Re: Re: Cantico dei cantici 7,10
Scritto da: Teo60 02/10/2004 17.41
Ciao Achille forse ti riferisci al Cap. 7 vers.10. Secondo me la traduzione più giusta di questo passo e quella che usa il verbo scorrere piuttosto che "va giù", e l'altra lezione controversa è quella che riguarda la fine del versetto ovvero "..sulle labbra di coloro che dormono", alcune traduzioni hanno "sulle labbra e sui denti. Quindi una traduzione corretta potrebbe essere: Il tuo palato è come vino squisito che scorre verso il mio diletto e fluisce sulle labbra e sui denti!" E a parlare è la sposa che si rivolge allo sposo. Matteo
Ciao Matteo, hai ragione, ho confuso il capitolo. Mi riferivo infatti al capitolo 7, v. 10.
Ecco come rende questo passo la CEI:
«Il tuo palato è come vino squisito,
che scorre dritto
verso il mio diletto
e fluisce sulle labbra e sui denti!
Chi è questo "diletto" (il "mio caro" della TNM)?
Lo si comprende dai vv. successivi:
«11 Io sono per il mio diletto
e la sua brama è verso di me.
12 Vieni, mio diletto, andiamo nei campi,
passiamo la notte nei villaggi».
Si tratta chiaramente di un uomo (il pastore? Salomone?) a cui la Sulamita si sta rivolgendo.
La stessa cosa si comprende da altre traduzioni:
«10 e la tua bocca come un vino generoso
che cola dolcemente per il
mio amico,
e scivola fra le labbra di quelli che dormono.
Ca 2:16; 3-7
11 Io sono del mio amico,
verso me va il suo desiderio.
12 Vieni, amico mio, usciamo ai campi,
passiamo la notte nei villaggi!» (Nuova Riveduta).
«...9 e i baci della tua bocca come un vino squisito, che scende dolcemente per il
mio diletto, sfiorando delicatamente le labbra di chi dorme.
Unione d'amore
10 Io sono del mio diletto, e il suo desiderio è verso di me. 11 Vieni, mio diletto, usciamo nei campi, passiamo la notte nei villaggi!» (Nuova Diodati).
Da queste versioni si comprende che il "mio caro" sarebbe l'amato della pastorella a cui appunto la Sulamita (una donna) si rivolge. Invece il Corpo Direttivo dei TdG insegna che a parlare è un uomo (Salomone) e così il passo diventa semplicemente incomprensibile. Che senso ha infatti che
Salomone dica: "... il tuo palato [sia] come il miglior vino che va giù diritto per il mio caro..."?
Ciao