Condanna a morte di Saddam Hussein

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salvian
00domenica 5 novembre 2006 14:21
Apprendo dal telegiornale della condanna a morte di quel criminale.
Che ne pensate della condanna a morte?
Possiamo certo essere anche tutti contrari (ed io per primo) alle sentenze capitali, ma, in casi del genere, quando i colpevoli sono gente come Saddam, Hitler e simili (responsabili di un'infinità di delitti) restiamo ancora tutti dello stesso avviso?
Io, forse no! Ma voglio meditare, con il vostro aiuto, per giungere ad una idea più ragionevole.
Quale potrebbe essere la soluzione alternativa (sempre relativamente a questi casi, perchè per il resto sono e sarò sempre contrario).
Ciao
Salvian
irias
00domenica 5 novembre 2006 14:29
ciao Salvatore,
mi chiedo: quale autorità può conferire all'uomo il diritto di vita su un altro uomo?
Personalmente sono contraria alla pena di morte, ti poni il problema per chi si è reso responsabile di un'infinità di deliiti ma ti chiedo:
" su quale base stabilisci il numero oltre il quale si potrebbe mettere in atto la pena di morte?" come si crea il confine?
Siria [SM=x570892]
Dario.from.CS
00domenica 5 novembre 2006 18:29
Se una persona è colpevole..ed è in grado di potere uccidere ancora innocenti, dovrebbe morire...in paesi instabili come l'Iraq, basterebbe un colpo di stato tra anni e Saddam uscirebbe di galera con dei sicuri sostenitori potrebbe fare ancora delle stragi??
Notate che in Afganistan sono tornati i gruppi di Talebani...quando sembrava tutto ormai tacere!
Piantiamola col buonismo filocattolico o comunismo occidentalizzato, chi è pericoloso e capace di nuocere ancora va eliminato!

[Modificato da Dario.from.CS 05/11/2006 18.30]

Achille Lorenzi
00domenica 5 novembre 2006 19:25
Dario.from.CS ha scritto:

Piantiamola col buonismo filocattolico o comunismo occidentalizzato, chi è pericoloso e capace di nuocere ancora va eliminato!

Non sono d'accordo con questo genere di affermazioni, prive di qualsiasi incertezza.
Non credo che coloro che avanzano obiezioni alla pena di morte (parlo in generale, e non del caso specifico menzionato nella discussione), siano filocattolici buonisti o "comunisti occidentalizzati".
Io, per esempio, quando ero ancora TdG, espressi delle critiche in merito al fatto che la WTS approva la pena di morte.
Puoi trovare il mio scambio di corrispondenza con la Betel qui:

www.infotdgeova.it/pena.htm

Io sono un sostenitore di Amnesty International, un'associazione che non è ne filocattolica né filocomunista, ma che cerca di portare avanti il rispetto dei fondamentali diritti umani nel mondo, intervenendo in vari modi anche per far cessare le esecuzioni capitali, che avvengono ancora spessissimo in varie parti del mondo, colpendo persone accusate dei più vari "reati", compresi ragazzi minorenni.

Il sito di Amnesty:

Amnesty International - Vai alla home page

Una pagina in cui si parla delle condanne a morte di ragazzi minorenni:
www.amnesty.it/educazione/formazione/mainstreaming/bambini/...

Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 05/11/2006 19.30]

salvian
00domenica 5 novembre 2006 22:39
Cara Siria
io personalmente in coscienza (di singolo) concordo con te e con Achille con l’essere contrario alla pena di morte e senza alcun confine oltre il quale si possa essere di diverso avviso.
In questi casi la perplessità mi nasceva proprio da quanto dice Dario:
lasciandoli in vita potremmo dopo qualche tempo essere punto e a capo e allora che si fa?

Come singolo non posso che essere contrario a questo genere di diritti che l’uomo vorrebbe arrogarsi nei confronti di altri simili, perché, come persone singole abbiamo il dovere di amare il prossimo come noi stessi.

Ma il dovere di ogni singolo non esclude che, in caso di offesa alla comunità, sia lo Stato a difendere la vita dei suoi cittadini, perché in quanto autorità superiore (voluta da Dio) deve tutelare i buoni contro i malvagi anche con l’uso della spada per la giusta condanna di chi opera il male “… perché non invano essa porta la spada …” (Romani 13,4).

Salvatore
greg.46
00domenica 5 novembre 2006 22:42
Re:
Penso che la pena di morte sia sempre sbagliata.
Comunque e dovunque.



@nounou@
00lunedì 6 novembre 2006 13:41
anch io come Achille sostengo Amnesty, tanto che ho inserito anche il link nelle mie pagine web,..personalmente penso che nessun uomo di potere possa arrogarsi il diritto di morte su un altro essere, qualsiasi cosa abbia fatto.
è vero che lo Stato deve tutelare i suoi cittadini dalle persone come Sadam ma non certo amazzandolo!
)Mefisto(
00lunedì 6 novembre 2006 16:02
Ma perchè privare i poveri vermetti di un succulento piatto come il corpo di saddam? Non avete pensiero di affamare dei poveri animalini? Ora tenendo presente, che io a differenza di voi, non ho il concetto di "coscienza", "pietà", "perdono" ect ect, ossia non essendo battezzato alle vostre religioni, sono propenso a non far nuocere più un'individuo che ha "provato" armi batteriologiche su persone indifese come i Curdi, ossia su bambini e donne principalmente. "Chi semina la morte avrà la morte, sia per mano dell'Altissimo che di Coloro che combattono insieme a Lui", mi sembra di ricordare che la bibbia dica così. Quindi basta con questi pietismi, buoni solo a far del male e basta, non dice anche un proverbio "La mela cattiva fa marcire anche le mele buone"?


[Modificato da )Mefisto( 06/11/2006 18.22]

greg.46
00lunedì 6 novembre 2006 19:10
Ancora su Saddam
Su un giornale gratuito di Venezia oggi ho trovato un'analisi molto interessante della vicenda di Saddam, la sua condanna a morte ecc.
Scusate la lunghezza, ma penso che meriti.

Il processo al tiranno e la falsa coscienza
Mettiamo, per un momento, da parte le frottole sulle armi di sterminio di massa
e sull'Iraq in grado di portare morte e distruzione in ogni luogo del mondo con
le sue armi segrete. E torniamo all'altro grande motivo con il quale fu giustificata la guerra:la
necessità di liberare un popolo da suo tiranno.Cacciato Saddam Hussein sarebbe arrivata la
democrazia;la primavera del Medio Oriente,con grandi prati fioriti, là dove prima c'era polvere e
deserto.La messinscena dell'abbattimento della statua del tiranno di fronte ad un gruppo di festanti
figuranti al seguito degli americani, avrebbe dovuto diventare l'allegoria del nuovo corso.
Gli anni successivi hanno raccontato un'altra storia. Di prati fioriti se ne sono visti ben pochi;di fosse
comuni molte di più. Di ricostruzione si è visto egualmente poco; di distruzione assai di
più.Anzi,secondo un calcolo tanto terribile quanto realistico,mettendo a confronto la media
degli innocenti assassinati dal regime di Saddam con quelli morti dalla “l i b e ra z i o n e ” in poi,si può
affermare che questo scampolo di democrazia è costato al popolo iracheno quanto un centinaio di
Saddam Hussein. E'difficile prescindere da queste considerazioni nel commentare la sentenza di ieri,
con la quale il tiranno di Baghdad è stato condannato all'impiccagione. Perché è del tutto evidente che
si è trattato di un processo alla storia,nel quale -però -alcuni capitoli sono stati sapientemente rimossi.A
cominciare dal Saddam,“amico ” dell'occidente e considerato il baluardo contro l'espansione dell'Iran
khomeinista,armato fino ai denti e lasciato libero di sterminare i suoi oppositori.In molti processi si
condannano non solo gli assassini,ma anche i mandanti e i mandanti morali. I mandanti di ieri,sono i
pubblici ministeri di oggi. Per questo l'impiccagione del tiranno altro non è che la rappresentazione
della falsa coscienza,di chi pensa che questa morte serva a mondare l'occidente dalle sue colpe. E
questo va detto,pur affermando che Saddam Hussein è stato un dittatore sanguinario che non merita
pietà. Ma farne un martire per salvarci l'anima non servirà a molto. Né farà tornare in vita le migliaia di
innocenti,morti nelle stragi e nel massacro quotidiano che qualcuno,con perfido cinismo,si ostina a
chiamare democrazia.
Gianni Cipriani
Dario.from.CS
00domenica 19 novembre 2006 19:20
Re:

Scritto da: Achille Lorenzi 05/11/2006 19.25
Dario.from.CS ha scritto:

Piantiamola col buonismo filocattolico o comunismo occidentalizzato, chi è pericoloso e capace di nuocere ancora va eliminato!

Non sono d'accordo con questo genere di affermazioni, prive di qualsiasi incertezza.
Non credo che coloro che avanzano obiezioni alla pena di morte (parlo in generale, e non del caso specifico menzionato nella discussione), siano filocattolici buonisti o "comunisti occidentalizzati".
Io, per esempio, quando ero ancora TdG, espressi delle critiche in merito al fatto che la WTS approva la pena di morte.
Puoi trovare il mio scambio di corrispondenza con la Betel qui:

www.infotdgeova.it/pena.htm

Io sono un sostenitore di Amnesty International, un'associazione che non è ne filocattolica né filocomunista, ma che cerca di portare avanti il rispetto dei fondamentali diritti umani nel mondo, intervenendo in vari modi anche per far cessare le esecuzioni capitali, che avvengono ancora spessissimo in varie parti del mondo, colpendo persone accusate dei più vari "reati", compresi ragazzi minorenni.

Il sito di Amnesty:

Amnesty International - Vai alla home page

Una pagina in cui si parla delle condanne a morte di ragazzi minorenni:
www.amnesty.it/educazione/formazione/mainstreaming/bambini/...

Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 05/11/2006 19.30]




Io non sono a priori a favore delle pene capitali come per esempio le usano molti stati USA, i crimanali comuni come assassini possono tranquillamente godersi un bel carcere duro a vita, ma il mio discorso si rivolge verso quei personaggi dotati oltre che di grandi capacità criminali, dotati sempre di numero considerevole di persone che per vari motivi gli sono fedeli, legati, simpatizzanti, pronti a seguirlo e portare al potere nuovamente individui come Saddam Hussein o altri dittatori, capi terroristici ecc..
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