Bimbo trasfuso

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Achille Lorenzi
00giovedì 30 novembre 2006 18:33
Bari - Trasfusione anche su bimbo testimone di Geova

Il provvedimento, che tecnicamente convalida l’operato dei medici che avevano chiesto il sostegno della magistratura per salvare il piccolo, è stato risolutivo. Il bambino ora sta bene

BARI - Un bambino di otto anni che era in imminente pericolo di morte e che i genitori, Testimoni di Geova, volevano portare a casa per sottrarlo ad una trasfusione di sangue, è stato trattenuto in ospedale e sottoposto a trasfusione su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari. Il bambino ora sta bene.
Il provvedimento, che tecnicamente convalida l’operato dei medici che avevano chiesto il sostegno della magistratura per salvare il piccolo, è stato prima anticipato telefonicamente e poi notificato con procedura d’urgenza sia ai genitori del piccolo sia ai medici dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. L’atto è firmato dal pm di turno del Tribunale di Bari Isabella Ginefra.

30/11/2006

Fonte: www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_PROV_01.asp?IDNotizia=169915&IDCateg...
wall.kill
00giovedì 30 novembre 2006 19:34
fortuna che ora il bimbo sta bene,,,

Purtoppo non certo per merito dei genitori, [SM=x570895]
Ämy
00giovedì 30 novembre 2006 19:42
Meno male che in 15 anni che sono stata tdg,i miei figli non hanno mai avuto bisogno né di operazioni e né di sangue,se no penso che mi sarei comportata alla stessa maniera di quei genitori......purtoppo...Sono felice comunque per la decisione del giudice di fare trasfondere il bimbo.In questo caso la giustizia ha fatto il suo dovere [SM=g27811]
@nounou@
00giovedì 30 novembre 2006 20:12
io affermo sempre una cosa:
i figli sono nati DA NOI e non PER NOI
questo bimbo ha tutti i diritti di vivere e un intendimento sbagliato non glielo può negare!!
un plauso al giudice [SM=g27811]
gabriele traggiai
00venerdì 1 dicembre 2006 00:16
Purtroppo, quasi sicuramente, quelli che ora se la passeranno male sono i medici dell'ospedale, la sua direzione sanitaria.
La WTS, non ci pensa due volte a "far partire querele" per questi casi.

Ed è anche questo modo di agire che molti medici, di molti ospedali, si rifiutano di eseguire operazioni complicate su Testimoni di Geova. Il medico non accetterebbe mai di far morire un paziente sotto i ferri, sopratutto se sà di poterlo salvare, e quindi è normale che in una situazione di pericolo prenderà la decisione di trasfonderlo. Questa decisione però lo espone a grane legali ed allora la scelta, spesse volte, è quella di non operare. Infatti ci sono casi di Testimoni di Geova, in attesa di trapianti da molti anni, che fanno la spola da un'ospedale all'altro perchè i medici non se la sentono di correre questo pericolo.

Un saluto
Gabry
Achille Lorenzi
00venerdì 1 dicembre 2006 12:43
Articolo sul caso, pubblicato sulla "Gazzetta del Mezzogiorno (inserto gazzetta di Bari)" di oggi (01-12 2006):



Elrond di Gran Burrone
00venerdì 1 dicembre 2006 14:14
Un plauso all'operato del Pubblico Ministero di turno, dott.ssa Ginefra.

A quanto pare c'è ancora un giudice a Berlino!

Spero che le decisioni di questo tipo e le conseguenti risoluzioni dell'autorità giudiziaria si moltiplichino.

I tdg adulti sono liberi, se credono, d'ammazzarsi in nome di proprie convinzioni religiose basate su una vasta ignoranza biblica e su interpretazioni dubbie se non malfidenti delle Scritture.

Ma non dev'essere loro consentito in alcun modo di uccidere i minori su cui esercitano la potestà genitoriale.

Ove questo accada, è giusto che siano chiamati a rispondere dinanzi alla Legge del reato di omicidio colposo secondo la previsione dell'art. 589 cp e che si provveda alla revoca della potestà genitoriale nonchè all'allontanamento di detti minori dal nucleo familiare secondo la formula dell'affido familiare.

Nessuno, neppure i tdg, può arrogarsi il diritto di far morire alcuno in nome di idee che non può comprendere nè condividere. Questo è un assioma di diritto naturale.

Abbiano il loro diritto a morire e a uccidersi tra loro, ma giù le mani dai bambini!

Poco importa se li hanno generati loro. Se i genitori non sono idonei a svolgere il proprio ruolo nel rispetto delle leggi della Repubblica allora ci penserà lo Stato.

saluti

Michele


[Modificato da Elrond di Gran Burrone 01/12/2006 14.17]

danimercury
00domenica 3 dicembre 2006 18:25
sono felìcìssìma per ìl pìccolo!!
l'unìco problema è che crescendo ancora nella mentalìtà deì TdG potrebbe sentìrsì ìn colpa per ìl fatto dì avere "dìsubbìdìto" a Dìo e questa deve essre una cosa bruttìssìma. Non vorreì che quasto fatto glì venga rìfaccìato per tutta la vìta e magarì luì possa sentìrsì colpevole aglì occhì dì Dìo!!
che crudeltà...
e ì genìtorì?
quando un gìorno saranno anzìanì e ammalatì e avranno bìsogno dì un fìglìo che lì possa accudìre avranno ìl coraggìo dì ammettere: "Grazìe a quella trasfusìone?"......Credo dì no!
Un caro saluto
Danìela!! [SM=x570892]
[SM=x570915]
majo.RAFFA
00lunedì 4 dicembre 2006 17:59
Re:
I tdg adulti sono liberi, se credono, d'ammazzarsi in nome di proprie convinzioni religiose basate su una vasta ignoranza biblica e su interpretazioni dubbie se non malfidenti delle Scritture.

Ma non dev'essere loro consentito in alcun modo di uccidere i minori su cui esercitano la potestà genitoriale.

Nessuno, neppure i tdg, può arrogarsi il diritto di far morire alcuno in nome di idee che non può comprendere nè condividere. Questo è un assioma di diritto naturale.

Abbiano il loro diritto a morire e a uccidersi tra loro, ma giù le mani dai bambini!

Michele

[Modificato da Elrond di Gran Burrone 01/12/2006 14.17]




[SM=x570905] [SM=x570905]

Sono d'accordissimo, un adulto in grado di intendere e volere faccia ciò che vuole (anche se comunque dovrebbe pensare alla responsabilità di un suo gesto assoluto verso i suoi famigliari) ma un bambino non deve essere mai forzato in decisioni che riguardano la scelta tra la vita o la morte deovrebbe essere solo aducato affinchè posssa disporre di una coscienza in grado di scindere tra il bene ed il male e di fare scelte appropriate a se stesso nel futuro.

Purtroppo troppo spesso i genitori sentono i figli come una proprietà e non come esseri con una loro propria identità, solo più inesperti ed ancora acerbi.

Meno male che in questi casi la legge li tutela!!!!

IO MAJO MAMMA DI TRE FIGLI!!

[SM=g27811] [SM=g27811]
ciao
salvian
00mercoledì 13 dicembre 2006 19:11
Sono pienamente d’accordo con Elrond
In proposito, riporto un mio post inserito nel forum “Soccorso Spirituale”:

Per fortuna ...
Questa volta qualcuno si è sostituito al potere decisionale di persone insensate, ma altre volte (e quante volte?) questo non avviene!
Ed allora si verifica una vera e propria strage degli innocenti …
Ma io mi chiedo: come si fa a non rendersi conto che per colpa di “intendimenti” di altri, perdiamo letteralmente il lume della ragione, fino a commettere delle azioni che, secondo me, sono dei veri e propri reati penali, contrabbandati per casi di coscienza.
Scusatemi lo sfogo, ma certe situazioni mi fanno veramente stare male.

Io penso che ognuno sia libero di avere le proprie idee, anche le più balzane, e nonostante tutto merita il più grande rispetto, perché ciò è sintomo di libertà, che è la cosa più bella che Dio ci ha donato. Ma anche ad essa c’è un limite. Perché tale prerogativa è ammissibile fino a quanto non tocca o lede quella degli altri.
Quindi, se qualcuno vuole seguire certi intendimenti (che pure sono mutevoli) è libero di farlo, ma quando in ciò è coinvolta la vita di un altro (nello specifico quella di un proprio figlio minorenne) allora ci si dovrebbe comportare in modo da salvaguardarla il più possibile, almeno secondo le leggi dello Stato, se non proprio secondo il volere divino, di cui ci si vuole ostinare a non volerne comprendere il vero senso.
Questo, si! Sarebbe una scelta secondo coscienza. E se qualche proprio superiore religioso ci volesse indurre ad agire diversamente, allora sarebbe proprio il momento di aprire gli occhi e chiedersi quanto vera sia quella “verità” che non rispetta la vita.
Perché, infatti, ciò che Dio voleva inculcarci con il suo comando di astenerci dal sangue era chiaramente il rispetto per la VITA.
Ed invece da miseri esseri umani, con un feroce letteralismo, si ha la presunzione di capovolgerne il significato, sostituendosi al volere divino stesso.
............................

Ed aggiungo:

Non dimentichiamoci, come dicevo, che il nostro Dio vuole il rispetto per la vita e che lo stesso Dio, anche in casi estremi, come quando pretese da Abramo la vita del proprio figlio (per verificarne la fede), all’ultimo momento ne fermò la mano.
E nemmeno bisognerebbe dimenticarsi che, in base alla “luce progressiva”, certi “intendimenti” potrebbero in futuro subire una qualche variazione, per cui sarebbe opportuno astenersi da scelte così radicali.
Basterebbe un minimo di buon senso per dare la giusta interpretazione a certi passi biblici di dubbio significato.
Meditiamo!

Salvatore

[Modificato da salvian 13/12/2006 19.21]

brunodb2
00mercoledì 13 dicembre 2006 21:10
Nel frattempo è arrivata una "precisazione".



Ciao [SM=x570892]

Bruno
giainuso
00mercoledì 13 dicembre 2006 21:27
ah già,perchè le immunoglobuline,delle proteine plasmatiche,non sono sangue! [SM=x570881]
evviva le immunoglobuline!!!!

oddio,mi viene il mal di testa.
ciao
bruno
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