Che cosa desiderava Paolo?

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Achille Lorenzi
00mercoledì 17 novembre 2004 18:24
Ecco il brano di Filippesi 1:21-24, così come viene reso nella TNM: «Poiché nel mio caso vivere è Cristo, e morire, guadagno. Ora se sia il continuare a vivere nella carne, questo è frutto della mia opera, eppure ciò che sceglierei non lo faccio conoscere. Sono messo alle strette da queste due cose; ma ciò che desidero è la liberazione e di essere con Cristo, poiché questo, certo, è molto meglio. Comunque, è più necessario che io rimanga nella carne a motivo di voi».

Ho sempre trovato difficile comprendere queste parole, che certamente non sono rese nella TNM in un italiano facilmente intellegibile: che significa, per esempio, "se sia il continuare a vivere nella carne, questo è frutto della mia opera, eppure ciò che sceglierei non lo faccio conoscere"?

Le altre traduzioni mi sembrano molto più chiare:

«Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno.
Ma se il vivere nella carne porta frutto all'opera mia, non saprei che cosa preferire. Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio; ma, dall'altra, il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi» (Nuova Riveduta).
«Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa debba scegliere. Sono messo alle strette infatti tra queste due cose: da una parte il desiderio di essere sciolto dal corpo per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; d'altra parte, è più necessario per voi che io rimanga nella carne» (CEI).
«Per me infatti il vivere è Cristo, e il morire guadagno. Ma non so se il vivere nella carne sia per me un lavoro fruttuoso, né posso dire che cosa dovrei scegliere, perché sono stretto da due lati: avendo il desiderio di partire a da questa tenda e di essere con Cristo, il che mi sarebbe di gran lunga migliore, ma il rimanere nella carne è più necessario per voi» (Nuova Diodati).

Queste traduzioni lasciano facilmente capire che Paolo si trovava combattuto fra due desideri: 1) morire per essere con Cristo e 2) rimanere nella carne per aiutare i fratelli.
La TNM rende oscuro questo significato. Anche perché per i TdG le scelte non erano due (come è scritto) ma tre...

Achille
berescitte
00giovedì 18 novembre 2004 12:37

Per me il passo allude chiaramente alla sopravvivenza di Paolo dopo la morte fisica, che egli esprime con l'uscita dalla carne/tenda.
E anzi contiene anche la smentita della dottrina geovista secondo la quale tutti gli unti dell'antichità avrebbero dormito nella morte (intendi, sono stati nullificati e memorizzati da Geova) fino al 1918, data che la WT assegna - Dio sa perché - per la loro risurrezione collettiva (da intendere poi come ricreazione con dotazione di corpo spirituale). Ma ne parlerò a suo tempo, per ora mi piace sentire cosa ne dicono gli altri.

Questo passo infatti è uno dei nuovi 15 testimoni biblici che dovranno essere inseriti nella mia trattazione dell'anima...
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