petitio
00martedì 16 novembre 2004 12:58
Dato l'accertamento della scorrettezza truffaldina con cui la Dirigenza geovista ha citato opere di vari autori*, la domanda consiste nel sapere se in tal modo essa ha inteso ingannare i suoi stessi Testimoni o ha inteso far loro scuola di come strumentalizzare gli autori citati?
E' vero infatti che essa ha invitato ad usare onestamente "ciò che l'Autorità citata voleva dire" (Manuale, pag. 155). Ma ha anche scritto, a propoito del Corpo Direttivo, che "i fatti contano più delle parole". Quindi non potrebbe essere che essa coi fatti voglia inculcare ai suoi fedeli una "strategia di guerra" che autorizza a mentire, mentre ufficialmente propala di comportarsi correttamente?
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* Cf dal Libro di L. MINUTI, I Testimoni di Geova non hanno la Bibbia, Coletti, i casi della citazione truffaldina del Liddell e Scott circa la croce, del Mc Kenzie circa la Trinità, di Civiltà Cattolica circa pretesi "elogi" tributati ai TG da fonti cattoliche ecc...