Carissimi utenti del forum,
innanzi tutto vorrei precisare che non si tratta di una discussione con scopi critici,ma vuole essere uno spunto per riflettere per tutti.
Nel forum si sono affrontati argomenti come il purgatorio, come ottenere la salvezza e venerazione e preghiera rivolta ai santi e a Maria. Inoltre ho letto spesso affermazioni come "la chiesa Cattolica è la Chiesa fondata da Gesu' perchè c'è discendenza nella chiesa cattolica di apostoli" e cosi via... Quindi ne voglio approfittare per fare dei varii topic di quello che affermano i teologi papisti in contraddizione con le Sacre Scritture mettendo a confronto quello che afferma la Chiesa con quello che afferma la Bibbia.. Come primo argomento trattero' la salvezza..
Spero che il tutto sia preso con uno Spirito fraterno e non con presunzione ne superbia come si è fatto nelle precedenti discussioni, nonostante saro' lungo per spiegare al meglio quello che penso,invito anche il piu' convinto della teologia cattolica e il piu' pigro a leggere quello che diro' se veramente interessato alla ricerca della verità..
Prima pero' di esprimere la mia opinione su quanto secondo me è in constrasto alle scritture,voglio definire dei concetti base:
-Dio è Dio è l’essere perfettissimo, Creatore e Signore del cielo e della terra che ha fatto dal nulla tutte le cose,questo Dio non è corpo ma è puro Spirito. Dio è in cielo,in terra e ovunque ed è ogniscente ed ognipotente e si prende cura delle creature che lo accettano nella loro vita
-La santissima Trinità,cioè Le tre Persone della santissima Trinità sono il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo
-Gesù Cristo è la seconda Persona della Santa Trinità, cioè il Figlio di Dio fatto uomo,vero Dio e vero uomo allo stesso tempo. Il Figliuolo di Dio si è fatto uomo prendendo un corpo ed un’anima come abbiamo noi, nel seno di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo. Egli risuscito' e verrà per la salvezza di chi ha creduto e posto la sua fiducia in Lui.
-Il peccato di Adamo spogliò lui e tutti gli uomini rendendoli soggetti al peccato, a satana, alla morte, all’ignoranza, alle cattive inclinazioni e ad ogni altra miseria..L’anima dell’uomo non muore col corpo, ma vive in eterno, essendo spirituale.
-Il Paradiso e gli inferi: Persisteranno eternamente e c'è chi andrà in uno chi nell'altro
-la Risurrezione è la fase in cui alla fine del mondo ci sarà la morte della carne e per grazia di Dio saremo giudicati,c'è chi andra' in Paradiso chi all'inferno,tutti saranno indirizzati in una delle due vie.
Oltre a tali insegnamenti ,pero' la Chiesa cattolica ha messo al di sopra della Parola che è la testimonianza che Dio ci ha donato attraverso gente ricolma di Spirito Santo che ci spiega quello che Lui ha fatto,di quello che Lui fa e di quello che Lui vuole da noi,che vengono messe delle tradizioni al di sopra della Parola.. E questo l'ho riscontrato personalmente,non solo leggendo libri di teologia ma anche parlando con moltissimi Cattolici..
prendo in esame la
Dottrina Della Salvezza secondo i teologi papisti
La chiesa cattolica romana afferma "il Figliuol di Dio si fece uomo per salvarci, cioè per redimerci dal peccato" ed in questo insegna il giusto.. Ma passando a spiegare il come Cristo ci salva essa afferma tramite i teologi che Cristo "ci redense dal peccato originale che cancella in noi col Battesimo, e ci redime dai peccati nostri colla Penitenza che perdonandoceli, ci condona anche l’Inferno per essi meritato, e ci riacquista il diritto al Paradiso".. Che cosa vogliono dire queste parole? Che quando il bambino viene battezzato (cioè quando gli viene versata l’acqua benedetta sul capo) viene liberato dalla schiavitù del peccato, viene giustificato dinanzi a Dio, gli viene cancellato il peccato originale, ed ottiene di entrare in paradiso (senza fede quindi).. poi quando è cresciuto e compie dei peccati mortali, che sono i soli che secondo la teologia papista lo privano della grazia divina e lo rendono degno di pena o morte eterna all’inferno, allora si deve andare a confessare dal prete, che lo redime da essi, lo giustifica, e glieli rimette, assolvendolo e dandogli delle opere di penitenza da compiere per espiarli appieno perché i meriti di Cristo non bastano,quindi l’uomo deve anche lui dare la sua parte di soddisfazione per i suoi peccati a Dio! Così, tramite la confessione fatta al prete e l’osservanza delle opere prescrittegli, egli può ricuperare la grazia perduta, e meritarsi il paradiso. In sostanza la salvezza di cui parlano i teologi papisti non si ottiene per fede soltanto (e quindi non per grazia di Dio) il che equivale a dire che Cristo in realtà non è venuto a salvarci ma ad aiutarci affinché ci salvassimo da noi stessi con le NOSTRE opere,molto strano se leggiamo Galati 3:3 "Siete cosi insensati? dopo aver cominciato con lo Spirito volete ora raggiungere la perfezione con la carne?" e poi a seguire in Galati 3:1 "E che nessuno mediante la legge sia giustificato davanti a Dio è evidente perchè il giusto vivrà per fede,ma la legge non si basa sulla fede anzi essa dice << chi avrà messo in pratica queste cose vivrà per mezzo di esse>>" e mi sembra quello che affermano i Papisti,cioè che tramite le opere si puo' essere salvati,ma in realtà è solo la fede che puo' farlo..
Ho voluto fare questa premessa per fare capire, senza entrare per ora nei dettagli di questi due sacramenti essenziali alla salvezza (questo lo faremo quando parleremo specificatamente di essi), che la teologia papista insegna non la salvezza per (sola) fede, come la insegna la sacra Scrittura, ma una salvezza per mezzo della penitenza (il che implica sempre si tenga presente questo,il dovere fare qualcosa per espiare i propri peccati) quando si è cresciuti. E’ vero che si parla ANCHE di fede, ma i papisti, oltre a fare delle strane distinzioni di fede come quella tra la fede teologale e quella di fiducia è capire chiaramente, e ripeto chiaramente, che per la sola fede non si viene salvati, per la sola fede non si ottiene la remissione dei peccati, per la sola fede non si viene giustificati, per la sola fede non si ottiene la vita eterna. Il messaggio in sostanza è questo: ‘Non basta credere per essere salvati, giustificati, perdonati, ed entrare in paradiso’.
In questa prima parte quindi confuterò maggiormente la dottrina che dice che l’affrancamento dal peccato, la giustificazione, la remissione dei peccati, e la vita eterna si ottengono per opere meritorie, in altre parole la salvezza per opere prescritta agli adulti dalla chiesa papista che possiamo benissimo chiamare autoredenzione. Sì, perché nei fatti la redenzione offerta dal cattolicesimo agli uomini è un autoredenzione perché essa si fonda essenzialmente sui meriti umani che consistono nel cattolicesimo in digiuni, mortificazioni, atti di misericordia, elemosine, preghiere e cerimonie cosiddette sacre. Questo è un dato di fatto; ma i teologi papisti san ben mascherare questa autoredenzione parlando di grazia. Ma di una grazia suddivisa in due specie; grazia santificante e grazia sacramentale che vengono conferite all’uomo dai loro sacramenti. Senza entrare nei dettagli mi limito a dire che questa loro grazia conferita dai sacramenti mette in grado l’uomo di meritarsi, e ripeto meritarsi, la salvezza eterna.
Ora, con la grazia di Dio, dimostrerò che non è affatto in virtù di opere che si viene liberati dai peccati, che non è in virtù di opere che si viene giustificati, che non è in virtù di opere che si ottiene la remissione dei peccati, e che non è in virtù di opere che si ottiene la vita eterna grazie alle opere,ma che solo ed esclusivamente mediante la fede, quindi per la grazia di Dio (gratuitamente) si viene salvati e la salvezza è per grazia, totalmente per grazia, l’uomo in realtà non la merita ma la riceve per Grazie infinita del Padre, dalla sua mano misericordiosa..
Invece la teoria dei Papisti è questa "La redenzione dal peccato si ottiene mediante il battesimo e la penitenza. I meriti di Cristo non bastano per riceverla, bisogna perciò fare delle opere buone per ottenerla." sostengono che il battesimo libera dal peccato chi lo riceve (quindi non solo gli infanti ma anche gli adulti che per esempio si convertono dal buddismo al cattolicesimo); ed affermano pure che una volta battezzati se si compiono dei peccati ‘mortali’ si perde la grazia e quindi è necessario andare a confessarsi dal prete per ottenere la liberazione da essi e ricuperare la grazia perduta. Va detto però che quantunque il prete abbia ricevuto da Cristo l’autorità di rimettere i peccati, al penitente dopo la confessione rimane da espiare una parte della colpa meritata. Perché questo? Perché i meriti di Cristo (che il prete pretende di applicare al penitente con la formula assolutoria) sono insufficienti a salvarlo per cui non è sufficiente la fede a salvarlo, cioè per lui non è sufficiente pentirsi e credere che Gesù Cristo è morto anche per i suoi peccati sulla croce ed è risuscitato per la sua giustificazione, ma occorrono pure delle opere buone (chiamate opere di soddisfazione). E come sostengono ciò con le sacre Scritture? Prendono le seguenti parole di Paolo ai Colossesi: “E quel che manca alle afflizioni di Cristo lo compio nella mia carne a pro del corpo di lui che è la Chiesa”, e gli danno questo significato: ‘Noi dobbiamo cooperare con Cristo per la nostra salvezza mediante le nostre opere meritorie, quindi con i nostri patimenti; e questo perché noi dobbiamo compiere quello che manca alle afflizioni di Cristo’
Confutazione di questa teoria..
Si viene liberati dalla legge del peccato e della morte credendo in Gesù e quindi per grazia
La sacra Scrittura afferma che tutti hanno peccato, perciò tutti sono schiavi del peccato che commettono poichè che é scritto: “Chi commette il peccato è schiavo del peccato”; ed essa afferma che per essere affrancati dalla schiavitù del peccato bisogna soltanto ravvedersi dai propri peccati e credere nel Signore nostro Gesù Cristo. Quindi, è da escludersi sia che il battesimo (sia per infusione che per immersione) salva dal peccato, perché la fede (che è quella che salva) deve precedere e precede il battesimo [attenzione il battesimo è comunque per chi lo fa in età adulta e quindi cosciente di quello che fa un segno di appartenenza al Signore]; e sia che la confessione al prete redima dal peccato perché, secondo la Scrittura, c’è bisogno solo di pentirsi e di credere col cuore in Cristo Gesù per ottenere la redenzione dal peccato, senza bisogno alcuno di un mediatore terreno.
Le seguenti Scritture attestano in maniera inequivocabile che si viene salvati soltanto mediante la fede, e quindi non mediante il battesimo che segue la fede e neppure tramite delle opere buone.
Paolo e Sila, quando il carceriere di Filippi chiese loro: “Signori, che debbo io fare per esser salvato?”, gli risposero: “Credi nel Signor Gesù, e sarai salvato tu e la casa tua”.
Essi non gli dissero: ‘Fatti battezzare e sarai salvato’ e neppure: ‘Fai delle opere buone e sarai salvato’, perché sapevano che l’uomo viene salvato mediante la fede nel Signore Gesù e non mediante il battesimo o delle opere buone. Ma poniamo il caso che questa domanda sia fatta ad un prete, che risponderà egli? Egli risponderà così: devi farti innanzi tutto battezzare, devi credere tutte le cose che Dio ha rivelate alla sua Chiesa e che sono nella Bibbia e nella tradizione e poi devi fare delle opere giuste. Dopo avere fatto tutto ciò però non puoi essere certo di essere salvato perché potresti cadere in qualche peccato mortale e perdere così la grazia ricevuta; in questo caso comunque c’è la confessione che ti salva. Ma per fare una buona confessione occorrono diverse cose e poi che tu faccia le opere prescritte dal confessore. Studiati di ricevere i sacramenti della chiesa e di fare del tuo meglio e spera di essere salvato ma non dire mai che sei salvato: questa è sfacciata presunzione. Ma ditemi: Non è tutto ciò una via molto complicata e del tutto insicura?
Cornelio era un uomo pio e temente Dio con tutta la sua casa, e faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio del continuo, ma nonostante ciò non era ancora stato salvato dai suoi peccati quando l’angelo di Dio gli apparve in visione dicendogli di mandare a chiamare Simon Pietro. Questo é confermato dal fatto che l’angelo gli disse: “Manda a Ioppe, e fa’ chiamare Simone, soprannominato Pietro; il quale ti parlerà di cose, per le quali sarai salvato tu e tutta la casa tua”. Cornelio fu salvato quando accettò per fede le parole che Pietro disse in casa sua.
Quindi, quest’uomo non fu salvato né dal battesimo (che gli fu ministrato dopo che credette) e neppure dalle sue elemosine ma fu salvato dalla sua fede nel Vangelo che Pietro gli predicò. Certamente se le preghiere e le elemosine che faceva Cornelio fossero state sufficienti per la sua salvezza non ci sarebbe stato bisogno ch’egli udisse l’Evangelo e credesse in esso. Il fatto è però che Cornelio benché temesse Dio, lo pregasse e facesse molte elemosine era ancora perduto e schiavo del peccato. Fu indispensabile anche per lui sentire l’Evangelo e credere in esso per essere salvato perché la salvezza non la conferisce il battesimo e non è il frutto di opere buone ma il dono di Dio che si riceve credendo e non operando.
Inoltre,Paolo disse ai Romani: “Sia ringraziato Iddio che eravate bensì servi del peccato, ma avete di cuore ubbidito a quel tenore d’insegnamento che v’è stato trasmesso; ed essendo stati affrancati dal peccato, siete divenuti servi della giustizia”. I credenti di Roma furono salvati dai loro peccati ubbidendo al Vangelo, cioè credendo nel Vangelo, e non mediante il battesimo o per avere fatto delle opere buone.
Paolo disse ai Romani: “Io non mi vergogno dell’Evangelo; perché esso é potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente”; questo significa che è il messaggio della Buona Novella che libera dai peccati tutti coloro che credono in esso. E noi siamo testimoni della salvezza operata dal Vangelo in coloro che erano schiavi di ogni sorta di iniquità: uomini che nel passato erano fornicatori, sodomiti, ladri, ubriachi, avari, stregoni, bugiardi, sono stati liberati dal peccato a cui essi ubbidivano soltanto mediante la loro fede nel Vangelo. Essi non avrebbero mai potuto essere liberati dalla schiavitù delle loro passioni peccaminose mediante il battesimo, o mortificando il loro corpo, o facendo elemosine, visitando gli ammalati, le vedove e gli orfani, o dando da mangiare agli affamati e da bere agli assetati, e questo sempre perché si viene liberati dalla schiavitù del peccato credendo, soltanto credendo, il che precede sempre il battesimo e il buon operare ordinato da Dio ai credenti.
Paolo dice agli Efesini: “Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù d’opere, affinché niuno si glorî..”.
Noi che abbiamo creduto nel Vangelo della nostra salvezza siamo stati liberati dai nostri peccati mediante la sola fede nel Vangelo; nessuno di noi può dire di essere stato salvato dai suoi peccati mediante il battesimo o per avere fatto delle elemosine, delle visite agli ammalati, alle vedove e agli orfani, o per avere dato da mangiare, da bere e da vestire a coloro che ne avevano bisogno, appunto perché non é in virtù del battesimo in acqua o di opere buone che abbiamo ottenuto questa grande salvezza, ma soltanto, e lo ripeto soltanto, per avere creduto nel Vangelo della grazia di Dio. Se si potesse essere salvati mediante delle opere buone, Cristo sarebbe morto inutilmente, e sarebbe quindi inutile predicare l’Evangelo a tutti quegli uomini che pensano di pervenire alla salvezza facendo il bene a se stessi ed agli altri. Ma oltre a ciò, bisogna dire che se si potesse essere salvati mediante delle opere buone, gli uomini avrebbero di che gloriarsi nei confronti di Dio, perché potrebbero dire di essersi meritati la salvezza, in altre parole potrebbero dire che essa è stata il frutto delle loro fatiche, e non direbbero mai e poi mai che essa é il frutto del tormento dell’anima di Cristo Gesù. Essi potrebbero dire che sono stati loro a soffrire per salvarsi, e non più che Cristo, il Giusto, ha sofferto per noi ingiusti per affrancarci dalla schiavitù del peccato. Ma, come diceva Paolo ai Romani, “dov’è dunque il vanto? Esso è escluso. Per qual legge? Delle opere? No, ma per la legge della fede”, poiché noi riteniamo che l’uomo venga salvato mediante la sua fede in Gesù Cristo. Ecco, perché noi non abbiamo nulla di che vantarci, perché siamo stati salvati mediante la legge della fede, e quindi per sola grazia!
Ancora una volta Paolo lo conferma,“Ma noi siamo in obbligo di render del continuo grazie di voi a Dio, fratelli amati dal Signore, perché Iddio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità”.
Giusto per citare un'altra versetto a supporto di quanto dico,Paolo dice ANCORA a Timoteo che Dio “ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non secondo le nostre opere, ma secondo il proprio proponimento e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù avanti i secoli, ma che è stata ora manifestata coll’apparizione del Salvator nostro Cristo Gesù...”.
E Gesu' stesso lo diceva a chi credeva in Lui "la tua fede t'ha salvato".. Perchè dobbiamo contraddire quello che dice la Bibbia?
quindi..
A voi uomini che ritenete di poter essere giustificati per le opere e rifiutate di essere giustificati gratuitamente da Cristo Gesù dico questo:sappiate che tenendo una simile condotta voi non fate altro che conservare addosso i vostri abiti di peccato e rinunciare alla veste bianca (la giustizia di Dio) di cui vengono rivestiti tutti coloro che cessano di appoggiarsi sulle proprie opere e credono nel Signore Gesù per essere giustificati. Riflettete o uomini e donne; non comprendete che, come dice Paolo, “se la giustizia si ottiene per mezzo della legge, Cristo è dunque morto inutilmente”, e che cercando di essere giustificati per le opere della legge non fate altro che annullare la grazia di Dio e rendere vana la fede per voi stessi? Fate dunque questo; non appoggiatevi più sulle vostre opere per essere giustificati ma soltanto credete che Gesù è il Cristo che è morto per i vostri peccati e risuscitato dai morti il terzo giorno’ perchè questo basterà a redimerci dai peccati.
Quindi.. confutando questa teoria capiamo che il purgatorio è una falsità,poichè non saranno le nostre opere a farci meritare il purgatorio che secondo i papisti servirebbe per scontare i peccati prima di arrivare al Paradiso ma la sola fede,poichè il sacrificio di Gesu' Cristo non è inutile! Ma serve per chi crede nel suo sacrificio,che il peccato ci verrà perdonato e basta la fede in lui per essere salvati. E poi ancora, se le opere buone sono meritatorie di vita eterna, allora perché mai il Figlio di Dio sarebbe venuto a soffrire in questo mondo? Poteva rimanere presso Dio Padre senza venire in questo mondo e comunque saremmo salvati in base alle opere buone..Infatti Gesù ha detto ai suoi discepoli: “Quand’avrete fatto tutto ciò che v’è comandato, dite: Noi siamo servi inutili; abbiam fatto quel ch’eravamo in obbligo di fare”? Bisogna essere veramente arroganti per affermare che Dio debba dare la vita eterna per giustizia a coloro che fanno opere meritorie! Per queste ragioni va rigettata la dottrina che afferma che la vita eterna viene data da Dio PER MERITO,perchè in realtà c'è la concede solo di Grazia a noi peccatori..
E ci sono versetti nella Bibbia CHIARISSIMI detti da Gesu' stesso,infatti...
Gesù disse: “Chi crede ha vita eterna”, e: “Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figliuolo e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”, ed ancora: “E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figliuol dell’uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna”
Quindi nemmeno il Purgatorio ha senso poichè sarebbe come dire "si viene salvati anche per opere poichè dobbiamo meritarcelo"
Quindi in riassunto cos'è che ci salva in realtà?
L'avere fede! Sulla Bibbia c'è un versetto che dice "Credi nel tuo cuore che sarai salvato e confessalo con la tua bocca",quindi per essere salvati questo è quello che la Bibbia ci suggerisce:
Credilo con il tuo cuore e confessalo con la tua bocca,quindi se vuoi Fai una preghiera a Gesu' SENTITA,anche ora se hai voglia è di "Gesu',io ti accetto nella mia vita come Salvatore dei miei peccati,grazie per la tua misericordia"!..
A presto trattero' altri argomenti come i sacramenti della chiesa cattolica,i santi,e perchè non si puo' dire che la chiesa cattolica è quella fondata da Cristo. A presto e che Dio vi benedica tutti,
September Rain
ps: nonostante ho già fatto i primi riferimenti al purgatorio,presto faro' un topic dedicato proprio a questo che spiega meglio perchè non è coerente con le sacre scritture
[Modificato da SeptemberRain 24/06/2007 6.47]