Chi è che sa qualcosa dell' Antico Testamento?

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=Marcuccio=
00martedì 30 gennaio 2007 09:34
E' ormai noto che il Nuovo Testamento della TNM è stato oggetto di alterazioni e manipolazioni, omissioni e anche interpolazioni al fine di coartare la Sacra Scrittura alla dottrina preconfezionata del Corpo Direttivo. Mi chiedo, invece, quali punti dell'Antico Testamento dottrinalmente rilevanti sono stati oggetto delle stesse cose. Non parlo, quindi, solo di "sviste" traduttive (come le interessanti e divertenti annotazioni di De Paolis) e interpretazioni teologiche delle pericopi bibliche, ma punti veramente critici e nodali a livello proprio di traduzione dell'A.T. che vengono usati dai TdG per creare (su una base di una traduzione sbagliata) la loro "solida" dottrina.
Chi di voi in questo forum sa qualcosa?

Ogni bene
Marcuccio
andreiu2
00martedì 30 gennaio 2007 10:00
Re:

Scritto da: =Marcuccio= 30/01/2007 9.34
E' ormai noto che il Nuovo Testamento della TNM è stato oggetto di alterazioni e manipolazioni, omissioni e anche interpolazioni al fine di coartare la Sacra Scrittura alla dottrina preconfezionata del Corpo Direttivo. Mi chiedo, invece, quali punti dell'Antico Testamento dottrinalmente rilevanti sono stati oggetto delle stesse cose. Non parlo, quindi, solo di "sviste" traduttive (come le interessanti e divertenti annotazioni di De Paolis) e interpretazioni teologiche delle pericopi bibliche, ma punti veramente critici e nodali a livello proprio di traduzione dell'A.T. che vengono usati dai TdG per creare (su una base di una traduzione sbagliata) la loro "solida" dottrina.
Chi di voi in questo forum sa qualcosa?

Ogni bene
Marcuccio



Beh, così di primo acchito mi viene in mente "la forza attiva di Dio", traduzione del termine ruach. Inoltre da quanto ne so nell'AT, se vi sono manipolazioni nel testo sono molto meno evidenti. Più che altro si tratta di traduzioni incomprensibili nel linguaggio italiano moderno. Ha fatto una bella ricerca Bruno su questo argomento.

[SM=g27811]
Achille Lorenzi
00martedì 30 gennaio 2007 12:41
Mi sembra che qui ci sia qualcosa che ti può interessare:
www.infotdgeova.it/verbi.htm

Tempo fa poi abbiamo discisso di come la TNM rende il verbo ebraico "chanep":
83.211.3.34/viewmessaggi.aspx?f=47801&idd=83

Anche qui la traduzione (erronea) serve a sostenere un punto di vista della WTS.

Ciao
Achille

=Marcuccio=
00martedì 30 gennaio 2007 13:06
Grazie...
Grazie di cuore a te Andreiu2, seguirò il tuo consiglio e chiederò anche a Bruno. Grazie anche a te Achille per i messaggi sempre puntuali su qualsiasi cosa ti chiedo.

Ogni bene
Marcu
berescitte
00venerdì 2 febbraio 2007 12:06
Io ti indico due punti di grande rilievo

- Il tradurre Ezechiele 18,4 con "l'anima che pecca essa stessa morrà" dove non si parla di anima ma di persona, dove la morte non è morte reale perché si resta vivi anche se peccatori, dove tutto il capitolo (il contesto!) non sta discettando della morte o meno dell'anima ma della responsabilità individuale;

- Il tradurre Giobbe 19,26 così come lo traducono (illeggibile!), per non fargli dire quello che dice nel testo della CEI: Giobbe da morto, senza pelle e senza carne vedrà Dio.
moscarossa
00venerdì 2 febbraio 2007 18:56
Un brano del nuovo testamento
Un’astuta sottigliezza che confonde molti
Ebrei 11:13-16
13 In fede moriron tutti costoro, senz'aver ricevuto le cose promesse, ma avendole vedute e salutate da lontano, e avendo confessato che erano forestieri e pellegrini sulla terra. 14 Poiché quelli che dicon tali cose dimostrano che cercano una patria. 15 E se pur si ricordavano di quella ond'erano usciti, certo avean tempo di ritornarvi. 16 Ma ora ne desiderano una migliore, cioè una celeste; perciò Iddio non si vergogna d'esser chiamato il loro Dio, poiché ha preparato loro una città. Ebrei 11:13-16. Riveduta

Il verso 16 nella TNM si legge: “Ma ora aspirano a un [luogo] migliore, cioè uno che appartiene al cielo.

Ecco il greco: 11:16 nàn {ora} d {ma} kre…ttonoj {una migliore} Ñršgontai {desiderano}, toàt' œstin {cioè} ™pouran…ou {celeste}. diÕ {perciò} oÙk {non} ™paiscÚnetai {si vergogna di} aÙtoÝj {-} Ð qeÕj {dio} qeÕj {il dio} ™pikale‹sqai {essere chiamato} aÙtîn {loro}, ¹to…masen {ha preparato} g¦r {poiché} aÙto‹j {loro} pÒlin {una città}.

Si tratta dei patriarchi, che malgrado non gli fu direttamente promesso il cielo, gli fu intuito però dallo Spirito di non cercare una patria terrena, ma una migliore, o come dica la Torre, un [luogo] migliore; cioè celeste poiché come pure dice il greco Dio gli aveva preparato una città.
La sottigliezza astuta della Torre sta nel fatto che ha tradotto che tale patria o luogo appartiene al cielo (non celeste) e molti pensano che è la stessa cosa, ma la Torre viene tradita dalla sua interpretazione che questo luogo (patria) che cercavano i patriarchi è sulla terra (non in cielo) poiché la terra appartiene al cielo.
Cose da matti
Mosca
=Marcuccio=
00sabato 3 febbraio 2007 11:18
Grazie...
Caro Berescitte,
grazie per queste due osservazioni, mi sembrano molto importanti e... succulente!
Caro Moscarossa,
grazie anche a te. In effetti le alterazioni più frequenti e vistose sono nel NT perchè mirano a far dottrina...

Grazie a tutti e due

Ogni bene
Marco
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