Non so se negli ultimi tempi sia cambiato qualcosa, ma ai miei tempi, i giorni di Natale e Capodanno, essendo festivi, si organizzavano delle fantozziane comitive di predicazione!!!
L'orario delle comitive era spostato di mezz'ora, cioè non alle canoniche 8.30 ma alle 9.00. Svegliataccia come nei giorni di scuola, o feriali, ma in un silenzio irreale. A seguire colazione, sbarbamento, vestizione, preparazione della borsa. Scrittura del giorno in comitiva.
Tipicamente il territorio era fuori città, in qualche ameno paesello del circondario, meglio se in montagna. Ritrovo intorno alle 10 nella piazza principale, semideserta e gelida, quindi organizzazione e distribuzione del territorio.
Ovviamente, lo spostamento di mezz'ora non era sufficiente, infatti molti non aprivano proprio. Qualcuno, probabilmente svegliato dal suono del campanello, urlava incomprensibili insulti da dietro la porta. Qualcuno invece apriva e, bendisposto dal periodo festivo, ci faceva accomodare in casa al calduccio, offrendo anche dei dolci, e chiacchierando del più e del meno e citando qualche scrittura ogni tanto, si riusciva anche a lasciare qualche rivista. Naturalmente si ricevevano gli auguri, e ovviamente si rispondeva con un "grazie", senza aggiungere "altrettanto", ma alcuni di noi contraccambiavano la cortesia augurando una "buona giornata". E così si riuscivano a tirare le classiche due ore di predicazione...
Pomeriggio, se non era giornata di adunanza, ci si organizzava per trascorrerlo insieme a qualche famiglia. Ovviamente, si mangiava il panettone e si stappava lo spumante, visto che ormai gli "altri" avevano già fatto...
Che tristezza mi viene a ripensarci