunque l’unica speranza di scoprirlo è stare nel girello e sperare che a muoverlo sia Dio. Quello che si contesta a Ratzinger è di affermare a gran voce di essere nel vero. Non può dimostralo, perché altrimenti tutti divenerebbero cattolici, ma non vedo il perché dovrebbe ammettere che quello che sta dicendo è vero quanto quello che dicono i protestanti. O ha torto Ratzinger, o hanno torto i protestanti, oppure hanno torto entrambi, in nessuno dei tre casi possibili entrambi i contendenti avevano contemporaneamente la verità come il relativismo afferma.

Ciao

P.S. Ho il piacere di parlare con un collega filosofo, con un matematico, con un logico, o chi altro?

[Modificato da Polymetis 21/04/2005 18.03]

emmeciquadro
00giovedì 21 aprile 2005 19:15
Re:

Scritto da: Polymetis 21/04/2005 18.02
Pro Aristotele
Ex falso quodlibet
Non è possibile affermare una cosa e il suo contrario contemporaneamente, i paradossi autoreferenziali esistono solo sulla carta e sono impossibili in re




Ma servono all'uomo comune a rallentare un po' la corsa della troppa certezza.
Ho letto anche io una paginetta che appunto risolve il paradosso esattamente come il bambino dice "non vale!" e sono anche dispostissimo a accettare che nel quotidiano possiamo fare davvero a meno di quelle che spesso io stesso ho definito sciocchezze...
MA.. un po' di modestia intellettuale non guasta mai.



Scritto da: Polymetis 21/04/2005 18.02
“Basta che uno parli e pretenda che ciò che dice abbia un senso, per dover ammettere il principio di non contraddizione [...]
Anzi, qualsiasi discorso può avere senso solo se si ammette che le parole che si pronunciano significhino una determinata cosa e non, nello stesso tempo e nelle stessa ottica, anche il suo contrario. [...]
Chi afferma che la frase “Io sono falsa” è sia vera che falsa, deve per forza affermare che il suo paradosso è vero, ossia che è vero che la frase è sia vera che falsa, e non che contemporaneamente il suo paradosso è falso, ossia che è falso che la frase è sia vera che falsa .[...]




In tutte queste frasi fai un assunto scorretto, chi "dubita" di una verità conoscibile non per questo deve essere completamente soggiogato dal "tutto e' caos".
Esiste un approccio, probabilemnte non rigorosissimo, del semplice dubbio. Si puo' comunque continuare a discutere per "convinzioni" e non per "certezze".

Nello stesso modo in cui una misura scientifica, ad esempio il peso di un oggetto, dovrebbe essere espressa come 1,56 Kg +0- 0,1 Kg

La scrittura di cui sopra significa:
"io che ho pesato questo oggetto stimo nel 68% la probabilità che la misura autentica di quel peso sia compresa fra 1,46 e 1,66 Kg"
E poi dicono che gli scienziati sono presuntuosi ... [SM=g27822] !

Come lo scienziato usa e domina questa incertezza ma studia comunque la realtà cosi' anche le persone che osservano le idee (che le studiano) dovrebbero pesarle e misurarle con la stessa modestia.
Si puo' lavorare per ridurre l'intervallo di incertezza ma non e' possibile azzerarlo.


Scritto da: Polymetis 21/04/2005 18.02
Non mi mettere in bocca affermazioni non mie. Io non ho detto di conoscere il vero, bensì che il vero esiste.



In tutti i tuoi interventi (almeno quelli che ho saputo comprendere) probabilmente complice la freddezza della scrittura in un forum dai una sensazione ben diversa.


Scritto da: Polymetis 21/04/2005 18.02
O ha torto Ratzinger, o hanno torto i protestanti, oppure hanno torto entrambi, in nessuno dei tre casi possibili entrambi i contendenti avevano contemporaneamente la verità come il relativismo afferma.




Forse non hai letto quanto ho quotato un messaggio sotto il primo; a me pare che per lo meno quel teologo luterano non tema e non si preoccupi di non essere "gia arrivato" alla verità .. se per Razinger questo al contrario costituisce problema temo sia una debolezza e non una forza.

Il tuo problema mi pare la visione "statica" della verità io mi unisco al purtroppo anonimo di cui sopra nella visione storica e dinamica.


Scritto da: Polymetis 21/04/2005 18.02
P.S. Ho il piacere di parlare con un collega filosofo, con un matematico, con un logico, o chi altro?




Sono davvero quello che ho scritto nella mia presentazione .. un "quasi" fisico (non sono arrivato alla laurea), da 12 anni circa consulente informatico e piccolo imprenditore...

Avrai notato che mi arrabatto in citazioni e collegamenti derivati solo da cultura liceale o poco altro.

Ti saluto

[Modificato da emmeciquadro 21/04/2005 19.18]

berescitte
00giovedì 21 aprile 2005 19:24
Vi seguirò con piacere dovunque andiate ma...
... ma io, anche per riguardo alla concretezza avvocatizia del forum, distinguerei nell'affermazione di emmeciquadro due livelli ben diversi.

Altro è quando dice...
>io personalmente non sostengo che "tutto e' falso" (semplicemente un'affermazione sciocca)... ma che ne io con la mia modesta testa ne tu con tutti i tuoi libri possiamo affermare di conoscere cio che e' vero.

R - Dove non sono per niente d'accordo, perché noi tutti, con la nostra modesta testa, conosciamo esattamente che è vero che gas e ossigeno formano miscela tonante (che volete mi è venuto in testa questo, ma potrei metterci a tutto diritto almeno il 99 % di quello che si trova in ogni enciclopedia).

Altro è quando dice...
>Puo' darsi benissimo che una Verità ci sia... ma io te e qualsiasi altro uomo non dobbiamo per la stessa definizione di verità pretendere di possederla... ne tantomeno di esserne gli unici custodi.

R - E qui io sono d'accordissimo, perché quella "V" maiuscola fa capire che allude alla Verità sussistente. Ma che non c'entra niente con gli accertamenti e le verifiche che si fanno in un forum e nella vita concreta, tutta fatta di verità singole e parcellizzate come quella di cui sopra. Che nessuno di noi "possiede" ma impara e trasmette, essendo a disposizione di tutti.
Questo ricercare, trovare e affermare delle verità singole e parziali anche sul soggetto religione e Dio, e l'obiettare dall'altra parte che nessuna vale perché sarebbero relative (nel senso galeotto di "incerte" e discutibili, quando incerte non lo sono per niente) è ciò che si chiama relativismo religioso.
Ed è su questo piano che, io credo, si pone il rifiuto critico del "relativismo" accennato da Ratzinger. Una critica che chiunque usa il principio di non contraddizione quando ragiona o afferma qualcosa credendo di avere delle ragioni non può non condividere appunto perché, come dice Polymetis, usa per forza di cose di quel principio.
Ta tale costrizione logica sono esclusi solo i matti. Quelli sì che son liberi di... "relativizzare" tutto e il contrario di tutto!...)
emmeciquadro
00giovedì 21 aprile 2005 19:35
Re: Vi seguirò con piacere dovunque andiate ma...
Abbiamo scritto quasi contemporaneamente (siamo ancora connessi entrambi al forum e parte delle osservazioni si accavallano).. ma provo a rispondere anche a berescitte


Scritto da: berescitte 21/04/2005 19.24
R - Dove non sono per niente d'accordo, perché noi tutti, con la nostra modesta testa, conosciamo esattamente che è vero che gas e ossigeno formano miscela tonante [...]



In realtà un discorso analogo e' rimasto aperto su un altro thread (li l'esempio era quello della busta paga) ..

Ho due osservazioni; la prima e' che avrei dovuto mettere piu semplicemente la V maiuscola anche alla prima istanza della parola.. lapsus tastierae ([SM=g27827] )
La seconda e' che evidentemente e' meno noto di quanto pensassi che OGNI misura fisico/scientifica sottintende imprecisione e intervallo di confidenza.
E anche l'esplosione della stessa miscela di gas e' una fatto statisticamente praticamente certo ma non assoluto.


Scritto da: berescitte 21/04/2005 19.24
Ma che non c'entra niente con gli accertamenti e le verifiche che si fanno in un forum e nella vita concreta, tutta fatta di verità singole e parcellizzate come quella di cui sopra. Che nessuno di noi "possiede" ma impara e trasmette, essendo a disposizione di tutti.



E in questo sono ovviamente daccordissimo io altrimenti non sarei qui, felie di aver ritrovato voglia e energia per non perdere il mio tempo solo in qualche libro e in qualche film per trascorrere le mie serate .. (moglie permettendo ovviamente).


Scritto da: berescitte 21/04/2005 19.24
Ed è su questo piano che, io credo, si pone il rifiuto critico del "relativismo" accennato da Ratzinger.



Posso permettermi di aggiungere ... "lo spero vivamente"?
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