CASO PEDOFILIA E SUICIDIO - TDG - FRANCIA

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sogno rybelle
00mercoledì 30 gennaio 2008 12:21
Domenica sera è stato trasmesso un reportage su TF1 (l'equivalente francese di canale 5) su un caso di pedofilia e suicidio in Francia.

Ecco il link (c.a. 10min di reportage). E in Francese, sto vedendo come recuperarlo x tradurlo ma in riassunto ecco la storia:

Joëlle filglia di fratelli, 20 anni fà, dal età di 10 a 13 anni veniva regolarmente violentata da un "fratello" della congregazione.
Lei lo ha finalmente denunciato nel Marzo del 2006 e 1 mese dopo si è suicidata. Ha aperto una bomboletta di gaz nella sua macchina e si è lasciata morire.

Il reportage mostra la sorella di Joëlle che spiega come questa ragazza andava di clinica in clinica per farsi curare da depressioni varie, e che dopo 20 anni di sofferenze, inutili combattimenti in sala per denunciare quanto gli era accaduto aveva finalmente deciso di andare a denunciare il caso in giustizia.
Racconta di questo "fratello" che ogni domenica mattina, alle 9:00 andava a prendere Joelle per andare a predicare ma che in realtà portava in appartamenti abbandonati del centro x violentarla...cosi x 3 anni.

Si vede dunque la giornalista che si reca alla casa della madre... un assurdità la reazione della madre:
(il giorno prima di quel intervista i giornali della zona hanno detto che gli abusi erano successi in sala)
La madre dunque accoglie la giornalista dicendole:
"Noi abbiamo un alta moralità, e farci sporcare cosi dai giornali fà molto male "Allora vi prego di rettificare questa cosa,e scrivete: mia figlia non è stata nè violentata nè si è suicidata in sala", la giornalista gli risponde:
"ma che cosa cambia in fondo?" la madre: " cambia tanto!!non bisogna dire falsità, già che non siamo tanto amati dalla gente figuriamoci con una notizia simile, mette le zizzanie dappertutto!"
Insomma... poi la madre con qualche rammarico dice che ora le regole sono cambiate e che dunque oggigiorno sarebbe andata dalla polizia, ma a l'epoca non era cosi..

Nel 90 e 92 ci furono 2 comitati dove si scontarono Joelle e il suo agressore. Si vede la giornalista che va ad intervistare l'anziano.
L'anziano spiega che Joelle aveva una versione e il fratello ne aveva un altra... "cosa volevate che faccessimo?" dice lui, "a chi dare ragione?" la moglie del anziano aggiunge "ci vogliono 2 testimoni x disassociare qualcuno!! li, c'era solo lei!!".

Ora l'agressore è sotto inchiesta giudiziaria, è stato finalmente disassociato per adulterio, e viene anchè lui filmato dalle telecamere ma si proclama innocente.

La giornalista finisce spiegando che Joëlle ci ha provato a rifarsi una vita, a raccontare a diversa gente delle violenze subite, si è sposata a 16 anni, ha avuto dei figli, ma poi dopo il suo divorzio ha smesso di mangiare, è caduta in depressione grave, e dopo la denuncia si è suicidata.

videos.tf1.fr/video/emissions/septahuit/0,,3696484,00-tf1-video-sept-huit-suicide-qui-accu...

* * *

Ecco qua la triste storia di Joelle. E chissà quante altre ce n'è sono in giro tenute nascoste... Se siamo al corrente di un fatto simile non restiamo con le braccie incrociate e muoviamoci... si puo sempre fare qualcosa!

Sogno
Cerebrale
00mercoledì 30 gennaio 2008 12:38
Suggerimento
.
Raccapricciante come tutte le storie di pedofilia, in particolare di pedofilia tra le file dei TdG, non che siano immuni dal problema, ma per il fatto che le loro regole interne siano nocive, nefasti per le vittime e disgustose per i carnefici.

Suggerirei ad Achille di mettere tutte queste testimonianze e link che riguardano la pedofilia in un particolare categoria del forum, e magari in un archivio del suo sito.

Che ne pensate?
sogno rybelle
00mercoledì 30 gennaio 2008 12:44
mi pare un buon suggerimento, tanto piu che questa mattina parlando con la giornalista al telefono mi ha menzionato di un altro reportage passato in dicembre scorso su Canal+ anchè questo sui TDG e i bambini e parla di pedofilia. Devo contattare il giornalista x discuterne e vedere di metterne un riassunto qui o un link.
C'è anchè la televisione svizzera che ha passato un reportage svedese qualche mese fà... terribile reportage sulla pedofilia, e dobbiamo contattare la tv svedese per poter vedere come poter mostrarne i pezzi "chiave" sul nostro forum.
Per il reportage di Joelle, la giornalista mi ha dato il permesso x i diritti di traduzione ecc.

Dunque la sezione "pedofilia" rischia purtroppo di allungarsi. Purtroppo da un lato, ma forse che dal altro lato è sicuramente uno dei argomenti piu "scottanti" per far svegliare la gente, e per combattere contro la WT!!

Lukkis
00mercoledì 30 gennaio 2008 13:19
Ciao Sogno.

Sono davvero senza parole. Sono stordito. [SM=x570876]
Quasi non vorrei crederti.

Ma la cosa è rimasta nel nulla per tanti anni? Non hai idea di quante domande mi passano per la testa.

La cosa più sconvolgente che ho letto del tuo racconto, oltre alla tragedia del suicidio e delle violenze, (ovviamente) è l'immagine che hai dato dell'anziano:

"cosa volevate che faccessimo?"



Mi immagino una persona che si culla nel suo: "che ci posso fare!"
Che IDIOTI. Che meccanismo vergognoso.

Quando in passato ho parlato ad un anziano di una questione che mi aveva turbato, (riguardava un caso di pedofilia in america) per come l'organizzazione l'aveva gestita, mi ha risposto: "non dovevi permettere all'informazione di arrivare a te. Hai dato luogo ai tuoi dubbi". Questa è la più gigantesca stupidaggine che io abbia mai sentito.

Voto anche io per la sezione pedofilia, perchè IO voglio SAPERE.
Grazie Sogno per il tuo lavoro.

Ciao

Cerebrale
00mercoledì 30 gennaio 2008 20:41
Strane reazioni ...
Trovo proprio strano come soggetti come questo, che secondo me, dovrebbe scuotere gli animi di chi legge in questo forum, provocando la sua reazione, finisce quasi sempre per essere disertato.

Guardate quante pagine e quante repliche ci sono state sul soggetto della Bidella ...
È mai possibile che per dibattere soggetti che riguardano litigi tra forum, il numero dei foristi che partecipano supera ogni aspettativa, e che quando si tratta casi di pedofilia, la sala si svuota e il soggetto passa praticamente inosservato?

È già successo in passato. Quando ho inserito il caso delle 5000 pagine di documenti processuali che avrei potuto iniziare a tradurre dall'inglese, e ho visto il poco entusiasmo con il quale è stato accolto, mi sono completamente scoraggiato e non ne ho fatto più nulla.
Lo portai anche alla vostra attenzione, ma la cosa è morta così.

Spero che soggetti del genere vengano trattati con più partecipazione in futuro altrimenti ci ritroveremo a fare solo un sacco di polemiche inutili con soggetti francamente desolanti invece di concentrare le nostre risorse sui soggetti che riguardano la critica degli insegnamenti e pratiche della WT.

[SM=x570881] [SM=x570881] [SM=x570881]
Achille Lorenzi
00mercoledì 30 gennaio 2008 20:57
La segnalazione di questo caso e del servizio TV di domenica era stata fatta anche qui:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=47801&f=47801&idd...

Ci sono alcune pagine nel sito in cui si parla di casi di abusi e pedofilia verificatisi fra le file dei TdG:

www.infotdgeova.it/strategia/incesto.php
www.infotdgeova.it/strategia/silent.php
www.infotdgeova.it/strategia/silent1.php
www.infotdgeova.it/varie/canalplus.php

Potrei, come voi dite, inserire anche un'altra pagina con un elenco di altri casi di cui si è parlato nel forum.
Per esempio, qui: freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7014443

Achille
d@reDev1l
00mercoledì 30 gennaio 2008 21:07
Re: Strane reazioni ...
Cerebrale, 30/01/2008 20.41:

Trovo proprio strano come soggetti come questo, che secondo me, dovrebbe scuotere gli animi di chi legge in questo forum, provocando la sua reazione, finisce quasi sempre per essere disertato.





ne abbiamo già parlato qui: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6834666 e parecchie persone sono intervenute ed hanno portato il proprio contributo. Mi sembra esagerato criticare chi non partecipa ad una discussione su di un argomento così delicato, che proprio in quanto tale se non fosse commentato e trattato in termini più che delicati e rispettosi rischia secondo me di andare all'estremo.

A volte non intervengo perché anche su silent lambs (se non ricordo male) ho letto frasi tipo "i testimoni di Geova sono un covo di lupi ed una organizzazione che copre i pedofili" o qualcosa di simile, in cui io non mi riconosco, e nemmeno riconosco l'organizzazione in cui ho passato tanto tempo. Ovviamente chi vive il problema percepirà le stesse frasi in maniera differente e non posso assolutamente biasimarlo. Ho aiutato a tradurre le esperienze delle ragazze intervistate dalla televisione francese e mi sono reso utile come potevo, ma a volte, giustamente data la poca preparazione sull'argomento, preferisco astenermi da commenti su di un terreno tanto pericoloso.

Visto che fra di noi poche persone hanno avuto esperienze simili rischieremmo di riscaldare la minestra di qualcun altro.

Ovviamente non tacciamo perché approviamo un simile comportamento, e non lo spalleggeremmo in alcun modo, ma il soggetto è spesso portato all'attenzione anche dalle segnalazioni di Achille stesso (basti controllare la cartella "costume e società"...). Non credo tutte le volte sia il caso di sviscerare l'argomento già trattato, a meno di non avere NUOVI argomenti e testimonianze, preferibilmente di prima mano.
Quindi aspetto che Sogno Rybelle ci faccia sapere se le informazioni di cui ha sentito parlare siano le stesse già discusse nel link segnalato.

Ciao! [SM=x570892] dD
Cerebrale
00mercoledì 30 gennaio 2008 21:45
Re: Re: Strane reazioni ...
d@reDev1l, 1/30/2008 9:07 PM:





ne abbiamo già parlato qui: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6834666 e parecchie persone sono intervenute ed hanno portato il proprio contributo. Mi sembra esagerato criticare chi non partecipa ad una discussione su di un argomento così delicato, che proprio in quanto tale se non fosse commentato e trattato in termini più che delicati e rispettosi rischia secondo me di andare all'estremo.

A volte non intervengo perché anche su silent lambs (se non ricordo male) ho letto frasi tipo "i testimoni di Geova sono un covo di lupi ed una organizzazione che copre i pedofili" o qualcosa di simile, in cui io non mi riconosco, e nemmeno riconosco l'organizzazione in cui ho passato tanto tempo. Ovviamente chi vive il problema percepirà le stesse frasi in maniera differente e non posso assolutamente biasimarlo. Ho aiutato a tradurre le esperienze delle ragazze intervistate dalla televisione francese e mi sono reso utile come potevo, ma a volte, giustamente data la poca preparazione sull'argomento, preferisco astenermi da commenti su di un terreno tanto pericoloso.

Visto che fra di noi poche persone hanno avuto esperienze simili rischieremmo di riscaldare la minestra di qualcun altro.

Ovviamente non tacciamo perché approviamo un simile comportamento, e non lo spalleggeremmo in alcun modo, ma il soggetto è spesso portato all'attenzione anche dalle segnalazioni di Achille stesso (basti controllare la cartella "costume e società"...). Non credo tutte le volte sia il caso di sviscerare l'argomento già trattato, a meno di non avere NUOVI argomenti e testimonianze, preferibilmente di prima mano.
Quindi aspetto che Sogno Rybelle ci faccia sapere se le informazioni di cui ha sentito parlare siano le stesse già discusse nel link segnalato.

Ciao! [SM=x570892] dD




Vi prego di scusarmi se con il mio post ho scosso alcuni di voi.
Confesso che non avevo visto il post indicato da Achille e dunque pensavo che la notizia data da Sogno fosse come dici “di prima mano”.
Spero non vogliate prendervela se non tutti leggono tutto in questo forum, prima di postare una notizia che poi è già stata menzionata in precedenza.

Comunque, rimane il fatto che la partecipazione, anche quella indicata nel post di Achille, rimane esigua con soli 7 post, paragonato 67 a tuttora per quello sulla Bidella, ossia praticamente 10 volte di più. Perciò il commento fatto riguardo alle priorità non mi sembra poi così fuori luogo ....

E poi, il link di Sogno si riferisce alla trasmissione stessa che è andata in onda il 27, mentre l'ultimo commento nel post indicato da Achille è datato della sera PRIMA che la trasmissione andasse in onda.
Dunque, se non di prima mano, mi sembra che il post di Sogno ci stia dando il seguito della storia e si era anche proposta di farcene una traduzione, sempre che c'è un interesse.

Il link che menzioni tu invece è antecedente a quello di Achille, e non mi sembra che si riferisca al caso in questione.
Penso dunque che sia stato opportuno l'inserimento da parte di Sogno del link del video della trasmissione di domenica scorsa.

Comunque, come ho suggerito, avere una sezione “pedofilia” dove postare tutte le informazioni sul soggetto, stile quanto viene fatto da Silent Lambs, sarebbe forse utile.

Scusatemi ancora se ho urtato alcuni di voi con la mia reazione.
Maribella77
00mercoledì 30 gennaio 2008 21:45
Re: Strane reazioni ...
Cerebrale, 30/01/2008 20.41:

Trovo proprio strano come soggetti come questo, che secondo me, dovrebbe scuotere gli animi di chi legge in questo forum, provocando la sua reazione, finisce quasi sempre per essere disertato.

Guardate quante pagine e quante repliche ci sono state sul soggetto della Bidella ...
È mai possibile che per dibattere soggetti che riguardano litigi tra forum, il numero dei foristi che partecipano supera ogni aspettativa, e che quando si tratta casi di pedofilia, la sala si svuota e il soggetto passa praticamente inosservato?

È già successo in passato. Quando ho inserito il caso delle 5000 pagine di documenti processuali che avrei potuto iniziare a tradurre dall'inglese, e ho visto il poco entusiasmo con il quale è stato accolto, mi sono completamente scoraggiato e non ne ho fatto più nulla.
Lo portai anche alla vostra attenzione, ma la cosa è morta così.

Spero che soggetti del genere vengano trattati con più partecipazione in futuro altrimenti ci ritroveremo a fare solo un sacco di polemiche inutili con soggetti francamente desolanti invece di concentrare le nostre risorse sui soggetti che riguardano la critica degli insegnamenti e pratiche della WT.

[SM=x570881] [SM=x570881] [SM=x570881]




Posso capire il tuo disappunto ma personalmente non lo condivido semplicemente perchè non possiamo sapere la REAZIONE delle persone al di fuor del forum, la quale potrebbe essere più "attiva" di quanto potremmo pensare.
Il forum non è incentrato su un solo argomento ed è lecito che si scelga a quale "discussione" partecipare secondo le proprie inclinazioni e capacità comunicative.
Inoltre non ci sono solo polemiche inutili su questo forum (alcune si secondo me, ma è più che normale)ma per scoraggiare questo atteggiamento forse è più utile un consiglio realistico o una parola incoraggiante che criticare in negativo ciò che accade. [SM=g27817]

Mari



sweetymi
00mercoledì 30 gennaio 2008 22:18
Io sinceramente non so che dire di fronte a questi post.

Provo sdegno ma è lo stesso sdegno che provo per tutti i casi di pedofilia di cui vengo a conoscenza, senza distinzione di razza, ceto sociale o religione di chi li ha perpetrati.
Per questo non dico nulla. Sarebbe tutto molto scontato ciò che potrei scrivere. E comunque sarebbero cose già scritte.

Il fatto che avvenga nell'organizzazione dei TdG non mi sconvolge più di quanto mi sconvolga che a commettere questi abusi siano sacerdoti.
Di fronte a queste violazioni dei diritti dei bambini la mia reazione è identica per tutti.

Potrei commentare il fatto che nella congregazione dei TdG tutto ciò venga occultato e come le procedure organizzative rendano difficile se non spesso impossibile fare giustizia, ma tutto questo lo avete già detto splendidamente tutti voi, gli ex anziani in primis, che conoscono a fondo le procedure "teocratiche".

Non avendo altro da aggiungere, preferisco stare in silenzio che dire cose già dette o scontate o peggio ancora banali.
Ma questo nulla toglie al mio disgusto...

[SM=x570916]

cashmire_ffz
00giovedì 31 gennaio 2008 14:55
Io personalmente leggo con molto interesse 3d che riferiscono notizie di abusi in genere, fisici e/o psicologici, o comunque ogni tipo di prevaricazione dei più forti sui più deboli, e dove si discute di questi temi.

Quindi ringrazio Sogno, Nik, Achille e tutti gli altri che postano queste informazioni.

Questi 3d sono i primi che catturano la mia attenzione appena sbircio nel forum. E se sono in lingua straniera mi aiuto col traduttore automatico. Nel caso di questo video ho chiesto un aiuto ad una amica, la sto ancora aspettando con l’ansia di chi ha la fretta della paura che il video sparisca.
In un primo momento, questi articoli, soffocano una parte del mio cervello (come…tipo linea piatta) e mi sento impediti i pensieri o la parola. Provo invece emozioni fortissime… con immagini di colori molto accesi…

Chi subisce da piccolo, o comunque in una età in cui uno non è ancora in grado di discernere, può ripetersi vittima di situazioni similari per tutto il resto della sua vita.
Impossibile, per chi subisce da piccolo/a, non scontrarsi poi nella vita con la vergogna addosso che ti accompagna sempre, la psicosi del pulito perché in realtà ti senti sporca dentro, l’incapacità di relazioni umane, incapacità di affetti duraturi, la paura di vivere o di essere madre, la convinzione inconscia che non meriti comunque niente. Questo stato di ineguatezza ti porta a cascare ancora ancora e ancora in altre umilianti situazioni per arrivare il più presto possibile all’autodistruzione.
C’è chi il male se lo infligge, bruciandosi varie parti del corpo, per punirsi. C’è chi si aggrappa alle droghe, legali o non, per non sentire “quel” dolore, anche solo per un attimo. C’è chi finisce sul marciapiede perché almeno lì, solo lì, qualcosa di se ha ancora un valore (o il contrario?). C’è chi si aggrappa a Dio, annullandosi completamente….

Come avere una condanna da espiare, eterna.

A tutto questo c’è da unire che non verrà mai fatta giusta giustizia. Più facile che paghi “il ladro di polli”che ruba al ricco per fame, che chi annienta un essere umano logorandolo ad una agonia lenta che spesso arriva al suicidio come atto di liberazione

La vittima di tali abusi non muore al momento del suicidio. La sua vita è già stroncata in “quel” momento. La sua vita si ferma là. Il resto sono tentativi di vivere, ma saranno sempre fallimenti se non si fa giustizia. Solo facendo giustizia la vittima può AUTOASSOLVERSI e vivere, forse.


Per questo è importante parlarne, denunciare, dar voce a chi non ha voce. Chi ha subito non riesce da sola a elaborare, non può elaborare se non viene fatta giustizia, non può muoversi la giustizia se non c’è denuncia e non può esserci denuncia se non si elabora…

E all’interno delle congregazioni TdG , la vittima è molto più sola, obbligata al silenzio, con un carico tutto proprio da portare, più quello della wts…, e poi quando il fisico cede e la mente scoppia… c’è pronto un comitato… con la sentenza preconfezionata da …esseri IGNORANTI…

Per questo è importante parlare, denunciare, DAR VOCE A CHI NON HA VOCE.

Gesù lo faceva. Facciamolo anche noi perchè là dentro Gesù non passa. Io lo so.


[SM=x570865] cashmire



P.S.Scusate se le mie espressioni sono un po’ sconnesse o se il mio vocabolario non è ben fornito.
Confido nella vostra capacità di comprendere gli scherzi di un cervello, che dopo anni… si sta pian pianino riattivando. Grazie a questo forum. Grazie a tutti voi.
mancagraziella
00giovedì 31 gennaio 2008 18:02
re Cashmire ffz
Sono d'accordo con te ! "dar voce a chi non ha voce"
Ma solo che non basta ,uniamo tutte le nostre voci e gridiamo fino a quando qualcuno dovrà ascoltarci!Tuteliamo e proteggiamo questi bambini,il nostro silenzio non paga !E non serve neanche alzare le spalle e dire "che schifo" ,anche noi in minima parte siamo responsabili ,perchè non facciamo nulla per fermare queste mostruosità.Ti auguro dal profondo del mio cuore che ritrovi un pò della tua serenità, se hai bisogno anche di un amica sono quì.ma non disperare,un saluto e un abbraccio Grazia [SM=x570865]
Cerebrale
00giovedì 31 gennaio 2008 19:59
Per Cashmire, Mancagraziella e Achille

Grazie Cashmire per avere aperto il tuo cuore a questo problema.
Penso che solo persone che come noi sono state toccate da vicino da esperienze così orrende possono capire lo stato di “non-esistenza” che vivono coloro che sono stati abusati nell'infanzia da mostri senza volto. Non che gli altri non abbiano l'intelletto per comprendere quanto sia grave la situazione, ma non avendo dovuto subire essi stessi o uno dei loro figli o figlie abusi da parte di pedofili e vedere come la loro vita sia stata ridotta ad uno strazio, non possono sentire nel loro cuore la morte che li persegue.

È bello poter leggere espressioni di solidarietà, come quella di Grazia. Forse non ha subito essa stessa le sevizie subite da queste povere anime, ma almeno ha la sensibilità di trattare l'argomento con delicatezza, ribellandosi alla situazione anche se personalmente non si può fare molto.

È anche vero che si tratta un gran numero di soggetti su questo forum, come dice Maribella77, ma proprio per questo, per evitare che un soggetto così importante sia sommerso nel mare dei soggetti, suggerivo ad Achille di vedere se si potesse isolarlo e attribuirgli una cartella o che so io.
Per esempio, abbiamo una cartella per “Scienza e TdG” che contiene solo 54 discussioni.
Sono certo che questo tema merita una cartella.
Ma mi dico che il soggetto della Pedofilia è ancora più importante per chi soffre.

Da dati statistici che ricordo, il numero di bambine che ha subito violenza sessuale nell'infanzia è straordinariamente alto, indipendentemente dal gruppo al quale faceva parte.
Che il problema esista tra i Testimoni, non è una novità né un eccezione.
Quello che più fa male è che oltre l'abuso subito la persona deve anche subire l'ignobile posizione della WT nei suoi confronti, perché ha deciso di applicare regole ormai sorpassate sia dalla Legge che dalla Tecnologia, regole che finiscono per agevolare i pedofili e gettare le vittime nella più grande disperazione senza nessuna possibilità non solo di ottenere giustizia, ma nemmeno il dovuto sostegno psicologico a cui hanno sacrosanto diritto.

Comunque, questa è una cosa che io non posso decidere.
Non penso che si debba cambiare lo scopo del forum, e trasformarlo in un Silent Lambs (http://www.silentlambs.org/) , ma penso che si può fare posto ad un angolo dedicato al soggetto, angolo dove chi soffre di questo problema o ha il soggetto a cuore, possa andarvi già dalla prima visita sul forum, senza dover perdersi nei meandri della cartella “Forum Principale”, sia per cercare informazioni che poter per sfogare le proprie ansietà, "dar voce a chi non ha voce" che poi è proprio il senso del sito americano Silent Lambs, ossia “agnelli silenziosi”.

Forse con questo “angolo di ascolto” potremmo salvare qualche vita evitando drammi come quello di Joel, o almeno porgere un orecchio sensibile a chi soffre.
d@reDev1l
00giovedì 31 gennaio 2008 20:16
Re:
Riprendo il post per dire una cosa. Ho tradotto metà dell'inchiesta dal video, procedendo lentamente visto che non dispongo di un testo scritto. Ma non sono riuscito ad andare avanti perché sono rimasto disgustato dalla reazione della madre. La figlia è stata privata della sua sanità mentale da uno schifoso porco che le ha sporcato l'infanzia e tutto quello che la madre riesce freddamente a dire è, scusate, rettificate il fatto che mia figlia non è mai stata violentata in sala perché tutto questo mettere zizzania contro i testimoni non fa bene a nessuno, noi testimoni abbiamo una elevata moralità.

Non è uno schifo perché è una testimone, è uno schifo e basta.


[SM=x570915]

Se ti interessa la prima parte Sogno te la posto e lascio andare avanti te...



E' stato il silenzio che l'ha uccisa. Joelle si è suicidata nel marzo 2006 a 30 anni perché non era riuscita a superare il suo dolore, il suo trauma, prima della sua morte è comunque riuscita a denunciare un uomo, colui che l'avrebbe violentata tutte le domeniche nel periodo dai suoi 10 ai 13 anni.
Quest'uomo è stato messo sotto esame dieci giorni fa, vent'anni dopo i fatti accaduti, e dato che la madre di Joelle fa parte di una comunità di testimoni di Geova a Saint Dié, nei Vosgi era per questo motivo che ogni settimana di domenica l'uomo incontrava la ragazza per fare, in teoria, del porta a porta.

A più riprese Joelle ha allertato la sua comunità ma nessuno voleva ascoltarla - mancanza di prove - noi siamo ritornati sui luoghi del dramma ed abbiamo incontrato le persone vicine alla giovane donna ma anche colui che lei accusava, è un reportage di (Benedicte Delfoe?) e (Vincent Dalment?)

Joelle ha portato la sua verità davanti alla giustizia poi si è suicidata. Era il marzo 2006 stava per compiere trent'anni.

Un mese dopo aver sporto denuncia per stupro, Joelle si parcheggiò qui, aprì una bombola di gas e si lasciò morire.

Ha scelto uno dei luoghi in cui un uomo avrebbe abusato regolarmente di lei vent'annni prima. All'epoca non era che una ragazzina.

Myriam oggi è la testimone principale di questa vita sprecata. Lei ha visto Joelle distaccarsi dalla vita poco a poco.
Le violenze che sua sorella avrebbe subito nell'infanzia l'hanno segnata profondamente.

(Myriam Daouas, sorella di Joelle) Quella storia di abusi sessuali, di stupro l'ha letteralmente soffocata, al punto che si è ritrovata instabile, che alla fine aveva già provato con le case di ricovero, gli ospedali psichiatrici tanto che non sapeva più come uscire da quella storia. Non sapeva più come fare.
Fino al giorno in cui decise di sporgere denuncia, ma non lo fece in preda ad un attacco di collera, o alla disperazione perché era senza speranza da ormai molto tempo, lo fece lucidamente riflettendo, sapendo già anche che non ci sarebbe più stata, per vedere il danno. Perché farà dei danni.


(giornalista) Saint Dié des Vosges, poco meno di trentamila abitanti, una forte comunità di testimoni di Geova, un gruppo religioso le cui derive settarie sono regolarmente denunciate nei rapporti ufficiali francesi.

Joelle crebbe non lontano da li, in questa casa. Il padre operaio, sua madre non lavora, fa parte dei testimoni di Geova.
Comincia tutto nel 1986. Tutte le domeniche, alle ore 9 un uomo viene a prendere Joelle. E' un amico della famiglia, anche lui testimone di Geova. Ufficialmente accompagna la ragazzina di 10 anni a bussare alle porte, per predicare la buona notizia.


(Myriam Daouas, sorella di Joelle) Mi diceva che era in quell'alcova la, è cambiata parecchio dopo vent'anni in tutti i casi, doveva essere al piano la in alto e ci doveva esser una stanza dove c'erano delle travi in solaio, e lui vi incideva il suo nome... Ti amo... Lui se ne serviva, rientrava con lei come se fossero sposati, come se avessero... non so neanche dire... ecco il porta a porta che facevano.


(giornalista) E' uno dei luoghi che Joelle ha descritto a sua sorella, una mansarda, in pieno centro città. Ha dato anche altri dettagli. Le riviste pornografiche che il suo presunto aggressore le mostrava, fino al colore della sua biancheria. Gli abusi sessuali sarebbero durati tre anni. Joelle scappò, ed finì per andare a vivere con sua sorella Myriam. E'al riparo e si può confidare, Myriam scopre a quel punto che la loro madre era al corrente dei fatti.



[SM=g27834]
Lukkis
00venerdì 1 febbraio 2008 12:14
Ecco il comunicato ufficiale dei testimoni di Geova francese.
Data 18/01/2008

In modo chiaro ed esaudiente spiega come sono andate le cose nel caso della ragazza suicidata............



Comunicato dell'Associazione Cultuale I Testimoni di Geova della Francia





In un contesto globalmente denigratorio nei confronti dei testimoni di Geova, i mass media di tanto in tanto si fanno portavoce di accuse su attenzioni sessuali verso minori che alcuni testimoni di Geova avrebbero commesso, o che sarebbero passate sotto silenzio. Accuse gravi vengono così lanciate pubblicamente. Esse gettano discredito sull'intera comunità di credenti.

Sensibile all'angoscia delle vittime, l'Associazione Cultuale I Testimoni di Geova della Francia intende ricordare il modo in cui considera le aggressioni sessuali su minori e le azioni di prevenzione condotte in questo settore da diversi decenni.

Desideriamo anche sottolineare come, nel corso del tempo e di evoluzioni sociali e legislative, la questione della denuncia di questi atti riprovevoli sia stata regolata in vista del rispetto delle vittime. Queste rimangono ferite e straziate, fisicamente e psichicamente, spesso per lungo tempo. Le loro sofferenze devono essere esaminate. Chiedono ascolto e compassione.


1. Una condanna senza ambiguità dei danni sul minore, riflesso di un costante impegno nel campo della prevenzione.

Abbiamo sempre condannato vigorosamente qualsiasi tipo di danni recati su un minore. Un esame delle nostre pubblicazioni, in gran parte diffuse presso i fedeli ed il pubblico, rivela che favoriamo allo stesso tempo la prevenzione e l'aiuto alle vittime.

Da molte decine di anni, e molto prima che ciò divenisse un problema sociale e ne focalizzasse l'attenzione dei mass media, le nostre riviste religiose hanno presentato la pedofilia e l'incesto come gravi deviazioni ed un pericolo del quale genitori e bambini devono essere informati. È per questo che tali atti rimangono rari nelle famiglie di testimoni. Quando purtroppo si verificano, l'interesse del bambino prevale su qualsiasi altra considerazione.


2. Una volontà di denunzia in sintonia con il progresso della società

L'idea secondo cui i testimoni di Geova dissimulerebbero scaltramente alle autorità atti di aggressioni sessuali commessi sui bambini è assurda ed inaccettabile. Tale dissimulazione andrebbe contro la morale cristiana[a].

La nostra linea di condotta su questa questione penosa è chiara. Infatti, le Sacre Scritture raccomandano espressamente "di onorare il re", cioè di rispettare le autorità e le disposizioni statali e giudiziarie (Prima lettera di Pietro 2:17; lettera di Paolo ai Romani 13:4). Pertanto, non vediamo alcuna obiezione affinché fatti di questa natura siano segnalati alle autorità e gli autori puniti conseguentemente.

Le nostre riviste religiose hanno sottolineato varie volte la necessità di proteggere il bambino rivelandone i fatti.

· Il numero dell'8 aprile 1997 di Svegliatevi!, pagina 14, dichiarava riguardo ai genitori:

"Non limitatevi a mettere in guardia i bambini contro gli estranei che si interessano insolitamente di loro?. Si dovrebbe anche dire ai bambini di stare attenti a qualsiasi persona - anche conosciuta - che faccia loro proposte sconvenienti, e si dovrebbero esortare a riferirlo alle autorità."



· Nel suo numero del 1° gennaio 1997 a pag. 28, la Torre di Guardia precisava:

"Anche se le leggi variano secondo i paesi, l'aggressore incorrerà certamente in una sanzione penale, ad esempio sotto forma di reclusione, la congregazione non cercherà di sottrarla.



· Già il numero di Svegliatevi! del 22 aprile 1985, pagina 8, raccomandava:

"Tuttavia, se viene scoperto che il bambino è stato vittima di violenza sessuale ? specie se si tratta di incesto,? si devono fare immediatamente due cose: in primo luogo, il bambino in questione, ma anche gli altri figli, devono essere protetti da ulteriori molestie. Questo è necessario, a qualsiasi costo. In molti casi si dovrà affrontare la persona accusata di molestia. Ma qualunque cosa sia necessaria, è importante che il bambino (o la bambina) si senta sicuro che il colpevole non potrà più approfittare di lui (o di lei). In secondo luogo, il bambino ha bisogno di tanto amore e di tanto appoggio morale. I genitori devono far capire molto chiaramente alla piccola vittima che non è colpa sua. Il reato e qualsiasi cosa accada come conseguenza d?'esso - perfino se uno stretto parente finisce in prigione - non sono da attribuire al bambino.



Fino alla riforma del codice penale avvenuta nel 1994, i ministri del culto Testimoni di Geova lasciavano alla famiglia della vittima l'iniziativa di avvertire le autorità, ed eventualmente potevano farlo loro stessi.

Prima di questa riforma, l'opinione pubblica non era sensibilizzata alla questione come lo è oggi. La presa di coscienza del problema delle aggressioni di bambini si è fortemente evoluta negli anni '90. Problemi di pedofilia in gran parte resi pubblici, come il caso Dutroux in Belgio, hanno suscitato una forte emozione nell'opinione pubblica. Educatori, insegnanti e religiosi sono stati tirati in causa per atti di pedofilia. Inoltre, il segreto confessionale di cui beneficiano i ministri religiosi è stato in gran parte contestato. Si è allora prodotta una presa di coscienza sulla necessità imperiosa di proteggere maggiormente i bambini. Tutte le istituzioni hanno compreso l'importanza di adottare misure concrete in armonia con la nuova legislazione.

Questa stessa riflessione è stata condotta nell'ambito della confessione dei testimoni di Geova e li ha condotti a creare, fin dal 1994, un Ufficio per gli affari religiosi. La sua missione generale è di portare un'assistenza ai ministri del culto nelle questioni di disciplina religiosa. Dalla sua creazione, i ministri di culto della nostra confessione rivelano sistematicamente alle autorità i fatti d'aggressione che non sarebbero stati fatti da parte della vittima o da parte dei suoi parenti. La linea di condotta raccomandata ai ministri del culto è la seguente. Se l'autore delle aggressioni è conosciuto, lo inducono a autodenunciarsi. Nello stesso tempo, invitano i genitori o la vittima a portare reclamo. In caso contrario, effettuano essi stessi una descrizione presso le autorità.


3. Una disciplina religiosa che non interferisce sull'intervento giudiziario

In una comunità di fedeli, quando un caso d'aggressione sessuale sul minore è portato all'attenzione dei ministri di culto, viene costituito un comitato di disciplina religiosa. L'esistenza di tali comitati è similare a quelli di altre istanze religiose, quali i tribunali ecclesiastici nella Chiesa cattolica o il Beth Dîn nella religione Israelita.

Il comitato di disciplina religiosa non si sostituisce in alcun modo alla giustizia dei tribunali, tanto più non dissimula gli atti condannabili dal punto di vista penale.

È costituito in modo specifico e si compone di tre ministri di culto dell'assemblea di fedeli. Oltre a sostenere moralmente la vittima e la sua famiglia, il comitato di disciplina religiosa pronuncia nei confronti dell'aggressore una misura di disciplina religiosa che può andare fino alla scomunica. Ma la sua decisione non si sostituisce né interferisce con le azioni giudiziarie che sono intentate contro l'autore dei fatti. Non si tratta mai di una giustizia parallela. Speriamo che queste spiegazioni permettano di dissipare ogni messa in causa ingiustificata dei testimoni di Geova su tali questioni penose.


Il presidente
Jean-Marie Bockaert




TUTTO CHIARO!!!........o no [SM=g27833]

Achille Lorenzi
00venerdì 1 febbraio 2008 12:47
Lukkis ha scritto:

Ecco il comunicato ufficiale dei testimoni di Geova francese.
Data 18/01/2008

In modo chiaro ed esaudiente spiega come sono andate le cose nel caso della ragazza suicidata............

Non c'è nessun accenno in questo comunicato al caso della ragazza suicidata...
Secondo quanto dichiarato nell'intervista in quel caso le cose sono andate diversamente:

«Nel 90 e 92 ci furono 2 comitati dove si scontarono Joelle e il suo agressore. Si vede la giornalista che va ad intervistare l'anziano.
L'anziano spiega che Joelle aveva una versione e il fratello ne aveva un altra... "cosa volevate che facessimo?" dice lui, "a chi dare ragione?" la moglie dell'anziano aggiunge: "Ci vogliono 2 testimoni x disassociare qualcuno!! li, c'era solo lei!!"
».

In quel caso la "giustizia" venne esercitata solo dalla congregazione.
Non si denunciò nulla, dato che mancavano i "due testimoni".

Ciao
Achille
Lukkis
00venerdì 1 febbraio 2008 12:51
Avrai notato Achille che concludo con un

[SM=g27833]


Il mio è un commento con sottile sarcasmo.
Ho letto e riletto per capire dove sia il nesso tra il comunicato e la realtà...ma non lo trovo.

Vorrei vedere se adesso la posizione ufficiale di un'organizzazione religiosa potrebbe essere diversa da quella dichiarata. Ci mancherebbe.
Il punto in questione credo sia ben diverso.

Cerebrale
00venerdì 1 febbraio 2008 12:54
Comunicato ufficiale dei testimoni di Geova francese: Oltre l'inganno, la beffa

A mio avviso, il comunicato ufficiale riportato da Lukkis rivela la tipica reazione ambigua della WT.
Per l'ignaro che non conosce tutti gli aspetti del problema, sembrerebbe che tutto sia in regola.

Infatti, il comunicato descrive la procedura che la WT segue quando hanno DECISO che qualcuno è colpevole di pedofilia.

Il problema NON È cosa fanno DOPO, ma cosa fanno PRIMA.

Non mi sembra che abbiano mai cambiato la loro posizione “scritturale” che accetta un'accusa di pedofilia SOLO se si presentano DUE TESTIMONI o una confessione.
A meno che me lo sono perso, se qualcuno ha letto in una pubblicazione ufficiale dei Testimoni di questo cambiamento, allora è sempre valida la rivista del 1-11-1995 dal tema “Conforto per chi ha lo “spirito abbattuto” ”, di cui riporto qui alcuni stralci:

“....
Che dire se la persona afflitta decide di fare un’accusa contro qualcuno? Allora due anziani possono informarla che, in armonia con il principio di Matteo 18:15, dovrebbe parlare personalmente all’accusato. Se l’accusatore non è emotivamente in grado di parlargli faccia a faccia, può farlo per telefono o anche per lettera. In questo modo l’accusato ha la possibilità di rispondere all’accusa con una solenne dichiarazione davanti a Geova. Potrebbe anche essere in grado di presentare delle prove che lo scagionano completamente. O forse l’accusato confesserà e si può arrivare alla riconciliazione. Che benedizione sarebbe questa! Se c’è una confessione, i due anziani possono trattare ulteriormente la cosa in armonia con i princìpi scritturali.

 Se l’accusa viene negata, gli anziani dovrebbero spiegare all’accusatore che dal punto di vista giudiziario non si può fare nient’altro. E per la congregazione l’accusato continuerà a essere innocente. La Bibbia dice che per poter procedere giudiziariamente ci vogliono due o tre testimoni. (2 Corinti 13:1; 1 Timoteo 5:19) Anche se più di una persona “ricorda” di essere stata molestata dallo stesso individuo, la natura di questi ricordi è semplicemente troppo incerta per basare una decisione giudiziaria su di essi in assenza di altri riscontri. Questo non significa che tali “ricordi” siano considerati falsi (né che siano considerati veri). Ma nelle questioni giudiziarie, per accertare un fatto, occorre seguire i princìpi biblici.
Che dire se l’accusato — pur negando ogni addebito — è veramente colpevole? La fa forse franca? No di certo! La questione della sua colpevolezza o innocenza si può lasciare fiduciosamente nelle mani di Geova.
....”

Se avete notato, a me pare che qui si dica perfino che, anche se l'accusato confessa, invece di essere denunciato da parte della vittima o della WT, si proceda con una "riconciliazione" .....

Se invece non confessa, allora, dice la rivista, si "lascia le cose nelle mani di Geova", NON DELLA GIUSTIZIA.

A me, dal filmato seguito su TF1 del caso che stiamo esaminando, pare che corrisponde proprio alla situazione descritta nella suddetta rivista.

Se la situazione oggi fosse quella descritta dal comunicato, e che i due testimoni non fossero più necessari, allora il sito Silent Lambs, che si batte ormai da anni per una riforma delle procedure, non avrebbe nessuna ragione di continuare ad esistere.
Ma non mi sembra sia il caso.

Voi cosa ne pensate?
sogno rybelle
00venerdì 1 febbraio 2008 13:45
Ne ho la nausea, un comunicato pieno di buggie di giustificazioni sterili!!
Infatti come lo dice Achille e Nick, senza i 2 testimoni non si fà niente!! Al massimo verrà disassociato ma mi chiedo quante volte la WT si è presa la responsabilità di portare un loro fratello davanti a Cesare!!

La realtà è ben diversa, certi di noi conosceranno senz'altro casi di comitati dove l'accusato si pente e viene quindi solamente ripreso, o casi come quello di Joelle dove non si puo fare luce e dunque nessun'azione interno alla WT viene presa, figuriamoci con la giustizia!

Ho qui davanti a me nel mio lettore cassette un video della TV svedese passato sulla TV svizzera francese, dove la vittima, un ragazzo di 18 anni va a trovare diverse volte gli anziani con la video camera nascosta per abusi avuto da giovane da un fratello della congregazione (che continua ad andare sul podio e in predicazione), gli anziani sono al corrente del caso che hanno trattato internamente e sono stufi delle lamentele del ragazzo. Pensano aver fatto già abbastanza portando alla riconcilliazione la vittima e l'accusato (sono quindi al corrente della colpevolezza del "fratello")

Nel video si vede il ragazzo che torna dai anziani e spiega che non cè la fà a sormontare gli abbusi che ha avuto da giovane da parte di questo fratello della sala e si preoccupa che costui possa continuare a predicare e ad essere in contatto con altri bimbi.
Gli anziani gli rispondono: Abbiamo già trattato il caso, se cerchi conforto fai una bella preghiera e leggiti questa rivista...
Il ragazzo risponde che lo ha già fatto e che non basta sta troppo male e che vuole andare dalla giustizia.
Gli anziani gli dicono: che loro non si vogliono prendere questa responsabilità e che non si dovrebbe portare un fratello davanti a Cesare.
Alla fine del reportage, gli anziani richiamano il ragazzo in comitato giudiziario e lo disassociano perchè 2 testimoni lo hanno visto fumare in un centro commerciale...!!!!!
Lui spiega che era giù spiritualmente e che aveva spiegato loro le ragioni, ma loro rimangono sulla loro decisione....
E un assurdità!!!
In poche linee qui mi è difficile spiegare il contenuto di quel reportage che contiene diverse esperienze di ragazzi molestati da membri della congregazione... i casi non sono rari come lo dice la comunicazione della WT, sono frequenti quanto lo sono fuori... e forse lo sono ancora di piu, perchè dai TG si fà fiducia ad occhi chiusi, dunque molto piu facilemente si lasciano i figli in casa o in giro con gente (i fratelli) che non fà parte della famiglia, dunque questo allarga il rischio per i bambini di essere abusati!! non so sè mi spiego?
E per un pedofilo TDG è ancora piu facile che farlo fuori,,, perchè saprà che finchè non lo farà in presenza di 2 testimoni se la passerà liscia... e nel caso venisse beccato gli basterebbe pentirsi...
Le mie sono parole pesanti...ma sono purtroppo una realtà... una realtà di cose viste e di cose vissute da persone che mi sono molto vicine...

No, Daredevil, i TDG non sono un branco di lupi, ma molti lupi si nascondono dietro a quest'organizzazione dalle regole dubbiose dettate di più per proteggere se stessa che per proteggere gli innocenti che vivono solo per "lei".

Sogno
Cerebrale
00venerdì 1 febbraio 2008 14:10
Cambiano i paesi e le lingue, ma non i comunicati stampa della WT
Il comunicato della filiale francese non è molto differente da quello della sede centrale del 21 novembre dell'anno scorso, che hanno fatto dopo il chiasso che ha provocato negli USA il CD di Barbara con le 5000 pagine di atti processuali sulla pedofilia nell'interno della WT.

Eccovi il testo in inglese, ( www.jw-media.org/region/global/english/releases/beliefs_practices/07... ) dal quale potrete constatare che, si hanno “confessato” di avere avuto casi di pedofilia denunciati alle autorità, e hanno il coraggio di citare la cifra di 13 casi in CENTO ANNI, con 11 anziani condannati mentre in 7 di questi casi perfino la WT è stata assolta.

Sulle 22'000 e più vittime di cui hanno le registrazioni alla sede centrale, secondo il sito di Silent Lambs, NON UNA PAROLA.
Certo per quelli, mancavano i DUE TESTIMONI oppure .... si erano RICONCILIATI!
....................

Jehovah’s Witnesses care for victims of child abuse

For the sake of the victims in these cases, we are pleased that a settlement has been reached. Our hearts go out to all those who suffer as a result of child abuse. Jehovah’s Witnesses worldwide are united in their abhorrence of this sin and crime.—Romans 12:9.

We do not condone or protect child molesters. Our elders expel unrepentant sinners who commit this crime. (1 Corinthians 5:13) In the United States, over 80,000 elders currently serve in over 12,300 congregations. (Acts 20:28) During the last 100 years, only eleven elders have been sued for child abuse in thirteen lawsuits filed in the United States. In seven of these lawsuits against the elders, accusations against the Watchtower Society itself were dismissed by the courts.

Of course, one victim is one victim too many. However, the incidence of this crime among Jehovah’s Witnesses is rare.

Congregation elders comply with child abuse reporting laws. (Mark 12:17; Romans 13:1) We do not silence victims. Our members have an absolute right to report this horrible crime to the authorities. The October 2007 issue of our monthly journal Awake! features the cover series, “Keep Your Children Safe!” These articles clearly show our concern for protecting children from sexual abuse.
.............

CHE VERGOGNA !!!
(emiro)
00venerdì 1 febbraio 2008 15:02
MAMMA MIA CHE SCHIFO E CHE VERGOGNA !!!

come fa un anziano ad agire in quel modo e non avere rimorsi di coscienza ? poi magari dal podio si permettono pure di criticare gli altri !! ?

Ogni volta che leggo queste cose mi chiedo mai come sia possibile prendersela con i più deboli, con un povero bimbo o un'adolescente indifeso che magari ha paura di parlare e continua a subire queste ingiustizie.

Questo problema esiste spesso in tutte le religioni e va denunciato, sempre, a livello psicologico la vittima secondo me avrà conseguenza negative per tutta la vita, non potrà mai dimenticare quello che è successo.

Grazie delle informazioni Sogno e Nick !

sono disgustata !!! [SM=g27812] [SM=g27812]


Ancientofdays
00venerdì 1 febbraio 2008 15:54
In un contesto globalmente denigratoratorio per i Testimoni di Geova ...

Vorrei aggiungere solo una riflessione sulla dichiarazione ufficiale della filiale francese della WTS.
Ed è una riflessione che mi indigna più di ogni altra cosa e mi fa propendere per la malafede dei vertici di questa organizzazione.

Premetto che pur essendo inorridito dai casi di pedofilia, non me la sento di strumentalizzare l'accaduto.
La prassi dei 2 testimoni ha consentito di accultare e ha indubbiamente aggravato il problema e molti bambini che potevano essere risparmiati sono invece stati colpiti dagli abusi. E' giusto che si sappia e l'informazione al riguardo è sacrosanta, e onore al merito di chi la promuove perchè deve anche vincere un senso di repulsione e di disgusto.
Ma, ripeto, evito di strumentalizzare perchè i motivi per abbandonare l'organizzazione dovrebbero essere ben altri, a mio avviso.
Per questo finora non ero intervenuto in questo 3rd.

Però, e qui viene il punto, questo comunicato in cui la WTS esordisce con il solito paranoico vittimismo mi fa trasalire:
"In un contesto globalmente denigratorio nei confronti dei testimoni di Geova,.... Accuse gravi vengono così lanciate pubblicamente. Esse gettano discredito sull'intera comunità di credenti."

Come può una organizzazione che ha fatto proprio della denigrazione e del discredito verso le altre organizzazioni religiose il suo cavallo di battaglia reclamare ora un trattamento diverso per se dai mezzi di informazione ?

Non mi risulta che altre organizzazioni religiose si siano prodigate in una campagna denigratoria verso la Watch Tower denunciando e strumentalizzando i casi di pedofilia. Sono i mezzi di informazione che stanno facendo luce su episodi scomodi per la WTS.
Ma i media esistono per questo.

Invece di giocare a fare ancora una volta le povere vittime di un complotto perchè i vertici della WTS e i Testimoni tutti non si fanno un esame di coscienza pensando a chi ha denigrato in passato e chi ha cavalcato le notizie di pedofilia tra i preti ?

Vi ricordate l'ultimo volantino "Notizie del Regno" distribuito capillarmente ?
Venivano accusate le religioni per gli scandali pedofili e c'era la foto di un prete cattolico.
Questa era una campagna denigratoria.
Condotta da una religione presuntuosamente pura, ma piena di scheletri nell'armadio, contro le altre religioni, tutte indistintamente false e immorali.

Se io fossi ancora un Testimone di Geova mi vergognerei non solo per quanto sta affiorando alla luce nella mia religione, ma anche e sopratutto per dichiarazioni come quelle che vi riporto che si trovano nelle pubblicazioni degli anni passati.



*** w92 1/5 p. 11 par. 11 Tenete bene in mente il giorno di Geova ***

Essi proclamano congiuntamente i pungenti giudizi di Geova sugli idolatri della cristianità e su quelli che ‘non si pentono dei loro assassinii né delle loro pratiche spiritiche né della loro fornicazione né dei loro furti’. Il clero — sia cattolico che protestante — che ha sostenuto attivamente le sanguinarie guerre di questo secolo, e con esso i preti pedofili e i telepredicatori pervertiti, sono fra coloro contro i quali sono diretti questi messaggi di giudizio.






*** w94 1/12 p. 6 La negazione di Dio nel XX secolo ***

Il clero ha rifiutato Dio anche voltando le spalle alle sue norme morali: ne sono un esempio le continue azioni legali contro preti pedofili. La situazione della cristianità assomiglia a quella delle antiche Israele e Giuda. “Il paese è pieno di spargimento di sangue e la città è piena di perversità”, fu detto al profeta Ezechiele, “poiché hanno detto: ‘Geova ha lasciato il paese, e Geova non vede’”. (Ezechiele 9:9; confronta Isaia 29:15). Non sorprende che molti abbiano definitivamente abbandonato le chiese della cristianità!



Non sorprendetevi nemmeno quando molti, per le stesse ragioni, abbandoneranno definitivamente le congregazioni della WatchTower.

C'è un proverbio che dice:
"Se vivi in una casa di cristallo, non tirare le pietre ai tuoi vicini."

deep-blue-sea
00venerdì 1 febbraio 2008 19:51
sempre sugli abusi
Ho seguito da vicino tutta la vicenda, questa e altre, e il disgusto e la rabbia non fanno che crescere.
Le dichiarazioni dell'Organizzazione mostrano immancabilmente quanto ambigua sia la loro posizione. L'essenziale per loro é mostrarsi puliti, splendenti, ossequiosi della legge, mantenere una bella facciata é quel che conta.

E una cosa ancor più strabiliante é che i proclamatori hanno più a cuore di mantenere alta e pulita la reputazione dell'Organizzazione che la loro propria. Non ci si rende conto che ci usano e ci hanno usato per dare di loro un'immagine che non corrisponde alla verità, perché sotto sotto fanno le 'opere della carne' che poi condannano. [SM=x570896]
Dei singoli individui, i proclamatori che stanno al loro servizio SE NE FREGANO ALTAMENTE. Soffrono? si lamentano? chiedono aiuto? giustizia? [SM=x570881] Non gli importa un bel niente, non vogliono SECCATURE.

Ci passano un bel balsamo tramite le pubblicazioni: si, voi contate presso Geova...Geova vi darà la giusta ricompensa...Geova vede le sofferenze del suo popolo e poi, dov'é la soluzione al problema?
Sbrogliatevi.....quando verrà il nuovo sistema..intanto rallegratevi
di essere biasimati nel nome di Geova.

Perché vedo solo ora, dopo una vita intera spesa lì dentro, la malafede, la cattiveria, l'indifferenza di questa Organizzazione? [SM=x570872]

Viva il momento presente!!!!


cashmire_ffz
00venerdì 1 febbraio 2008 21:25
Re: In un contesto globalmente denigratoratorio per i Testimoni di Geova ...
Ancientofdays, 01/02/2008 15.54:



...........................questo comunicato in cui la WTS esordisce con il solito paranoico vittimismo mi fa trasalire:
"In un contesto globalmente denigratorio nei confronti dei testimoni di Geova,.... Accuse gravi vengono così lanciate pubblicamente. Esse gettano discredito sull'intera comunità di credenti."

Come può una organizzazione che ha fatto proprio della denigrazione e del discredito verso le altre organizzazioni religiose il suo cavallo di battaglia reclamare ora un trattamento diverso per se dai mezzi di informazione ?

Non mi risulta che altre organizzazioni religiose si siano prodigate in una campagna denigratoria verso la Watch Tower denunciando e strumentalizzando i casi di pedofilia. Sono i mezzi di informazione che stanno facendo luce su episodi scomodi per la WTS.
Ma i media esistono per questo.

Invece di giocare a fare ancora una volta le povere vittime di un complotto perchè i vertici della WTS e i Testimoni tutti non si fanno un esame di coscienza pensando a chi ha denigrato in passato e chi ha cavalcato le notizie di pedofilia tra i preti ?

Vi ricordate l'ultimo volantino "Notizie del Regno" distribuito capillarmente ?
Venivano accusate le religioni per gli scandali pedofili e c'era la foto di un prete cattolico.
Questa era una campagna denigratoria.
Condotta da una religione presuntuosamente pura, ma piena di scheletri nell'armadio, contro le altre religioni, tutte indistintamente false e immorali.


...................

C'è un proverbio che dice:
"Se vivi in una casa di cristallo, non tirare le pietre ai tuoi vicini."





Ancientofdays!!!! E' VERO!!!!!! [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]


cashmire_ffz
00venerdì 1 febbraio 2008 21:35
Re: Comunicato ufficiale dei testimoni di Geova francese: Oltre l'inganno, la beffa
Cerebrale, 01/02/2008 12.54:



Che dire se l’accusato — pur negando ogni addebito — è veramente colpevole? La fa forse franca? No di certo! La questione della sua colpevolezza o innocenza si può lasciare fiduciosamente nelle mani di Geova.
....”

Voi cosa ne pensate?



E nel caso di Joelle, la risposta di Geova sarebbe questa? [SM=x570882]


[SM=x570915]
gabriele traggiai
00venerdì 1 febbraio 2008 22:42
Come al solito, il contenuto della rivista "Torre di Guardia", che è sempre ambiguo e attento al "pubblico", viene usato per giustificare l'organizzazione. Il fatto degno di nota è che da tali citazioni sembrerebbe che la WTS denuncia e protegge il minore in tutti i casi.

Purtroppo, per chi non è Testimone di Geova diviene difficile capire che la realtà è ben diversa.

Per onestà verso chi "non conosce" i TDG bisogna dire che la prassi non è descritta nella Torre di Guardia, come vorrebbero far credere alla WTS, ma nelle circolari interne riservate agli anziani.

Al riguardo, notate cosa è scritto nella circolare del 1 AGOSTO 1996:-Il grassetto è mio-la sottolineatura della circolare stessa.


A TUTTI I CORPI DEGLI ANZIANI IN ITALIA

Cari fratelli,
Ultimamente le maggiori reti televisive e radiofoniche e diversi quotidiani hanno fatto molta pubblicità ad un caso di abuso di minore di cui è stato accusato un uomo che apparteneva alla congregazione di Cesano Maderno, vicino a Seveso, caso di cui si è occupata la magistratura.
La notizia ha suscitato interrogativi in alcuni fratelli, soprattutto anziani, che si sono chiesti cosa sia realmente accaduto, e come questi fatti riguardino lo svolgimento della loro attività pastorale nell'ambito della congregazione. Alcuni si sono anche chiesti se quanto accaduto renda necessario modificare la procedura nel trattare i casi di trasgressione, soprattutto quelli che interessano violazioni delle leggi dello Stato oltre che della legge di Dio.
Per quanto riguarda la congregazione è stata disposta localmente un'azione disciplinare a carico della persona per condotta dissoluta, giacché non si era configurato il peccato di fornicazione.
Il Pubblico Ministero di Milano, nonostante avesse già ottenuto la completa ammissione dei fatti da parte dell'uomo, ha voluto ugualmente interrogare i due anziani che a suo tempo avevano ricevuto la confessione. I due anziani si sono qualificati come ministri di culto dei testimoni di Geova. Pur confermando di essere a conoscenza dei fatti, si sono rifiutati di deporre su ciò che avevano appreso a motivo della loro posizione quali ministri di culto. Nonostante ciò, il Pubblico Ministero ha emesso nei loro confronti informazione di garanzia, per i reati di favoreggiamento personale (art. 378 c.p.) e falsa informazione al Pubblico Ministero (art. 371 bis c.p.) e ha inoltre disposto la perquisizione delle loro abitazioni, della locale Sala del Regno e il sequestro di una busta sigillata conservata nella Sala del Regno contenente la documentazione del caso.
È chiaro che i giornalisti hanno colto l'occasione per montare il caso e, fomentati da alcuni apostati che si sono espressi in pubblico al riguardo, hanno insinuato che nelle congregazioni di tutta Italia si celebrino processi paralleli a quelli della magistratura italiana e si occultino mezzi di prova di reati. Siamo quindi di fronte ad un ennesimo tentativo discreditare la nostra confessione religiosa presentandola come organizzata in contrasto con l'ordinamento giuridico dello Stato.
Non è la prima volta che cerchiamo di chiarire la nostra posizione di cristiani rispetto all'ubbidienza alle leggi dello Stato. La Torre di Guardia del 1° novembre 1990, alle pagine 18-28, chiariva bene il ruolo delle autorità superiori e la sottomissione ad esse dovuta.
Al paragrafo 8 di pagina 19, la stessa rivista precisava: "I testimoni di Geova hanno la buona reputazione di non opporsi alle autorità umane. Se un membro della congregazione dovesse veramente infrangere la legge, la congregazione non lo aiuterà a sfuggire alla legittima punizione. Chiunque si renda colpevole di furto, omicidio, diffamazione, evasione fiscale, violenza carnale, frode, uso illecito di stupefacenti, o si opponga in qualsiasi altro modo alla legittima autorità sarà soggetto a serie misure disciplinari da parte della congregazione, e non dovrebbe sentirsi perseguitato quando viene punito dall'autorità secolare. -1 Corinti 5:12, 13; 1 Pietro 2:13-17, 20”.
Un semplice cittadino è obbligato a denunciare un reato? L'articolo 364 del Codice Penale considera i soli specifici casi in cui si è obbligati a denunciare un reato qualora se ne abbia avuto notizia, cioè quelli relativi a delitti contro la persona dello Stato punibili con l'ergastolo o quelli relativi a sequestro di persona. Inoltre, l'art. 371 bis c.p., sulla falsa informazione al Pubblico Ministero, recita: "Chiunque, nel corso di un procedimento penale, richiesto dal pubblico ministero di fornire informazioni ai fini delle indagini, rende dichiarazioni false ovvero tace, in tutto o in parte, ciò che sa intorno ai fatti sui quali viene sentito, è punito con la reclusione da uno a cinque anni". Questo significa che se il semplice cittadino è chiamato a testimoniare dinanzi al pubblico ministero è tenuto a rispondere e a dire tutto ciò che sa. Se rende falsa testimonianza o rifiuta di rispondere, tace in tutto o in parte, può essere perseguito. L'art. 378 c.p., sul favoreggiamento personale, precisa inoltre che può essere punito anche chi "aiuta taluno a eludere le investigazioni dell'Autorità, o a sottrarsi alle ricerche di questa".
Quindi, alla luce di quanto sopra, gli anziani dovrebbero sentirsi obbligati a denunciare le violazioni commesse da qualcuno, violazioni di cui vengono a conoscenza a motivo del ministero che compiono nella congregazione, perché i trasgressori rispondano delle loro azioni all'autorità?
Degno di nota al riguardo è l'art. 200 c.p.p., sul segreto professionale, che recita: [G]"Non possono essere obbligati a deporre su quanto hanno conosciuto per ragione del proprio ministero, ufficio o professione,... i ministri di confessioni religiose, i cui statuti non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano”. L'art. 256 c.p.p., sul dovere di esibizione e segreti, prevede l'obbligo di "consegnare immediatamente all'autorità giudiziaria, che ne faccia richiesta, gli atti e i documenti, anche in originale se così è ordinato, e ogni altra cosa esistente presso di esse per ragioni del loro ufficio, incarico, ministero, professione o arte, salvo che dichiarino per iscritto che si tratti di segreto di Stato ovvero di segreto inerente al loro ufficio o professione". In pratica, chi è ministro di culto non è obbligato a deporre, o a riferire ciò che sa all'autorità giudiziaria anche se gli viene richiesto, o a consegnare atti o documenti quando questi riguardino l'esercizio del proprio ministero, ufficio o professione.
Allora perché per i due anziani di Cesano Maderno è stata emessa informazione di garanzia per i reati di favoreggiamento personale e falsa informazione al pubblico ministero? Evidentemente, i due anziani non sono stati ritenuti dal pubblico ministero ministri di culto, e perciò sono stati considerati semplici cittadini obbligati a deporre davanti allo stesso.
Al momento in Italia non vi è alcun precedente giurisprudenziale. Siamo di fronte al primo caso di ministro di culto appartenente ad una confessione religiosa senza "Intesa" che viene indagato per favoreggiamento personale in quanto non ha rivelato ciò che ha appreso nell'espletare le proprie funzioni di ministro di culto.
Pertanto la questione dovrà essere in qualche modo definita, e non coinvolgerà solamente la confessione religiosa dei Testimoni di Geova, giacché la Costituzione (art. 3) garantisce che "tutti i cittadini... sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di... religione" e l'art. 4 della Legge 8 marzo 1989 n. 101, sulle norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Unione delle Comunità ebraiche italiane, dichiara: "É assicurata in sede penale la parità di tutela del sentimento religioso e dei diritti di libertà religiosa, senza discriminazioni tra i cittadini e tra i culti". Al riguardo è stato dato mandato ad alcuni legali affinché la questione sia definita secondo i principi costituzionali. Saremo lieti di informarvi in seguito quando ci saranno ulteriori sviluppi.
Quali cristiani continueremo a impegnarci sempre più attivamente nel nostro ministero cristiano, "il ministero della riconciliazione" con Dio. (2 Corinti 5:18) Come anziani e pastori del gregge, continueremo ad aver cura dei bisogni di ciascuna pecora. (Giacomo 5:13-15, 19, 20) Consci del ruolo che siamo chiamati a compiere quali ministri di Dio (Atti 20:28), continueremo a svolgere il nostro compito di pastori e sorveglianti con serietà, devozione e scrupolosità, usando saggezza e comprendendo il valore della riservatezza in questi giorni particolarmente malvagi.
Lieti di aver potuto corrispondere con voi, e grati a Geova per tutto ciò che state facendo a favore dei fratelli, vi salutiamo affettuosamente.




La circolare è chiara! La sede centrale ha fatto distinzione tra "cittadino semplice" e "ministro di culto" ( da qui l'estensione a tutti gli anziani lo "status di ministro di culto", almeno a parole). Le disposizioni della circolare sono chiare e non fraintendibili:

"Gli anziani sono invitati alla riservatezza, sono invitati a non divulgare le notizie su quanto hanno appreso nello svolgimento della loro opera pastorale (?)(anche se chi vuole "sapere" è un magistrato), anche se "trattasi" di un caso di abuso su minore"!

Di fatto, quindi, le dichiarazioni "ufficiali", quelle fatte ai media, da parte dei vari uffici stampa della WTS sono false!

La verità è che i casi di "abusi sui minori" all'interno del gruppo dei Testimoni di Geova sono molto, molto più numerosi di quanto la dirigenza Geovista vuole far credere. La cosa grave è che occultano alla giustizia, quanto più possono, tali casi di abusi sui minori. lo scopo di tale atteggiamento è quello di mantenere intatta l'arma che usano contro "gli altri", ovvero, le altre confessioni religiose sono "false" perchè tra di loro si verificano casi di pedofilia.

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Saluti
Gabry
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