Sono in ritardo perché mi trascuro. Ma non posso lasciarvi senza un grazie immenso
Siete stati tutti formidabili. Grazie, amici.
Mi avete strappato un lacrimone di commozione. Da noi si dice che quelli come me sono grossi e fresconi!
Io non volevo. E' stato come si vede, Achille, a tirarmi di prepotenza dentro il salotto delle torte.
Io sono diabetico, mi fanno male.
Io sono vecchiotto, contare gli anni mi fa peggio.
Diventano evviva perché ce li ho e sono una mia ricchezza (che cerco di rifondere come posso);
ma sono anche condoglianze perché sono altrettanti di meno del capitale che mi sono risicchiato.
Insomma è proprio un casino di agrodolce, una situazione ossimorica indefinibile.
Che se non ci fosse Gesù a dire che la vita vince sulla morte sarebbero pianti.
Invece così, copme operaio nella sua vigna che cerca di essere servo buono e fedele, mi sento di poter dire che sono sinceramente felice. Felice di esserci, di avere tanti amici, di essere tra fratelli che amano Dio e che parlano di valori interessanti, umani, divini, superlativi. Il top di ciò che possa interessare gli esseri umani.
E tra loro
Io sono solo...
"un di quei che furci, sonci e saranci"
Intanto me devo arancia' come posso pe' tira' avanti pe' s'tantri du/trecent'anni che me mancheno....
Ma è sicuro che insieme a voi saranno piacevoli.
E chiedo sinceramente perdono a chiunque si sia sentito anche lontanamento infastidito da ciò che ho scritto. Giuro che non ne avevo l'intenzione.
Pace e bene a voi tutti, oa e sempre!
Bery